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Categoria: Umbria

Informazioni geografiche e turistiche della regione Umbria

  • Antiquarium del Teatro romano – Gubbio: informazioni pratiche e mappa tematica

    Antiquarium del Teatro romano – Via del Teatro Romano – 6024 Gubbio
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica 10:00-19:30

    Tel: 075 9220992 – Fax: 075 5728651

    E-mail: sba-umb@beniculturali.it

    L’Antiquarium è allestito all’interno di un casale che ingloba i resti di una casa romana (domus) con pregevoli decorazioni a mosaico, utilizzata a partire dall’età augustea. Dei quattro ambienti conservati, il maggiore presenta un mosaico a decorazione geometrica che inquadra la raffigurazione dell’episodio di Ulisse e Scilla, realizzato con piccolissime tessere policrome (opus vermiculatum) e ispirato a modelli pittorici di età ellenistica. Il resto dell’esposizione è centrato sulla storia e sullo sviluppo della città e del territorio, documentati con pannelli esplicativi e materiali provenienti dagli scavi della città e delle necropoli. Da quella di San Biagio, in uso tra il VII e il II secolo a.C., provengono i tre crateri a vernice nera che ricordano eleganti forme in metallo prezioso.

    Mappa Antiquarium del Teatro romano

  • Pinacoteca comunale – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Pinacoteca comunale – Via della Cannoniera – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 10:00-13:00 14:30-18:30

    Tel: 075 8529249 | 075 8520656 | 075 8554202 – Fax: 075 8527574

    E-mail: cultura@ilpoliedro.org | pinacoteca@cittadicastello.gov.it

    Palazzo Vitelli, che ospita al suo interno la Pinacoteca comunale, riaperta al pubblico nel 1995, si trova al centro di Città di Castello, prossimo alle mura urbiche, in via della Cannoniera. La sobria architettura rinascimentale dell’edificio è arricchita sulla facciata verso il giardino da eleganti monocromi di Cristoforo Gherardi, su probabile disegno di Giorgio Vasari, e da un portico con soprastante loggia, al cui interno ha trovato sistemazione la raccolta di sculture, tra cui un nucleo di terrecotte di Andrea Della Robbia. Allo stesso Gherardi spetta parte dell’apparato decorativo delle sale interne, alla cui realizzazione partecipò anche Cola dell’Amatrice. Suddivisa in ventisei sale, cui si aggiungono ulteriori spazi espositivi dedicati a mostre temporanee, la pinacoteca comprende opere dal XIV al XX secolo, gran parte delle quali acquisite alla pubblica proprietà in seguito alle demaniazioni postunitarie. Testimoniano la vitalità artistica dell’area, al centro di importanti vie di comunicazione e di scambi culturali tra aree diverse, pregevoli opere di artisti in gran parte forestieri: Raffaello, Luca Signorelli, Domenico Ghirlandaio, Andrea Della Robbia, Lorenzo Ghiberti, Antonio Vivarini, Raffaellino del Colle, Pomarancio e Santi di Tito. In ambienti inaugurati nel 2006 trovano sede tre importanti donazioni: la gipsoteca dello scultore tifernate Elmo Palazzi (1871-1915), una collezione di bronzi realizzati da Bruno Bartoccini (1910- 2001), e la collezione Ruggieri, che raccoglie una ventina di quadri di artisti italiani del Novecento. Nelle sale al piano seminterrato è gratuitamente visitabile un’ampia collezione malacologica. Il mobilio esposto nelle diverse sale della pinacoteca non apparteneva all’arredamento originale del palazzo, ma fa parte della donazione che Elia Volpi, responsabile dell’ultimo restauro dell’edificio e proprietario, fece al Comune di Città di Castello nel 1912. Tavoli cinquecenteschi di fattura tipicamente umbra o di provenienza conventuale, serie di sedie e seggioloni sei-settecenteschi ne sono un esempio. I pezzi di maggior pregio ed interesse sono gli arredi provenienti da chiese e monasteri castellani. Interessante il gruppo di stalli gotici, intagliato e decorato a tarsie, attribuito alla bottega del più noto legnaiolo fiorentino del primo Quattrocento, Manno di Benincasa Mannucci. Il coro, l’armadio da sagrestia, firmato e datato 1501 e il grande sarcofago intagliato e dorato, che custodiva il corpo della Beata Margherita, sono fra i documenti dell’altissima qualità delle manifatture umbre alla fine del Cinquecento.

    Mappa Pinacoteca comunale

  • Pinacoteca civica – Spello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Pinacoteca civica – Piazza G. Matteotti – 6038 Spello
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica e i lunedì festivi 10:30-13:00 15:00-18:30

    Tel: 0742 301497 – Fax: 0742 301497

    E-mail: spello@sistemamuseo.it

    La Pinacoteca civica è situata nel centro storico di Spello, in piazza Matteotti. Dal 1994 è ospitata nel palazzo dei Canonici, edificio cinquecentesco attiguo alla chiesa di Santa Maria Maggiore. La visita al museo permetterà di entrare in contatto con la storia della città attraverso le sue preziose testimonianze. La collezione nacque nel 1916, quando il priore della Collegiata di Santa Maria Maggiore riunì un primo gruppo di opere scelte tra i pezzi più significativi conservati in Santa Maria Maggiore e negli oratori da essa dipendenti. A ciò si aggiunsero oggetti precedentemente acquisiti in seguito alle demaniazioni postunitarie. L’attuale percorso di visita, articolato in sette sale, si ispira a criteri cronologici e tipologici che permettono di apprezzare i rapporti intercorsi tra Spello e gli altri centri artistici dell’Umbria nel corso di secoli. Oltre ai numerosi dipinti, tessuti e arredi sacri, di rilevante interesse è una Madonna lignea del XIII secolo,”il Crocifisso deposto di inizio Trecento, la Croce astile in argento dorato di Paolo Vanni del 1398 e la Madonna col Bambino attribuita al Pinturicchio. Proveniente dall’attigua chiesa di Santa Maria Maggiore, quest’ultima invita a visitare la Cappella Bella, mirabile opera affrescata dal medesimo artista.

    Mappa Pinacoteca civica

  • Museo del Motorismo ternano – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo del Motorismo ternano – Via Bertani – 5100 Terni
    Tipo: Museo

    Apertura: Mercoledì e venerdì 17:00-19:00

    Tel: 0744 403365 – Fax: 0744 403365

    E-mail: info@motoclub-terni.it

    Il museo è dedicato a Umberto Borzacchini e Libero Liberati, rispettivamente campioni mondiali di automobilismo e di motociclismo, entrambi nativi di Terni. Vi sono esposte foto, trofei e documenti riguardanti la storia delle loro vittorie tra gli anni venti e cinquanta del Novecento.

    Mappa Museo del Motorismo ternano

  • Rocca Albornoziana – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Rocca Albornoziana – Piazza Campello – 6049 Spoleto
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica 09:30-19:30 | Lunedì 09:30-13:30

    Tel: 0743 224952 – Fax: 0743 224952

    E-mail: spoleto@sistemamuseo.it

    La Rocca si trova nella parte alta del centro storico di Spoleto, sulla sommità di colle Sant’Elia.
    La Rocca, la cui costruzione iniziò nel 1359, fu edificata per volere del Cardinale spagnolo Egidio Albornoz allo scopo di riportare la città sotto il dominio pontificio. L’eugubino Matteo di Giovannello, detto il Gattapone, fu incaricato dei lavori.
    Ufficialmente strumenti di difesa per la pace cittadina, le rocche furono il simbolo dell’obbedienza e della sottomissione del popolo alla Chiesa, diventando la più evidente caratteristica della sua azione di conquista. Così fu per le rocche di Spoleto, di Narni, di Orvieto, di Assisi, di Todi e di Spello.
    La sua collocazione era strategica per il controllo della via Flaminia, punto di appoggio e di partenza ideale per le azioni militari volte al recupero dei territori dell’Umbria, delle Marche e della Romagna. La fortezza costituì il perno del sistema difensivo dello Stato della Chiesa, ma fu concepita anche come sede residenziale per i Rettori del Ducato, prima, i governatori della città e i legati pontifici, dopo, e quindi affrescata come le raffinate dimore signorili dell’epoca.
    Sei torri, quattro angolari e due mediane corrono lungo il perimetro. Internamente, il corpo di fabbrica si trova tra due cortili: quello delle Armi, a sud, e quello d’Onore, a nord. Con il progressivo recupero degli ambienti e dei dipinti murali il complesso ha finalmente ritrovato il suo fascino primitivo. Il Salone d’Onore e la Camera Pinta, decorata da un raro ciclo di affreschi a tema cavalleresco (XV secolo) ne testimoniano la bellezza di un tempo.
    Al suo interno si trova il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.

    Mappa Rocca Albornoziana

  • Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Piazza Campello – 6049 Spoleto
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica 09:30-19:30 | Lunedì 09:30-13:30

    Tel: 0743 223055 – Fax: 0743 346434

    E-mail: sbsae-umb@beniculturali.it

    Il museo si trova all’interno della Rocca, nella parte alta del centro storico di Spoleto. Il museo nasce per documentare la storia del Ducato, nato grazie ai Longobardi, popolazione germanica che ruppe l’unità politica della penisola italiana nel VI secolo d.C. La Rocca fu edificata per volere del Cardinale spagnolo Egidio Albornoz a partire dal 1360. Fu sede di legati pontifici e papi. Oggi, con il progressivo recupero degli ambienti e dei dipinti murali che ancora ne ornano le pareti, il complesso ha finalmente ritrovato il suo fascino primitivo dopo essere stato per lungo tempo utilizzato come carcere. Il museo propone un interessante documento di conoscenza del territorio spoletino dal IV al XV secolo e contemporaneamente illustra, tramite pannelli, la bellezza degli ambienti affrescati in cui le opere sono esposte. Inaugurato nel 2007, il museo nasce grazie ad un progetto di raccolta di opere d’arte e materiali, già in gran parte conservate presso i locali del museo civico e pinacoteca, utili a documentare l’origine, lo sviluppo e le molteplici ricadute storiche e culturali del longobardo Ducato di Spoleto. Articolato in due spazi attorno al cortile d’Onore, uno al pianterreno e l’altro al primo piano, si suddivide in quindici sale. Nel complesso la raccolta delle opere copre un arco di tempo che va dal IV secolo d.C., con testimonianze delle prime comunità cristiane, fino al XV secolo. Pensato quale strumento adeguato alla conoscenza della città e del territorio, il museo intende far percepire al visitatore la complessità delle vicende storiche che lo interessarono e contemporaneamente la sua vivacità culturale anche dopo la caduta del Ducato. Il percorso inizia dal IV secolo illustrando le prime comunità cristiane con materiali provenienti dalle aree funerarie e dagli edifici di culto limitrofi, ponendo l’accento sul fenomeno del monachesimo. Si prosegue con opere che vanno dal VI al IX secolo, testimoni dell’evoluzione artistica territoriale, e si conclude con sculture e pitture dal XII al XV secolo che ben documentano la straordinaria fioritura artistica della città e del territorio come il Trittico di Santa Maria delle Grazie di Niccolò di Liberatore. Nel percorso completano l’itinerario pannelli illustrativi che danno conto della funzione storica di ciascun ambiente attraversato.

    Mappa Museo Nazionale del Ducato di Spoleto

  • Auditorium San Domenico – Foligno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Auditorium San Domenico – Largo Federico Frezzi – 6034 Foligno
    Tipo: Teatro

    Apertura: martedì-sabato 10.00-13.00

    Tel: 0742 344563; 0742 330393; 0742 330396 – Fax: 0742 344563

    E-mail: auditorium@comune.foligno.pg.it

    La chiesa di S. Domenico, con il convento annesso, è certamente uno dei monumenti più significativi di Foligno. Utilizzata dal 1870 come scuderia dell’esercito, poi come palestra ed infine come magazzino, conserva al suo interno un’autentica antologia della pittura tardogotica. Fu solo dopo il crollo del tetto (1976) che si cominciò ad operare fattivamente per un organico recupero della sua struttura, che sarà portato a termine 20 anni dopo. Oggi gli spazi dell’Auditorium si presentano variamente connotati e polivalenti. Il contenitore storico è rimasto inalterato, mentre all’interno sono state realizzate due passerelle in sospensione di servizio agli impianti illuminotecnici, quasi dei moderni matronei alla stessa altezza di quelli preesistenti. Gli allestimenti interni sono stati progettati in modo da consentire un uso polivalente degli spazi. In corrispondenza del transetto è stata prevista una struttura in acciaio per la riflessione acustica. Le sedute della platea sono state realizzate con poltroncine in parte fisse ed in parte montate su tribune telescopiche retrattili.

    Mappa Auditorium San Domenico

  • Teatro romano – Gubbio: informazioni pratiche e mappa tematica

    Teatro romano – Via del Teatro Romano – 6024 Gubbio
    Tipo: Area archeologica | Museo | Teatro

    Apertura: Dal martedì alla domenica 10:00-19:30

    Tel: 075 9220992 – Fax: 075 5728651

    E-mail: sba-umb@beniculturali.it

    Il teatro si trova nel comune di Gubbio, nell’area archeologica della Guastuglia, corrispondente al vasto quartiere tardo-repubblicano (II-I secolo a.C.) esteso in pianura subito fuori porta degli Ortacci e compreso tra via Matteotti, via Perugina, via Ubaldi e via Parruccini. La visita ai resti del teatro romano e ai reperti dell’Antiquarium costituisce una preziosa occasione per conoscere l’organizzazione sociale della città romana di Iguvium – Gubbio: dai luoghi dello spettacolo a quelli dell’abitare, che svelano i gusti, gli usi e i costumi di quel periodo.
    Il teatro, ultimato dal magistrato Gneo Satrio Rufo intorno al 20 a.C., fu realizzato con grossi blocchi calcarei lavorati a bugnato rustico. Presenta due ordini di arcate, di cui rimangono in piedi l’ordine inferiore e alcuni archi corrispondenti alla galleria superiore. Resti di opera reticolata sono presenti nei corridoi dei vomitori. La cavea é divisa in quattro cunei e le fasce in cui non erano presenti i gradini accoglievano probabilmente scale in legno.
    Il piano dell’orchestra, pavimentato con lastre di pietra calcarea permette la raccolta delle acque piovane in una grande cisterna sotto il pulpitum. La frons scaenae ha due nicchie laterali quadrangolari e una centrale, semicircolare. L’edificio poteva accogliere circa 6000 spettatori ed era tra i più capienti del suo tempo.

    Mappa Teatro romano

  • Campanile di San Fortunato – Todi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Campanile di San Fortunato – Via San Fortunato – 6059 Todi
    Tipo: Museo

    Apertura: 10.00 13.00 – 15.00 18.00 Dal lunedì al venerdì | Sabato e domenica 10.00 – 18.00

    Tel: 075 8945311 – Fax: 075 8944148

    E-mail: todi@sistemamuseo.it

    Il Campanile quattrocentesco, pertinente alla chiesa di San Fortunato, svetta sul fianco sinistro dell’edificio religioso. Corso da lesene e ornato da archetti è sormontato da una cuspide piramidale. Dalla sua sommità è possibile godere di un panorama unico sulla città di Todi e la Valle Umbra.
    Il Campanile fa parte del circuito museale cittadino “parco culturale della città” un servizio che offre Todi per visitare alcuni tra i suoi monumenti più significativi. Prevede diversi prezzi in base al numero di partecipanti per gruppo, partendo da un minimo di 10 persone.

    Mappa Campanile di San Fortunato

  • Centro documentazione di arte musicale “Attilio Parelli” – Monteleone d’Orvieto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro documentazione di arte musicale “Attilio Parelli” – Piazza del Municipio – 5017 Monteleone d’Orvieto
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal lunedì al venerdì 07:30-14:00 | Giovedì 17:00-18:30

    Tel: 0763 834021 – Fax: 0763 834280

    E-mail: comune@comune.monteleone.tr.it

    Il museo, che si trova nel centro di Monteleone d’Orvieto, è sorto con l’intenzione di offrire una visione a tuttotondo della carriera del noto compositore e direttore d’orchestra monteleonese Attilio Parelli (1874-1944). Nelle teche del museo sono conservati oltre cento manoscritti originali delle sue composizioni più celebri, I Dispettosi Amanti, Hermes, Fanfulla di Lodi, le musiche a stampa del Maestro e quelle dei suoi colleghi a lui donate, spesso accompagnate da dediche e autografi. Vi sono anche custoditi alcuni libretti delle sue opere, decine di fotografie appartenute alla famiglia Parelli e riprese fatte in giro per il mondo, i diplomi e le testimonianze del suo passaggio nelle città dove risedette. Un corpus eterogeneo che non racconta soltanto il Parelli musicista, ma anche la sua grande sensibilità e la sua vita di artista e di uomo. Tutta la documentazione conservata presso il centro di documentazione Parelli è stata donata dagli eredi del Maestro al comune di Monteleone d’Orvieto.

    Mappa Centro documentazione di arte musicale “Attilio Parelli”