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Categoria: Umbria Cultura

  • Museo – laboratorio dell’Appennino Umbro “Sotto – Sopra” – Polino: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo – laboratorio dell’Appennino Umbro “Sotto – Sopra” – Piazza Dante Fiorelli – Rocca di Polino – 5030 Polino
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0744 789262 – Fax: 0744 789262

    E-mail: comune.polino@virgilio.it

    Il museo si trova nel centro storico di Polino, all’interno della rocca. Il piccolo borgo, situato nell’area meridionale dell’Umbria, si erge maestoso tra il monte Petano ed il monte Pelosa a confine con la provincia di Rieti. La rocca di Polino fu fondata nel XII secolo dalla famiglia Polini. Dell’originario sistema difensivo a doppia cinta muraria rimane solamente la struttura con un impianto poligonale arricchita da due gruppi di torri di forma cilindrica diametralmente opposte. Il museo-laboratorio offre l’opportunità di comprendere, attraverso plastici interattivi ed altri sistemi multimediali, la storia evolutiva dell’Appennino Umbro. E’ consigliabile estendere la visita al piccolo borgo medievale e al territorio circostante: uscendo dall’abitato, si può ammirare un vasto panorama che spazia a sud-est verso Greccio, il lago di Piediluco, Rieti e Leonessa, a nord-est verso Monteleone di Spoleto, a nord verso il Salto del Ciedo con i magnifici monte Aspra e monte Coscerno con la possibilità di dominare con lo sguardo quasi tutta la Valnerina. La visita al museo-laboratorio di Polino è un viaggio di scoperta nel sotto (la geologia) e nel sopra (la vegetazione, la fauna e il paesaggio) dell’Appennino Umbro. Questo viaggio si riflette anche nella struttura fisica del museo i cui due piani ospitano rispettivamente i temi legati alla geologia/paleontologia e alle scienze naturali. Una serie di temi correlabili con questi, ma dotati di una loro autonomia, sono invece ospitati al primo piano del palazzo Castelli, dove insieme alla reception e il bookshop, una grande foto aerea della zona e un plastico con curve di livello, permette al visitatore di orientarsi e familiarizzare subito con la struttura di questo vero e proprio parco scientifico. Nel palazzo è ospitato anche il laboratorio didattico, per lo studio e la classificazione delle ammoniti. A poca distanza dal borgo di Polino una piccola cava di pietra prolunga l’esperienza museale con un’attività pratica. Il museo è stato recentemente ampliato ed è stato aperto un infopoint denominato La finestra sul Nera. Con l’aiuto di apposito personale, i visitatori possono imparare a cercare e ad estrarre dalla roccia le ammoniti fossili che potranno essere separati dalla matrice rocciosa utilizzando strumenti analoghi a quelli impiegati dai paleontologi

    Mappa Museo – laboratorio dell’Appennino Umbro “Sotto – Sopra”

    Museo – laboratorio dell’Appennino Umbro “Sotto – Sopra” – Piazza Dante Fiorelli – Rocca di Polino – 5030 Polino Tipo: Museo Apertura: Tel: 0744 789262 – Fax: 0744 789262 E-mail: comune.polino@virgilio.it Il museo si trova nel centro storico di Polino, all’interno della rocca. Il piccolo borgo, situato nell’area meridionale dell’Umbria, si erge maestoso tra il…

  • Parco di sculture di Brufa – Torgiano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Parco di sculture di Brufa – Località Brufa – 6089 Torgiano
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 988601 – Fax: 075 982128

    E-mail: ufficio-turismo@comune.torgiano.pg.it

    “Scultori a Brufa”, parco di sculture en plein air, fu ideato nel 1987 invitando uno scultore all’anno ad esporre i propri lavori per le strade che dominano i vigneti e le piazzette del borgo e acquisendo un’opera realizzata appositamente per il paese.
    Brufa, sulle cui colline sono situati i vigneti della prestigiosa produzione enologica torgianese; domina la piana del Tevere e la pianura di Assisi fino a Foligno. Fa parte della dorsale Torgiano – Brufa – Miralduolo – Torgiano, dove si sviluppa “La Strada del Vino e dell’Arte”.
    In questo paesaggio sono state inserite grandi sculture di artisti contemporanei (Pierucci, Sforna, Pizzoni, Miniucchi, Giuman, De Felice, Liberatore, Caruso, Sguanci, Mastroianni, Carroli, Lorenzetti, Roca-Rey, Carrino, Giuliani, Marotta, Mattiacci, Staccioli, Trubbiani, Cascella, Magnoni, Brook, Corsucci), volute dalla Pro Loco di Brufa, dal Comune di Torgiano e dalla Provincia di Perugia per creare dei punti di attrazione per lo sguardo.

    Mappa Parco di sculture di Brufa

    Parco di sculture di Brufa – Località Brufa – 6089 Torgiano Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 988601 – Fax: 075 982128 E-mail: ufficio-turismo@comune.torgiano.pg.it “Scultori a Brufa”, parco di sculture en plein air, fu ideato nel 1987 invitando uno scultore all’anno ad esporre i propri lavori per le strade che dominano i vigneti e le piazzette…

  • Necropoli di Caldane – Castel Viscardo: informazioni pratiche e mappa tematica

    Necropoli di Caldane – Località Caldane – 5014 Castel Viscardo
    Tipo: Area archeologica

    Apertura:

    Tel: 0763 361010 – Fax: 0763 361621

    E-mail: info@comune.castelviscardo.tr.it

    Compresa nel Parco Archeologico e Ambientale dell’Orvietano (PAAO), la necropoli si estende in un’area boscosa a nord-ovest di Castel Viscardo, nella valle del fiume Paglia.
    In luce dal 1986, è costituita da tombe a camera di modeste dimensioni, scavate nella roccia e precedute da un breve corridoio d’accesso (dromos). Ritrovate in parte già manomesse, quelle intatte contenevano ceramiche dipinte di produzione orvietana, buccheri, ma anche oggetti in metallo, come uno specchio etrusco in bronzo, inciso con raffigurazioni mitologiche.
    La necropoli risale per gran parte alla seconda metà del VI secolo a.C

    Mappa Necropoli di Caldane

    Necropoli di Caldane – Località Caldane – 5014 Castel Viscardo Tipo: Area archeologica Apertura: Tel: 0763 361010 – Fax: 0763 361621 E-mail: info@comune.castelviscardo.tr.it Compresa nel Parco Archeologico e Ambientale dell’Orvietano (PAAO), la necropoli si estende in un’area boscosa a nord-ovest di Castel Viscardo, nella valle del fiume Paglia. In luce dal 1986, è costituita da…

  • Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione”, Garavelle – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione”, Garavelle – Località Garavelle – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8552119 – Fax: 075 8557574

    E-mail: cultura@ilpoliedro.org

    Il Museo si trova nella periferia sud di Città di Castello, nella casa colonica di pertinenza di villa Capelletti. Istituito nel 1974 il museo è uno dei primi esempi realizzati in Italia di raccolta di oggetti legati alla tradizione contadina. Nelle successive sale sono documentate le lavorazioni artigianali necessarie alla produzione di beni di consumo quotidiani e alla loro conservazione nel pieno rispetto delle abitudini dell’economia domestica del tempo. La visita comincia a piano terra dove si trovano la bottega del fabbro con conservati mantice in cuoio e arnesi di uso comune, le stalle con oggetti per l’uso e la cura degli animali come gioghi, trinciaforaggi, finimenti e ceste e la cantina con fiaschi, imbuti, botti, tine e torchi. Nel locale adibito a frantoio, oltre gli orci, le anfore per olio e le ceste, è conservata una macina di pietra e un gigantesco torchio del settecento. Al piano superiore è la grande cucina, tipica della famiglia patriarcale, con il focolare in pietra e il soffitto da cui pende l’uva messa ad appassire per fare il vinsanto mentre alle pareti sono piccoli strumenti da lavoro di tutti i giorni come passini per pomodori, “battilarde” consunte, “grattacascie” di varie forme e setacci per la farina. La camera ha letto è in ferro battuto con materasso riempito di foglie di granturco e lenzuola e coperte realizzate al telaio. Segue la bottega del ciabattino e quella del falegname. Nella grande soffitta sono stati raccolti tutti gli attrezzi necessari alla cernita e alla lavorazione dei cereali, i telai, e gli strumenti necessari alla filatura.

    Mappa Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione”, Garavelle

    Centro delle tradizioni popolari “Livio Dalla Ragione”, Garavelle – Località Garavelle – 6012 Città di Castello Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 8552119 – Fax: 075 8557574 E-mail: cultura@ilpoliedro.org Il Museo si trova nella periferia sud di Città di Castello, nella casa colonica di pertinenza di villa Capelletti. Istituito nel 1974 il museo è uno dei…

  • Museo comunale di Palazzo Santi – Cascia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo comunale di Palazzo Santi – Via Gaetano Palombi – 6043 Cascia
    Tipo: Museo | Palazzo

    Apertura:

    Tel: 0743 751010 – Fax: 0743 751010

    E-mail: palazzosanti@libero.it

    Palazzo Santi si trova nel centro storico di Cascia, nella parte alta della piazza principale intitolata ad Aldo Moro. Il museo ha sede nel palazzo cittadino della facoltosa famiglia Santi che all’inizio del XVII secolo raggiunse l’apice della ricchezza e del prestigio politico. Fu Pierluigi il membro più influente e fu sempre lui che tra il 1600 e 1601 volle il restauro e in parte la ricostruzione del palazzo, gravemente danneggiato dal terremoto del 1599. Il palazzo è parte del circuito museale cittadino insieme alla vicina chiesa di Sant’Antonio Abate. Inaugurato nel 1997, espone materiali per lo più provenienti dal territorio circostante. Al piano terra la biglietteria-bookshop, ricavata dall’arredo di un’antica farmacia cittadina, introduce a due sale destinate alla raccolta archeologica, una delle quali ospita il corredo funerario della tomba ellenistica (III-II secolo a.C.) rinvenuta nella vicina località di Maltignano. Al piano nobile sono esposte, secondo un criterio tipologico, le opere di maggior pregio della raccolta. In particolare, spicca per qualità la sezione delle sculture che comprende opere lignee, in terracotta, stucco e pietra databili tra il XIII ed il XV secolo, tra cui la Madonna di Poggioprimocaso, detta Madonna rosa, monumentale esempio della fiorente produzione di Madonne lignee policrome di cui il territorio è ricco. Una sezione del museo conserva opere pittoriche di Lazzaro Baldi e Domenico Corvi. Un piccolo ambiente è dedicato al cardinale Fausto Poli, potente segretario di papa Urbano VIII, originario della zona. E’ presente nella collezione anche un Vesperbild in gesso del XV secolo. Il Vesperbild è un’iconografia della Pietà di origine franco-renana, legata agli ordini mendicanti e agli ambienti mistici. I numerosi esemplari di questo tema ancora oggi conservati in Umbria, da Spello a Visso, da Preci a Narni, fanno pensare all’esistenza di botteghe specializzate nel territorio.

    Mappa Museo comunale di Palazzo Santi

    Museo comunale di Palazzo Santi – Via Gaetano Palombi – 6043 Cascia Tipo: Museo | Palazzo Apertura: Tel: 0743 751010 – Fax: 0743 751010 E-mail: palazzosanti@libero.it Palazzo Santi si trova nel centro storico di Cascia, nella parte alta della piazza principale intitolata ad Aldo Moro. Il museo ha sede nel palazzo cittadino della facoltosa famiglia…

  • Museo dei Cicli geologici – Allerona: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo dei Cicli geologici – Piazza A. Lupi – 5011 Allerona
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 628312 – Fax: 0763 628117

    E-mail: info@comune.allerona.tr.it

    Istituito nel 2003 all’interno della sede del Comune, il museo documenta la storia geologica dell’Umbria sud-occidentale. Vi si conservano fossili marini pleistocenici (resti di balene, denti di squalo, molluschi, ricci, coralli ecc.) e altri reperti geologici e botanici provenienti dal territorio intorno Allerona. Il museo promuove inoltre ricerche scientifiche, programmi di educazione ambientale ed escursioni tematiche sul territorio, in collegamento con il Laboratorio Ambiente Distrettuale della scuola di Allerona.

    Mappa Museo dei Cicli geologici

    Museo dei Cicli geologici – Piazza A. Lupi – 5011 Allerona Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 628312 – Fax: 0763 628117 E-mail: info@comune.allerona.tr.it Istituito nel 2003 all’interno della sede del Comune, il museo documenta la storia geologica dell’Umbria sud-occidentale. Vi si conservano fossili marini pleistocenici (resti di balene, denti di squalo, molluschi, ricci, coralli ecc.)…

  • Raccolta fermodellistica “Gioacchino Capelletti”, Garavelle – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Raccolta fermodellistica “Gioacchino Capelletti”, Garavelle – Località Garavelle – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8552119 – Fax: 075 8557574

    E-mail: cultura@ilpoliedro.org

    Il Museo del Modellismo Ferroviario si trova nella periferia sud di Città di Castello, in villa Capelletti. La Villa, residenza gentilizia cinquecentesca recentemente restaurata, è ricordata nelle carte storiche cittadine come proprietà del Cardinal Vitelli, potente prelato tifernate legato alla famiglia Medici di Firenze. Appartenne poi al Marchese Gioacchino Capelletti, discendente di Giulietta Capuleti, che sin da ragazzo ebbe una fortissima passione per il modellismo e per le macchine che lo portò nell’arco della sua lunga vita a mettere insieme una ricca collezione donata, insieme alla villa, al Comune di Città di Castello. Il Museo fa parte, con il Centro delle tradizioni popolari “Livio dalla Ragione”, del complesso museale Garavelle. L’area espositiva del museo è attualmente articolata sul primo piano della villa negli ariosi saloni, nei salottini e nelle camere un tempo residenza della famiglia Capelletti. La raccolta, donata con la villa alla Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello nel 1963, è composta da oltre 150 modelli di macchine in scala 1:20 e 1:40. Le undici locomotive a vapore ancora funzionanti, le diciassette carrozze viaggiatori, gli ottantotto carri merci insieme ai modelli di macchine a vapore per l’agricoltura e per la manutenzione stradale e al diorama di una stazione d’epoca fanno della raccolta uno degli esemplari di settore più importanti d’Italia e forse d’Europa.

    Mappa Raccolta fermodellistica “Gioacchino Capelletti”, Garavelle

    Raccolta fermodellistica “Gioacchino Capelletti”, Garavelle – Località Garavelle – 6012 Città di Castello Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 8552119 – Fax: 075 8557574 E-mail: cultura@ilpoliedro.org Il Museo del Modellismo Ferroviario si trova nella periferia sud di Città di Castello, in villa Capelletti. La Villa, residenza gentilizia cinquecentesca recentemente restaurata, è ricordata nelle carte storiche cittadine…

  • Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo – Trevi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo – Largo Don Bosco – 6039 Trevi
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 381628 – Fax: 0742 381628

    E-mail: trevi@sistemamuseo.it

    Il complesso museale allestito all’interno dell’ex convento di San Francesco, edificato a partire dal XIII secolo, ricostruito e decorato nella prima metà del XVII, con un chiostro esterno affrescato da Bernardino Gagliardi con le Storie della vita di San Francesco, sorge nel centro storico di Trevi e ospita la Raccolta d’arte di San Francesco e il Museo della Civiltà dell’ulivo. In particolare, la Raccolta d’arte di San Francesco, rinomata per le importanti opere due-trecentesche di scuola umbra e i dipinti su tela eseguiti tra il XVI e XVIII secolo, si articola in due distinte sezioni. Al piano terra, disposta su tre sale, si trova la sezione archeologica, che raccoglie reperti italici e di epoca romana e un corredo funebre proveniente dalla necropoli longobarda della vicina Pietrarossa. Nello stesso piano è ospitata una sezione dedicata alla città e al territorio con materiali che ne documentano gli sviluppi. La sezione storico-artistica, allestita ai piani superiori, espone opere entrate a far parte della raccolta in seguito alle demaniazioni del patrimonio ecclesiastico avvenute dopo l’unità nazionale. Si tratta prevalentemente di tavole trecentesche e di importanti dipinti su tela eseguiti tra il XVI e XVIII secolo, tra cui di particolare interesse è L’Assunzione della Vergine del veronese Alessandro Turchi detto l’Orbetto. Tra le opere raccolte spiccano in particolare il Gonfalone processionale raffigurante La Madonna della Misericordia e Monogramma, eseguito nella seconda metà del XV secolo da un seguace di Niccolò Alunno e L’Incoronazione della Vergine, del 1522, eseguita da Giovanni di Pietro detto lo Spagna per l’altare maggiore della chiesa di San Martino. Nell’allestimento, numerosi sono i rimandi ai luoghi di provenienza delle opere, primo fra tutti il vicino santuario della Madonna delle Lacrime, di proprietà comunale, che ospita affreschi dello Spagna e del Perugino. All’interno del complesso si trova anche il Museo della Civiltà dell’ulivo, interamente dedicato all’olio extra vergine di oliva DOP. Lo spazio è articolato in quattro sezioni: Botanica; Conosciamo l’olio e l’ulivo; L’ulivo simbolo di pace e Storia dell’ulivo. Attraverso pannelli informativi, postazioni multimediali, reperti archeologici e macchine olearie, il museo documenta i diversi aspetti legati alla coltura dell’ulivo, che così fortemente caratterizza il paesaggio delle colline circostanti e l’economia di tutto il territorio. Un vero e proprio viaggio, con audio-guida, nel microcosmo legato alla produzione dell’olio. Fa parte del Circuito museale cittadino, insieme alla Raccolta d’arte di San Francesco e al Museo della Civiltà dell’ulivo anche Palazzo Lucarini, con i suoi spazi dedicati alla promozione dell’arte contemporanea mediante mostre e manifestazioni complementari.

    https://www.sistemamuseo.it/ita/2/musei/53/trevi-umbria-raccolta-darte-di-san-francesco-e-museo-della-civilta-dellulivo/

    Mappa Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo

    Raccolta d’arte di San Francesco e Museo della Civiltà dell’Ulivo – Largo Don Bosco – 6039 Trevi Tipo: Museo Apertura: Tel: 0742 381628 – Fax: 0742 381628 E-mail: trevi@sistemamuseo.it Il complesso museale allestito all’interno dell’ex convento di San Francesco, edificato a partire dal XIII secolo, ricostruito e decorato nella prima metà del XVII, con un…

  • Museo civico Palazzo dei Consoli – Gubbio: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo civico Palazzo dei Consoli – Piazza Grande – 6024 Gubbio
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 9274298 – Fax: 075 9274298

    E-mail: museo@gubbiocm.it

    Il Museo civico di Gubbio si trova all’interno del palazzo dei Consoli, nel centro storico della città. L’edificio è ben visibile anche da lontano; la sua facciata prospetta infatti sulla piazza Grande, terrazza pensile, fulcro politico della Gubbio trecentesca. Il palazzo dei Consoli venne costruito nel XIV secolo per essere la residenza della suprema magistratura del libero comune ed attualmente è sede del Museo civico della città di Gubbio. Il Museo civico di Gubbio merita sicuramente una visita non solo per lo scenario suggestivo in cui si inserisce, ma soprattutto per le raccolte d’arte che si trovano al suo interno. La raccolta archeologica conserva le famosissime Tavole eugubine, il più importante documento in lingua umbra e la più ampia descrizione di riti religiosi mai rinvenuta. Importanti sono anche le opere della pinacoteca come il Crocifisso ligneo opera del Maestro della Croce di Gubbio e il gonfalone di Sinibaldo Ibi, raffigurante la Madonna della Misericordia e Sant’Ubaldo. Il museo si compone di diverse sezioni. La raccolta archeologica è tra le più ricche dell’Umbria ed include reperti risalenti all’epoca umbra e romana, alcune iscrizioni e una cospicua raccolta numismatica. Il cuore della raccolta è rappresentato delle Tavole eugubine, sette lastre bronzee incise che rappresentano il più importante testo in lingua umbra ad oggi conosciuto. Degna di nota è anche la raccolta di ceramica, allestita nella sala della loggetta e lungo il corridoio segreto, che raccoglie maioliche che vanno dal XIV al XIX secolo. Tra queste spicca la produzione rinascimentale di Mastro Giorgio Andreoli che rese celebre la tecnica eugubina del lustro rosso e dorato.Nel museo è altresì documentata la produzione dei protagonisti del revival ottocentesco, che a Gubbio ebbero i nomi di Angelico Fabbri, Luigi Carocci, Giovanni Spinaci, Giuseppe Magni e Antonio Passalboni. Va anche segnalata l’opportuna e felice esposizione di corredi farmaceutici, tra cui spiccano originali duomi d’alambicco in terracotte rossa, tutti prodotti a Gubbio tra il XVIII e il XIX secolo.Recentemente la collezione ceramica”si è arricchita di una sezione dedicata ad Aldo Ajò (1901-1982), poliedrico e prolifico artista. Le sale del piano nobile del palazzo ospitano la pinacoteca civica. La raccolta comprende grandi croci dipinte come il Crocifisso ligneo opera del Maestro della Croce di Gubbio e polittici su tavola come il reliquiario miniato del XIV secolo. All’interno della collezione sono inoltre presenti affreschi staccati provenienti da chiese della città eseguiti da pittori eugubini nel XIV secolo e numerose opere realizzate tra XVI e XVII secolo da artisti forestieri e locali. Tra questi spiccano gli eugubini Pietro Paolo Baldinacci, Benedetto e Virgilio Nucci, Federico Brunori, Felice Damiani ed i perugini Orlando Merlini e Sinibaldo Ibi. Al piano terra del museo sono state recentemente inaugurate due nuove sezioni: una illustra opere, documenti ed oggetti del Risorgimento italiano ed eugubino, l’altra espone una collezione di antichi oggetti orientali, provenienti da India, Tibet e sud-est asiatico, donati al Comune di Gubbio negli anni ’20 del secolo scorso.

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    Mappa Museo civico Palazzo dei Consoli

    Museo civico Palazzo dei Consoli – Piazza Grande – 6024 Gubbio Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 9274298 – Fax: 075 9274298 E-mail: museo@gubbiocm.it Il Museo civico di Gubbio si trova all’interno del palazzo dei Consoli, nel centro storico della città. L’edificio è ben visibile anche da lontano; la sua facciata prospetta infatti sulla piazza Grande,…

  • Pozzo di San Patrizio – Orvieto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Pozzo di San Patrizio – Viale Sangallo – 5018 Orvieto
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0763 343768 – Fax: 0763 344664

    E-mail: orvieto@sistemamuseo.it

    Il pozzo si trova in posizione panoramica al centro di Orvieto. Fu realizzato per volere di papa Clemente VII, rifugiatosi ad Orvieto durante il sacco di Roma del 1527. Il progetto fu affidato al fiorentino Antonio da Sangallo il Giovane. I lavori finirono nel 1537. A sezione circolare è profondo sessantadue metri e largo tredici. Intorno alla canna del pozzo girano a spirale due scale a chiocciola progettate in maniera tale da correre sovrapposte l’una all’altra senza però comunicare tra loro. Ogni scala ha duecentoquarantotto scalini comodissimi, facili da scendere anche per le bestie da soma. In fondo alla canna un piccolo ponte collega le due scale. La parte esterna del pozzo, consiste in una larga e bassa costruzione cilindrica, è decorata da gigli farnesiani di papa Paolo III, succeduto a Clemente VII. All’ingresso la lapide quod natura munimento inviderat industria adiecit (ciò che non aveva dato la natura, procurò l’industria) celebra la potenza dell’ingegneria umana capace di sopperire alle carenze naturali come la mancanza di acqua in città. Papa Clemente VII non vide mai realizzata l’opera, che fu portata a termine da Simone Mosca nel 1543, quando sul soglio pontificio sedeva Paolo III. Il pozzo della Rocca, questo era il suo nome in principio, soltanto nell’Ottocento assunse la denominazione proverbiale di San Patrizio, quando la rocca aveva perduto la sua funzione militare. Il nome del Pozzo non ha alcuna attinenza con personaggi del luogo, ma fa riferimento all’abisso irlandese dove era solito pregare san Patrizio. Durante la costruzione del pozzo vennero ritrovati numerosi reperti archeologici risalenti all’epoca etrusca.

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    Mappa Pozzo di San Patrizio

    Pozzo di San Patrizio – Viale Sangallo – 5018 Orvieto Tipo: Museo Apertura: Tel: 0763 343768 – Fax: 0763 344664 E-mail: orvieto@sistemamuseo.it Il pozzo si trova in posizione panoramica al centro di Orvieto. Fu realizzato per volere di papa Clemente VII, rifugiatosi ad Orvieto durante il sacco di Roma del 1527. Il progetto fu affidato…