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Categoria: Umbria

Informazioni geografiche e turistiche della regione Umbria

  • Cimitero-Museo “Le Mummie di Ferentillo” – Ferentillo: informazioni pratiche e mappa tematica

    Cimitero-Museo “Le Mummie di Ferentillo” – Precetto – Via della Torre – 5034 Ferentillo
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 09:00-13:00 15:00-19:00

    Tel: 335 6543008 | 0744 780708 – Fax:

    E-mail: info@mummiediferentillo.it

    Il museo si trova nella cripta della chiesa di Santo Stefano, al centro di Ferentillo. La chiesa venne eretta nel XV secolo sopra un altro edificio religioso poi divenutane la cripta. La facciata, molto semplice, è caratterizzata, al centro, da un rosone decorato da piccole sculture sotto al quale si trova il portale d’ingresso, in pietra bianca, inserito tra due colonne che alla base recano gli stemmi di Lorenzo Cybo e del Capitolo Lateranense. L’interno è a tre navate, nell’abside, circolare, in stile barocco, si aprono due piccole logge con balaustre in legno di gusto rococò. Al centro una grande tela raffigura il Martirio di Santo Stefano, opera di Giuseppe Rosi, 1759. Da menzionare anche l’affresco di Pierino Cesarei, datato 1595, raffigurante il Presepe e lo splendido fonte battesimale. Nel presbiterio, sul pilastro destro, è incastonato un tabernacolo per la conservazione degli oli sacri che risale al XVI secolo. Nella cripta romanica della chiesa sono conservate alcune mummie, scoperte nel 1805 quando un editto napoleonico ordinò l’esumazione delle salme dall’interno delle chiese. Sono una ventina i corpi mummificati visibili all’interno di teche: il più antico risale a circa quattro secoli fa, il più recente è del XIX secolo. La conservazione dei corpi è dovuta a particolari microrganismi presenti nella terra e ad una ventilazione costante.

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    Mappa Cimitero-Museo “Le Mummie di Ferentillo”

  • PALEOLAB – Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    PALEOLAB – Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale – Largo Liberotti – 5100 Terni
    Tipo: Museo

    Apertura: Martedì e giovedì 10:00-13:00 | Sabato 17:00-20:00

    Tel: 340 4188488 – Fax:

    E-mail: paleolabterni@gmail.com

    La Mostra è allestita presso la trecentesca ex chiesa di San Tommaso, situata nel settore orientale della centro storico di Terni. La raccolta è nel suo insieme un interessante nucleo di materiali tra i più completi d’Italia per la conoscenza dei micromammiferi sviluppati durante il Plio-Pleistocene e tra i più importanti dell’Umbria per la presenza di vertebrati. La struttura ospita diverse migliaia di pezzi, di cui sono esposti circa 300 esemplari, relativi a fossili di origine sia continentale che marina provenienti dall’Umbria meridionale. Mediante la collaborazione con altri istituti di ricerca viene garantito il continuo aggiornamento scientifico della struttura, che periodicamente arricchisce la propria collezione attraverso scavi e ricognizioni sul campo. Una sezione è interamente dedicata alla storia evoluta del genere Homo

    CAOS

    Mappa PALEOLAB – Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale

  • Museo del Vino Torgiano (MUVIT) – Torgiano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo del Vino Torgiano (MUVIT) – Corso Vittorio Emanuele II – 6089 Torgiano
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 10:00-18:00

    Tel: 075 9880200 – Fax: 075 9880300

    E-mail: prenotazionimusei@lungarotti.it

    Il museo del Vino (MUVIT) è ospitato all’interno di palazzo Graziani-Baglioni, lungo il corso principale di Torgiano, rinomato centro di produzione vitivinicola fra Perugia ed Assisi. Il palazzo, edificato nel XVII secolo, rappresenta un importante esempio di casa agricola-gentilizia. Residenza estiva della famiglia perugina dei Graziani, ricevette il doppio appellativo nel XIX secolo in seguito al matrimonio di Anna Graziani con Pietro Baglioni. Dal 1974 è sede del Museo del Vino (MUVIT), ideato e realizzato su iniziativa di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti. Rappresenta un unicum rispetto agli altri musei locali poiché si tratta di un museo privato a carattere tematico, motivato da intenti storici e culturali più che aziendali. La collezione è divisa in diverse sezioni tematiche che hanno sempre come oggetto il vino. Il visitatore potrà quindi ammirare rari ed importanti reperti archeologici come anfore vinarie, brocche e coppe da simposio, ceramiche dall’alto medioevo all’età contemporanea, incisioni, strumenti per la vinificazione e, unica nel suo genere, la collezione di ferri da cialda. Gestito dalla Fondazione Lungarotti, il museo occupa i locali del palazzo anticamente destinati all’immagazzinamento e lavorazione dei prodotti agricoli. Tra gli oggetti più interessanti: ceramiche di Mastro Giorgio Andreoli del XVI secolo, sapiente esecutore della tecnica del lustro; incisioni da Mantegna a Picasso e il settecentesco torchio monumentale detto di Catone, attivo fino al 1973. All’interno del museo sono inoltre esposti particolari boccali della tipologia Bevi se puoi, legati all’aspetto ludico e conviviale del banchetto: il bevitore è messo alla prova poiché deve individuare il meccanismo che gli consente di accedere al vino

    http://www.lungarotti.it/fondazione/muvit

    Mappa Museo del Vino Torgiano (MUVIT)

  • Museo dell’opera di Guido Calori – San Gemini: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo dell’opera di Guido Calori – Via del Tribunale – 5029 San Gemini
    Tipo: Museo

    Apertura: Sabato, domenica e festivi 10:00-14:00

    Tel: 0744 428061 – Fax: 0744 428061

    E-mail: info@museocalori.it

    Il museo si trova nel punto più alto del centro storico di San Gemini, Rione Rocca, all’interno del terzo chiostro nell’ex convento delle clarisse.

    Il convento, documentato a partire dal XVI secolo, fungeva da luogo di ricovero per i pellegrini in cammino verso Roma.

    La figura ancora poco conosciuta di Guido Calori – scultore, pittore, decoratore, architetto, scrittore d’arte – trova in questi spazi storici il giusto riscatto: il percorso espositivo contribuisce a far conoscere una delle personalità più singolari del panorama artistico contemporaneo italiano.

    Il Museo dell’Opera di Guido Calori è dedicato al poliforme artista romano (1885-1960), figura solitaria che ha sempre difeso strenuamente la sua libertà espressiva e di pensiero.
    Il complesso monastico, restaurato negli anni Ottanta dalla famiglia Mastino Calori, raccoglie sculture in bronzo e opere pittoriche prodotte tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento, nonchè numerosi bozzetti e i suoi strumenti di lavoro. Tra le opere esposte è il pregevole bronzo Italica Gens, premiato in occasione della Biennale di Venezia del 1930. Nella sede è anche custodito l’archivio dello scultore.

    Nel corso della sua carriera Guido Calori vince ben quattro premi assegnati dall’Accademia di San Luca in Roma, due per la scultura e due per la letteratura d’arte: il primo a soli diciassette anni.

    http://www.museocalori.it

    Mappa Museo dell’opera di Guido Calori

  • Geo-Lab – Museo laboratorio di scienze della terra – San Gemini: informazioni pratiche e mappa tematica

    Geo-Lab – Museo laboratorio di scienze della terra – Via della Misericordia – 5029 San Gemini
    Tipo: Museo

    Apertura: Aperto solo su prenotazione

    Tel: 0744 331293 | 0744 91855 – Fax: 0744 331293

    E-mail: geolab@sistemamuseo.it

    Il Geo-Lab, Museo laboratorio di scienze della Terra, si trova a San Gemini all’interno della ex chiesa della Madonna della Misericordia. La chiesa della Madonna della Misericordia venne costruita per venerare l’immagine miracolosa di una Madonna ritrovata per caso da un abitante del Comune di San Gemini. Nel 1852 nei locali annessi alla chiesa venne fondato un ospedale per gli infermi ed i poveri che rimase operante fino al 1922. Negli anni successivi l’ospedale venne ceduto al comune di San Gemini. Dal 1999 l’ex chiesa della Misericordia ospita il Museo laboratorio di scienze della terra. Il Museo laboratorio di scienze della terra merita attenzione in quanto si propone come un’iniziativa particolarmente innovativa, non solo in ambito regionale, ma anche nazionale. Una particolare novità è l’argomento scientifico, ma rivoluzionaria è soprattutto la modalità in cui il visitatore viene coinvolto all’interno del percorso museale che diviene così esperienza vissuta. Il Geolab è il primo esempio in Italia di museo interattivo dedicato alle scienze della Terra. è articolato in quattro sale che illustrano, tramite macchine, pannelli e campioni di rocce e fossili, l’evoluzione della terra dalla Pangea alla divisione in grandi placche, la struttura interna del nostro pianeta e le principali caratteristiche geologiche dell’Umbria. Durante il percorso il visitatore viene coinvolto all’interno delle tematiche affrontate mediante l’uso di particolari macchine tridimensionali come ad esempio quella che riproduce l’interno la Terra e che rende evidente come è fatto il nostro pianeta fino al nucleo, oltre al meccanismo che mette in moto le varie placche tra di loro.

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    Mappa Geo-Lab – Museo laboratorio di scienze della terra

  • Parco e museo vulcanologico di San Venanzo – San Venanzo: informazioni pratiche e mappa tematica

    Parco e museo vulcanologico di San Venanzo – Piazza Roma – 5010 San Venanzo
    Tipo: Museo

    Apertura: Domenica 10:00-13:00 15:00-18:00

    Tel: 075 875482 | 075 875123 | 384 8033116 – Fax: 075 875482

    E-mail: museovulcano@libero.it

    Il Museo Vulcanologico si trova all’interno del centro storico di San Venanzo, suggestivo borgo a confine tra il territorio del medio Tevere e l’Orvietano. Il palazzo che ospita il Museo risale ai primi anni del XIX secolo, ed è attiguo alla ex villa Faina. Il Museo e l’attiguo Parco meritano una visita per la particolarità della raccolta e soprattutto dell’area in cui sorge. Tra i reperti più importanti conservati all’interno del percorso espositivo si segnalano in particolare la Venanzite, roccia molto rara derivata dal consolidamento della lava, l’uovo di dinosauro ed il cranio di Elephas meridionalis, rinvenuto nei pressi dell’area. Il Parco si snoda invece attraverso un percorso di circa 2 km lungo il quale i visitatori possono ripercorrere la storia del vulcano e, tra le altre cose, ammirare i resti di un cava di macine in pietra a testimonianza delle antiche attività estrattive della zona. Il Museo e il Parco si trovano in un’area caratterizzata dalla presenza di tre piccoli vulcani, di circa 500 m di diametro e 30 m di altezza, attivi 265.000 anni fa. Lo scopo primario dell’esposizione è quindi quello di illustrare il significato geologico e ambientale di eruzioni verificatesi nell’area di San Venanzo mettendole in relazione con i fenomeni vulcanici in generale. Il percorso si articola in quattro sale espositive nelle quali sono conservati materiali di particolare interesse tra i quali spicca la Venanzite, roccia derivata dal consolidamento di lava la cui composizione è pressoché unica al mondo e che ha contribuito a diffondere il nome della piccola cittadina nel mondo. Da menzionare è anche l’uovo di dinosauro proveniente dalla Cina ed il cranio di Elephas meridionalis, rinvenuto nei pressi dell’area. Lo scopo del museo è anche quello di fornire al visitatore un’adeguata conoscenza delle rocce e delle morfologie vulcaniche che andrà poi direttamente ad osservare nel Parco. è, quest’ultimo, un vero e proprio museo all’aria aperta realizzato sulla grande colata di Venanzite il cui percorso si snoda, per una lunghezza di circa 2 Km, all’interno della colata stessa grazie allo svuotamento del corpo lavico, avvenuto negli anni settanta. Durante la visita è possibile osservare coni, crateri, colate laviche ed alcune rocce e minerali rari.

    Parco e Museo Vulcanologico

    Mappa Parco e museo vulcanologico di San Venanzo

  • Officina della scienza e della tecnologia (POST) – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Officina della scienza e della tecnologia (POST) – Via del Melo – 6121 Perugia
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica 15:30-19:30

    Tel: 075 5736501 – Fax: 075 5736534

    E-mail: info@perugiapost.it

    Il Centro è situato a Perugia nelle immediate adiacenze dell’arco Etrusco e di piazza Grimana, dove ha sede l’Università per Stranieri. Il POST rappresenta il punto di riferimento in Umbria per esplorare l’universo della cultura scientifica, installata in spazi espositivi piacevoli e vivaci dove il pubblico di qualsiasi età può prendere contatto con i metodi e gli oggetti della scienza. Un gruppo esperto in didattica della scienza rappresenta un supporto costante alla visita, volta ad appassionare e facilitare la comprensione delle materie scientifiche. Inaugurato nel 2003, è articolato in tre principali sezioni. La prima (Zona Exhibit) ospita 17 installazioni interattive. Qui il pubblico può sperimentare in prima persona alcuni fenomeni naturali (suono, luce, colore e molti altri fenomeni legati alle onde) e compiere esperienze legate alle illusioni acustiche ed ottiche. Un’altra sezione (Galleria delle Immagini) è dedicata alle mostre temporanee su temi di grande attualità in modo che grandi e piccoli possano essere informati sulle nuove frontiere della scienza, attraverso esposizioni interattive, testi di approfondimento e immagini spettacolari. Infine l’aula didattica dove vengono proposti approfondimenti dei diversi punti illustrati nelle altre sezioni da svolgere in modo autonomo con kit di lavoro e strumenti alla mano.

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    Mappa Officina della scienza e della tecnologia (POST)

  • Stabilimento tipografico “Pliniana” – San Giustino: informazioni pratiche e mappa tematica

    Stabilimento tipografico “Pliniana” – Loc. Selci Lama – Viale F. Nardi – 6016 San Giustino
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal lunedì al venerdì 08:00-12:00 15:00-17:00

    Tel: 075 8582115 – Fax: 075 8583932

    E-mail: info@pliniana.it

    ll museo si trova in località Selci-Lama, tra Città di Castello e San Giustino, presso lo Stabilimento Tipografico Pliniana. Attraverso strumentazioni e macchinari d’epoca si ripercorre la storia e l’attività dell’azienda che nel tempo si è pregiata di stampare per importanti case editrici ed Istituti Pubblici e Religiosi. Il museo è ubicato all’interno dello Stabilimento Tipografico Pliniana fondato nel 1913 da Don Ruggero Fiordelli. Al suo interno vengono conservate tutte le strumentazioni e i macchinari d’epoca, quali: caratteri in piombo in casse, modello francese in lingua Greca, Lituana, Cirillica, segni per la composizione di formule algebriche e chimiche, clichet in zinco sia al tratto che a retino, alcuni dei quali raffiguranti piantine di intere città. Inoltre sono esposti, in perfetto stato di conservazione e di funzionamento, una tastiera Monotype, una fonditrice Monotype, una Linotype con relativo corredo di matrici e strumenti di precisione per la misurazione dei caratteri (Micrometro), una macchina da stampa tipografica Mussano & Sisto, una perforatrice con cui si allestivano i bollettini postali, un tagliafili di ottone e un tirabozze.

    http://www.pliniana.it

    Mappa Stabilimento tipografico “Pliniana”

  • Museo della città – Bettona: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della città – Piazza Cavour – 6084 Bettona
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica 10:30-13:00 15:00-18:00

    Tel: 340 9655050 | 075/987347 – Fax: 075 987306

    E-mail: bettona@sistemamuseo.it

    Il Museo della città si affaccia in piazza Cavour, fulcro del centro storico di Bettona. Comprende la sezione archeologica, a piano terra del palazzo Biancalana, dove si trova l’ingresso, e la Pinacoteca, al primo piano del palazzo del Podestà. Riallestita nel 1996, la pinacoteca occupa il trecentesco palazzo del Podestà, notevolmente rimaneggiato nel tempo e restaurato in stile nel secolo scorso, e alcuni ambienti della residenza della famiglia Biancalana, edificio ottocentesco in stile neoclassico. Lungo la scala esterna, gli stemmi pontifici e gli affreschi della Maestà e Santi e dei Santi Pietro e Paolo attestano il lungo periodo di subordinazione della città al dominio dello Stato della Chiesa. La raccolta, formatasi dal 1904 per lo più con opere demaniate e lasciti di famiglie locali, comprende materiale di vario genere e strettamente legato alla storia locale. Tra le molte opere si segnalano il Sant’Antonio di Padova e la Madonna della Misericordia con i Santi Stefano, Girolamo e committenti di Pietro Vannucci detto il Perugino, il San Michele Arcangelo di Fiorenzo di Lorenzo, l’Adorazione dei pastori di Dono Doni, la Madonna in gloria e Santi di Jacopo Siculo, i Santi Pietro e Paolo di Giuseppe Ribera detto lo Spagnoletto e la terracotta invetriata raffigurante Sant’Antonio di Padova riconducibile all’ambiente dei Della Robbia. La sezione archeologica espone materiali di epoca preromana (umbri ed etruschi) e romana provenienti dal territorio di Bettona: terrecotte architettoniche, ceramiche, iscrizioni, urne e cippi funerari e una magnifica testa marmorea di Afrodite della media età imperiale.

    http://www.umbriaterremusei.it

    Mappa Museo della città

  • Museo della Memoria – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della Memoria – Piazza Vescovado – 6081 Assisi
    Tipo: Museo

    Apertura: domenica 10.00 – 13.00 15.00 – 18.00 | lunedì 09.00 – 13.00 | martedì – sabato 09.00 – 13.00 15.00 – 18.00

    Tel: 075 812467 | 075 812483 | 339 6378067 – Fax: 075 8198805

    E-mail: assisimuseodellamemoria@gmail.com

    Il Museo della Memoria, Assisi 1943-1944 si trova all’interno del palazzo vescovile di Assisi ed è costituito da documenti inediti, foto, riconoscimenti, oggetti, saggi, testimonianze inerenti i vari personaggi che si spesero in prima persona per salvare gli ebrei arrivati n Assisi negli anni 1943-1944. Si parla di Don Aldo Brunacci, uno dei protagonisti dei fatti, del vescovo monsignor Giuseppe Placido Nicolini, vera guida di tutta l’organizzazione clandestina, di padre Rufino Niccacci, frate minore, padre guardiano del convento di S. Damiano, del podestà di Assisi Arnaldo Fortini, degli ordini religiosi femminili, del frate conventuale padre Michele Todde. Ebbe poi un ruolo importante alche il colonnello tedesco Valentin Müller, governatore militare delle truppe tedesche in città. Tutti si prodigarono per salvare la vita a tante persone, destinate altrimenti alla deportazione. Uno spazio importante è dedicato a Luigi e Trento Brizi, i tipografi assisani che stamparono documenti falsi per gli ebrei: nel Museo è esposta la loro autentica macchina tipografica con cassettiere, taglierina e timbri. Il Museo, allestito tutto in doppia lingua – italiano ed inglese – segue un percorso a sezioni e oltre agli scritti, comprende una sala consultazione con un documentario che contiene le interviste ad alcuni protagonisti che raccontano cosa fecero per aiutare i perseguitati oltre ad approfondimenti sul periodo storico e alcune testimonianze dirette degli ebrei salvati. Nel Museo della Memoria c’è anche una sezione che comprende la documentazione relativa a Gino Bartali che in quel periodo trasportò, nella canna della sua bicicletta, documenti falsi tra Assisi e Firenze. A dimostrare la sua grande fede cristiana e la sua riservatezza è ricostruita anche la cappellina ove egli pregava in solitudine. Il Giardino dei Giusti Facendo seguito a questa straordinaria pagina di storia, di accoglienza e fratellanza, la città di Assisi è entrata a far parte di Gariwo, la rete internazionale dei Giardini dei Giusti creata da Gabriele Nissim per attualizzare il concetto di “Giusto” ai nostri giorni e dare merito a chi ancora oggi si spende per il bene altrui. Così, nel 2015, presso il vescovado di Assisi è stato inaugurato il Primo Giardino dei Giusti dell’Umbria.

    Mappa Museo della Memoria