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Categoria: Umbria

  • Teatro Comunale Subasio – Spello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Teatro Comunale Subasio – Via Giulia – 6038 Spello
    Tipo: Teatro

    Apertura:

    Tel: 0742 300045 – Fax: 0742 300035

    E-mail: m.felicetti@comune.spello.pg.it

    Il Teatro civico Subasio si trova all’interno del centro storico di Spello, non lontano dai resti dell’Arco di Augusto. Si tratta di una elegante costruzione di stile neoclassico, edificata nel 1787 su progetto di Alessio Lorenzini, caratterizzata da una pianta a ferro di cavallo sviluppata in tre ordini di palchi per una capacità complessiva di 200 spettatori. Notevole è la ricca decorazione a stucco e pittorica che riporta antichi motti latini.
    La sede del Teatro Subasio venne precedentemente utilizzata come luogo di ritrovo dei membri dell’Accademia dei Quieti e quindi restaurata e trasformata in luogo per spettacoli direttamente gestito dagli Accademici.

    http://www.comune.spello.pg.it

    Mappa Teatro Comunale Subasio

    Teatro Comunale Subasio – Via Giulia – 6038 Spello Tipo: Teatro Apertura: Tel: 0742 300045 – Fax: 0742 300035 E-mail: m.felicetti@comune.spello.pg.it Il Teatro civico Subasio si trova all’interno del centro storico di Spello, non lontano dai resti dell’Arco di Augusto. Si tratta di una elegante costruzione di stile neoclassico, edificata nel 1787 su progetto di…

  • Basilica di Sant’Eufemia – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Basilica di Sant’Eufemia – Via Aurelio Saffi – 6049 Spoleto
    Tipo: Chiesa

    Apertura:

    Tel: 0743 231022 – Fax: 0743 231036

    E-mail: museodiocesano@spoletonorcia.it

    Parte del percorso del museo diocesano, la chiesa di Sant’Eufemia, uno dei più interessanti edifici romanici in Umbria, sorge entro il recinto del palazzo Arcivescovile di Spoleto, nella centrale via Saffi. Le notizie più antiche riguardo l’edificio risalgono al X secolo, quando ad esso fu congiunto un monastero di monache benedettine. Gunderada, fondatrice del monastero, nel 980 vi operò la traslazione del corpo del vescovo spoletino Giovanni, martirizzato sotto i Goti. La chiesa venne riedificata entro la prima metà del XII secolo, secondo le forme del romanico spoletino partecipe dell’esperienza architettonica lombarda. Durante il XVII secolo, deleteri adattamenti sfigurarono l’edificio che venne diviso in due piani; la parte inferiore fu destinata al culto mentre la parte superiore fu inglobata dal palazzo Vescovile. Tale situazione perdurò fino al 1907 quando si decise il completo restauro della struttura conclusosi nel 1954. La sobria facciata, con corpo centrale sopraelevato, è decorata da un portale a tre rincassi sormontato da un’elegante bifora e da monofore. Il raro ordinamento dell’interno a tre navate, divise da pilastri e colonne di spoglio, con tre absidi e matronei, riecheggia la struttura della chiesa veronese di San Lorenzo, documentata dal 1110. All’interno il nartece occupa lo spazio della prima campata e rende possibile la comunicazione tra i due matronei. La presenza del matroneo è stata messa in relazione con la tradizione che vede qui collocata la preesistente cappella del palazzo ducale, edificata su modello della cappella palatina di Aquisgrana. L’altare maggiore, proveniente dalla Cattedrale, è decorato da un bellissimo paliotto del XIII secolo con bassorilievi (Agnus Dei e Simboli degli Evangelisti) e ornati cosmateschi. E’ in gran parte perduta la decorazione a fresco dell’abside che conserva solamente nel catino, l’Eterno fra cherubini (XVI secolo). Il percorso museale prevede l’accesso al piano superiore della basilica attraverso la “cappella del Cardinale”. Al piano inferiore della basilica, invece, si accede direttamente dal portale della chiesa.

    http://www.arcidiocesidispoletonorcia.it

    Mappa Basilica di Sant’Eufemia

    Basilica di Sant’Eufemia – Via Aurelio Saffi – 6049 Spoleto Tipo: Chiesa Apertura: Tel: 0743 231022 – Fax: 0743 231036 E-mail: museodiocesano@spoletonorcia.it Parte del percorso del museo diocesano, la chiesa di Sant’Eufemia, uno dei più interessanti edifici romanici in Umbria, sorge entro il recinto del palazzo Arcivescovile di Spoleto, nella centrale via Saffi. Le notizie…

  • Sala dell’udienza del Nobile Collegio della Mercanzia – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Sala dell’udienza del Nobile Collegio della Mercanzia – Corso Vannucci – 6121 Perugia
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 5730366 – Fax: 075 5730366

    E-mail: collegiomercanzia@libero.it

    Il Nobile Collegio della Mercanzia si trova a Perugia nel nucleo originario del palazzo dei Priori, in due ambienti a piano terra aperti su corso Vannucci. Deve il suo nome alla corporazione dei Mercanti che stabilirono la propria sede in palazzo dei Priori a partire dagli anni Novanta del XIV secolo. Raro esempio di originalità e conservazione di decorazione lignea a formelle intarsiate di legni pregiati, con minimo ricorso all’oro e al colore, rivela influssi nordici nell’uso del legno. L’arte della Mercanzia aveva tra i suoi compiti quello di dirimere le controversie tra i mercanti, di sorvegliare pesi e misure e anche di controllare l’amministrazione del Comune tutelando le pubbliche libertà. Nei primi decenni del Quattrocento la corporazione decise di decorare la sala dell’udienza nella sua totalità con un elegante rivestimento in legno di noce e pioppo intagliato probabilmente opera di maestranze d’oltralpe. La decorazione delle pareti è fatta per quasi tutto il perimetro da quadrilobi entro quadrati in legno di noce e pioppo. Fa eccezione il piccolo pulpito a metà della parete sinistra sormontato dalle figure della Prudenza, Fortezza, Giustizia e Temperanza e la prima parte della parete maggiore di destra ornata da bifore cieche e ricco traforo. Nella lunetta compare lo stemma della corporazione dei mercanti: il grifo di Perugia con una balla; il sedile, a due ordini, era riservato ai consoli della Mercanzia. Davanti, un bancone opera del perugino Costanzo di Mattiolo. Nell’adiacente archivio sono conservate le splendide Matricole dei Mercanti datate 1323, 1356, 1599.

    http://www.collegiomercanzia.it

    Mappa Sala dell’udienza del Nobile Collegio della Mercanzia

    Sala dell’udienza del Nobile Collegio della Mercanzia – Corso Vannucci – 6121 Perugia Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 5730366 – Fax: 075 5730366 E-mail: collegiomercanzia@libero.it Il Nobile Collegio della Mercanzia si trova a Perugia nel nucleo originario del palazzo dei Priori, in due ambienti a piano terra aperti su corso Vannucci. Deve il suo nome…

  • Museo civico – Bevagna: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo civico – Corso Matteotti – 6031 Bevagna
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 360081 – Fax: 0742 360031

    E-mail: bevagna@sistemamuseo.it

    Il museo civico si trova nel centro storico di Bevagna, in corso Matteotti. Il piccolo borgo medievale è collocato su una piccola altura al margine occidentale della Valle Umbra; circondato da una fertile pianura ricca di acque, coltivata a grano, viti ed olivi. Dal 1996, è sede del museo il settecentesco palazzo appartenuto alla famiglia Lepri. Attraverso reperti archeologici, dipinti, sculture e documenti il visitatore può ricostruire la millenaria storia del piccolo borgo sviluppatosi in funzione del ramo occidentale della Via Flaminia, di cui l’odierno corso, da porta del Salvatore a porta Foligno, ne ricalca il tracciato originario. Nel museo civico il selezionato gruppo di materiali archeologici comprende frammenti lapidei, steli funerarie, monete di età romana repubblicana ed urne cinerarie. Le urne di Bevagna costituiscono una tipica produzione locale del II e del I secolo a.C. attestata da numerosi rinvenimenti nel territorio, sono in pietra arenaria ed hanno in genere coperchio a doppio spiovente. Tra i dipinti, XVI-XIX secolo, interessante è la Pala Ciccoli databile intorno al 1565 ed attribuita al pittore assisiate Dono Doni. La tela rappresenta la Madonna con il Bambino e una fanciulla di casa Ciccoli: nei due cartigli, in basso, l’iscrizione ricorda il dolore di Gismondo Ciccoli per la perdita della nipote in seguito ad un’atroce malattia. Artisti bevanati come Ascensidonio Spacca detto il Fantino ed Andrea Camassei testimoniano la vivacità dell’arte locale tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento. All’interno del museo si trova la tela con Adorazione dei Magi del pittore napoletano Corrado Giaquinto, significativo esempio riferibile alla sua fase di maturità artistica. La sezione di sculture ed arti decorative è impreziosita dal Modello ligneo del Santuario della Madonna delle Grazie, realizzato dall’architetto Valentino Martelli nella seconda metà del XVI secolo.

    http://www.sistemamuseo.it/ita/2/musei/7/bevagna-umbria-museo-civico-di-bevagna/

    Mappa Museo civico

    Museo civico – Corso Matteotti – 6031 Bevagna Tipo: Museo Apertura: Tel: 0742 360081 – Fax: 0742 360031 E-mail: bevagna@sistemamuseo.it Il museo civico si trova nel centro storico di Bevagna, in corso Matteotti. Il piccolo borgo medievale è collocato su una piccola altura al margine occidentale della Valle Umbra; circondato da una fertile pianura ricca…

  • Mosaico delle Terme romane – Bevagna: informazioni pratiche e mappa tematica

    Mosaico delle Terme romane – Via Guelfa – 6031 Bevagna
    Tipo: Area archeologica | Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 361667 – Fax: 0742 360031

    E-mail: info@prolocobevagna.it

    I resti delle terme romane si trovano all’estremità settentrionale di Bevagna, tra piazza Garibaldi e via delle Terme Romane. è una testimonianza ben conservata di un complesso pubblico pertinente alla città romana di Mevania, attraversata in tutta la sua lunghezza dal ramo occidentale della via Flaminia, ricalcato nel tratto urbano dall’attuale allineamento corso Amendola-corso Matteotti. Il settore scavato ha restituito i resti di quattro ambienti relativi ad un vasto complesso termale di natura pubblica di Mevania, centro ricordato dagli itineriaria e dal geografo greco Strabone per la sua collocazione lungo il ramo occidentale della via Flaminia. Il vano principale, 12 x 6,75 metri, le cui pareti erano decorate da nicchie e da rivestimenti di lastre marmoree, presenta un ricco mosaico in bianco e nero a soggetto marino con al centro polipi, delfini e aragoste, databile all’inizio del II secolo d.C.

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    Mappa Mosaico delle Terme romane

    Mosaico delle Terme romane – Via Guelfa – 6031 Bevagna Tipo: Area archeologica | Museo Apertura: Tel: 0742 361667 – Fax: 0742 360031 E-mail: info@prolocobevagna.it I resti delle terme romane si trovano all’estremità settentrionale di Bevagna, tra piazza Garibaldi e via delle Terme Romane. è una testimonianza ben conservata di un complesso pubblico pertinente alla…

  • Museo della Scuola chirurgica preciana – Preci: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della Scuola chirurgica preciana – Piazza G. Marconi, 1 – 6047 Preci
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0743 93781 – Fax: 0743 937827

    E-mail: comune.preci@postacert.umbria.it

    Il museo è attualmente chiuso al pubblico a seguito dei recenti eventi sismici.

    Il Museo è stato aperto”nel maggio 2009 grazie alla collaborazione del Comune di Preci con l’Università di”Perugia e con l’ Università La Sapienza di Roma. L’esposizione presenta i ritratti di medici illustri, di famosi pazienti e riproduzioni di illustrazioni anatomiche.

    Nelle teche si trovano utensili e strumenti utilizzati dai chirurghi preciani. Ulteriori documenti e strumenti sono visibili anche nel vicino Museo dell’Abbazia di Sant’Eutizio.

    La tradizione preciana nasce anche grazie all’esperienza locale nella lavorazione delle carni di maiale (la famosa “norcineria”), poiché, come è noto, l’anatomia dei suini” è stata utilizzata in passato dai medici per esercitarsi nelle dissezioni e nelle pratiche chirurgiche.

    http://www.comune.preci.pg.it/page.asp?c=4&p=90&r=&tipor=0

    Mappa Museo della Scuola chirurgica preciana

    Museo della Scuola chirurgica preciana – Piazza G. Marconi, 1 – 6047 Preci Tipo: Museo Apertura: Tel: 0743 93781 – Fax: 0743 937827 E-mail: comune.preci@postacert.umbria.it Il museo è attualmente chiuso al pubblico a seguito dei recenti eventi sismici. Il Museo è stato aperto”nel maggio 2009 grazie alla collaborazione del Comune di Preci con l’Università di”Perugia…

  • Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti” – Gualdo Tadino: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti” – Piazza del Soprammuro – 6023 Gualdo Tadino
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 9142445 – Fax: 075 9142445

    E-mail: info@polomusealegualdotadino.it

    Il museo è ospitato all’interno degli ambienti del palazzo del Podestà, nel centro storico di Gualdo Tadino, cittadina situata nella parte nord-est dell’Umbria, vicino al confine con le Marche.
    La sede del museo fu l’antica residenza del Podestà, di cui oggi rimane la possente torre Civica duecentesca a cui fu aggiunta, in sommità, la lanterna barocca.
    Il museo nasce per recuperare la memoria dell’esperienza migratoria e raccontare attraverso voci, suoni, immagini, documenti e oggetti le vicende di un popolo partito in massa “per terre assai lontane” ad offrire al mondo giovinezza, lavoro, mestiere e cultura.
    Il museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino, intitolato a Pietro Conti, primo presidente della Regione Umbria, è il primo in Italia completamente dedicato a questo tema. Ha una raccolta unica di materiali documentativi sull’emigrazione italiana all’estero dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento.
    Il museo è anche un centro studi che si occupa della ricerca sull’emigrazione umbra. Svolge la funzione di laboratorio didattico e numerose sono le scuole che hanno aderito a tale progetto. Vengono inoltre prodotte pubblicazioni sull’argomento.
    Il centro di documentazione comprende anche una videoteca che raccoglie filmati, documenti, servizi giornalistici riordinati e catalogati. Anche la Rai ha contribuito all’implementazione di questo materiale duplicando e cedendo al museo tutto ciò che riguarda tale argomento, e come lei anche alcune televisioni straniere, con l’obbiettivo di acquisire più materiale possibile per costituire un centro audiovisivo di riferimento nazionale. La biblioteca raccoglie tutti i testi e volumi inerenti al fenomeno migratorio, con particolare riguardo per quella italiana all’estero.
    Il percorso museale è a ritroso: l’arrivo, il viaggio e la partenza. La prima sezione trasporta subito il visitatore nella vita degli emigranti all’estero: l’aggregazione comunitaria, il cibo, la religione, l’occupazione, con particolare riguardo alla ricostruzione del lavoro nelle miniere di ferro e carbone. Protagonista della seconda sezione è il tema del viaggio: rare e commoventi immagini di traversate transoceaniche, monitor che emergono da vecchie valige di cartone e antichi bauli, campane del suono che raccontano preziose testimonianze di viaggi ardui e perigliosi a bordo di lenti e stracolmi bastimenti. Ed, infine, la terza area, dedicata alla partenza e ai motivi che spinsero milioni di italiani a tentare la via dell’emigrazione verso terre straniere: le difficoltà dell’integrazione, la produzione dei tanti documenti per non essere respinti alla frontiera, le carte d’identità con le impronte digitali, i passaporti, i certificati di sana e robusta costituzione.

    http://www.emigrazione.it

    Mappa Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti”

    Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti” – Piazza del Soprammuro – 6023 Gualdo Tadino Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 9142445 – Fax: 075 9142445 E-mail: info@polomusealegualdotadino.it Il museo è ospitato all’interno degli ambienti del palazzo del Podestà, nel centro storico di Gualdo Tadino, cittadina situata nella parte nord-est dell’Umbria, vicino al confine con le Marche. La…

  • Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” – Piazza Collicola – 6049 Spoleto
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0743 46434 – Fax: 0743 46434

    E-mail: info@palazzocollicola.it

    La Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” si trova nel centro storico di Spoleto all’interno di palazzo Collicola che occupa l’intero lato occidentale dell’omonima piazza. Il palazzo Collicola fu uno degli edifici gentilizi più importanti della città costruito tra il 1717 e il 1730 dall’architetto romano Sebastiano Cipriani e residenza della nobile famiglia Collicola. Dopo l’estinzione della famiglia, il palazzo è stato acquistato dal Comune di Spoleto nel 1939. La Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” è insieme alle Collezione Burri di Città di Castello il più importante museo d’arte contemporanea della regione. Vivace museo, attivo polo di arte contemporanea, ospita il lascito di Giovanni Carandente, le opere del Premio Spoleto mentre al secondo sono allestite le mostre temporanee. Da non perdere anche la visita alla biblioteca, lascito di Giovanni Carandente, che conserva più di 20 mila volumi d’arte contemporanea. Il museo, inaugurato nel 2000, poi riallestito nel 2010, si snoda nelle sale del pian terreno e del primo piano del palazzo. Disposto in 15 sale del pianterreno, si compone di tre nuclei principali. Al pianterreno è conservata la donazione di Giovanni Carandente che annovera opere di artisti italiani e stranieri di fama internazionale. Fanno parte della raccolta opere di Alexander Calder, Henri Moore, Ettore Colla, Nino Franchina e Pietro Consagra. Altro gruppo di opere, realizzate da artisti appartenenti alla corrente del naturalismo informale, sono quelle acquisite attraverso il Premio Spoleto (1953 -1968). Un’ulteriore sezione della collezione è rappresentata dalle donazioni di artisti e collezionisti e da acquisti del Comune. Tra questi spicca il nucleo di opere dedicate allo scultore spoletino”Leoncillo Leonardi: vi sono compresi disegni, sculture ceramiche e maioliche pervenuti al museo a partire dagli anni Ottanta del Novecento. Al primo piano, oltre alla visita dell’Appartamento Nobile, sono le stanze dedicate alle esposizioni temporanee. Nell’estate del 1962 Spoleto fu protagonista di un evento leggendario nella storia della scultura contemporanea. Su iniziativa di Giovanni Carandente fu organizzata l’esposizione Sculture nella città durante la quale le vie e le piazze del centro storico vennero disseminate di 104 sculture realizzate da 54 tra i maggiori scultori del XX secolo tra cui Alexander Calder, autore del Teodelapio, prima scultura monumentale stabile dell’artista americano ancora oggi di fronte alla stazione ferroviaria.

    http://www.scoprendolumbria.it

    Mappa Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente”

    Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” – Piazza Collicola – 6049 Spoleto Tipo: Museo Apertura: Tel: 0743 46434 – Fax: 0743 46434 E-mail: info@palazzocollicola.it La Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” si trova nel centro storico di Spoleto all’interno di palazzo Collicola che occupa l’intero lato occidentale dell’omonima piazza. Il palazzo Collicola fu…

  • Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC) – Torgiano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC) – Piazza della Repubblica – 6089 Torgiano
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 6211682 – Fax: 075 6211682

    E-mail: infopoint@comune.torgiano.pg.it

    Ospitato in Palazzo Malizia, al centro di Torgiano, rinomato centro di produzione vitivinicola fra Perugia e Assisi, il MACC raccoglie due collezioni dedicate alla produzione ceramica di artisti contemporanei di fama internazionale. La collezione Nino Caruso contiene opere realizzate dal maestro siciliano a partire dagli anni ’50 fino ad oggi e donate al Comune di Torgiano, al quale lo scultore è profondamente legato. Le cinquantotto sculture in ceramica esposte documentano l’intero iter artistico dello scultore e costituiscono preziose testimonianze dell’arte ceramica contemporanea. Vasi, lucerne, steli, evocano forme ancestrali, materiali arcaici e antiche civiltà, soprattutto quella etrusca ma anche quella africana. La collezione Vaselle d’Autore, invece, si forma a partire dal 1996 in concomitanza con la manifestazione Vaselle d’Autore per il Vino Novello, il cui direttore artistico è lo stesso Nino Caruso. In continuità con l’attività degli antichi cocciari di Torgiano, ogni anno a novembre tre artisti di fama internazionale vengono invitati a cimentarsi con il tema della vasella, tradizionale boccale umbro che discende dalla medioevale “panata”, recipiente con orlo che ricorda il becco del pellicano. Almeno tre ceramiche di ogni artista entrano poi a far parte della collezione, oggi comprensiva di circa centocinquanta opere di quarantotto artisti, quali Accardi, Dorazio, Caruso, Mattiacci, Weller, Ceccobelli, Gallo, Heyerdahl, Jense, Consolazione, Scannella, Guerri, Morigi, Woodman, Laghi, Bucci, Brook, Gioventù

    http://www.versandotorgiano.it

    Mappa Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC)

    Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC) – Piazza della Repubblica – 6089 Torgiano Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 6211682 – Fax: 075 6211682 E-mail: infopoint@comune.torgiano.pg.it Ospitato in Palazzo Malizia, al centro di Torgiano, rinomato centro di produzione vitivinicola fra Perugia e Assisi, il MACC raccoglie due collezioni dedicate alla produzione ceramica di artisti contemporanei di fama…

  • Museo del ricamo e del tessile – Valtopina: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo del ricamo e del tessile – via Gorizia – 6030 Valtopina
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 74625 – Fax: 0742 74146

    E-mail: info@comune.valtopina.pg.it

    Il Museo del ricamo e del tessile si trova a Valtopina al piano terra del palazzo Comunale, residenza signorile dei primi anni del XX secolo. Il Museo del ricamo e del tessile merita sicuramente una visita per l’importanza che riveste come diffusore della conoscenza dell’arte del ricamo, molto importante a Valtopina anche per la presenza della Scuola di Ricamo, organizzata dalla Pro Loco. La raccolta è costituita da circa quattrocento pezzi suddivisi in tre sezioni: quella della moda femminile, della biancheria personale e della biancheria per la casa. Illustra i cambiamenti fondamentali e le semplificazioni a cui andò incontro la moda tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo. L’inaugurazione del Museo del ricamo e del tessile, avvenuta nel 2007, è stata possibile grazie alle numerose donazioni che hanno avuto luogo a partire dall’anno 2000 e che hanno fatto confluire nella raccolta manufatti appartenenti a storiche famiglie di Foligno, di Spello e di Perugia per estendersi poi ad altre regioni come la Toscana e la Liguria. Importante per la nascita della collezione è stata anche la presenza a Valtopina della Scuola di Ricamo, organizzata dalla Pro Loco, che contribuisce a tenere viva la tradizione delle arti minori, molto importanti nei piccoli centri dell’Umbria. Il museo è caratterizzato da tre sezioni che raccolgono circa quattrocento pezzi suddivisi tra la moda femminile, la biancheria personale e la biancheria per la casa. La prima sezione della moda femminile mette in evidenza, attraverso i preziosi abiti esposti, la semplificazione a cui andò incontro la moda tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo. In questo periodo gli abiti si caratterizzano per l’uso sempre più frequente del merletto, materiale nel quale sono spesso confezionate le parti strategiche delle vesti come mantelline, camicette e le balze delle gonne. Nella seconda sezione, quella dedicata alla biancheria personale, si evidenzia come tra XIX e XX secolo ci si concentri verso nuove e raffinate soluzioni che arricchiscono sottovesti, busti e copribusti, camicie da giorno, vestaglie, cuffie da casa e da notte, mutandoni, calze e fazzoletti con profusione di pizzi e merletti, ricami bianco su bianco o in colori pastello. Particolare attenzione è riservata ai corredini da neonato e da battesimo fatti realizzare dalle nuove classi borghesi emergenti, a laboratori specializzati, per ostentare sfarzo e ricchezza e competere così in lusso con la vecchia nobiltà. La terza sezione infine, dedicata alla biancheria per la casa, mette in luce come le fanciulle collezionavano fin dai tempi del collegio degli imparaticci sui quali fissavano tutte le tecniche di ricamo apprese. Tuttavia, a partire dalla fine del XIX secolo, le giovani non realizzavano più personalmente il proprio corredo, ma preferivano rivolgersi a negozi specializzati, a sarte o ai laboratori conventuali, dove si svolgevano raffinati e lunghi lavori di ricamo. Dall’esposizione della biancheria si evidenzia come, nonostante l’introduzione del colore nelle lenzuola, avvenuta durante il secondo impero, per il corredo si continuerà a preferire il ricamo e il tessuto bianchi ancora per molto tempo. I motivi decorativi sono prevalentemente quelli floreali e che simboleggiano la felicità e l’amore eterno come il fiocco o il nodo d’amore.

    http://www.comune.valtopina.pg.it/museo_ricamo.aspx

    Mappa Museo del ricamo e del tessile

    Museo del ricamo e del tessile – via Gorizia – 6030 Valtopina Tipo: Museo Apertura: Tel: 0742 74625 – Fax: 0742 74146 E-mail: info@comune.valtopina.pg.it Il Museo del ricamo e del tessile si trova a Valtopina al piano terra del palazzo Comunale, residenza signorile dei primi anni del XX secolo. Il Museo del ricamo e del…