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Categoria: Umbria

  • Villa Cahen – Allerona: informazioni pratiche e mappa tematica

    Villa Cahen – Località Selva di Meana – 5011 Allerona
    Tipo: Villa

    Apertura:

    Tel: 0763 628237 | 075 812285 – Fax:

    E-mail: utb.assisi@corpoforestale.it

    Venne fatta costruire dal ricco finanziere di Anversa Edouard Cahen, che nell’ultimo quarto del XIX secolo aveva acquisito dai Bourbon del Monte una vasta tenuta tra i due crinali del fiume Paglia. Cahen, nominato marchese dal re Vittorio Emanuele II per i meriti di guerra conseguiti all’epoca dell’Unità d’Italia, aveva già fatto ricostruire un castello decaduto per adibirlo a propria dimora nella vicina Torre Alfina.
    La villa è oggi inserita all’interno dell’area protetta Allerona- Meana. Raffinato esempio di architettura liberty l’edificio è in gran parte circondato da un giardino all’italiana, ricco di rare specie erbacee e arboree qui giunte grazie alla passione dell’originario proprietario. Tra il giardino all’italiana, le serre e la limonaia, si estende anche il giardino giapponese, di recente sottoposto a restauro.
    La villa è distribuita su vari piani: un piano seminterrato adibito a magazzini e locali per i servizi elettrici e termici, un piano terra per le sale da studio, da ricevere e da pranzo ampie e signorili, un terzo piano per le camere da letto e loro annessi riservati ai proprietari, un ulteriore piano per le stanze da letto per la servitù.

    Mappa Villa Cahen

    Villa Cahen – Località Selva di Meana – 5011 Allerona Tipo: Villa Apertura: Tel: 0763 628237 | 075 812285 – Fax: E-mail: utb.assisi@corpoforestale.it Venne fatta costruire dal ricco finanziere di Anversa Edouard Cahen, che nell’ultimo quarto del XIX secolo aveva acquisito dai Bourbon del Monte una vasta tenuta tra i due crinali del fiume Paglia.…

  • Necropoli etrusca di Strozzacapponi – Corciano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Necropoli etrusca di Strozzacapponi – Località Strozzacapponi – Via Einaudi – 6073 Corciano
    Tipo: Area archeologica | Museo

    Apertura:

    Tel: 075 5188255 – Fax:

    E-mail: cultura@comune.corciano.pg.it

    È visitabile attraverso un percorso guidato ben attrezzato che valorizza alcune delle centinaia di tombe organizzate secondo un piano urbanistico preordinato: di analoga struttura e dimensione, presentano un dromos (corridoio) dotato di gradini che conduceva all’ingresso, chiuso da un grande lastrone. Il vano interno disponeva sui tre lati di banchine dove venivano collocate le urne o olle con le ceneri del defunto e i relativi corredi funebri. Al tradizionale ceto gentilizio si affianca un gran numero di personaggi di rango inferiore, liberi o schiavi affrancati. L’impianto di Strozzacapponi costituisce un perfetto esempio di necropoli organizzata secondo un preciso disegno. Il rito di sepoltura è quello dell’incinerazione, normalmente utilizzato nel territorio perugino in età ellenistica. Il corpo del defunto veniva bruciato e le ceneri raccolte all’interno di urne di travertino o di olle in ceramica. Le urne, alcune esposte presso l’Antiquarium comunale di Corciano, sono in genere lisce e, solo in alcuni casi, presentano decorazioni scolpite arricchite da vivaci policromie. Sui coperchi è spesso inciso il nome del defunto.
    Utilizzata tra il III secolo e il I secolo a.C., era pertinente ad un insediamento collegato all’attività estrattiva nelle vicine cave di travertino in località Santa Sabina.
    La musealizzazione della necropoli si inserisce in un più ampio progetto di percorso naturalistico-archeologico che include anche la necropoli di Fosso Rigo, utilizzata da artigiani dediti alla lavorazione della pietra.

    Mappa Necropoli etrusca di Strozzacapponi

    Necropoli etrusca di Strozzacapponi – Località Strozzacapponi – Via Einaudi – 6073 Corciano Tipo: Area archeologica | Museo Apertura: Tel: 075 5188255 – Fax: E-mail: cultura@comune.corciano.pg.it È visitabile attraverso un percorso guidato ben attrezzato che valorizza alcune delle centinaia di tombe organizzate secondo un piano urbanistico preordinato: di analoga struttura e dimensione, presentano un dromos…

  • Museo dei mulini e delle marcite – Norcia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo dei mulini e delle marcite – Località Le Marcite – 6046 Norcia
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0743 828911 – Fax:

    E-mail: info@cmvalnerina.it

    Il museo è attualmente chiuso al pubblico a seguito dei recenti eventi sismici.

    Il museo dei mulini e delle marcite si trova isolato nel contesto rurale della Valnerina, in una località chiamata appunto Le Marcite che sorge non lontano da Norcia. Il museo dei mulini e delle marcite merita sicuramente una visita sia per l’importanza del macchinario e delle suppellettili conservate all’interno, sia per la particolarità dell’ecosistema delle marcite, unico in tutto l’appennino centro-meridionale. Il museo dei mulini e delle marcite di Norcia è stato istituito nel 2005 all’interno del mulino Cecconi e ripropone, attraverso pannelli illustrativi ed oggetti tipici la storia dei mulini e delle marcite di Norcia. Espone inoltre un macchinario per la molitura dei cereali ancora perfettamente funzionante ed inserito in un ambiente che ripropone l’arredo del mulino tradizionale con suppellettili recuperate sul territorio. Dalla sede del museo è poi possibile percorrere a piedi o in bicicletta i prati delle marcite. Si tratta di un ecosistema unico in tutto l’appennino centro-meridionale creato dal sistema di canali e di chiuse che vennero costruiti dai monaci benedettini nel V-VI secolo per allagare i terreni coltivabili. Con questo sistema irriguo che si diversifica a seconda delle stagioni, si può mantenere il terreno umido in estate ed impedire che si congeli in inverno, rendendo così possibile la coltivazione anche nei mesi meno favorevoli.

    Mappa Museo dei mulini e delle marcite

    Museo dei mulini e delle marcite – Località Le Marcite – 6046 Norcia Tipo: Museo Apertura: Tel: 0743 828911 – Fax: E-mail: info@cmvalnerina.it Il museo è attualmente chiuso al pubblico a seguito dei recenti eventi sismici. Il museo dei mulini e delle marcite si trova isolato nel contesto rurale della Valnerina, in una località chiamata…

  • Centro di documentazione della civiltà lungo il Tevere – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro di documentazione della civiltà lungo il Tevere – Loc. Ramazzano, Strada Palazzetta – 6121 Perugia
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 5772523 – Fax:

    E-mail: a.ciarapica@comune.pg.it

    É allestito presso la ex scuola elementare di Ramazzano, piccola frazione a circa 8 km dal comune di Perugia, situata a dominio della fertile pianura solcata dal fiume Tevere.
    Il centro illustra le molteplici modalità d’impiego del fiume Tevere nel tratto che scorre nel comprensorio perugino, da risorsa indispensabile per la comunicazione e lo scambio, a fonte di energia per alimentare gli stabilimenti sorti lungo il suo corso, fino ad un uso per lo svago della collettività, che in passato soleva nuotare o giocare nelle sue acque.
    Il percorso di visita si articola attraverso quattro sezioni tematiche, supportate da un corposo apparato fotografico, da pannelli esplicativi, e da una serie di plastici del territorio e modellini in scala di ponti e imbarcazioni

    Mappa Centro di documentazione della civiltà lungo il Tevere

    Centro di documentazione della civiltà lungo il Tevere – Loc. Ramazzano, Strada Palazzetta – 6121 Perugia Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 5772523 – Fax: E-mail: a.ciarapica@comune.pg.it É allestito presso la ex scuola elementare di Ramazzano, piccola frazione a circa 8 km dal comune di Perugia, situata a dominio della fertile pianura solcata dal fiume Tevere.…

  • Centro visita Monteluco – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro visita Monteluco – Località Monteluco – 6049 Spoleto
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0743 56133 – Fax:

    E-mail: antoinverni@yahoo.it

    Nata da un’iniziativa della locale sezione del WWF, la mostra promuove la conoscenza del cosiddetto Bosco Sacro della montagna spoletina, di cui si illustrano le testimonianze antropiche, storiche e religiose, nonché gli aspetti geologici, botanici e zoologici.

    Mappa Centro visita Monteluco

    Centro visita Monteluco – Località Monteluco – 6049 Spoleto Tipo: Museo Apertura: Tel: 0743 56133 – Fax: E-mail: antoinverni@yahoo.it Nata da un’iniziativa della locale sezione del WWF, la mostra promuove la conoscenza del cosiddetto Bosco Sacro della montagna spoletina, di cui si illustrano le testimonianze antropiche, storiche e religiose, nonché gli aspetti geologici, botanici e…

  • Villa Fabri – Trevi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Villa Fabri – – 6039 Trevi
    Tipo: Villa

    Apertura:

    Tel: 0742 332269 – Fax:

    E-mail: infoturismo@comune.trevi.pg.it

    Completamente incorniciata dal tipico paesaggio umbro degli ulivi, dominante lungo i dolci declivi tra Assisi e Spoleto, la cinquecentesca Villa Fabri è ubicata a metà collina, appena fuori la Porta del Lago, a Trevi.
    Fu Girolamo Fabri a ordinarne la costruzione alla fine del Cinquecento “per sollievo della sua vecchiaia, a gioia dei posteri e del paese”. Nel 1891 fu acquistata dal Collegio Boemo e successivamente passò al Collegio Etiopico. Nel 2000, con l’acquisto da parte del Comune di Trevi, la storia della villa cambia. E’ anche in seguito alla recente “affiliazione” alla rete europea dei Giardini (European Gardens Heritage Network-EGHN) che la villa diviene sede della Rete Regionale Ville, Parchi e Giardini dell’Osservatorio per la biodiversità e il paesaggio rurale.
    Il palazzo prende forma nel corpo principale e nell’ala aggiunta dai boemi. Il piano nobile è riconoscibile dai tre arconi centrali e dalle finestre a edicola. Le facciate sono finemente decorate da graffiti che rappresentano figure di angeli e santi boemi e, sul lato nord, da alcune città della Boemia. Tali decorazioni risalgono al periodo tra il 1912 e il 1914 e sono opera di B. Cila e dell’abate benedettino Pantaleo Mayor.
    Curato è anche l’interno della villa, che custodisce sin dall’atrio più di una sala dipinta, luoghi suggestivi e ricchi di figure allegoriche, e una cappella, anch’essa opera del Cila e dell’abate Pantaleo Mayor, che rappresenta un interessante e pressoché unico esempio italiano della scuola del Beuron, movimento artistico svedese sviluppatosi nella metà del XIX secolo ed ispirato a modelli pittorici egizi, greci, romani e bizantini.
    Il giardino della villa è organizzato su tre terrazzamenti erbosi. Li incornicia a sud-est una vasta area coltivata ad olivi (detta, appunto la “chiusa”) da cui viene prodotto olio extravergine. Ed è proprio da sud-est che si può ammirare la facciata più suggestiva e imponente del complesso con, in particolare, la doppia scalinata in pietra tra il secondo e il terzo livello, con ninfeo a tre nicchioni, di cui quello centrale impreziosito da telamoni lapidei.

    http://www. terremuseiumbria.it

    Mappa Villa Fabri

    Villa Fabri – – 6039 Trevi Tipo: Villa Apertura: Tel: 0742 332269 – Fax: E-mail: infoturismo@comune.trevi.pg.it Completamente incorniciata dal tipico paesaggio umbro degli ulivi, dominante lungo i dolci declivi tra Assisi e Spoleto, la cinquecentesca Villa Fabri è ubicata a metà collina, appena fuori la Porta del Lago, a Trevi. Fu Girolamo Fabri a ordinarne la…

  • Ex Vetreria di Piegaro – Piegaro: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ex Vetreria di Piegaro – Via dell’Industria – 6066 Piegaro
    Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Vetro

    Apertura:

    Tel: 075 8358525 | 366 9576262 – Fax:

    E-mail: museodelvetro@comune.piegaro.pg.it

    Il complesso industriale era destinato alla produzione di articoli in vetro, soprattutto fiaschi e bottiglie, attività presente a Piegaro fin dalla seconda metà del XII secolo.” Posizionato all’interno del paese, è costituito da un unico fabbricato di 200 mq,” dotato di locali ampi e funzionali. I lavori per la costruzione di questa nuova vetreria iniziarono nel 1941, rimaneggiando edifici preesistenti che probabilmente ospitavano un impianto produttivo già dal XIX secolo. Il sito rimase in attività fino al 1968, quando la produzione venne spostata in un nuovo stabilimento a valle del paese. L’edificio si sviluppa su tre piani. Il piano terra si articola in due corpi, originariamente divisi. Uno è la parte più antica dell’edificio, come testimoniano i caratteri costruttivi (volte a crociera, archi, …) e i materiali utilizzati (mattoni di vecchia fattura, copertura in legno, mancanza di elementi in ferro, …) tipici ottocenteschi. Nell’altra grande sala si svolgeva la fase principale del ciclo produttivo: la lavorazione del vetro. Dell’antico forno fusorio resta la base del muro perimetrale che racchiude parte dell’ultimo vetro presente al suo interno al momento dello spegnimento. Ancora visibile è anche la camera in cui veniva raccolto il vetro nella fase di manutenzione del forno, con la grande colata verde smeraldo fattavi confluire dal bacino di fusione al momento della dismissione. Dal finestrone sul fondo è visibile la ciminiera, perfettamente conservata. Nel piano seminterrato si trovano le gallerie che fungevano da magazzino e il sistema di riscaldamento del forno, costituto da un bruciatore e da una serie di cunicoli che correvano sotto il pavimento e si raccordavano con la base della ciminiera per l’espulsione dei fumi prodotti dalla combustione. Il piano superiore, infine, era occupato dagli uffici e da aree in cui avveniva l’ultima fase della lavorazione dei fiaschi, ovvero lo sbiancamento dell’impagliatura tramite zolfo.

    L’edificio è stato acquisito dall’Amministrazione comunale e restaurato, realizzando il Museo del Vetro, attivo dal 2009.

    Home Page

    Mappa Ex Vetreria di Piegaro

    Ex Vetreria di Piegaro – Via dell’Industria – 6066 Piegaro Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Vetro Apertura: Tel: 075 8358525 | 366 9576262 – Fax: E-mail: museodelvetro@comune.piegaro.pg.it Il complesso industriale era destinato alla produzione di articoli in vetro, soprattutto fiaschi e bottiglie, attività presente a Piegaro fin dalla seconda metà del XII secolo.”…

  • Ex SIRI – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ex SIRI – Viale Campofregoso – 5100 Terni
    Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Prodotti chimici

    Apertura:

    Tel: 0744 285946 – Fax:

    E-mail: info@caos.museum

    Il complesso industriale era destinato alla produzione di ammoniaca sintetica, utilizzata per esplosivi e concimi azotati, nonché prodotti chimici e allo studio e allo sfruttamento di nuovi procedimenti industriali nel campo della chimica, della fisica e della meccanica.”

    Si sviluppava in un’area pianeggiante di oltre 40.000 mq compresa tra il fiume Nera e le pendici del colle Obito. La SIRI, Società Italiana Ricerche Industriali, venne costituita nel 1925 e andò ad occupare il complesso della ex Ferriera pontificia, costruita nel 1794. Le grandi capacità nel settore della ricerca industriale gli conferirono un notevole successo in Italia e all’estero fino agli anni ’60, quando si manifestarono progressive difficoltà nell’attività industriale, soprattutto per le mutate condizioni di mercato e di tecnologia, fino alla chiusura dell’impianto nel 1983. La crescita dello stabilimento avvenne in maniera disomogenea, con nuove costruzioni che si addossarono alle preesistenti, lasciando un’ampia superfice libera centrale, dove ancora è visibile anche il laghetto formato dalle acque dal Nera con le opere di presa d’acqua per le centrali elettriche dello stabilimento. L’accesso principale al complesso è ancora contrassegnato da un cancello decorato con aquile e sfere cuspidate in ghisa ed è prossimo alla piccola costruzione un tempo adibita a portineria e abitazione del custode. A destra del secolare viale alberato ancora esistente vi erano le abitazioni operaie, di tipologia lineare e a due livelli, mentre tutti gli altri fabbricati ospitavano i reparti produttivi.

    La proprietà dell’area venne in parte rilevata tra il 1997 e il 2002 dal Comune di Terni, che l’ha riqualificata per ospitare dal 2009 il CAOS, Centro Arti Opificio Siri.

    http://www.caos.museum/info/

    Mappa Ex SIRI

    Ex SIRI – Viale Campofregoso – 5100 Terni Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Prodotti chimici Apertura: Tel: 0744 285946 – Fax: E-mail: info@caos.museum Il complesso industriale era destinato alla produzione di ammoniaca sintetica, utilizzata per esplosivi e concimi azotati, nonché prodotti chimici e allo studio e allo sfruttamento di nuovi procedimenti industriali nel…

  • Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra – Cerreto di Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra – Via Padre Pirri – 6041 Cerreto di Spoleto
    Tipo: Ecomuseo

    Apertura:

    Tel: 0743 922129 – Fax:

    E-mail: info@cedrav.net

    L’ Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra valorizza i contesti culturali e ambientali di quest’area montana della regione Umbria attraverso la creazione di un museo diffuso, articolato in centri di accoglienza, dedicati alle parole chiave che descrivono la zona (Devozione – Cascia; Ciarlatano – Cerreto di Spoleto; Farro – Monteleone di Spoleto; Norcino – Norcia; Cardinale Poli – Poggiodomo; Litotomi – Preci; Canapa – Sant’Anatolia di Narco; Tartufo – Scheggino; Raspa – Sellano; Olio d’oliva – Spoleto, Opifici idraulici – Foligno; Blasoni popolari – Vallo di Nera) e in percorsi tematici che ricalcano antichi itinerari storici. L’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra è un progetto sviluppato dall’attività di studio, ricerca e documentazione del CEDRAV (Centro per la Documentazione e la Ricerca Antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra). La struttura dell’Ecomuseo è organizzata in Antenne Ecomuseali, ovvero centri visita del territorio attraverso i quali è possibile approfondire un tema specifico della tradizione locale. L’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra propone nel corso dell’anno attività laboratoriali, visite ed escursioni didattiche, partecipazioni a riti, festività e manifestazioni riguardanti gli antichi mestieri e le produzioni di qualità. L’Ecomuseo si propone in questo modo di creare le condizioni per l’esercizio di attività e di antichi mestieri con strutture, attrezzature e modalità tradizionali. L’obiettivo principale è non solo conservare un ricco patrimonio di materiali e manufatti nei contesti culturali ed ambientali in cui sono stati prodotti ed utilizzati fino ai nostri giorni, ma soprattutto recuperare saperi e tecniche operative ancora presenti nelle comunità locali, quale prezioso patrimonio di competenze da salvaguardare, e che incontrano ora un crescente interesse in visitatori sempre più attenti alle culture dei luoghi.

    http://www.ecomuseodelladorsaleappenninicaumbra.it

    Mappa Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra

    Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra – Via Padre Pirri – 6041 Cerreto di Spoleto Tipo: Ecomuseo Apertura: Tel: 0743 922129 – Fax: E-mail: info@cedrav.net L’ Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra valorizza i contesti culturali e ambientali di quest’area montana della regione Umbria attraverso la creazione di un museo diffuso, articolato in centri di accoglienza, dedicati…

  • Ecomuseo Geologico Minerario – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ecomuseo Geologico Minerario – Santa Croce – 6049 Spoleto
    Tipo: Ecomuseo

    Apertura:

    Tel: 0743/225700 | 327/3405509 | 328/2740920 – Fax:

    E-mail: minieremorgnano@libero.it | info@lst-spoleto.it

    L’Ecomuseo Geologico Minerario di Spoleto comprende il territorio che va dai Monti Martani alla valle del Marroggia -Tessino e alla Montagna Spoletina e che, travalicando il crinale, si affaccia sulla Valnerina.
    Il tematismo principale è quello delle miniere di lignite di Morgnano che hanno caratterizzato il territorio spoletino tra Ottocento e Novecento. Altri tematismi dell’ecomuseo sono le risorse naturali e ambientali, le acque e il loro utilizzo, gli aspetti geopaleontologici, i materiali lapidei con i relativi siti estrattivi e gli utilizzi archeologici e storici per l’edificato, le opere d’arte e le attività produttive.
    Itinerari didattici vengono proposti dal Laboratorio di scienza della terra di Spoleto che gestisce il museo scientifico del comune di Spoleto creato intorno alla collezione geopaleontologica “Toni”.
    L’Ecomuseo Geologico Minerario non racconta solo la geografia di pietra del territorio di Spoleto; è anche e soprattutto la storia degli uomini che hanno vissuto e lavorato nelle viscere della terra, nel cuore di quella che era la più importante miniera di lignite dell’Umbria. Una storia da scoprire visitando il vecchio impianto minerario chiuso nel 1962 e che oggi, dopo lunghi lavori di restauro, è aperto al pubblico. In esso si può rivivere, grazie alla galleria fotografica ricostruita con il contributo di tutta la popolazione e alle testimonianze dei minatori, la dura vita che si svolgeva in quelle gallerie.

    http://www.amicidelleminiere.it

    Mappa Ecomuseo Geologico Minerario

    Ecomuseo Geologico Minerario – Santa Croce – 6049 Spoleto Tipo: Ecomuseo Apertura: Tel: 0743/225700 | 327/3405509 | 328/2740920 – Fax: E-mail: minieremorgnano@libero.it | info@lst-spoleto.it L’Ecomuseo Geologico Minerario di Spoleto comprende il territorio che va dai Monti Martani alla valle del Marroggia -Tessino e alla Montagna Spoletina e che, travalicando il crinale, si affaccia sulla Valnerina.…