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Categoria: Umbria

  • Museo dei Cicli geologici – Allerona: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo dei Cicli geologici – Piazza A. Lupi – 5011 Allerona
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 628312 – Fax: 0763 628117

    E-mail: info@comune.allerona.tr.it

    Istituito nel 2003 all’interno della sede del Comune, il museo documenta la storia geologica dell’Umbria sud-occidentale. Vi si conservano fossili marini pleistocenici (resti di balene, denti di squalo, molluschi, ricci, coralli ecc.) e altri reperti geologici e botanici provenienti dal territorio intorno Allerona. Il museo promuove inoltre ricerche scientifiche, programmi di educazione ambientale ed escursioni tematiche sul territorio, in collegamento con il Laboratorio Ambiente Distrettuale della scuola di Allerona.

    Mappa Museo dei Cicli geologici

    Museo dei Cicli geologici – Piazza A. Lupi – 5011 Allerona Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 628312 – Fax: 0763 628117 E-mail: info@comune.allerona.tr.it Istituito nel 2003 all’interno della sede del Comune, il museo documenta la storia geologica dell’Umbria sud-occidentale. Vi si conservano fossili marini pleistocenici (resti di balene, denti di squalo, molluschi, ricci, coralli ecc.)…

  • Raccolta fermodellistica “Gioacchino Capelletti”, Garavelle – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Raccolta fermodellistica “Gioacchino Capelletti”, Garavelle – Località Garavelle – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8552119 – Fax: 075 8557574

    E-mail: cultura@ilpoliedro.org

    Il Museo del Modellismo Ferroviario si trova nella periferia sud di Città di Castello, in villa Capelletti. La Villa, residenza gentilizia cinquecentesca recentemente restaurata, è ricordata nelle carte storiche cittadine come proprietà del Cardinal Vitelli, potente prelato tifernate legato alla famiglia Medici di Firenze. Appartenne poi al Marchese Gioacchino Capelletti, discendente di Giulietta Capuleti, che sin da ragazzo ebbe una fortissima passione per il modellismo e per le macchine che lo portò nell’arco della sua lunga vita a mettere insieme una ricca collezione donata, insieme alla villa, al Comune di Città di Castello. Il Museo fa parte, con il Centro delle tradizioni popolari “Livio dalla Ragione”, del complesso museale Garavelle. L’area espositiva del museo è attualmente articolata sul primo piano della villa negli ariosi saloni, nei salottini e nelle camere un tempo residenza della famiglia Capelletti. La raccolta, donata con la villa alla Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello nel 1963, è composta da oltre 150 modelli di macchine in scala 1:20 e 1:40. Le undici locomotive a vapore ancora funzionanti, le diciassette carrozze viaggiatori, gli ottantotto carri merci insieme ai modelli di macchine a vapore per l’agricoltura e per la manutenzione stradale e al diorama di una stazione d’epoca fanno della raccolta uno degli esemplari di settore più importanti d’Italia e forse d’Europa.

    Mappa Raccolta fermodellistica “Gioacchino Capelletti”, Garavelle

    Raccolta fermodellistica “Gioacchino Capelletti”, Garavelle – Località Garavelle – 6012 Città di Castello Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 8552119 – Fax: 075 8557574 E-mail: cultura@ilpoliedro.org Il Museo del Modellismo Ferroviario si trova nella periferia sud di Città di Castello, in villa Capelletti. La Villa, residenza gentilizia cinquecentesca recentemente restaurata, è ricordata nelle carte storiche cittadine…

  • Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo – Trevi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo – Largo Don Bosco – 6039 Trevi
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 381628 – Fax: 0742 381628

    E-mail: trevi@sistemamuseo.it

    Il complesso museale allestito all’interno dell’ex convento di San Francesco, edificato a partire dal XIII secolo, ricostruito e decorato nella prima metà del XVII, con un chiostro esterno affrescato da Bernardino Gagliardi con le Storie della vita di San Francesco, sorge nel centro storico di Trevi e ospita la Raccolta d’arte di San Francesco e il Museo della Civiltà dell’ulivo. In particolare, la Raccolta d’arte di San Francesco, rinomata per le importanti opere due-trecentesche di scuola umbra e i dipinti su tela eseguiti tra il XVI e XVIII secolo, si articola in due distinte sezioni. Al piano terra, disposta su tre sale, si trova la sezione archeologica, che raccoglie reperti italici e di epoca romana e un corredo funebre proveniente dalla necropoli longobarda della vicina Pietrarossa. Nello stesso piano è ospitata una sezione dedicata alla città e al territorio con materiali che ne documentano gli sviluppi. La sezione storico-artistica, allestita ai piani superiori, espone opere entrate a far parte della raccolta in seguito alle demaniazioni del patrimonio ecclesiastico avvenute dopo l’unità nazionale. Si tratta prevalentemente di tavole trecentesche e di importanti dipinti su tela eseguiti tra il XVI e XVIII secolo, tra cui di particolare interesse è L’Assunzione della Vergine del veronese Alessandro Turchi detto l’Orbetto. Tra le opere raccolte spiccano in particolare il Gonfalone processionale raffigurante La Madonna della Misericordia e Monogramma, eseguito nella seconda metà del XV secolo da un seguace di Niccolò Alunno e L’Incoronazione della Vergine, del 1522, eseguita da Giovanni di Pietro detto lo Spagna per l’altare maggiore della chiesa di San Martino. Nell’allestimento, numerosi sono i rimandi ai luoghi di provenienza delle opere, primo fra tutti il vicino santuario della Madonna delle Lacrime, di proprietà comunale, che ospita affreschi dello Spagna e del Perugino. All’interno del complesso si trova anche il Museo della Civiltà dell’ulivo, interamente dedicato all’olio extra vergine di oliva DOP. Lo spazio è articolato in quattro sezioni: Botanica; Conosciamo l’olio e l’ulivo; L’ulivo simbolo di pace e Storia dell’ulivo. Attraverso pannelli informativi, postazioni multimediali, reperti archeologici e macchine olearie, il museo documenta i diversi aspetti legati alla coltura dell’ulivo, che così fortemente caratterizza il paesaggio delle colline circostanti e l’economia di tutto il territorio. Un vero e proprio viaggio, con audio-guida, nel microcosmo legato alla produzione dell’olio. Fa parte del Circuito museale cittadino, insieme alla Raccolta d’arte di San Francesco e al Museo della Civiltà dell’ulivo anche Palazzo Lucarini, con i suoi spazi dedicati alla promozione dell’arte contemporanea mediante mostre e manifestazioni complementari.

    https://www.sistemamuseo.it/ita/2/musei/53/trevi-umbria-raccolta-darte-di-san-francesco-e-museo-della-civilta-dellulivo/

    Mappa Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo

    Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo – Largo Don Bosco – 6039 Trevi Tipo: Museo Apertura: Tel: 0742 381628 – Fax: 0742 381628 E-mail: trevi@sistemamuseo.it Il complesso museale allestito all’interno dell’ex convento di San Francesco, edificato a partire dal XIII secolo, ricostruito e decorato nella prima metà del XVII, con un…

  • Museo civico Palazzo dei Consoli – Gubbio: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo civico Palazzo dei Consoli – Piazza Grande – 6024 Gubbio
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 9274298 – Fax: 075 9274298

    E-mail: museo@gubbiocm.it

    Il Museo civico di Gubbio si trova all’interno del palazzo dei Consoli, nel centro storico della città. L’edificio è ben visibile anche da lontano; la sua facciata prospetta infatti sulla piazza Grande, terrazza pensile, fulcro politico della Gubbio trecentesca. Il palazzo dei Consoli venne costruito nel XIV secolo per essere la residenza della suprema magistratura del libero comune ed attualmente è sede del Museo civico della città di Gubbio. Il Museo civico di Gubbio merita sicuramente una visita non solo per lo scenario suggestivo in cui si inserisce, ma soprattutto per le raccolte d’arte che si trovano al suo interno. La raccolta archeologica conserva le famosissime Tavole eugubine, il più importante documento in lingua umbra e la più ampia descrizione di riti religiosi mai rinvenuta. Importanti sono anche le opere della pinacoteca come il Crocifisso ligneo opera del Maestro della Croce di Gubbio e il gonfalone di Sinibaldo Ibi, raffigurante la Madonna della Misericordia e Sant’Ubaldo. Il museo si compone di diverse sezioni. La raccolta archeologica è tra le più ricche dell’Umbria ed include reperti risalenti all’epoca umbra e romana, alcune iscrizioni e una cospicua raccolta numismatica. Il cuore della raccolta è rappresentato delle Tavole eugubine, sette lastre bronzee incise che rappresentano il più importante testo in lingua umbra ad oggi conosciuto. Degna di nota è anche la raccolta di ceramica, allestita nella sala della loggetta e lungo il corridoio segreto, che raccoglie maioliche che vanno dal XIV al XIX secolo. Tra queste spicca la produzione rinascimentale di Mastro Giorgio Andreoli che rese celebre la tecnica eugubina del lustro rosso e dorato.Nel museo è altresì documentata la produzione dei protagonisti del revival ottocentesco, che a Gubbio ebbero i nomi di Angelico Fabbri, Luigi Carocci, Giovanni Spinaci, Giuseppe Magni e Antonio Passalboni. Va anche segnalata l’opportuna e felice esposizione di corredi farmaceutici, tra cui spiccano originali duomi d’alambicco in terracotte rossa, tutti prodotti a Gubbio tra il XVIII e il XIX secolo.Recentemente la collezione ceramica”si è arricchita di una sezione dedicata ad Aldo Ajò (1901-1982), poliedrico e prolifico artista. Le sale del piano nobile del palazzo ospitano la pinacoteca civica. La raccolta comprende grandi croci dipinte come il Crocifisso ligneo opera del Maestro della Croce di Gubbio e polittici su tavola come il reliquiario miniato del XIV secolo. All’interno della collezione sono inoltre presenti affreschi staccati provenienti da chiese della città eseguiti da pittori eugubini nel XIV secolo e numerose opere realizzate tra XVI e XVII secolo da artisti forestieri e locali. Tra questi spiccano gli eugubini Pietro Paolo Baldinacci, Benedetto e Virgilio Nucci, Federico Brunori, Felice Damiani ed i perugini Orlando Merlini e Sinibaldo Ibi. Al piano terra del museo sono state recentemente inaugurate due nuove sezioni: una illustra opere, documenti ed oggetti del Risorgimento italiano ed eugubino, l’altra espone una collezione di antichi oggetti orientali, provenienti da India, Tibet e sud-est asiatico, donati al Comune di Gubbio negli anni ’20 del secolo scorso.

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    Mappa Museo civico Palazzo dei Consoli

    Museo civico Palazzo dei Consoli – Piazza Grande – 6024 Gubbio Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 9274298 – Fax: 075 9274298 E-mail: museo@gubbiocm.it Il Museo civico di Gubbio si trova all’interno del palazzo dei Consoli, nel centro storico della città. L’edificio è ben visibile anche da lontano; la sua facciata prospetta infatti sulla piazza Grande,…

  • Pozzo di San Patrizio – Orvieto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Pozzo di San Patrizio – Viale Sangallo – 5018 Orvieto
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 343768 – Fax: 0763 344664

    E-mail: orvieto@sistemamuseo.it

    Il pozzo si trova in posizione panoramica al centro di Orvieto. Fu realizzato per volere di papa Clemente VII, rifugiatosi ad Orvieto durante il sacco di Roma del 1527. Il progetto fu affidato al fiorentino Antonio da Sangallo il Giovane. I lavori finirono nel 1537. A sezione circolare è profondo sessantadue metri e largo tredici. Intorno alla canna del pozzo girano a spirale due scale a chiocciola progettate in maniera tale da correre sovrapposte l’una all’altra senza però comunicare tra loro. Ogni scala ha duecentoquarantotto scalini comodissimi, facili da scendere anche per le bestie da soma. In fondo alla canna un piccolo ponte collega le due scale. La parte esterna del pozzo, consiste in una larga e bassa costruzione cilindrica, è decorata da gigli farnesiani di papa Paolo III, succeduto a Clemente VII. All’ingresso la lapide quod natura munimento inviderat industria adiecit (ciò che non aveva dato la natura, procurò l’industria) celebra la potenza dell’ingegneria umana capace di sopperire alle carenze naturali come la mancanza di acqua in città. Papa Clemente VII non vide mai realizzata l’opera, che fu portata a termine da Simone Mosca nel 1543, quando sul soglio pontificio sedeva Paolo III. Il pozzo della Rocca, questo era il suo nome in principio, soltanto nell’Ottocento assunse la denominazione proverbiale di San Patrizio, quando la rocca aveva perduto la sua funzione militare. Il nome del Pozzo non ha alcuna attinenza con personaggi del luogo, ma fa riferimento all’abisso irlandese dove era solito pregare san Patrizio. Durante la costruzione del pozzo vennero ritrovati numerosi reperti archeologici risalenti all’epoca etrusca.

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    Mappa Pozzo di San Patrizio

    Pozzo di San Patrizio – Viale Sangallo – 5018 Orvieto Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 343768 – Fax: 0763 344664 E-mail: orvieto@sistemamuseo.it Il pozzo si trova in posizione panoramica al centro di Orvieto. Fu realizzato per volere di papa Clemente VII, rifugiatosi ad Orvieto durante il sacco di Roma del 1527. Il progetto fu affidato…

  • Museo della pesca del Lago Trasimeno – Magione: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della pesca del Lago Trasimeno – Loc. San Feliciano, Via Lungolago della Pace e del Lavoro – 6063 Magione
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8479261 – Fax: 075 8479261

    E-mail: magione@sistemamuseo.it

    Il Museo della Pesca si trova lungo la via principale del caratteristico borgo di San Feliciano che sorge sulle sponde del lago Trasimeno. Nelle sale del museo si illustra l’origine e l’evoluzione del Trasimeno che ebbe origine circa un milione e settecentomila anni fa quando, in seguito a movimenti tettonici, si creò una depressione nel livello del suolo in cui si raccolsero le acque. Nel corso dei secoli la linea della riva subì variazioni notevoli per evitare le quali, nel XV secolo, Braccio da Montone, fece realizzare un emissario artificiale. Nel XX secolo venne poi realizzato un secondo emissario dallo sfruttamento eccessivo del quale deriva il notevole abbassamento del livello lago avvenuto negli ultimi anni. Il percorso si articola in quattro grandi sale (alba, mezzogiorno, pomeriggio, sera) dedicate alle tecniche della pesca dalla preistoria al periodo attuale; interessanti a tale proposito i pesi da rete in terracotta per reti da posta e a strascico risalenti all’età del Bronzo ed al periodo etrusco-romano o le esche in pietra sempre di epoca preistorica; tra gli acquarelli va citato quello di Elio Pasquali che rappresenta la tecnica di pesca detta gorro eseguita con una grande rete a strascico e quello che riproduce la lavorazione delle piante palustri, che, sino a pochi decenni orsono, venivano utilizzate per realizzare reti, ceste e corde per la pesca, oltre che per alcuni tipi di lavori artigianali come l’impagliatura delle sedie e il rivestimento di damigiane e fiaschi. Lo sviluppo della pesca lacustre seguì le vicende della diffusione del Cristianesimo. A partire da quest’epoca infatti si vennero sperimentando nuove tecniche di pesca con impianti fissi per sopperire alla maggiore richiesta di pesce che proveniva dalla città di Perugia in particolare durante il periodo della Quaresima. Seguono l’esposizione di strumenti utilizzati per la pesca, una sala multimediale a forma di barcone e due grandi acquari che documentano la fauna ittica che oggi popola il lago.

    http://www.magionecultura.it

    Mappa Museo della pesca del Lago Trasimeno

    Museo della pesca del Lago Trasimeno – Loc. San Feliciano, Via Lungolago della Pace e del Lavoro – 6063 Magione Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 8479261 – Fax: 075 8479261 E-mail: magione@sistemamuseo.it Il Museo della Pesca si trova lungo la via principale del caratteristico borgo di San Feliciano che sorge sulle sponde del lago Trasimeno.…

  • Museo delle Armi – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo delle Armi – Via Vollusiano – 5100 Terni
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0744 4971 – Fax: 0744 497311

    E-mail: info@museodellearmi.com

    La collezione della raccolta tecnica della ex Fabbrica d’armi dell’Esercito, attuale Polo di Mantenimento delle Armi Leggere, è costituita da oltre 1500 armi prodotte dall’Ottocento ad oggi anche, ma non solo, dallo stabilimento ternano.
    Ha sede in quella che fu la prima fabbrica d’armi dell’Italia unita, inaugurata nel 1880 nell’ambito di una politica volta all’emancipazione dall’estero per le forniture militari. Ricca di forza motrice idraulica, lontana dai confini e inattaccabile dalle cannoniere nemiche, Terni venne scelta anche per ospitare la prima acciaieria d’Italia, capace di fornire alla Marina militare piastre corazzate e cannoni.
    Nonostante i pesanti bombardamenti aerei subiti dalla città durante la Seconda guerra mondiale, e sebbene la fabbrica sia oggi destinata soltanto alla riparazione e manutenzione delle armi leggere, conserva tutti i suoi edifici nel loro aspetto originario. Questo consente di comprendere, anche grazie ad un plastico, sia l’organizzazione funzionale della fabbrica sia l’utilizzo della forza motrice idraulica.

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    Mappa Museo delle Armi

    Museo delle Armi – Via Vollusiano – 5100 Terni Tipo: Museo Apertura: Tel: 0744 4971 – Fax: 0744 497311 E-mail: info@museodellearmi.com La collezione della raccolta tecnica della ex Fabbrica d’armi dell’Esercito, attuale Polo di Mantenimento delle Armi Leggere, è costituita da oltre 1500 armi prodotte dall’Ottocento ad oggi anche, ma non solo, dallo stabilimento ternano.…

  • Oratorio di San Crescentino – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Oratorio di San Crescentino – Località Morra – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8554705 – Fax: 075 8554705

    E-mail: museoduomo@tiscali.it

    L’oratorio si trova a Morra, distante pochi chilometri da Città di Castello.
    Edificato nel 1420 e ampliato nel 1507, l’oratorio è dedicato al soldato romano Crescentino, testimone della fede cristiana nell’Alta Valle del Tevere e martire nel 303 d.C. per ordine dell’imperatore Diocleziano. L’interno, a navata unica, conserva nella sagrestia affreschi tardogotici relativi alla struttura originale e, lungo le pareti, una decorazione eseguita dalla bottega del cortonese Luca Signorelli (1450-1523). Di mano dell’artista sono soltanto le scene della Flagellazione e della Crocifissione.

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    Mappa Oratorio di San Crescentino

    Oratorio di San Crescentino – Località Morra – 6012 Città di Castello Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 8554705 – Fax: 075 8554705 E-mail: museoduomo@tiscali.it L’oratorio si trova a Morra, distante pochi chilometri da Città di Castello. Edificato nel 1420 e ampliato nel 1507, l’oratorio è dedicato al soldato romano Crescentino, testimone della fede cristiana nell’Alta…

  • Centro di documentazione territoriale e Tane del Diavolo – Parrano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro di documentazione territoriale e Tane del Diavolo – Viale della Stazione – 5010 Parrano
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 838001 – Fax: 0763 838520

    E-mail: comparrano@virgilio.it

    Articolato in quattro sezioni, il centro offre una sintesi della storia del territorio dalle origini all’età moderna, con particolare riguardo agli aspetti geologici e archeologici delle cavità naturali delle Tane del Diavolo, subito fuori l’abitato di Parrano.
    Oltre ai reperti preistorici, che testimoniano la presenza umana fin dal Paleolitico superiore (20.000 anni a.C.), sono esposti alcuni oggetti del ricco corredo rinvenuto nella tomba di età arcaica (VI-V secolo a.C.) in località Podere Soriano (Parrano), all’epoca ricadente nel territorio sottoposto alle influenze di Orvieto e Chiusi. L’ultima sezione è dedicata alla storia comunale dal Medioevo all’età moderna, illustrata attraverso documenti di archivio e fotografie.
    Con la visita al Centro si coniuga l’interesse storico-archeologico con quello naturalistico.
    Su prenotazione, è possibile visitare – con la guida di esperti speleologi – le Tane del Diavolo, il complesso di grotte e forre scavate dall’acqua termale del torrente Bagno, da cui provengono i più antichi materiali del territorio orvietano.

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    Mappa Centro di documentazione territoriale e Tane del Diavolo

    Centro di documentazione territoriale e Tane del Diavolo – Viale della Stazione – 5010 Parrano Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 838001 – Fax: 0763 838520 E-mail: comparrano@virgilio.it Articolato in quattro sezioni, il centro offre una sintesi della storia del territorio dalle origini all’età moderna, con particolare riguardo agli aspetti geologici e archeologici delle cavità naturali…

  • Convento della Scarzuola e Città Buzziana – Montegabbione: informazioni pratiche e mappa tematica

    Convento della Scarzuola e Città Buzziana – Montegiove – 5010 Montegabbione
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 837463 – Fax: 0763 837463

    E-mail: info@lascarzuola.com | info@pec.lascarzuola.com

    La Scarzuola si trova in località Montegiove nel comune di Montegabbione. Deve forse il suo nome ad una capanna di scorza (paglia) che, secondo la tradizione, San Francesco costruì durante una delle sue peregrinazioni. In quel luogo venne edificata nel 1282 dal nobile Nerio di Bulgaruccio dei Conti di Montegiove, una chiesa con un piccolo convento francescano. Nell’abside della chiesa, dedicata alla Santissima Annunziata, è un affresco della prima metà del XIII secolo, raffigurante san Francesco in levitazione. Si tratta di una delle prime raffigurazioni del santo, ancora fuori dai canoni dell’iconografia ufficiale. Il convento, abbandonato dai frati nel Settecento, fu possesso dei marchesi Misciattelli di Orvieto fino al 1956 quando fu rilevato da uno dei maggiori architetti italiani del Novecento, il milanese Tommaso Buzzi (1900-1981), che vi volle costruire, nel corso di ventina d’anni una sua città ideale, incentrata su sette teatri e ispirata all’ideale umanistico della composizione armonica di natura e cultura. Lungo il percorso si incontrano edifici dal forte valore simbolico, anche nel nome (la torre di Babele, la scala Musicale delle Sette Ottave, la scala di Giobbe, etc.), e il culmine della rappresentazione giunge con l’Acropoli, una montagna di edifici, vuoti all’interno e spesso sovrapposti. Grande opera globale sempre aperta, mai finita, in cui elementi del passato si sovrappongono a quelli del presente e del futuro, presenta un uso-abuso di scale, sproporzioni volute, mostri, percorsi labirintici, geometrici e astronomici.

    http://www.lascarzuola.com

    Mappa Convento della Scarzuola e Città Buzziana

    Convento della Scarzuola e Città Buzziana – Montegiove – 5010 Montegabbione Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 837463 – Fax: 0763 837463 E-mail: info@lascarzuola.com | info@pec.lascarzuola.com La Scarzuola si trova in località Montegiove nel comune di Montegabbione. Deve forse il suo nome ad una capanna di scorza (paglia) che, secondo la tradizione, San Francesco costruì durante…