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Categoria: Umbria Cultura

  • Fornace Hoffmann – Foligno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Fornace Hoffmann – Via Mameli – 6034 Foligno
    Tipo: Archeologia industriale | Fornace | Impianto industriale

    Apertura:

    Tel: 075 87461 – Fax: 075 8748990

    E-mail: fbm@fbm.it

    Il complesso industriale era destinato alla produzione di laterizi. Occupava un’area di oltre 8.000 mq a destra del fiume Topino, dal quale”traeva forza motrice idraulica impiegata sia per le lavorazioni dell’argilla, sia”per azionare i macchinari. Il canale di derivazione dell’acqua dal fiume Topino era ubicato a circa 1 km di distanza dal sito. Lo stabilimento, fondato nel 1873 dall’industriale Macrobio Fazi per sfruttare l’argilla locale ottenuta dalle colmate del fiume Topino, comprendeva vari fabbricati divisi in due nuclei dalla strada che collegava Foligno con la frazione di San Giovanni Profiamma e raccordati da binari rotabili dove scorrevano i carrelli con la materia prima. Era considerato il più vasto e importante dell’Umbria ed era molto affermato anche per la sua avanguardia tecnologica. Vantava la prima fornace Hoffmann a fuoco continuo impiantata nel territorio regionale e un vasto allestimento di moderni macchinari azionati da una forza motrice di 30 cavalli. Produceva materiali per via umida e per via secca, lavorati sia a mano sia a macchina e destinati per lo più al mercato locale. Nel 1936 la fornace venne acquistata dalle Fornaci Briziarelli di Marsciano, attuali proprietari, che la impiegarono come sito produttivo fino agli anni ’50 e, in seguito, come deposito.

    http://www.fbm.it/

    Mappa Fornace Hoffmann

    Fornace Hoffmann – Via Mameli – 6034 Foligno Tipo: Archeologia industriale | Fornace | Impianto industriale Apertura: Tel: 075 87461 – Fax: 075 8748990 E-mail: fbm@fbm.it Il complesso industriale era destinato alla produzione di laterizi. Occupava un’area di oltre 8.000 mq a destra del fiume Topino, dal quale”traeva forza motrice idraulica impiegata sia per le…

  • Basilica di Santa Maria degli Angeli – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Basilica di Santa Maria degli Angeli – Piazza della Porziuncola, Santa Maria degli Angeli – 6081 Assisi
    Tipo: Chiesa

    Apertura:

    Tel: 075 8051430 – Fax: 075 8051418

    E-mail: basilicaporziuncola@assisiofm.org

    La basilica di S. Maria degli Angeli viene costruita tra il 1569 e 1679, la sua struttura ingloba le strutture del convento francescano edificate a ridosso della Porziuncola. Pio V a conclusione del Concilio di Trento, volle la costruzione della basilica, sia per riconoscere l’importanza dell’ordine minorita dei francescani sia per accogliere i pellegrini che tuttora vi affluiscono in occasione dell’Indulgenza del Perdono (31 luglio-2 agosto) voluta dallo stesso S. Francesco.
    La chiesa compiuta nel 1679 con la costruzione del campanile della parte destra, è a tre navate e fu progettata da Galeazzo Alessi; all’esecuzione della chiesa parteciparono Giacomo Martelli, Giacomo Giorgetti e forse anche il Vignola.
    A causi dei crolli del terremoto del 1832, la basilica fu in parte ricostruita da Luigi Poletti (1836-40) nelle stesse forme. La facciata venne alzata nel 1925-30.Nello stesso 1930 viene posta al vertice della facciata la statua della “Madonna degli Angeli” realizzata dallo scultore Colasanti, mentre per l’attuale sistemazione del piazzale antistante, si deve attendere il progetto dell’architetto Nicolosi del 1950.
    L’interno è a tre navate e presenta delle cappelle laterali le cui decorazioni parietali rappresentano la più organica raccolta della pittura umbra del tardo Cinquecento e del primo Seicento. Di notevole interesse artistico ma soprattutto religioso legate alla vita del Santo sono la Cappella della Porziuncola e la Cappella del Transito.
    La cappella della Porziuncola risalente al X-XI sec. è dedicata a S. Maria degli Angeli o a S. Maria della Porziuncola. Intorno al 1025, S. Francesco vi stabilì la sua dimora restaurandola e fondandovi l’Ordine francescano (1208). La parte superiore della facciata è decorata da un affresco di Friedrich Overbeck da Lubecca (1829) che raffigura “S. Francesco implora da Gesù e Maria la concessione dell’Indulgenza del Perdono”. Sul lato destro sono visibili frammenti di affreschi di influsso senese risalenti al Quattrocento. All’altare, grande pala di Ilario da Viterbo raffigurante” l’Annunciazione e Storie del Perdono”.
    La Cappella del Transito: è la cella dell’infermeria dove S. Francesco morì il 3 ottobre 1226. All’esterno affreschi di Domenico Bruschi (1886), Morte e funerali del Santo Francescano. Nell’interno affreschi dello Spagna. All’interno della cappella si trova la nicchia contenente la statua di S. Francesco, in terracotta smaltata di Andrea della Robbia.
    Dalla sagrestia si accede al corridoio che porta al Roseto legato ad una leggenda sulla vita di S. Francesco, piccolo giardino piantato esclusivamente a rosai senza spine. Adiacente al Roseto è la cappella del Roseto (1518) composta da tre ambienti decorata da affreschi di Tiberio d’Assisi, autore anche degli affreschi parietali dell’Oratorio di S. Bonaventura (1506). Lungo il tragitto d’uscita è visibile a sinistra, il chiostro quattrocentesco e ciò che resta del conventino dell’epoca di S. Bernardino di Siena (sec. XV).

    http://www.porziuncola.org

    Mappa Basilica di Santa Maria degli Angeli

    Basilica di Santa Maria degli Angeli – Piazza della Porziuncola, Santa Maria degli Angeli – 6081 Assisi Tipo: Chiesa Apertura: Tel: 075 8051430 – Fax: 075 8051418 E-mail: basilicaporziuncola@assisiofm.org La basilica di S. Maria degli Angeli viene costruita tra il 1569 e 1679, la sua struttura ingloba le strutture del convento francescano edificate a ridosso…

  • Ecomuseo di Campello sul Clitunno – Campello sul Clitunno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ecomuseo di Campello sul Clitunno – Piazza Ranieri Campello – 6042 Campello sul Clitunno
    Tipo: Ecomuseo

    Apertura:

    Tel: 0743 271922 | 0743 271946 – Fax: 0743 271952

    E-mail: ecomuseo@comune.campello.pg.it

    L’Ecomuseo di Campello sul Clitunno ricalca i confini comunali e si estende per una superficie di 50 km².
    L’ambiente risulta molto eterogeneo, alternandosi tra la pianura (coltivata e sede delle principali infrastrutture) e il fiume Clitunno; la fascia pedemontana collinare (caratterizzata dalle coltivazioni di olivo) e l’area montana (quasi interamente ricoperta da bosco); i prati secondari di montagna (adibiti a pascolo) e le conche intermontane.
    Il territorio dell’Ecomuseo è caratterizzato anche da pregevoli luoghi di interesse storico e artistico come il Tempietto del Clitunno (Patrimonio Mondiale dell’Umanità U.N.E.S.C.O), i castelli medievali di Pissignano e Campello Alto, le Aree S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario) delle Fonti del Clitunno, del Fosso di Camposolo e della Valle di Pettino. Nella zona inoltre è presente l’Università Agraria di Pettino.
    Varia e articolata è l’offerta didattica, realizzata in collaborazione con il Laboratorio di Scienze della Terra di Spoleto: percorsi ludico-didattici lungo il fiume Clitunno e percorsi storico-archeologici alla scoperta dei principali monumenti del territorio. I percorsi tematici dell’Ecomuseo oltre le Fonti e il Tempietto del Clitunno offrono la possibilità di percorrere a valle l’antica via Flaminia visitando la chiesa di San Sebastiano e la chiesa romanica di San Cipriano e Giustina.
    In montagna invece si può attraversare il Fosso di Camposolo, dove è ancora presente il Gatto selvatico europeo, e la Valle di Pettino caratterizzata da una estesa lecceta.
    In località Acera è presente un Centro di Documentazione sulla Transumanza e sui Pastori mentre, in località La Bianca si trova il Museo Civico della Civiltà Contadina I Cassetti della Memoria.

    http://www.ecomuseocampello.it

    Mappa Ecomuseo di Campello sul Clitunno

    Ecomuseo di Campello sul Clitunno – Piazza Ranieri Campello – 6042 Campello sul Clitunno Tipo: Ecomuseo Apertura: Tel: 0743 271922 | 0743 271946 – Fax: 0743 271952 E-mail: ecomuseo@comune.campello.pg.it L’Ecomuseo di Campello sul Clitunno ricalca i confini comunali e si estende per una superficie di 50 km². L’ambiente risulta molto eterogeneo, alternandosi tra la pianura…

  • Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi – Porano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi – Via Marconi – 5010 Porano
    Tipo: Ecomuseo

    Apertura:

    Tel: 328.5430394 / 0763.374200 – Fax: 0763 374108 (Comune di Porano)

    E-mail: ecomuseo-etruschi@libero.it

    L’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi protegge e valorizza il notevole patrimonio storico, archeologico e ambientale del territorio del Comune di Porano.
    Il territorio dell’Ecomuseo è anche parte del PAAO (Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano) e si contraddistingue per la presenza di dimore storiche, come la settecentesca Villa Paolina e i suoi incantevoli giardini all’italiana, e di tombe etrusche di IV secolo a.C., che conservano le originali pitture parietali visibili sia in situ (Tomba Hescanas) sia al Museo Archeologico Nazionale di Orvieto (Tombe Golini I e II) dove sono conservate in un allestimento che riproduce fedelmente la struttura delle camere funerarie.
    Si segnala anche il piccolo nucleo medievale fortificato di Castel Rubello.
    Tra gli obiettivi dell’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi vi è quello di trasmettere, in primo luogo alla comunità locale, l’identità e le caratteristiche del proprio paesaggio, la cultura materiale e immateriale qui radicata nei secoli, al fine di rendere le peculiarità del territorio un valore che possa orientare con maggiore coerenza scelte di sviluppo sostenibile.
    In cooperazione con guide turistiche, guide ambientali escursionistiche (associate AIGAE), archeologi e operatori della didattica, svolge da anni attività di promozione e valorizzazione, che si sviluppano a partire dal CEA-Centro Visite PAAO di Villa Paolina, sede dell’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi.
    Presso il CEA-Centro Visite PAAO di Villa Paolina (ex limonaia) sono anche conservate le tele ottocentesche realizzate pochi anni dopo la scoperta della tomba etrusca di Porano (Tomba Hescanas) avvenuta nel 1883, che riproducono fedelmente le originali pitture su parete nell’intento di fissare le immagini all’epoca ancora nitide. Le tele, restaurate, sono utilizzate nei laboratori come materiale didattico.

    http://www.poranoturismo.it

    Mappa Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi

    Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi – Via Marconi – 5010 Porano Tipo: Ecomuseo Apertura: Tel: 328.5430394 / 0763.374200 – Fax: 0763 374108 (Comune di Porano) E-mail: ecomuseo-etruschi@libero.it L’Ecomuseo del Paesaggio degli Etruschi protegge e valorizza il notevole patrimonio storico, archeologico e ambientale del territorio del Comune di Porano. Il territorio dell’Ecomuseo è anche parte del…

  • Basilica di San Francesco – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Basilica di San Francesco – Piazza San Francesco – 6081 Assisi
    Tipo: Chiesa

    Apertura:

    Tel: 075 819001 – Fax: 075 8190035

    E-mail: sacroconvento@sanfrancescoassisi.org

    Dopo la morte nel 1226 e in seguito alla canonizzazione di S. Francesco, il pontefice Gregorio IX poneva la prima pietra sul terreno che doveva vedere l’edificazione della specialis ecclesia. La Basilica consacrata nel 1253 da Innocenzo IV, è costituita dalla sovrapposizione di due chiese, inferiore e superiore, che corrispondono a due fasi costruttive diverse, nelle quali collimano elementi del romanico umbro con il linguaggio gotico di ascendenza francese. Fu iniziata nel luglio del 1228 e fu terminata nel 1230, quando vi fu traslatato il corpo del Santo. Il progetto evidenzia la duplice funzione: la chiesa inferiore destinata a diventare cripta e la superiore di predicazione. L’apparato decorativo delle due chiese, rappresenta il più importante complesso pittorico dell’arte del XIII e del XIV sec., infatti, tra i più eminenti artisti del Duecento e del Trecento italiano vi lavorarono, a partire da Cimabue, Giotto, Simone Martini, Pietro Lorenzetti, Jacopo Torriti e altri. La facciata della chiesa superiore è caratterizzata da linee semplici e coronata da un timpano triangolare secondo il gusto gotico locale. Il portale gemino e al centro del registro mediano, il rosone di forme cosmatesche fra i simboli degli Evangelisti a rilievo. Sul lato sinistro, la loggia delle Benedizioni costruita nel 1607. Chiesa inferiore: vi si accede per un portale della seconda metà del Duecento; l’interno presenta una pianta a croce egizia con abside semicircolare e corto transetto voltato a botte. La semplice navata è composta da quattro campate con volte a crociera ribassate. Sui fianchi di ogni campata si aprono archi a sesto acuto che s’immettono nelle cappelle laterali aperte sui i due lati lunghi e alle testate del transetto. Affreschi del Maestro di S. Francesco: eseguiti nel 1253 ca. e di notevole interesse iconografico, sono attribuibili al pittore detto Maestro di S. Francesco, di origine umbra influenzato dalla personalità di Giunta Pisano. Cappelle laterali di destra: I cappella di S. Ludovico o di S. Stefano con affreschi di Doni e Giorgetti con quadrifora opera di Giovanni di Bonino e collaboratore. Nel passaggio alla successiva cappella di S. Lorenzo, affreschi della seconda metà del ‘300. II cappella di S. Antonio da Padova con affreschi di Sermei con quadrifora opera di maestri giotteschi e di Giovanni di Bonino. III cappella, della Maddalena, affreschi eseguiti da Giotto e dai suoi collaboratori. Nel presbiterio, l’altare maggiore è opera di marmorari romani. Nelle quattro vele della volta gli affreschi raffiguranti le Allegorie delle Virtù francescane e la Gloria di S. Francesco databili entro il primo ventennio del ‘300. Il braccio destro della crociera è coperto da due fasce di decorazione ad affresco opera dei collaboratori di Giotto sotto la direzione del maestro; nella prima fascia da destra opera di Cimabue, Madonna con Bambino in trono, quattro angeli e S. Francesco e altri affreschi; nella seconda fascia da destra, Crocifissione opera di Giotto e altri affreschi. Cappella di S. Nicola con affreschi dei discepoli di Giotto. Il braccio sinistro della crociera è interamente decorato da affreschi eseguiti tra il 1315 e il 1320 da Pietro Lorenzetti e aiuti. Cappella di S. Giovanni Battista con affresco di Pietro Lorenzetti raffigurante la Madonna col Bambino e i SS. Francesco e Giovanni Battista e bifora che presenta caratteri cimabueschi e romani. Sopra la tribuna in fondo alla nicchia, affreschi attribuiti a Puccio Capanna. La cappella di S. Martino è decorata ad affresco interamente da Simone Martini, tra il 1312 e il 1320. Nell’archivolto dell’arco di ingresso sono raffigurati Sante e Santi e nel resto della cappella Storie di S. Martino. Chiesa superiore: a una navata con quattro campate, transetto ed abside poligonale, interamente coperta da volte a crociera di forma ogivale sostenute da costoloni che terminano con pilastrini a fascio. La luminosità dell’ambiente è conferita sia dalla presenza di grandi bifore sia nella navata che nell’abside che dalla presenza di quadrifore. Le soluzioni architettoniche adottate sono desunte dal Gotico d’oltralpe che trova nella chiesa una fedele applicazione, pur mantenendo caratteristiche della tradizione italiana. Il transetto e l’abside sono interamente decorate da un vasto ciclo di affreschi realizzati da Cimabue a partire dal 1277. Nel braccio sinistro della crociera, Crocifissione, seguono cinque scene apocalittiche. Gli affreschi dell’abside raffigurano le Storie di Maria. Il braccio destro della crociera presenta i Fatti della vita di S. Pietro opera di più maestri legati a Cimabue. A Cimabue sono attribuiti anche gli affreschi della crociera raffigurante i Quattro Evangelisti. All’altezza della III campata, nella volta della campata affreschi di Jacopo Torriti; all’altezza della prima campata, i quattro dottori della Chiesa, riconducibili a più maestri tra i quali il Maestro di Isacco e il Maestro della Cattura. Alle pareti della navata, al di sopra del ballatoio e ai lati delle finestre, Storie del Vecchio e Nuovo Testamento attribuiti a Jacopo Torriti, al Maestro della Pentecoste, al Maestro della Cattura e al Maestro di Isacco. Nel registro più basso della navata, in tre scene ripartire ciascuna da finte colonne tortili unificate da una falsa mensola e dal soffitto a lacunari, si svolgono le ventotto Storie di S. Francesco di Giotto e di altri autori come il Maestro di Isacco, il Maestro della Cattura, il Maestro del Crocifisso di Montefalco e il Maestro della Santa Cecilia. Il ciclo si ispira alla Vita (Legenda maior) di Bonaventura di Bagnoregio.

    http://www.sanfrancescoassisi.org

    Mappa Basilica di San Francesco

    Basilica di San Francesco – Piazza San Francesco – 6081 Assisi Tipo: Chiesa Apertura: Tel: 075 819001 – Fax: 075 8190035 E-mail: sacroconvento@sanfrancescoassisi.org Dopo la morte nel 1226 e in seguito alla canonizzazione di S. Francesco, il pontefice Gregorio IX poneva la prima pietra sul terreno che doveva vedere l’edificazione della specialis ecclesia. La Basilica…

  • Teatro Comunale Subasio – Spello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Teatro Comunale Subasio – Via Giulia – 6038 Spello
    Tipo: Teatro

    Apertura:

    Tel: 0742 300045 – Fax: 0742 300035

    E-mail: m.felicetti@comune.spello.pg.it

    Il Teatro civico Subasio si trova all’interno del centro storico di Spello, non lontano dai resti dell’Arco di Augusto. Si tratta di una elegante costruzione di stile neoclassico, edificata nel 1787 su progetto di Alessio Lorenzini, caratterizzata da una pianta a ferro di cavallo sviluppata in tre ordini di palchi per una capacità complessiva di 200 spettatori. Notevole è la ricca decorazione a stucco e pittorica che riporta antichi motti latini.
    La sede del Teatro Subasio venne precedentemente utilizzata come luogo di ritrovo dei membri dell’Accademia dei Quieti e quindi restaurata e trasformata in luogo per spettacoli direttamente gestito dagli Accademici.

    Home Page

    Mappa Teatro Comunale Subasio

    Teatro Comunale Subasio – Via Giulia – 6038 Spello Tipo: Teatro Apertura: Tel: 0742 300045 – Fax: 0742 300035 E-mail: m.felicetti@comune.spello.pg.it Il Teatro civico Subasio si trova all’interno del centro storico di Spello, non lontano dai resti dell’Arco di Augusto. Si tratta di una elegante costruzione di stile neoclassico, edificata nel 1787 su progetto di…

  • Basilica di Sant’Eufemia – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Basilica di Sant’Eufemia – Via Aurelio Saffi – 6049 Spoleto
    Tipo: Chiesa

    Apertura:

    Tel: 0743 231022 – Fax: 0743 231036

    E-mail: museodiocesano@spoletonorcia.it

    Parte del percorso del museo diocesano, la chiesa di Sant’Eufemia, uno dei più interessanti edifici romanici in Umbria, sorge entro il recinto del palazzo Arcivescovile di Spoleto, nella centrale via Saffi. Le notizie più antiche riguardo l’edificio risalgono al X secolo, quando ad esso fu congiunto un monastero di monache benedettine. Gunderada, fondatrice del monastero, nel 980 vi operò la traslazione del corpo del vescovo spoletino Giovanni, martirizzato sotto i Goti. La chiesa venne riedificata entro la prima metà del XII secolo, secondo le forme del romanico spoletino partecipe dell’esperienza architettonica lombarda. Durante il XVII secolo, deleteri adattamenti sfigurarono l’edificio che venne diviso in due piani; la parte inferiore fu destinata al culto mentre la parte superiore fu inglobata dal palazzo Vescovile. Tale situazione perdurò fino al 1907 quando si decise il completo restauro della struttura conclusosi nel 1954. La sobria facciata, con corpo centrale sopraelevato, è decorata da un portale a tre rincassi sormontato da un’elegante bifora e da monofore. Il raro ordinamento dell’interno a tre navate, divise da pilastri e colonne di spoglio, con tre absidi e matronei, riecheggia la struttura della chiesa veronese di San Lorenzo, documentata dal 1110. All’interno il nartece occupa lo spazio della prima campata e rende possibile la comunicazione tra i due matronei. La presenza del matroneo è stata messa in relazione con la tradizione che vede qui collocata la preesistente cappella del palazzo ducale, edificata su modello della cappella palatina di Aquisgrana. L’altare maggiore, proveniente dalla Cattedrale, è decorato da un bellissimo paliotto del XIII secolo con bassorilievi (Agnus Dei e Simboli degli Evangelisti) e ornati cosmateschi. E’ in gran parte perduta la decorazione a fresco dell’abside che conserva solamente nel catino, l’Eterno fra cherubini (XVI secolo). Il percorso museale prevede l’accesso al piano superiore della basilica attraverso la “cappella del Cardinale”. Al piano inferiore della basilica, invece, si accede direttamente dal portale della chiesa.

    http://www.arcidiocesidispoletonorcia.it

    Mappa Basilica di Sant’Eufemia

    Basilica di Sant’Eufemia – Via Aurelio Saffi – 6049 Spoleto Tipo: Chiesa Apertura: Tel: 0743 231022 – Fax: 0743 231036 E-mail: museodiocesano@spoletonorcia.it Parte del percorso del museo diocesano, la chiesa di Sant’Eufemia, uno dei più interessanti edifici romanici in Umbria, sorge entro il recinto del palazzo Arcivescovile di Spoleto, nella centrale via Saffi. Le notizie…

  • Sala dell’udienza del Nobile Collegio della Mercanzia – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Sala dell’udienza del Nobile Collegio della Mercanzia – Corso Vannucci – 6121 Perugia
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 5730366 – Fax: 075 5730366

    E-mail: collegiomercanzia@libero.it

    Il Nobile Collegio della Mercanzia si trova a Perugia nel nucleo originario del palazzo dei Priori, in due ambienti a piano terra aperti su corso Vannucci. Deve il suo nome alla corporazione dei Mercanti che stabilirono la propria sede in palazzo dei Priori a partire dagli anni Novanta del XIV secolo. Raro esempio di originalità e conservazione di decorazione lignea a formelle intarsiate di legni pregiati, con minimo ricorso all’oro e al colore, rivela influssi nordici nell’uso del legno. L’arte della Mercanzia aveva tra i suoi compiti quello di dirimere le controversie tra i mercanti, di sorvegliare pesi e misure e anche di controllare l’amministrazione del Comune tutelando le pubbliche libertà. Nei primi decenni del Quattrocento la corporazione decise di decorare la sala dell’udienza nella sua totalità con un elegante rivestimento in legno di noce e pioppo intagliato probabilmente opera di maestranze d’oltralpe. La decorazione delle pareti è fatta per quasi tutto il perimetro da quadrilobi entro quadrati in legno di noce e pioppo. Fa eccezione il piccolo pulpito a metà della parete sinistra sormontato dalle figure della Prudenza, Fortezza, Giustizia e Temperanza e la prima parte della parete maggiore di destra ornata da bifore cieche e ricco traforo. Nella lunetta compare lo stemma della corporazione dei mercanti: il grifo di Perugia con una balla; il sedile, a due ordini, era riservato ai consoli della Mercanzia. Davanti, un bancone opera del perugino Costanzo di Mattiolo. Nell’adiacente archivio sono conservate le splendide Matricole dei Mercanti datate 1323, 1356, 1599.

    http://www.collegiomercanzia.it

    Mappa Sala dell’udienza del Nobile Collegio della Mercanzia

    Sala dell’udienza del Nobile Collegio della Mercanzia – Corso Vannucci – 6121 Perugia Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 5730366 – Fax: 075 5730366 E-mail: collegiomercanzia@libero.it Il Nobile Collegio della Mercanzia si trova a Perugia nel nucleo originario del palazzo dei Priori, in due ambienti a piano terra aperti su corso Vannucci. Deve il suo nome…

  • Museo civico – Bevagna: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo civico – Corso Matteotti – 6031 Bevagna
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 360081 – Fax: 0742 360031

    E-mail: bevagna@sistemamuseo.it

    Il museo civico si trova nel centro storico di Bevagna, in corso Matteotti. Il piccolo borgo medievale è collocato su una piccola altura al margine occidentale della Valle Umbra; circondato da una fertile pianura ricca di acque, coltivata a grano, viti ed olivi. Dal 1996, è sede del museo il settecentesco palazzo appartenuto alla famiglia Lepri. Attraverso reperti archeologici, dipinti, sculture e documenti il visitatore può ricostruire la millenaria storia del piccolo borgo sviluppatosi in funzione del ramo occidentale della Via Flaminia, di cui l’odierno corso, da porta del Salvatore a porta Foligno, ne ricalca il tracciato originario. Nel museo civico il selezionato gruppo di materiali archeologici comprende frammenti lapidei, steli funerarie, monete di età romana repubblicana ed urne cinerarie. Le urne di Bevagna costituiscono una tipica produzione locale del II e del I secolo a.C. attestata da numerosi rinvenimenti nel territorio, sono in pietra arenaria ed hanno in genere coperchio a doppio spiovente. Tra i dipinti, XVI-XIX secolo, interessante è la Pala Ciccoli databile intorno al 1565 ed attribuita al pittore assisiate Dono Doni. La tela rappresenta la Madonna con il Bambino e una fanciulla di casa Ciccoli: nei due cartigli, in basso, l’iscrizione ricorda il dolore di Gismondo Ciccoli per la perdita della nipote in seguito ad un’atroce malattia. Artisti bevanati come Ascensidonio Spacca detto il Fantino ed Andrea Camassei testimoniano la vivacità dell’arte locale tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento. All’interno del museo si trova la tela con Adorazione dei Magi del pittore napoletano Corrado Giaquinto, significativo esempio riferibile alla sua fase di maturità artistica. La sezione di sculture ed arti decorative è impreziosita dal Modello ligneo del Santuario della Madonna delle Grazie, realizzato dall’architetto Valentino Martelli nella seconda metà del XVI secolo.

    http://www.sistemamuseo.it/ita/2/musei/7/bevagna-umbria-museo-civico-di-bevagna/

    Mappa Museo civico

    Museo civico – Corso Matteotti – 6031 Bevagna Tipo: Museo Apertura: Tel: 0742 360081 – Fax: 0742 360031 E-mail: bevagna@sistemamuseo.it Il museo civico si trova nel centro storico di Bevagna, in corso Matteotti. Il piccolo borgo medievale è collocato su una piccola altura al margine occidentale della Valle Umbra; circondato da una fertile pianura ricca…

  • Mosaico delle Terme romane – Bevagna: informazioni pratiche e mappa tematica

    Mosaico delle Terme romane – Via Guelfa – 6031 Bevagna
    Tipo: Area archeologica | Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 361667 – Fax: 0742 360031

    E-mail: info@prolocobevagna.it

    I resti delle terme romane si trovano all’estremità settentrionale di Bevagna, tra piazza Garibaldi e via delle Terme Romane. è una testimonianza ben conservata di un complesso pubblico pertinente alla città romana di Mevania, attraversata in tutta la sua lunghezza dal ramo occidentale della via Flaminia, ricalcato nel tratto urbano dall’attuale allineamento corso Amendola-corso Matteotti. Il settore scavato ha restituito i resti di quattro ambienti relativi ad un vasto complesso termale di natura pubblica di Mevania, centro ricordato dagli itineriaria e dal geografo greco Strabone per la sua collocazione lungo il ramo occidentale della via Flaminia. Il vano principale, 12 x 6,75 metri, le cui pareti erano decorate da nicchie e da rivestimenti di lastre marmoree, presenta un ricco mosaico in bianco e nero a soggetto marino con al centro polipi, delfini e aragoste, databile all’inizio del II secolo d.C.

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    Mappa Mosaico delle Terme romane

    Mosaico delle Terme romane – Via Guelfa – 6031 Bevagna Tipo: Area archeologica | Museo Apertura: Tel: 0742 361667 – Fax: 0742 360031 E-mail: info@prolocobevagna.it I resti delle terme romane si trovano all’estremità settentrionale di Bevagna, tra piazza Garibaldi e via delle Terme Romane. è una testimonianza ben conservata di un complesso pubblico pertinente alla…