listaviaggi.com banner header

Categoria: Umbria

  • Complesso museale di San Nicolò – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Complesso museale di San Nicolò – Via Gregorio Elladio – 6049 Spoleto
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0743 46434 – Fax: 0743 46434

    E-mail: annarita.cosso@comune.spoleto.pg.it

    L’ex chiesa gotica di San Nicolò fu eretta nel 1304 assieme al monastero agostiniano, uno dei maggiori centri della cultura della città di Spoleto fino al XVII secolo. Nel 1767 fu abbandonato dai monaci a causa del terremoto e nel corso degli anni utilizzato per usi differenti. Attualmente, grazie al recente restauro, è stato adibito ad uso congressuale ed espositivo.
    La chiesa si presenta con facciata a due spioventi, oggi priva del rosone, e un bel portale ad arco acuto e pilastrini sormontati da una lunetta affrescata con una “Madonna tra i Santi Agostino e Nicolò” (1402). L’interno è ad una sola navata con resti di affreschi del XVI secolo, degni di nota gli affreschi della cappella raffiguranti “La lapidazione di Santo Stefano” di Étienne Parrocel.
    L’ex convento si distribuisce attorno a due chiostri di epoche diverse.

    Mappa Complesso museale di San Nicolò

    Complesso museale di San Nicolò – Via Gregorio Elladio – 6049 Spoleto Tipo: Museo Apertura: Tel: 0743 46434 – Fax: 0743 46434 E-mail: annarita.cosso@comune.spoleto.pg.it L’ex chiesa gotica di San Nicolò fu eretta nel 1304 assieme al monastero agostiniano, uno dei maggiori centri della cultura della città di Spoleto fino al XVII secolo. Nel 1767 fu…

  • FBM Fornaci Briziarelli Marsciano S.p.a. – Marsciano: informazioni pratiche e mappa tematica

    FBM Fornaci Briziarelli Marsciano S.p.a. – Via delle Fornaci – 6055 Marsciano
    Tipo: Archeologia industriale | Cava/miniera | Fornace | Impianto industriale

    Apertura:

    Tel: 075 87461 – Fax: 075 8748990

    E-mail: fbm@fbm.it

    Il complesso industriale era destinato alla produzione di laterizi. Si sviluppa in un’area completamente pianeggiante, limitata ad ovest dalla ferrovia. Coprendo una superficie di 2.000 mq e comprendendo numerosi fabbricati e cave di argilla, ha inciso non poco sulla struttura del territorio interessato.”Il primo impianto del sito data al 1906, quando la ditta “Fornaci di Marsciano”, appena costituita, decise di sfruttare l’ottima argilla del luogo costruendo degli stabilimenti nella zona sud-est di Marsciano, alla confluenza del fiume Nestore nel Tevere.”Nel corso degli anni si verificò un continuo ammodernamento degli impianti e dei macchinari a cominciare dai forni. Dall’originario Forno Lanuzzi a fuoco continuo si passò al forno Hoffmann e poi al forno a tunnel della Kerabedarf.

    L’azienda fu la prima in Italia a dotarsi di questa importante evoluzione tecnologica: mentre nel forno Hoffmann gli operai dovevano entrare nel forno per caricare e poi scaricare i prodotti, il forno Kerabedarf consentiva l’uso di vagoni che, spostandosi sui binari, potevano entrare da un lato e uscire dall’altro. Il forno poteva così cuocere in modo continuo, garantendo per di più una miglior qualità del prodotto attaverso una maggiore uniformità di cottura. Nel 2006 la FBM si è dotata di un forno dalla capacità produttiva giornaliera di oltre 600 tonnellate, unico al mondo per produrre coperture in laterizio.

    http://www.fbm.it/

    Mappa FBM Fornaci Briziarelli Marsciano S.p.a.

    FBM Fornaci Briziarelli Marsciano S.p.a. – Via delle Fornaci – 6055 Marsciano Tipo: Archeologia industriale | Cava/miniera | Fornace | Impianto industriale Apertura: Tel: 075 87461 – Fax: 075 8748990 E-mail: fbm@fbm.it Il complesso industriale era destinato alla produzione di laterizi. Si sviluppa in un’area completamente pianeggiante, limitata ad ovest dalla ferrovia. Coprendo una superficie…

  • Pastificio Petrini-Spigadoro S.p.A. – Bastia Umbra: informazioni pratiche e mappa tematica

    Pastificio Petrini-Spigadoro S.p.A. – Via IV Novembre – 6083 Bastia Umbra
    Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Industria alimentare

    Apertura:

    Tel: 389 4607096 – Fax: 075 8009213

    E-mail: info@molinispigadoro.com

    Il complesso industriale era destinato alla molitura di cereali e alla produzione di pasta alimentare in vari formati. E’ posizionato a ridosso dell’antico nucleo abitativo di Bastia Umbra in posizione competamente pianeggiante. Interessando un’area di 126.000 mq e comprendendo numerosi fabbricati (16) risalenti a diverse fasi costruttive (anni ’30-’90 del ‘900), è stato l’elemento chiave dello sviluppo prima industriale e poi urbanistico della città e rappresenta tuttora una nota ben riconoscibile anche a notevole distanza. Sebbene le prime tracce del molino risalgano alla fine del ‘700 come frantoio per la produzione di olio d’oliva, il sito comparve ufficialmente nel censimento catastale del 1822 come mulino a pale “a tre macine a valchiera” di proprietà di Antonio Petrini per la produzione di farine di grano sito in località “Le Basse” di Bastia Umbra. Il mulino sfruttava originariamente l’energia idraulica generata dalle acque di un canale del fiume Chiascio e ben presto (fine ‘800) venne dotato di una officina per la produzione di energia elettrica con cui alimentarsi. Nel 1924 all’attività molitoria si aggiunse la lavorazione della pasta alimentare con il marchio “Spigadoro”. Nel 1955 venne avviata la produzione di alimenti zootecnici, a breve affiancata dall’allevamento di pulcini da carne e uova (1964). Alla fine degli anni ’90″il pastificio venne chiuso e le relative attività vennero trasferite nello stabilimento di Foligno. Oggi lo stabilimento è dedicato alla produzione di farine.

    http://www.molinispigadoro.com

    Mappa Pastificio Petrini-Spigadoro S.p.A.

    Pastificio Petrini-Spigadoro S.p.A. – Via IV Novembre – 6083 Bastia Umbra Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Industria alimentare Apertura: Tel: 389 4607096 – Fax: 075 8009213 E-mail: info@molinispigadoro.com Il complesso industriale era destinato alla molitura di cereali e alla produzione di pasta alimentare in vari formati. E’ posizionato a ridosso dell’antico nucleo abitativo…

  • Linoleum – Narni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Linoleum – Strada Sant’Anna – 5035 Narni
    Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Materie plastiche

    Apertura:

    Tel: 0744 7551 – Fax: 0744 737692

    E-mail: info.it@tarkett.com

    Il complesso industriale era destinato alla produzione di linoleum, prodotto che cominciò ad affermarsi in Italia agli inizi del ‘900 anche grazie alla crescente domanda da parte della Marina e delle Ferrovie dello Stato. Occupa la parte orientale della città industriale che si estende a est dell’abitato di Narni Scalo, tra il tracciato della ferrovia e il corso del fiume Nera. Lo stabilimento del Linoleum, riconoscibile per la caratteristica forma cubica di alcuni suoi reparti, costituisce uno dei primi nuclei industriali che a partire dalla fine dell’Ottocento hanno determinato l’industrializzazione del narnese. Il primo impianto produttivo fu fondato nel 1887 dalla Società per la Fabbricazione e per il Commercio degli Oggetti in Caoutchouc, Guttaperca e Affini, costituita per iniziativa del finanziere Alessandro Centurini. Dopo un avvio incerto, caratterizzato comunque da forniture per la Marina Militare, lo stabilimento giunse alla chiusura nel 1894, travolto dal crollo della Banca Romana. L’impianto venne rilevato da Giovanni Battista Pirelli, titolare a Milano di una fabbrica che produceva oggetti in gomma elastica, e conferito nel 1894 alla Società Italiana del Linoleum e Prodotti Affini. L’impianto narnese godeva di una favorevole posizione geografica: era raccordato mediante un proprio binario alla linea ferroviaria, permettendo l’afflusso delle varie materie prime (l’olio di lino, le farine di legno o di sughero, le resine naturali) e disponeva di una derivazione d’acqua dal fiume Nera. Dopo vari passaggi di proprietà nel 1985 lo stabilimento chiuse, per essere poi rilevato, due anni dopo, dalla francese Sommer, che ne rilanciò la produzione a livello mondiale.

    http://www.tarkett.it

    Mappa Linoleum

    Linoleum – Strada Sant’Anna – 5035 Narni Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Materie plastiche Apertura: Tel: 0744 7551 – Fax: 0744 737692 E-mail: info.it@tarkett.com Il complesso industriale era destinato alla produzione di linoleum, prodotto che cominciò ad affermarsi in Italia agli inizi del ‘900 anche grazie alla crescente domanda da parte della Marina…

  • Molini & Pastificio Cappelletti S.p.A. – Todi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Molini & Pastificio Cappelletti S.p.A. – Ponterio Stazione – 6059 Todi
    Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Industria alimentare

    Apertura:

    Tel: 075 8942402 – Fax: 075 8942266

    E-mail: info@spazzoni.it

    Il complesso industriale era destinato alla molitura del grano e alla produzione di paste alimentari. E’ situato nella periferia cittadina, alle porte di Todi, nei pressi della stazione ferroviaria di Todi Ponterio. Comprendeva più fabbricati collegati tra loro secondo una precisa logica produttiva e raccordati da una corte comune coperta che consentiva l’accesso ai vari ambienti di lavoro. Le diverse fasi costruttive sono testimonianza di un profondo legame con le vicende storiche del territorio. Quanto all’origine dello stabilimento, nei primi anni ’30 del ‘900 Colombo Cappelletti, già titolare da un decennio con il fratello di una ditta attiva nel trasporto di carbone, legname e, solo marginalmente, cereali, acquisì un piccolo molino a palmenti. Questo venne presto trasformato in un molino industriale, accanto al quale venne costruito un pastificio (1934) progettato dall’architetto Dino Lilli, esperto di architettura industriale di matrice razionalista. Lo stabilimento fornì farine ai più grandi pastifici dell’Italia centrale e non solo, ma la guerra mise a dura prova l’attività del pastificio che nel 1944 fu quasi completamente raso al suolo da un bombardamento degli alleati, a causa dell’assorbimento pressoché totale della produzione da parte delle armate tedesche. Il nuovo stabilimento, ultimato nel 1949, visse un primo periodo di grande rilancio, grazie anche ai moderni macchinari e all’entrata in funzione di un nuovo molino che aumentò notevolmente la capacità produttiva. La produzione continuò poi tra alti e bassi e avvicendamenti societari fino alla sua chiusura nel 1960. Dopo un lungo periodo di inattività l’edificio venne acquisito nel 1986 dalla società Spazzoni che ne ha impedito la decadenza usandolo, seppur in piccola parte, come deposito di granaglie e sede di uffici. Nel 2009 ragioni di sicurezza hanno determinato la parziale demolizione della ciminiera del pastificio.

    Home

    Mappa Molini & Pastificio Cappelletti S.p.A.

    Molini & Pastificio Cappelletti S.p.A. – Ponterio Stazione – 6059 Todi Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Industria alimentare Apertura: Tel: 075 8942402 – Fax: 075 8942266 E-mail: info@spazzoni.it Il complesso industriale era destinato alla molitura del grano e alla produzione di paste alimentari. E’ situato nella periferia cittadina, alle porte di Todi, nei…

  • Fornace Hoffmann – Foligno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Fornace Hoffmann – Via Mameli – 6034 Foligno
    Tipo: Archeologia industriale | Fornace | Impianto industriale

    Apertura:

    Tel: 075 87461 – Fax: 075 8748990

    E-mail: fbm@fbm.it

    Il complesso industriale era destinato alla produzione di laterizi. Occupava un’area di oltre 8.000 mq a destra del fiume Topino, dal quale”traeva forza motrice idraulica impiegata sia per le lavorazioni dell’argilla, sia”per azionare i macchinari. Il canale di derivazione dell’acqua dal fiume Topino era ubicato a circa 1 km di distanza dal sito. Lo stabilimento, fondato nel 1873 dall’industriale Macrobio Fazi per sfruttare l’argilla locale ottenuta dalle colmate del fiume Topino, comprendeva vari fabbricati divisi in due nuclei dalla strada che collegava Foligno con la frazione di San Giovanni Profiamma e raccordati da binari rotabili dove scorrevano i carrelli con la materia prima. Era considerato il più vasto e importante dell’Umbria ed era molto affermato anche per la sua avanguardia tecnologica. Vantava la prima fornace Hoffmann a fuoco continuo impiantata nel territorio regionale e un vasto allestimento di moderni macchinari azionati da una forza motrice di 30 cavalli. Produceva materiali per via umida e per via secca, lavorati sia a mano sia a macchina e destinati per lo più al mercato locale. Nel 1936 la fornace venne acquistata dalle Fornaci Briziarelli di Marsciano, attuali proprietari, che la impiegarono come sito produttivo fino agli anni ’50 e, in seguito, come deposito.

    http://www.fbm.it/

    Mappa Fornace Hoffmann

    Fornace Hoffmann – Via Mameli – 6034 Foligno Tipo: Archeologia industriale | Fornace | Impianto industriale Apertura: Tel: 075 87461 – Fax: 075 8748990 E-mail: fbm@fbm.it Il complesso industriale era destinato alla produzione di laterizi. Occupava un’area di oltre 8.000 mq a destra del fiume Topino, dal quale”traeva forza motrice idraulica impiegata sia per le…

  • Basilica di Santa Maria degli Angeli – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Basilica di Santa Maria degli Angeli – Piazza della Porziuncola, Santa Maria degli Angeli – 6081 Assisi
    Tipo: Chiesa

    Apertura:

    Tel: 075 8051430 – Fax: 075 8051418

    E-mail: basilicaporziuncola@assisiofm.org

    La basilica di S. Maria degli Angeli viene costruita tra il 1569 e 1679, la sua struttura ingloba le strutture del convento francescano edificate a ridosso della Porziuncola. Pio V a conclusione del Concilio di Trento, volle la costruzione della basilica, sia per riconoscere l’importanza dell’ordine minorita dei francescani sia per accogliere i pellegrini che tuttora vi affluiscono in occasione dell’Indulgenza del Perdono (31 luglio-2 agosto) voluta dallo stesso S. Francesco.
    La chiesa compiuta nel 1679 con la costruzione del campanile della parte destra, è a tre navate e fu progettata da Galeazzo Alessi; all’esecuzione della chiesa parteciparono Giacomo Martelli, Giacomo Giorgetti e forse anche il Vignola.
    A causi dei crolli del terremoto del 1832, la basilica fu in parte ricostruita da Luigi Poletti (1836-40) nelle stesse forme. La facciata venne alzata nel 1925-30.Nello stesso 1930 viene posta al vertice della facciata la statua della “Madonna degli Angeli” realizzata dallo scultore Colasanti, mentre per l’attuale sistemazione del piazzale antistante, si deve attendere il progetto dell’architetto Nicolosi del 1950.
    L’interno è a tre navate e presenta delle cappelle laterali le cui decorazioni parietali rappresentano la più organica raccolta della pittura umbra del tardo Cinquecento e del primo Seicento. Di notevole interesse artistico ma soprattutto religioso legate alla vita del Santo sono la Cappella della Porziuncola e la Cappella del Transito.
    La cappella della Porziuncola risalente al X-XI sec. è dedicata a S. Maria degli Angeli o a S. Maria della Porziuncola. Intorno al 1025, S. Francesco vi stabilì la sua dimora restaurandola e fondandovi l’Ordine francescano (1208). La parte superiore della facciata è decorata da un affresco di Friedrich Overbeck da Lubecca (1829) che raffigura “S. Francesco implora da Gesù e Maria la concessione dell’Indulgenza del Perdono”. Sul lato destro sono visibili frammenti di affreschi di influsso senese risalenti al Quattrocento. All’altare, grande pala di Ilario da Viterbo raffigurante” l’Annunciazione e Storie del Perdono”.
    La Cappella del Transito: è la cella dell’infermeria dove S. Francesco morì il 3 ottobre 1226. All’esterno affreschi di Domenico Bruschi (1886), Morte e funerali del Santo Francescano. Nell’interno affreschi dello Spagna. All’interno della cappella si trova la nicchia contenente la statua di S. Francesco, in terracotta smaltata di Andrea della Robbia.
    Dalla sagrestia si accede al corridoio che porta al Roseto legato ad una leggenda sulla vita di S. Francesco, piccolo giardino piantato esclusivamente a rosai senza spine. Adiacente al Roseto è la cappella del Roseto (1518) composta da tre ambienti decorata da affreschi di Tiberio d’Assisi, autore anche degli affreschi parietali dell’Oratorio di S. Bonaventura (1506). Lungo il tragitto d’uscita è visibile a sinistra, il chiostro quattrocentesco e ciò che resta del conventino dell’epoca di S. Bernardino di Siena (sec. XV).

    http://www.porziuncola.org

    Mappa Basilica di Santa Maria degli Angeli

    Basilica di Santa Maria degli Angeli – Piazza della Porziuncola, Santa Maria degli Angeli – 6081 Assisi Tipo: Chiesa Apertura: Tel: 075 8051430 – Fax: 075 8051418 E-mail: basilicaporziuncola@assisiofm.org La basilica di S. Maria degli Angeli viene costruita tra il 1569 e 1679, la sua struttura ingloba le strutture del convento francescano edificate a ridosso…

  • Ecomuseo di Campello sul Clitunno – Campello sul Clitunno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ecomuseo di Campello sul Clitunno – Piazza Ranieri Campello – 6042 Campello sul Clitunno
    Tipo: Ecomuseo

    Apertura:

    Tel: 0743 271922 | 0743 271946 – Fax: 0743 271952

    E-mail: ecomuseo@comune.campello.pg.it

    L’Ecomuseo di Campello sul Clitunno ricalca i confini comunali e si estende per una superficie di 50 km².
    L’ambiente risulta molto eterogeneo, alternandosi tra la pianura (coltivata e sede delle principali infrastrutture) e il fiume Clitunno; la fascia pedemontana collinare (caratterizzata dalle coltivazioni di olivo) e l’area montana (quasi interamente ricoperta da bosco); i prati secondari di montagna (adibiti a pascolo) e le conche intermontane.
    Il territorio dell’Ecomuseo è caratterizzato anche da pregevoli luoghi di interesse storico e artistico come il Tempietto del Clitunno (Patrimonio Mondiale dell’Umanità U.N.E.S.C.O), i castelli medievali di Pissignano e Campello Alto, le Aree S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario) delle Fonti del Clitunno, del Fosso di Camposolo e della Valle di Pettino. Nella zona inoltre è presente l’Università Agraria di Pettino.
    Varia e articolata è l’offerta didattica, realizzata in collaborazione con il Laboratorio di Scienze della Terra di Spoleto: percorsi ludico-didattici lungo il fiume Clitunno e percorsi storico-archeologici alla scoperta dei principali monumenti del territorio. I percorsi tematici dell’Ecomuseo oltre le Fonti e il Tempietto del Clitunno offrono la possibilità di percorrere a valle l’antica via Flaminia visitando la chiesa di San Sebastiano e la chiesa romanica di San Cipriano e Giustina.
    In montagna invece si può attraversare il Fosso di Camposolo, dove è ancora presente il Gatto selvatico europeo, e la Valle di Pettino caratterizzata da una estesa lecceta.
    In località Acera è presente un Centro di Documentazione sulla Transumanza e sui Pastori mentre, in località La Bianca si trova il Museo Civico della Civiltà Contadina I Cassetti della Memoria.

    http://www.ecomuseocampello.it

    Mappa Ecomuseo di Campello sul Clitunno

    Ecomuseo di Campello sul Clitunno – Piazza Ranieri Campello – 6042 Campello sul Clitunno Tipo: Ecomuseo Apertura: Tel: 0743 271922 | 0743 271946 – Fax: 0743 271952 E-mail: ecomuseo@comune.campello.pg.it L’Ecomuseo di Campello sul Clitunno ricalca i confini comunali e si estende per una superficie di 50 km². L’ambiente risulta molto eterogeneo, alternandosi tra la pianura…

  • Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi – Porano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi – Via Marconi – 5010 Porano
    Tipo: Ecomuseo

    Apertura:

    Tel: 328.5430394 / 0763.374200 – Fax: 0763 374108 (Comune di Porano)

    E-mail: ecomuseo-etruschi@libero.it

    L’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi protegge e valorizza il notevole patrimonio storico, archeologico e ambientale del territorio del Comune di Porano.
    Il territorio dell’Ecomuseo è anche parte del PAAO (Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano) e si contraddistingue per la presenza di dimore storiche, come la settecentesca Villa Paolina e i suoi incantevoli giardini all’italiana, e di tombe etrusche di IV secolo a.C., che conservano le originali pitture parietali visibili sia in situ (Tomba Hescanas) sia al Museo Archeologico Nazionale di Orvieto (Tombe Golini I e II) dove sono conservate in un allestimento che riproduce fedelmente la struttura delle camere funerarie.
    Si segnala anche il piccolo nucleo medievale fortificato di Castel Rubello.
    Tra gli obiettivi dell’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi vi è quello di trasmettere, in primo luogo alla comunità locale, l’identità e le caratteristiche del proprio paesaggio, la cultura materiale e immateriale qui radicata nei secoli, al fine di rendere le peculiarità del territorio un valore che possa orientare con maggiore coerenza scelte di sviluppo sostenibile.
    In cooperazione con guide turistiche, guide ambientali escursionistiche (associate AIGAE), archeologi e operatori della didattica, svolge da anni attività di promozione e valorizzazione, che si sviluppano a partire dal CEA-Centro Visite PAAO di Villa Paolina, sede dell’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi.
    Presso il CEA-Centro Visite PAAO di Villa Paolina (ex limonaia) sono anche conservate le tele ottocentesche realizzate pochi anni dopo la scoperta della tomba etrusca di Porano (Tomba Hescanas) avvenuta nel 1883, che riproducono fedelmente le originali pitture su parete nell’intento di fissare le immagini all’epoca ancora nitide. Le tele, restaurate, sono utilizzate nei laboratori come materiale didattico.

    http://www.poranoturismo.it

    Mappa Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi

    Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi – Via Marconi – 5010 Porano Tipo: Ecomuseo Apertura: Tel: 328.5430394 / 0763.374200 – Fax: 0763 374108 (Comune di Porano) E-mail: ecomuseo-etruschi@libero.it L’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi protegge e valorizza il notevole patrimonio storico, archeologico e ambientale del territorio del Comune di Porano. Il territorio dell’Ecomuseo è anche parte del…

  • Basilica di San Francesco – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Basilica di San Francesco – Piazza San Francesco – 6081 Assisi
    Tipo: Chiesa

    Apertura:

    Tel: 075 819001 – Fax: 075 8190035

    E-mail: sacroconvento@sanfrancescoassisi.org

    Dopo la morte nel 1226 e in seguito alla canonizzazione di S. Francesco, il pontefice Gregorio IX poneva la prima pietra sul terreno che doveva vedere l’edificazione della specialis ecclesia. La Basilica consacrata nel 1253 da Innocenzo IV, è costituita dalla sovrapposizione di due chiese, inferiore e superiore, che corrispondono a due fasi costruttive diverse, nelle quali collimano elementi del romanico umbro con il linguaggio gotico di ascendenza francese. Fu iniziata nel luglio del 1228 e fu terminata nel 1230, quando vi fu traslatato il corpo del Santo. Il progetto evidenzia la duplice funzione: la chiesa inferiore destinata a diventare cripta e la superiore di predicazione. L’apparato decorativo delle due chiese, rappresenta il più importante complesso pittorico dell’arte del XIII e del XIV sec., infatti, tra i più eminenti artisti del Duecento e del Trecento italiano vi lavorarono, a partire da Cimabue, Giotto, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Jacopo Torriti e altri. La facciata della chiesa superiore è caratterizzata da linee semplici e coronata da un timpano triangolare secondo il gusto gotico locale. Il portale gemino e al centro del registro mediano, il rosone di forme cosmatesche fra i simboli degli Evangelisti a rilievo. Sul lato sinistro, la loggia delle Benedizioni costruita nel 1607. Chiesa inferiore: vi si accede per un portale della seconda metà del Duecento; l’interno presenta una pianta a croce egizia con abside semicircolare e corto transetto voltato a botte. La semplice navata è composta da quattro campate con volte a crociera ribassate. Sui fianchi di ogni campata si aprono archi a sesto acuto che s’immettono nelle cappelle laterali aperte sui i due lati lunghi e alle testate del transetto. Affreschi del Maestro di S. Francesco: eseguiti nel 1253 ca. e di notevole interesse iconografico, sono attribuibili al pittore detto Maestro di S. Francesco, di origine umbra influenzato dalla personalità di Giunta Pisano. Cappelle laterali di destra: I cappella di S. Ludovico o di S. Stefano con affreschi di Doni e Giorgetti con quadrifora opera di Giovanni di Bonino e collaboratore. Nel passaggio alla successiva cappella di S. Lorenzo, affreschi della seconda metà del ‘300. II cappella di S. Antonio da Padova con affreschi di Sermei con quadrifora opera di maestri giotteschi e di Giovanni di Bonino. III cappella, della Maddalena, affreschi eseguiti da Giotto e dai suoi collaboratori. Nel presbiterio, l’altare maggiore è opera di marmorari romani. Nelle quattro vele della volta gli affreschi raffiguranti le Allegorie delle Virtù francescane e la Gloria di S. Francesco databili entro il primo ventennio del ‘300. Il braccio destro della crociera è coperto da due fasce di decorazione ad affresco opera dei collaboratori di Giotto sotto la direzione del maestro; nella prima fascia da destra opera di Cimabue, Madonna con Bambino in trono, quattro angeli e S. Francesco e altri affreschi; nella seconda fascia da destra, Crocifissione opera di Giotto e altri affreschi. Cappella di S. Nicola con affreschi dei discepoli di Giotto. Il braccio sinistro della crociera è interamente decorato da affreschi eseguiti tra il 1315 e il 1320 da Pietro Lorenzetti e aiuti. Cappella di S. Giovanni Battista con affresco di Pietro Lorenzetti raffigurante la Madonna col Bambino e i SS. Francesco e Giovanni Battista e bifora che presenta caratteri cimabueschi e romani. Sopra la tribuna in fondo alla nicchia, affreschi attribuiti a Puccio Capanna. La cappella di S. Martino è decorata ad affresco interamente da Simone Martini, tra il 1312 e il 1320. Nell’archivolto dell’arco di ingresso sono raffigurati Sante e Santi e nel resto della cappella Storie di S. Martino. Chiesa superiore: a una navata con quattro campate, transetto ed abside poligonale, interamente coperta da volte a crociera di forma ogivale sostenute da costoloni che terminano con pilastrini a fascio. La luminosità dell’ambiente è conferita sia dalla presenza di grandi bifore sia nella navata che nell’abside che dalla presenza di quadrifore. Le soluzioni architettoniche adottate sono desunte dal Gotico d’oltralpe che trova nella chiesa una fedele applicazione, pur mantenendo caratteristiche della tradizione italiana. Il transetto e l’abside sono interamente decorate da un vasto ciclo di affreschi realizzati da Cimabue a partire dal 1277. Nel braccio sinistro della crociera, Crocifissione, seguono cinque scene apocalittiche. Gli affreschi dell’abside raffigurano le Storie di Maria. Il braccio destro della crociera presenta i Fatti della vita di S. Pietro opera di più maestri legati a Cimabue. A Cimabue sono attribuiti anche gli affreschi della crociera raffigurante i Quattro Evangelisti. All’altezza della III campata, nella volta della campata affreschi di Jacopo Torriti; all’altezza della prima campata, i quattro dottori della Chiesa, riconducibili a più maestri tra i quali il Maestro di Isacco e il Maestro della Cattura. Alle pareti della navata, al di sopra del ballatoio e ai lati delle finestre, Storie del Vecchio e Nuovo Testamento attribuiti a Jacopo Torriti, al Maestro della Pentecoste, al Maestro della Cattura e al Maestro di Isacco. Nel registro più basso della navata, in tre scene ripartire ciascuna da finte colonne tortili unificate da una falsa mensola e dal soffitto a lacunari, si svolgono le ventotto Storie di S. Francesco di Giotto e di altri autori come il Maestro di Isacco, il Maestro della Cattura, il Maestro del Crocifisso di Montefalco e il Maestro della Santa Cecilia. Il ciclo si ispira alla Vita (Legenda maior) di Bonaventura di Bagnoregio.

    http://www.sanfrancescoassisi.org

    Mappa Basilica di San Francesco

    Basilica di San Francesco – Piazza San Francesco – 6081 Assisi Tipo: Chiesa Apertura: Tel: 075 819001 – Fax: 075 8190035 E-mail: sacroconvento@sanfrancescoassisi.org Dopo la morte nel 1226 e in seguito alla canonizzazione di S. Francesco, il pontefice Gregorio IX poneva la prima pietra sul terreno che doveva vedere l’edificazione della specialis ecclesia. La Basilica…