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Categoria: Umbria Cultura

  • Museo della Scuola chirurgica preciana – Preci: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della Scuola chirurgica preciana – Piazza G. Marconi, 1 – 6047 Preci
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0743 93781 – Fax: 0743 937827

    E-mail: comune.preci@postacert.umbria.it

    Il museo è attualmente chiuso al pubblico a seguito dei recenti eventi sismici.

    Il Museo è stato aperto”nel maggio 2009 grazie alla collaborazione del Comune di Preci con l’Università di”Perugia e con l’ Università La Sapienza di Roma. L’esposizione presenta i ritratti di medici illustri, di famosi pazienti e riproduzioni di illustrazioni anatomiche.

    Nelle teche si trovano utensili e strumenti utilizzati dai chirurghi preciani. Ulteriori documenti e strumenti sono visibili anche nel vicino Museo dell’Abbazia di Sant’Eutizio.

    La tradizione preciana nasce anche grazie all’esperienza locale nella lavorazione delle carni di maiale (la famosa “norcineria”), poiché, come è noto, l’anatomia dei suini” è stata utilizzata in passato dai medici per esercitarsi nelle dissezioni e nelle pratiche chirurgiche.

    http://www.comune.preci.pg.it/page.asp?c=4&p=90&r=&tipor=0

    Mappa Museo della Scuola chirurgica preciana

    Museo della Scuola chirurgica preciana – Piazza G. Marconi, 1 – 6047 Preci Tipo: Museo Apertura: Tel: 0743 93781 – Fax: 0743 937827 E-mail: comune.preci@postacert.umbria.it Il museo è attualmente chiuso al pubblico a seguito dei recenti eventi sismici. Il Museo è stato aperto”nel maggio 2009 grazie alla collaborazione del Comune di Preci con l’Università di”Perugia…

  • Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti” – Gualdo Tadino: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti” – Piazza del Soprammuro – 6023 Gualdo Tadino
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 9142445 – Fax: 075 9142445

    E-mail: info@polomusealegualdotadino.it

    Il museo è ospitato all’interno degli ambienti del palazzo del Podestà, nel centro storico di Gualdo Tadino, cittadina situata nella parte nord-est dell’Umbria, vicino al confine con le Marche.
    La sede del museo fu l’antica residenza del Podestà, di cui oggi rimane la possente torre Civica duecentesca a cui fu aggiunta, in sommità, la lanterna barocca.
    Il museo nasce per recuperare la memoria dell’esperienza migratoria e raccontare attraverso voci, suoni, immagini, documenti e oggetti le vicende di un popolo partito in massa “per terre assai lontane” ad offrire al mondo giovinezza, lavoro, mestiere e cultura.
    Il museo dell’Emigrazione di Gualdo Tadino, intitolato a Pietro Conti, primo presidente della Regione Umbria, è il primo in Italia completamente dedicato a questo tema. Ha una raccolta unica di materiali documentativi sull’emigrazione italiana all’estero dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Sessanta del Novecento.
    Il museo è anche un centro studi che si occupa della ricerca sull’emigrazione umbra. Svolge la funzione di laboratorio didattico e numerose sono le scuole che hanno aderito a tale progetto. Vengono inoltre prodotte pubblicazioni sull’argomento.
    Il centro di documentazione comprende anche una videoteca che raccoglie filmati, documenti, servizi giornalistici riordinati e catalogati. Anche la Rai ha contribuito all’implementazione di questo materiale duplicando e cedendo al museo tutto ciò che riguarda tale argomento, e come lei anche alcune televisioni straniere, con l’obbiettivo di acquisire più materiale possibile per costituire un centro audiovisivo di riferimento nazionale. La biblioteca raccoglie tutti i testi e volumi inerenti al fenomeno migratorio, con particolare riguardo per quella italiana all’estero.
    Il percorso museale è a ritroso: l’arrivo, il viaggio e la partenza. La prima sezione trasporta subito il visitatore nella vita degli emigranti all’estero: l’aggregazione comunitaria, il cibo, la religione, l’occupazione, con particolare riguardo alla ricostruzione del lavoro nelle miniere di ferro e carbone. Protagonista della seconda sezione è il tema del viaggio: rare e commoventi immagini di traversate transoceaniche, monitor che emergono da vecchie valige di cartone e antichi bauli, campane del suono che raccontano preziose testimonianze di viaggi ardui e perigliosi a bordo di lenti e stracolmi bastimenti. Ed, infine, la terza area, dedicata alla partenza e ai motivi che spinsero milioni di italiani a tentare la via dell’emigrazione verso terre straniere: le difficoltà dell’integrazione, la produzione dei tanti documenti per non essere respinti alla frontiera, le carte d’identità con le impronte digitali, i passaporti, i certificati di sana e robusta costituzione.

    http://www.emigrazione.it

    Mappa Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti”

    Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti” – Piazza del Soprammuro – 6023 Gualdo Tadino Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 9142445 – Fax: 075 9142445 E-mail: info@polomusealegualdotadino.it Il museo è ospitato all’interno degli ambienti del palazzo del Podestà, nel centro storico di Gualdo Tadino, cittadina situata nella parte nord-est dell’Umbria, vicino al confine con le Marche. La…

  • Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” – Piazza Collicola – 6049 Spoleto
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0743 46434 – Fax: 0743 46434

    E-mail: info@palazzocollicola.it

    La Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” si trova nel centro storico di Spoleto all’interno di palazzo Collicola che occupa l’intero lato occidentale dell’omonima piazza. Il palazzo Collicola fu uno degli edifici gentilizi più importanti della città costruito tra il 1717 e il 1730 dall’architetto romano Sebastiano Cipriani e residenza della nobile famiglia Collicola. Dopo l’estinzione della famiglia, il palazzo è stato acquistato dal Comune di Spoleto nel 1939. La Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” è insieme alle Collezione Burri di Città di Castello il più importante museo d’arte contemporanea della regione. Vivace museo, attivo polo di arte contemporanea, ospita il lascito di Giovanni Carandente, le opere del Premio Spoleto mentre al secondo sono allestite le mostre temporanee. Da non perdere anche la visita alla biblioteca, lascito di Giovanni Carandente, che conserva più di 20 mila volumi d’arte contemporanea. Il museo, inaugurato nel 2000, poi riallestito nel 2010, si snoda nelle sale del pian terreno e del primo piano del palazzo. Disposto in 15 sale del pianterreno, si compone di tre nuclei principali. Al pianterreno è conservata la donazione di Giovanni Carandente che annovera opere di artisti italiani e stranieri di fama internazionale. Fanno parte della raccolta opere di Alexander Calder, Henri Moore, Ettore Colla, Nino Franchina e Pietro Consagra. Altro gruppo di opere, realizzate da artisti appartenenti alla corrente del naturalismo informale, sono quelle acquisite attraverso il Premio Spoleto (1953 -1968). Un’ulteriore sezione della collezione è rappresentata dalle donazioni di artisti e collezionisti e da acquisti del Comune. Tra questi spicca il nucleo di opere dedicate allo scultore spoletino”Leoncillo Leonardi: vi sono compresi disegni, sculture ceramiche e maioliche pervenuti al museo a partire dagli anni Ottanta del Novecento. Al primo piano, oltre alla visita dell’Appartamento Nobile, sono le stanze dedicate alle esposizioni temporanee. Nell’estate del 1962 Spoleto fu protagonista di un evento leggendario nella storia della scultura contemporanea. Su iniziativa di Giovanni Carandente fu organizzata l’esposizione Sculture nella città durante la quale le vie e le piazze del centro storico vennero disseminate di 104 sculture realizzate da 54 tra i maggiori scultori del XX secolo tra cui Alexander Calder, autore del Teodelapio, prima scultura monumentale stabile dell’artista americano ancora oggi di fronte alla stazione ferroviaria.

    http://www.scoprendolumbria.it

    Mappa Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente”

    Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” – Piazza Collicola – 6049 Spoleto Tipo: Museo Apertura: Tel: 0743 46434 – Fax: 0743 46434 E-mail: info@palazzocollicola.it La Galleria d’arte moderna di Spoleto “G. Carandente” si trova nel centro storico di Spoleto all’interno di palazzo Collicola che occupa l’intero lato occidentale dell’omonima piazza. Il palazzo Collicola fu…

  • Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC) – Torgiano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC) – Piazza della Repubblica – 6089 Torgiano
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 6211682 – Fax: 075 6211682

    E-mail: infopoint@comune.torgiano.pg.it

    Ospitato in Palazzo Malizia, al centro di Torgiano, rinomato centro di produzione vitivinicola fra Perugia e Assisi, il MACC raccoglie due collezioni dedicate alla produzione ceramica di artisti contemporanei di fama internazionale. La collezione Nino Caruso contiene opere realizzate dal maestro siciliano a partire dagli anni ’50 fino ad oggi e donate al Comune di Torgiano, al quale lo scultore è profondamente legato. Le cinquantotto sculture in ceramica esposte documentano l’intero iter artistico dello scultore e costituiscono preziose testimonianze dell’arte ceramica contemporanea. Vasi, lucerne, steli, evocano forme ancestrali, materiali arcaici e antiche civiltà, soprattutto quella etrusca ma anche quella africana. La collezione Vaselle d’Autore, invece, si forma a partire dal 1996 in concomitanza con la manifestazione Vaselle d’Autore per il Vino Novello, il cui direttore artistico è lo stesso Nino Caruso. In continuità con l’attività degli antichi cocciari di Torgiano, ogni anno a novembre tre artisti di fama internazionale vengono invitati a cimentarsi con il tema della vasella, tradizionale boccale umbro che discende dalla medioevale “panata”, recipiente con orlo che ricorda il becco del pellicano. Almeno tre ceramiche di ogni artista entrano poi a far parte della collezione, oggi comprensiva di circa centocinquanta opere di quarantotto artisti, quali Accardi, Dorazio, Caruso, Mattiacci, Weller, Ceccobelli, Gallo, Heyerdahl, Jense, Consolazione, Scannella, Guerri, Morigi, Woodman, Laghi, Bucci, Brook, Gioventù

    http://www.versandotorgiano.it

    Mappa Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC)

    Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea (MACC) – Piazza della Repubblica – 6089 Torgiano Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 6211682 – Fax: 075 6211682 E-mail: infopoint@comune.torgiano.pg.it Ospitato in Palazzo Malizia, al centro di Torgiano, rinomato centro di produzione vitivinicola fra Perugia e Assisi, il MACC raccoglie due collezioni dedicate alla produzione ceramica di artisti contemporanei di fama…

  • Museo del ricamo e del tessile – Valtopina: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo del ricamo e del tessile – via Gorizia – 6030 Valtopina
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 74625 – Fax: 0742 74146

    E-mail: info@comune.valtopina.pg.it

    Il Museo del ricamo e del tessile si trova a Valtopina al piano terra del palazzo Comunale, residenza signorile dei primi anni del XX secolo. Il Museo del ricamo e del tessile merita sicuramente una visita per l’importanza che riveste come diffusore della conoscenza dell’arte del ricamo, molto importante a Valtopina anche per la presenza della Scuola di Ricamo, organizzata dalla Pro Loco. La raccolta è costituita da circa quattrocento pezzi suddivisi in tre sezioni: quella della moda femminile, della biancheria personale e della biancheria per la casa. Illustra i cambiamenti fondamentali e le semplificazioni a cui andò incontro la moda tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo. L’inaugurazione del Museo del ricamo e del tessile, avvenuta nel 2007, è stata possibile grazie alle numerose donazioni che hanno avuto luogo a partire dall’anno 2000 e che hanno fatto confluire nella raccolta manufatti appartenenti a storiche famiglie di Foligno, di Spello e di Perugia per estendersi poi ad altre regioni come la Toscana e la Liguria. Importante per la nascita della collezione è stata anche la presenza a Valtopina della Scuola di Ricamo, organizzata dalla Pro Loco, che contribuisce a tenere viva la tradizione delle arti minori, molto importanti nei piccoli centri dell’Umbria. Il museo è caratterizzato da tre sezioni che raccolgono circa quattrocento pezzi suddivisi tra la moda femminile, la biancheria personale e la biancheria per la casa. La prima sezione della moda femminile mette in evidenza, attraverso i preziosi abiti esposti, la semplificazione a cui andò incontro la moda tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo. In questo periodo gli abiti si caratterizzano per l’uso sempre più frequente del merletto, materiale nel quale sono spesso confezionate le parti strategiche delle vesti come mantelline, camicette e le balze delle gonne. Nella seconda sezione, quella dedicata alla biancheria personale, si evidenzia come tra XIX e XX secolo ci si concentri verso nuove e raffinate soluzioni che arricchiscono sottovesti, busti e copribusti, camicie da giorno, vestaglie, cuffie da casa e da notte, mutandoni, calze e fazzoletti con profusione di pizzi e merletti, ricami bianco su bianco o in colori pastello. Particolare attenzione è riservata ai corredini da neonato e da battesimo fatti realizzare dalle nuove classi borghesi emergenti, a laboratori specializzati, per ostentare sfarzo e ricchezza e competere così in lusso con la vecchia nobiltà. La terza sezione infine, dedicata alla biancheria per la casa, mette in luce come le fanciulle collezionavano fin dai tempi del collegio degli imparaticci sui quali fissavano tutte le tecniche di ricamo apprese. Tuttavia, a partire dalla fine del XIX secolo, le giovani non realizzavano più personalmente il proprio corredo, ma preferivano rivolgersi a negozi specializzati, a sarte o ai laboratori conventuali, dove si svolgevano raffinati e lunghi lavori di ricamo. Dall’esposizione della biancheria si evidenzia come, nonostante l’introduzione del colore nelle lenzuola, avvenuta durante il secondo impero, per il corredo si continuerà a preferire il ricamo e il tessuto bianchi ancora per molto tempo. I motivi decorativi sono prevalentemente quelli floreali e che simboleggiano la felicità e l’amore eterno come il fiocco o il nodo d’amore.

    http://www.comune.valtopina.pg.it/museo_ricamo.aspx

    Mappa Museo del ricamo e del tessile

    Museo del ricamo e del tessile – via Gorizia – 6030 Valtopina Tipo: Museo Apertura: Tel: 0742 74625 – Fax: 0742 74146 E-mail: info@comune.valtopina.pg.it Il Museo del ricamo e del tessile si trova a Valtopina al piano terra del palazzo Comunale, residenza signorile dei primi anni del XX secolo. Il Museo del ricamo e del…

  • Museo dell’Opera del Duomo (MODO) – Orvieto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo dell’Opera del Duomo (MODO) – Piazza Duomo – 5018 Orvieto
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 343592 – Fax: 0763 343592

    E-mail: biglietteria@operadelduomo.it | opsm@opsm.it

    Non un solo museo ma un vero Sistema, quello dell’Opera del Duomo di Orvieto, ha come fulcro uno dei beni più preziosi del patrimonio artistico dell’umanità: la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che conserva al suo interno la Cappella Nova o di San Brizio, capolavoro pittorico di Luca Signorelli. Dal fulcro della Cattedrale, la visita attraverso le sedi del MODO si snoda seguendo il filo conduttore della storia della città e del suo Duomo, ripercorsa attraverso le preziose collezioni artistiche che la Fabbriceria conserva da più di otto secoli. La raccolta più cospicua è nei palazzi Papali, attigui alla cattedrale, dove trovano esposizione opere di Coppo di Marcovaldo, Arnolfo di Cambio, Simone Martini, Luca Signorelli, Niccolò Circignani. Al primo piano (palazzo Soliano) è ospitata la raccolta di Emilio Greco (1913-1995), composta da opere plastiche e grafiche realizzate tra il 1947 e il 1991. Nella duecentesca chiesa del convento di Sant’Agostino, seconda sede, è attualmente esposto il gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Francesco Mochi, collocata al centro dell’abside, nonché la serie degli Apostoli e Santi realizzati su modello di vari artisti, tra cui il Giambologna e Ippolito Scalza, e rimossi dal duomo alla fine del XIX secolo. Completa il percorso di visita la cappella di San Brizio all’interno dello stesso Duomo. Costruita entro la metà del Quattrocento, è tra le più alte testimonianze della pittura italiana per il ciclo di affreschi con il Giudizio universale, che interamente la decora, in parte di Beato Angelico (1447-49) e in parte di Luca Signorelli (1499-1504).

    http://www.museomodo.it

    Mappa Museo dell’Opera del Duomo (MODO)

    Museo dell’Opera del Duomo (MODO) – Piazza Duomo – 5018 Orvieto Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 343592 – Fax: 0763 343592 E-mail: biglietteria@operadelduomo.it | opsm@opsm.it Non un solo museo ma un vero Sistema, quello dell’Opera del Duomo di Orvieto, ha come fulcro uno dei beni più preziosi del patrimonio artistico dell’umanità: la Cattedrale di Santa…

  • Torre dei Lambardi – Magione: informazioni pratiche e mappa tematica

    Torre dei Lambardi – Via della Torre – 6063 Magione
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8473078 – Fax: 075 8479261

    E-mail: torredeilambardi@libero.it

    La Torre dei Lambardi si trova su un collina appena sopra il paese di Magione, in un punto sopraelevato dal quale si può godere di una bellissima vista su Perugia e sul lago Trasimeno. Venne eretta tra il XII ed il XIII secolo dai cavalieri Gerosolimitani. Alta circa 30 metri e divisa in tre piani e in due semipiani da terrazza panoramica, presentra pianta quadrangolare che era originariamente dotata di un corpo avanzato a difesa del portale d’ingresso; alla base un alto zoccolo in forma di bastione. Tra la fine del medioevo e il Rinascimeno perse progressivamente di importanza strategica e militare. Dopo alterne vicende, è stata restaurata negli anni ottanta del Novecento dal comune di Magione che ha destinato le sale interne della torre all’allestimento di mostre ed esposizioni. Circonda la Torre un bel parco attrezzato con percorso vita.

    http://www.magionecultura.it

    Mappa Torre dei Lambardi

    Torre dei Lambardi – Via della Torre – 6063 Magione Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 8473078 – Fax: 075 8479261 E-mail: torredeilambardi@libero.it La Torre dei Lambardi si trova su un collina appena sopra il paese di Magione, in un punto sopraelevato dal quale si può godere di una bellissima vista su Perugia e sul lago…

  • Centro di documentazione flora e fauna del Monte Peglia – San Venanzo: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro di documentazione flora e fauna del Monte Peglia – Parco dei Sette Frati – Monte Peglia – 5010 San Venanzo
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 831075 – Fax: 0763 831065

    E-mail: info@parcovulcanologico.it

    Collocato all’interno del Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico e Ambientale (STINA) Monte Peglia e Selva di Meana, il centro illustra i principali ecosistemi del territorio e il mondo delle scienze naturali grazie a pannelli didattici, agli strumenti multimediali e alle raccolte naturalistiche. Lo spazio espositivo è suddiviso in tre ambienti che documentano gli ecosistemi “bosco”, “acqua dolce” e “rurale”. La visita si conclude con una facile escursione denominata “Sentiero Natura”.

    Mappa Centro di documentazione flora e fauna del Monte Peglia

    Centro di documentazione flora e fauna del Monte Peglia – Parco dei Sette Frati – Monte Peglia – 5010 San Venanzo Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 831075 – Fax: 0763 831065 E-mail: info@parcovulcanologico.it Collocato all’interno del Sistema Territoriale di Interesse Naturalistico e Ambientale (STINA) Monte Peglia e Selva di Meana, il centro illustra i principali…

  • Centro di documentazione delle terrecotte – Castel Viscardo: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro di documentazione delle terrecotte – Via Cavour – 5014 Castel Viscardo
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 361010 – Fax: 0763 361621

    E-mail: museoterrecottecastelviscardo@gmail.com | info@comune.castelviscardo.tr.it

    Allestito all’interno di un ex lavatoio e granaio degli anni trenta del Novecento, è il punto di prima accoglienza della città. Qui è possibile documentarsi sulle sue tradizioni culturali ed economiche, basate principalmente sulla lavorazione artigianale della terracotta. Postazioni multimediali consentono di conoscere i vari procedimenti della tradizionale manifattura castellese, specializzata nella produzione di laterizi, impiegati anche nel restauro di monumenti antichi fra cui il Pantheon, il Colosseo e le mura Aureliane a Roma, piazza del Campo a Siena e parte del palazzo dei Priori di Perugia. È anche possibile prenotare visite guidate alle fornaci del territorio per conoscere il ciclo produttivo completo delle terrecotte, dalla materia prima ai manufatti in laterizio realizzati a mano, e in alcuni casi cotti a legna negli appositi forni “a pozzo”, secondo una procedura documentata sin dal XIII secolo.

    Mappa Centro di documentazione delle terrecotte

    Centro di documentazione delle terrecotte – Via Cavour – 5014 Castel Viscardo Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 361010 – Fax: 0763 361621 E-mail: museoterrecottecastelviscardo@gmail.com | info@comune.castelviscardo.tr.it Allestito all’interno di un ex lavatoio e granaio degli anni trenta del Novecento, è il punto di prima accoglienza della città. Qui è possibile documentarsi sulle sue tradizioni culturali…

  • Necropoli umbro-etrusca del Vallone San Lorenzo – Montecchio: informazioni pratiche e mappa tematica

    Necropoli umbro-etrusca del Vallone San Lorenzo – Località Copio – 5020 Montecchio
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0744 951698 – Fax: 0744 951698

    E-mail: montecchio@sistemamuseo.it

    La Necropoli umbro-etrusca del Vallone San Lorenzo si trova tra Montecchio e Baschi nel Parco Fluviale del Tevere, lungo le pendici digradanti verso il torrente San Lorenzo, piccolo affluente del fiume. È una delle più vaste necropoli preromane sinora scoperte in Umbria, che testimonia l’esistenza di un fiorente centro, ancora non individuato, nelle immediate vicinanze del Tevere. La visita alla necropoli, e a questa parte del Parco, è resa agevole dalla presenza di percorso guidato e attrezzato anche con aree di sosta. Le indagini hanno messo in luce numerose tombe scavate nella roccia, solitamente composte da una sola camera quadrangolare preceduta da un breve corridoio d’accesso (dromos). L’interno era munito di banchine per la deposizione dei corredi e del defunto, secondo un rituale piuttosto fisso, che consisteva nell’ammucchiare ossa e oggetti negli angoli per far posto a nuove sepolture. Nella fase più antica (VII secolo a.C.) gli oggetti di corredo rivelano una popolazione sensibilmente influenzata dal sito egemone dell’etrusca Orvieto. In quella più recente (IV secolo a.C.) è documentato un progressivo impoverimento che porterà al definitivo abbandono della necropoli. Diversi materiali sono esposti all’Antiquarium comunale nella vicina frazione di Tenaglie. La necropoli, scoperta nell’Ottocento e indagata con metodicità nel corso degli anni 70 del Novecento, fu utilizzata dal VII al IV secolo a.C.

    Mappa Necropoli umbro-etrusca del Vallone San Lorenzo

    Necropoli umbro-etrusca del Vallone San Lorenzo – Località Copio – 5020 Montecchio Tipo: Museo Apertura: Tel: 0744 951698 – Fax: 0744 951698 E-mail: montecchio@sistemamuseo.it La Necropoli umbro-etrusca del Vallone San Lorenzo si trova tra Montecchio e Baschi nel Parco Fluviale del Tevere, lungo le pendici digradanti verso il torrente San Lorenzo, piccolo affluente del fiume.…