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Categoria: Umbria Cultura

  • Centro di documentazione Baronio Vincenzi – Museo delle Mummie di Borgo Cerreto – Cerreto di Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro di documentazione Baronio Vincenzi – Museo delle Mummie di Borgo Cerreto – via della Torre – 6041 Cerreto di Spoleto
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: – Fax:

    E-mail: info@dimensionenatura.net

    Il Centro di documentazione “Baronio Vincenzi” intende essere un polo scientifico e culturale che approfondisce la vita e le opere del medico e chirurgo attivo a Cerreto di Spoleto tra la fine del Cinquecento e i primi anni del Seicento e, allo stesso tempo, espone una consistente raccolta di reperti antropologici. Ospitato all’interno dell’ex chiesa cinquecentesca dei SS. Gesù e Maria, è articolato in tre sezioni principali: una sala polivalente a livello stradale, due sale espositive per i reperti antropologici nei locali delle cripte e un laboratorio di studio e ricerca nel livello più basso dell’edificio. Vi sono ventitré mummie di uomini, donne e bambini, con uno stato di conservazione diversificato che va dalla completa mummificazione, riscontrata in otto individui, alla mummificazione parziale, per sette individui, fino alla totale scheletrizzazione riscontrata in otto corpi. L’analisi dei corpi rinvenuti insieme all’indagine paleopatologica ha permesso, inoltre, di diagnosticare casi di malattie che colpirono la popolazione locale tra il XVIII e la metà del XIX secolo. Di estremo interesse per la storia della chirurgia cranica nell’Umbria di fine Rinascimento è la presenza di un cranio appartenente ad un maschio giovane-adulto di circa 20-25 anni, con trapanazione e lunga sopravvivenza.

    Mappa Centro di documentazione Baronio Vincenzi – Museo delle Mummie di Borgo Cerreto

    Centro di documentazione Baronio Vincenzi – Museo delle Mummie di Borgo Cerreto – via della Torre – 6041 Cerreto di Spoleto Tipo: Museo Apertura: Tel: – Fax: E-mail: info@dimensionenatura.net Il Centro di documentazione “Baronio Vincenzi” intende essere un polo scientifico e culturale che approfondisce la vita e le opere del medico e chirurgo attivo a…

  • Museo della civiltà contadina – Todi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della civiltà contadina – Località Pian di Porto – Bodoglie Alte – 6059 Todi
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8989402 – Fax: 075 8989402

    E-mail:

    Il museo si trova a Bodoglie Alte, a pochi chilometri dal centro di Todi.
    Visitabile dal 1987, il Museo di Bodoglie è sorto grazie all’iniziativa di Tersilio Foglietti, ex mezzadro, e poi imprenditore nel settore dei mobili, che ha riversato la sua esperienza di contadino in una trentennale, appassionata ricerca di utensili, attrezzi e macchinari in grado di rappresentare la più tipica civiltà rurale umbra.
    Il Museo occupa gli spazi di una costruzione un tempo adibita a fienile, secondo una suddivisione tematica che riflette la tipica distribuzione degli ambienti di una casa contadina.Il Museo occupa gli spazi di una costruzione un tempo adibita a fienile, secondo una suddivisione tematica che riflette la tipica distribuzione degli ambienti di una casa contadina.

    Il percorso prende avvio dalla cucina, che ospita l’insaccatrice – tradizionale utensile per la lavorazione delle salsicce –, il lavandino, la “madia” per impastare il pane e la “battilarda”, un tagliere che serviva a tritare il lardo, poi utilizzato per insaporire i cibi e persino per la preparazione del sapone.
    Nella camera da letto sono stati collocati un letto, con un materasso riempito di foglie di granturco, il “prete” che serviva a scaldarlo e il “girello” per i bambini. Accanto a quest’ultima, la sala dedicata alle attività di tessitura e filatura ospita un pregevole telaio ligneo perfettamente conservato.
    La sala più ampia raccoglie attrezzi per il lavoro dei campi e per le attività artigianali: gli ingegnosi aratri “voltaorecchio” (così definiti perché in grado di rivoltare la terra a destra o a sinistra, a seconda delle necessità, rispetto alla direzione di avanzamento), le selezionatrici e le macine per il grano, nonché utensili da falegname e da “ciabattino”. Vi sono inoltre sistemate numerose “misure” agricole come il sacco, lo staio per prodotti grezzi (olive, cereali), la coppa, il boccale, la foglietta per i prodotti lavorati (olio, farina).
    Nell’aia antistante la struttura, numerosi trattori, tra cui un Ford del 1917 e uno marca Fiat del 1918, testimoniano il passaggio da un’agricoltura condotta con sistemi manuali ad una di tipo meccanizzato.

    Mappa Museo della civiltà contadina

    Museo della civiltà contadina – Località Pian di Porto – Bodoglie Alte – 6059 Todi Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 8989402 – Fax: 075 8989402 E-mail: Il museo si trova a Bodoglie Alte, a pochi chilometri dal centro di Todi. Visitabile dal 1987, il Museo di Bodoglie è sorto grazie all’iniziativa di Tersilio Foglietti, ex…

  • Teatro Nuovo – Spoleto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Teatro Nuovo – Via Filitteria – 6049 Spoleto
    Tipo: Teatro

    Apertura:

    Tel: – Fax: 0743 218641

    E-mail:

    Il teatro Nuovo di Spoleto sorge nel centro storico della città.
    Il Comune ne deliberò la costruzione il 13 febbraio 1846, ritenendo il “Teatro antico angusto, sordo e indecente”. I lavori si protrassero per quasi un ventennio e gli stessi spoletini cercarono di accelerarne il completamento dando fuoco al Teatro Nobile, l’attuale Caio Melisso. Il teatro fu solennemente inaugurato il 3 agosto 1864. Si tratta di un edificio caratterizzato da una pianta a ferro di cavallo sviluppata su quattro ordini di palchi.
    Il progetto complessivo del teatro Nuovo è opera di Ireneo Aleandri, autore anche dello Sferisterio di Macerata e dei teatri di Ascoli e di San Severino. Luigi Masella fu invece incaricato di realizzare le decorazioni a stucco, le pitture della sala ed il sipario. Il pittore romano Carlo Bazzani eseguì il comodino, Pietro Recanatini dipinse le scene a carattere storico, mentre Eugenio Venier si occupò della messa in opera di tutto il macchinario.
    Il rallentamento dei lavori fu dovuto anche ad una questione legale sull’esecuzione del sipario, che fu infine affidato al bergamasco Francesco Colghetti. Nel frattempo, da Parigi arrivava il bozzetto del grandioso lampadario dorato e veniva ordinato l’orologio per l’arco scenico. Si procedeva infine all’esecuzione degli stucchi sulla facciata e dei medaglioni con le effigi dei maestri di musica che veniva affidata allo scultore Biagioli.

    http://www.comunespoleto.gov.it

    Mappa Teatro Nuovo

    Teatro Nuovo – Via Filitteria – 6049 Spoleto Tipo: Teatro Apertura: Tel: – Fax: 0743 218641 E-mail: Il teatro Nuovo di Spoleto sorge nel centro storico della città. Il Comune ne deliberò la costruzione il 13 febbraio 1846, ritenendo il “Teatro antico angusto, sordo e indecente”. I lavori si protrassero per quasi un ventennio e…

  • Museo della Civiltà contadina “I cassetti della memoria” – Campello sul Clitunno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della Civiltà contadina “I cassetti della memoria” – Via Don Nicola Landi – La Bianca – 6042 Campello sul Clitunno
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0743 271946 – Fax:

    E-mail:

    Il museo etnografico della Civiltà contadina “I cassetti della memoria” ha il compito di raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze degli usi e costumi del territo­rio, come un vero e proprio centro di cultura e di ricerca. Si propone, infatti, di appro­fondire i vari aspetti che costi­tuiscono le tradizioni popola­ri: socialità, lavoro, rito, vita quotidiana dell’Umbria cen­trale. La collezione, iniziata nel 1997, comprende oltre mille reperti, ognuno dei quali dotato di una completa scheda scientifica volta ad illustrarne le principali caratteristiche e disponibile sia su supporto informatico che cartaceo, per il visitatore interessato ad una conoscenza più approfondita. Tuttora viva e incessante è la ricerca di nuovo materiale.

    Il museo è situato al piano nobile del suggestivo palazzo Casagrande, una costruzione della fine del XVIII secolo, realizzata su progetto del grande architetto neoclassico Giu­seppe Valadier e collocata proprio nel centro di Campello sul Clitunno, di cui rappresenta un’opera di grande valore storico ed artistico.

    Ogni sezione del museo per­mette al visitatore di cogliere, oltre alla dimensione materia­le, anche l’aspetto simbolico e rituale che gli oggetti di uso quotidiano assumevano nella vita dell’uomo: credenze, pre­giudizi, superstizioni, riti, im­maginazione e fantasia, che hanno sempre accompagnato il lavoro nei campi. L’allesti­mento è stato realizzato in modo da collocare ciascun oggetto all’interno di cicli tematici: ogni strumento di la­voro rivive così la propria sto­ria, perfettamente ambientato nei luoghi dove veniva normalmente usato.

    http://www.comune.campello.pg.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=193&explicit=SI

    Mappa Museo della Civiltà contadina “I cassetti della memoria”

    Museo della Civiltà contadina “I cassetti della memoria” – Via Don Nicola Landi – La Bianca – 6042 Campello sul Clitunno Tipo: Museo Apertura: Tel: 0743 271946 – Fax: E-mail: Il museo etnografico della Civiltà contadina “I cassetti della memoria” ha il compito di raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze degli usi e costumi del…

  • Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta – Piegaro: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta – Località Pietrafitta – 6066 Piegaro
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 839356 – Fax:

    E-mail:

    Il museo è momentaneamente chiuso.
    Nella struttura, realizzata appositamente e che consta di oltre 3000 metri quadrati, è esposta una delle maggiori raccolte a livello europeo di reperti fossili di mammiferi, rettili, anfibi e insetti risalenti al Pleistocene inferiore (1,6 – 1,4 milioni di anni fa). I resti dei mammiferi di grandi dimensioni sono esposti nelle culle (così vengono chiamati i nuclei che contengono i fossili nella giacitura di scavo), contornate da un allestimento pensato in modo comunicativo e didattico. I reperti sono stati restaurati solo in parte e si continuerà a farlo anche a museo aperto, dal momento che è previsto un laboratorio di restauro al suo interno. I fossili provengono da un grande giacimento di lignite che si trova a breve distanza dal museo e l’intitolazione del museo ricorda il dipendente della miniera che per primo raccolse e salvò dalla distruzione l’importante scoperta. L’attività mineraria sviluppatasi nel Bacino di Pietrafitta, con il suo bagaglio di “archeologia industriale”, intesa non solo come storia delle opere e dei macchinari utilizzati dall’industria, ma soprattutto come vicende di quanti hanno lavorato nella miniera e quindi storia sociale di un particolare ambito industriale e geografico, costituisce un ulteriore elemento a riconferma dell’importanza culturale dell’area.

    Mappa Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta

    Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta – Località Pietrafitta – 6066 Piegaro Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 839356 – Fax: E-mail: Il museo è momentaneamente chiuso. Nella struttura, realizzata appositamente e che consta di oltre 3000 metri quadrati, è esposta una delle maggiori raccolte a livello europeo di reperti fossili di mammiferi, rettili, anfibi e…

  • Villa Fidelia – Spello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Villa Fidelia – Località San Fedele – 6038 Spello
    Tipo: Villa

    Apertura:

    Tel: 0742 652547 – Fax:

    E-mail:

    La villa si trova poco distante dal centro storico di Spello, in prossimità dell’anfiteatro romano e della chiesa romanica di San Claudio. L’antichissimo insediamento romano sul quale sorge la villa era costituito da un’ampia zona sacra, nella quale si collocavano il cosiddetto tempio di Venere, il Teatro e le Terme.
    Il primitivo impianto, viene fatto costruire nel XVI secolo dai conti Acuti Urbani di San Lorenzo. Nel ‘700, la villa passa a Donna Teresa Pamphili Grillo che provvede a trasformare ed ampliare la residenza fatta costruire dagli Urbani e ad impiantare il giardino all’italiana. Alla sua morte, la proprietà perviene prima ai conti Sperelli e, successivamente, al ricchissimo proprietario terriero Gregorio Piermarini, che operò notevoli trasformazione ed ampliamenti, tra il 1805 ed il 1830. Dopo alterne vicende, nel 1923, la villa viene acquistata dall’ingegnere Decio Costanzi che fraziona il complesso vendendo la parte più antica alle Suore Missionarie d’Egitto e la restante parte, comprendente il Casino, i giardini e gli annessi, alla Provincia di Perugia.
    L’aspetto più rilevante della villa è costituito dalle straordinarie sistemazioni esterne che hanno dato origine al giardino vesuviano d’ingresso, al galoppatoio, al giardino all’italiana e al parco col boschetto di cipressi. Il giardino denominato “vesuviano” o barocco ubicato in prossimità dell’ingresso, è progettato su un ripido piano inclinato che conduce al portone d’ingresso del casino. Delimitato sui lati lunghi da un doppio filare di maestosi cipressi, è formato da tondeggianti terrazzamenti raccordati da sinuose scalinate a cui si alternano brevi spazi erbosi con siepi di bosso sapientemente modellate in singolari forme. Protagonista della composizione è la bella fontana a esedra, collocata in posizione centrale, dotata di statua raffigurante Diana, dea della caccia, e chiusa alla sommità dall’elegante quinta che nasconde la cisterna, ornata di nicchie e sormontata dall’orologio. Giustapposto a questo singolare giardino, nel Novecento, fu costruito l’ampio galoppatoio dalla circiforme sagoma.
    Di più antico impianto è il giardino all’italiana, risalente al XVIII secolo, situato sul retro del casino. Il giardino, di forma rettangolare stretta e allungata su oltre 150 metri, è attualmente suddiviso in quattro grandi aiuole principali doppiamente bordate da siepi di bosso e a loro volta ripartite in quattro più piccole aiuole. I parterres erbosi interni erano totalmente occupati da roseti. Una grande quantità di vasi di agrumi ornano i bordi del giardino che in primavera si arricchisce del loro inebriante profumo. Il margine rivolto a monte è alberato da filari di cipressi, principali protagonisti della composizione che comprende anche il bel parco ed il fitto boschetto di lecci.
    Nella villa furono ospitati la regina Giovanna e re Boris di Bulgaria durante il loro viaggio di nozze nel 1930.
    La villa ospita nel suo parco, spettacoli teatrali, concerti ed eventi operistici. Dal 2003 è sede di esposizioni temporanee.

    Mappa Villa Fidelia

    Villa Fidelia – Località San Fedele – 6038 Spello Tipo: Villa Apertura: Tel: 0742 652547 – Fax: E-mail: La villa si trova poco distante dal centro storico di Spello, in prossimità dell’anfiteatro romano e della chiesa romanica di San Claudio. L’antichissimo insediamento romano sul quale sorge la villa era costituito da un’ampia zona sacra, nella…

  • Mostra permanente di arnesi e strumenti della civiltà contadina – Montecastrilli: informazioni pratiche e mappa tematica

    Mostra permanente di arnesi e strumenti della civiltà contadina – Via delle Rose, Loc. Castel dell’Aquila – 5026 Montecastrilli
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0744 935114 – Fax:

    E-mail:

    Aperto una prima volta nel 1985 come esposizione temporanea, il Museo di Castel dell’Aquila è dal 1988 stabilmente ospitato nei locali della scuola media del paese.
    La collezione è frutto del lavoro dei membri del Circolo Culturale “Don Vincenzo Luchetti”, cui si deve la raccolta di utensili presso le famiglie del luogo. Gli oggetti oggi nel museo sono ben 3.500 e tutti inventariati.
    Il grande ambiente che ospita il museo è suddiviso nei tipici spazi di una casa colonica mezzadrile: la cucina-salone, con l’immancabile camino e la credenza a muro; la camera da letto, con il prete e gli oggetti del mondo infantile (il “camminarello”, il fasciatoio e il “guardiolo”); la stanza dei lavori artigianali femminili, dove sono custoditi gli utensili che le donne usavano per ricamare e filare la canapa e la lana, spesso assistite dai bambini che con i “naspi” riavvolgevano il filo; la sala dei lavori artigianali maschili, dove trova spazio la “gigliara”, utensile per setacciare i semi che veniva fatto roteare appendendolo al soffitto, gli attrezzi da “ciabattino” e gli strumenti per i lavori dei campi.
    Tutta l’esposizione ha come asse tematico la cultura del “riutilizzo”. L’esigua economia contadina imponeva infatti l’ottimizzazione delle risorse e dunque il recupero di tutti gli oggetti, spesso riconvertiti per altre funzioni: dalle boccette dei medicinali, utili a fabbricare piccoli lumi,ai piatti aggiustati con l’“appuntapiatti”, sorta di rudimentale trapano che consentiva di praticare fori per ricomporre i cocci, al caldaio riutilizzato a mo’ di imbuto, alla griglia per la carne dotata di un contenitore per raccogliere il grasso da riutilizzare come condimento e sapone.

    Mappa Mostra permanente di arnesi e strumenti della civiltà contadina

    Mostra permanente di arnesi e strumenti della civiltà contadina – Via delle Rose, Loc. Castel dell’Aquila – 5026 Montecastrilli Tipo: Museo Apertura: Tel: 0744 935114 – Fax: E-mail: Aperto una prima volta nel 1985 come esposizione temporanea, il Museo di Castel dell’Aquila è dal 1988 stabilmente ospitato nei locali della scuola media del paese. La…

  • Ipogeo di San Manno – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ipogeo di San Manno – via San Manno – Località Ferro di Cavallo – 6121 Perugia
    Tipo: Area archeologica

    Apertura:

    Tel: 075 5057190 | 349 6237367 – Fax:

    E-mail:

    Poco distante dalla città di Perugia, in località Ferro di Cavallo, si trova all’interno della casa medievale dei Cavalieri di Malta. L’ipogeo è costituito da un ampio vano rettangolare con copertura a volta, rivestito da blocchi di travertino, perfettamente allineati e commessi a secco. Sui lati lunghi si aprono simmetricamente due piccole camere quadrate, anch’esse con copertura a volta. Sopra l’arco di accesso della cella di sinistra è incisa una lunga iscrizione etrusca che corre su tre righe di diversa lunghezza. Il testo menziona la tomba costruita da Aule e Larth della famiglia Precu. Sono ricordati il padre Larth e la madre, della famiglia Cestna.

    Mappa Ipogeo di San Manno

    Ipogeo di San Manno – via San Manno – Località Ferro di Cavallo – 6121 Perugia Tipo: Area archeologica Apertura: Tel: 075 5057190 | 349 6237367 – Fax: E-mail: Poco distante dalla città di Perugia, in località Ferro di Cavallo, si trova all’interno della casa medievale dei Cavalieri di Malta. L’ipogeo è costituito da un…

  • Stabilimento chimico di Nera Montoro – Narni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Stabilimento chimico di Nera Montoro – Via Dello Stabilimento – 5035 Narni
    Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Prodotti chimici

    Apertura:

    Tel: 0744 7581 – Fax:

    E-mail:

    Il complesso industriale era destinato principalmente alla produzione di ammoniaca sintetica e derivati. Costituisce la parte più significativa del polo chimico che si estende nell’ampia piana al di sotto dell’abitato di Nera Montoro, frutto di due interventi risalenti al 1915 e ai primi anni ’70. Lo stabilimento della Nuova Terni Industrie Chimiche sorge nei pressi della stazione ferroviaria, sulla sponda destra del fiume Nera, mentre i restanti e più recenti impianti sorgono sulla sponda opposta, raggiungibile mediante un ponte. La caratteristica principale dello stabilimento è costituita dall’intrecciarsi delle condutture, che testimoniano il succedersi delle fasi produttive, e dall’emergere di un’incredibile serie di ciminiere, torri e serbatoi delle più varie forme e materiali costruttivi.”Il primo impianto che ha dato vita all’attuale polo industriale sorse nel 1914 per iniziativa della Società Idroelettrica di Villeneuve per produrre clorati. Con la fine della prima guerra mondiale lo stabilimento cessò l’attività e venne ceduto alla Società per l’Alluminio Italiano. L’attività produttiva riprese soltanto nel 1922, quando la Società Italiana Ammoniaca Sintetica (SIAS) lo rilevò e ne avviò la ristrutturazione. Nel 1925 la Società Terni, incorporando la SIAS, integrò nella sua organizzazione lo stabilimento di Nera Montoro che, unico in Italia, si avvaleva del processo Casale per la produzione di ammoniaca sintetica. Dagli anni ’30 fino agli anni ’60 si registrò un processo di ampliamento e di rinnovamento. Nel 1964, in seguito alla ristrutturazione aziendale, le attività elettrochimiche della Terni vennero costituite in società autonoma, la Terni Industrie Chimiche, inserita nel gruppo Finsider, per poi passare all’ENI nel 1967.

    Mappa Stabilimento chimico di Nera Montoro

    Stabilimento chimico di Nera Montoro – Via Dello Stabilimento – 5035 Narni Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Prodotti chimici Apertura: Tel: 0744 7581 – Fax: E-mail: Il complesso industriale era destinato principalmente alla produzione di ammoniaca sintetica e derivati. Costituisce la parte più significativa del polo chimico che si estende nell’ampia piana al…

  • Fornaci Briziarelli Piscille – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Fornaci Briziarelli Piscille – – 6121 Perugia
    Tipo: Archeologia industriale | Cava/miniera | Fornace | Impianto industriale

    Apertura:

    Tel: 075 5016359 – Fax:

    E-mail:

    Il complesso industriale era destinato principalmente alla produzione di laterizi, oltre a recipienti vari, a cominciare da vasi da fiori.

    Si sviluppa in un’area agricola medio collinare, sulla strada che collega Perugia a Ponte San Giovanni, interessando una superficie di circa 1500 mq e comprendendo numerosi fabbricati (9) e due ciminiere. La fornace venne fondata nel 1887 da Ferrini e Paolotti per sfruttare i terreni argillosi delle colline circostanti e fu all’avanguardia nello sviluppo tecnologico. Nei primi anni del ‘900 comprendeva ben 12 forni Hoffmann a fuoco continuo, alimentati da un motore a vapore della potenza di 10HP.

    Alla fine degli anni ’70 il sito è stato chiuso e rilevato dalla Fornaci Briziarelli di Marsciano, che ne ha impiegato gli spazi all’aperto come magazzino di prodotti in laterizio.

    Nell’aprile 2018 è stata firmata la convenzione urbanista tra la società Briziarellifin S.r.l. e il Comune di Perugia per avviare un progetto di recupero dell’area a fini sia residenziali sia commerciali, che comprenderà anche un’area pedonale con piazze e giardini.

    Mappa Fornaci Briziarelli Piscille

    Fornaci Briziarelli Piscille – – 6121 Perugia Tipo: Archeologia industriale | Cava/miniera | Fornace | Impianto industriale Apertura: Tel: 075 5016359 – Fax: E-mail: Il complesso industriale era destinato principalmente alla produzione di laterizi, oltre a recipienti vari, a cominciare da vasi da fiori. Si sviluppa in un’area agricola medio collinare, sulla strada che collega…