listaviaggi.com banner header

Categoria: Umbria Cultura

  • Botteghe artigiane in miniatura – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Botteghe artigiane in miniatura – Piazza Matteotti – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8557698 – Fax:

    E-mail:

    Il museo delle Botteghe artigiane in miniatura è allestito sotto il loggiato Bufalini di piazza Matteotti,nel centro storico cittadino. La raccolta museale è incentrata sulle riproduzioni in scala di ambienti di vita e di lavoro dell’Alta Valle del Tevere e dell’Umbria. Le scene riproducono nei minimi dettagli” interni di botteghe e di case, con le loro suppellettili e attrezzi. La collezione è arricchita da presepi in miniatura (circa settanta), statici o in movimento, e statue da presepe (circa ottocento). I manufatti esposti, in svariati materiali e di epoche diverse, provengono tutti dalle botteghe artigianali del territorio e sono una preziosa testimonianza di attività tradizionali ancora vive.

    Mappa Botteghe artigiane in miniatura

    Botteghe artigiane in miniatura – Piazza Matteotti – 6012 Città di Castello Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 8557698 – Fax: E-mail: Il museo delle Botteghe artigiane in miniatura è allestito sotto il loggiato Bufalini di piazza Matteotti,nel centro storico cittadino. La raccolta museale è incentrata sulle riproduzioni in scala di ambienti di vita e di…

  • Villa Il Boccaione – Bettona: informazioni pratiche e mappa tematica

    Villa Il Boccaione – – 6084 Bettona
    Tipo: Villa

    Apertura:

    Tel: 075 5741241 – Fax:

    E-mail:

    Mappa Villa Il Boccaione

    Villa Il Boccaione – – 6084 Bettona Tipo: Villa Apertura: Tel: 075 5741241 – Fax: E-mail: Mappa Villa Il Boccaione

  • Palazzo dei Priori – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Palazzo dei Priori – Corso Vannucci – 6121 Perugia
    Tipo: Palazzo

    Apertura:

    Tel: – Fax:

    E-mail:

    Il palazzo dei Priori è collocato ad angolo tra la piazza IV Novembre e corso Vannucci di Perugia.
    Sede della massima autorità politica della città, venne decorato nel corso degli anni dai migliori artisti.
    Il primo nucleo edilizio, risalente agli anni Settanta del XIII secolo, era costituito. Dall’ultimo decennio del Duecento, intorno a un complesso architettonico di proprietà privata si sviluppò il “palatium novum populi”, la cui realizzazione verrà attuata per fasi successive, con il risultato di un’architettura di impianto irregolare, ricca di asimmetrie e movimento.
    Un primo nucleo del palazzo, realizzato tra 1293 e 1297, è costituito dalle tre trifore al secondo piano e dal portale sul lato di piazza, oltre che da dieci trifore che si aprono su corso Vannucci. Durante un primo ampliamento (1333-1337) furono aggiunte sulla facciata di piazza, due trifore ai lati del portale e la scalinata (originariamente non a ventaglio) opera di Ambrogio Maitani (la scalinata semicircolare risale al 1902). Successivamente il volume di destra fu costruito inglobando la preesistente chiesa di San Severo di piazza, anteponendole un portico ad arcate irregolari.
    Nel 1353 il palazzo raggiunse l’attuale via dei Priori. Nel secolo seguente continuò l’ampliamento che, scavalcando via dei Priori con un arco, inglobò anche una torre medievale. Un ulteriore estensione fu effettuata tra 1429 e 1443.
    Salendo la scalinata della facciata di piazza, oltrepassando il portale ad ogiva, sormontato da due copie dei duecenteschi Grifo e Leone bronzei, simboli della città (gli originali sono all’interno del Palazzo) si entra nella sala dei Notari. In origine aula delle assemblee popolari, l’ambiente rettangolare, con una volta sostenuta da otto arconi romanici, è interamente decorata con affreschi raffiguranti leggende, favole e storie bibliche databili all’ultimo decennio del Duecento, forse opera del Maestro del Farneto e del Maestro Espressionista di Santa Chiara, oltre che con stemmi di podestà e capitani del popolo succedutisi nel governo della città.
    La facciata sul corso presenta oltre alla serie di trifore e quadrifore, che alleggeriscono il senso orizzontale della massa muraria, un ricco portale a tutto sesto, databile al XIV secolo, affiancato da pilastri retti da leoni: sul pilastro di sinistra sono raffigurate le allegorie della Magnanimità, della Fertilità e della Superbia. Sul pilastro destro l’Avarizia, l’Abbondanza e Umiltà. I pilastri sono sormontati da due grifi che soggiogano dei vitelli, simbolo dell’arte dei Macellai che commissionò l’opera mentre nell’arcone sono scene della vita dell’uomo. Nella lunetta copie (originali in Galleria Nazionale dell’Umbria) delle statue raffiguranti San Ludovico da Tolosa, San Lorenzo e Sant’Ercolano.
    Al primo piano del Palazzo, sede dell’amministrazione comunale, sono varie pitture murali tra cui degne di nota quelle di Bernardino Pinturicchio nella sala Consiliare. Al terzo piano, sede della Galleria Nazionale dell’Umbria, è la cappella dei Priori, affrescata da Benedetto Bonfigli con Storie della vita di San Ludovico da Tolosa e Sant’Ercolano (1454-1480).
    Nello stesso edificio, lungo corso Vannucci, si trovano anche il Collegio del Cambio, sede della corporazione dei cambiavalute, che conserva preziosi affreschi realizzati tra il 1498 e il 1500 da Pietro Vannucci detto il Perugino, una delle più alte esemplificazioni dell’arte rinascimentale italiana, e quello della Mercanzia, cioè dei mercanti, con un elegante rivestimento in legno di noce e pioppo intagliato probabilmente opera di maestranze d’oltralpe.

    Mappa Palazzo dei Priori

    Palazzo dei Priori – Corso Vannucci – 6121 Perugia Tipo: Palazzo Apertura: Tel: – Fax: E-mail: Il palazzo dei Priori è collocato ad angolo tra la piazza IV Novembre e corso Vannucci di Perugia. Sede della massima autorità politica della città, venne decorato nel corso degli anni dai migliori artisti. Il primo nucleo edilizio, risalente…

  • Elettrocarbonium – Narni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Elettrocarbonium – Via del Lavoro – 5035 Narni
    Tipo: Apparecchiature elettriche | Archeologia industriale | Impianto industriale

    Apertura:

    Tel: – Fax:

    E-mail:

    L’ampia piana che si estende a est dell’abitato di Narni Scalo, tra il tracciato della ferrovia e il corso del fiume Nera, è coperta quasi per intero da un complesso industriale, occupato per una buona metà dallo stabilimento elettrochimico dell’Elettrocarbonium, poi SGL Carbon, destinato alla produzione di elettrodi per forni elettrici e carboni elettrici. Il primo impianto produttivo sorto su quest’area fu quello della Società Italiana per la Concia delle Pelli, costruito nel 1887 per iniziativa del finanziere Alessandro Centurini. La storia dell’Elettrocarbonium S.p.A. iniziò dieci anni dopo (1897) con la costituzione della Società Italiana dei Forni Elettrici (Sife), impegnata nella produzione di carburo di calcio. Questa impresa nel 1900 diede vita alla Società Italiana dell’Elettrocarbonium (Elettro), con la quale avviò in Italia la produzione di elettrodi per l’industria siderurgica ed elettrochimica. Le due società si fusero nel 1917, riunendo in un unico ente gli stabilimenti per la produzione di leghe metalliche al forno elettrico e di carboni elettrici. La denominazione di Elettrocarbonium Spa venne adottata nel 1949 e nel 1954 entrò in funzione il primo impianto di gravitazione degli elettrodi. L’ingresso dei capitali tedeschi della Siemens consentì di avviare una nuova fase espansiva, che si interruppe all’inizio degli anni ’70.

    http://gosourcegroup.com/

    Mappa Elettrocarbonium

    Elettrocarbonium – Via del Lavoro – 5035 Narni Tipo: Apparecchiature elettriche | Archeologia industriale | Impianto industriale Apertura: Tel: – Fax: E-mail: ” L’ampia piana che si estende a est dell’abitato di Narni Scalo, tra il tracciato della ferrovia e il corso del fiume Nera, è coperta quasi per intero da un complesso industriale, occupato…

  • Ex Officine Bosco – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ex Officine Bosco – Piazzale A. Bosco – 5100 Terni
    Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Industria meccanica

    Apertura:

    Tel: – Fax:

    E-mail:

    Il complesso industriale era inizialmente destinato alla progettazione e alla costruzione di macchinari per l’agricoltura locale. Nacque nel 1890 come piccolo insediamento a ridosso della Porta Spoletina, punta estrema a nord delle mura di Terni, per iniziativa del tecnico torinese Antonio Bosco. L’edificio era dapprima costituito da una piccola officina meccanica con annessa fonderia di bronzo. Orientata la produzione verso la lavorazione di ferro e acciaio per la costruzione di macchinari metallici e la produzione di oggetti fusi in bronzo (1910), le Officine produssero importanti realizzazioni nel campo industriale e si ampliarono nell’area compresa tra la Porta e il torrente Serra. Si sviluppano infine occupando la vasta area a nord della strada Spoletina (o Flaminia), inglobata nel 1939, fino alla stazione ferroviaria, costituendosi come vera e propria cittadella industriale” interessando circa 40.000 mq e con una superficie coperta di circa 20.000 mq. La seconda guerra mondiale provocò la distruzione di alcuni edifici, il cui ripristino fu possibile grazie alla concessione di finanziamenti da parte di istituti di credito. La crisi del settore meccanico tra il 1958 ed il 1963 comportò la soppressione della fonderia, l’entrata di capitale straniero nella società e la definitiva uscita di scena della famiglia Bosco (1969). Negli anni ’70 l’azienda si specializzò nella fornitura di macchinari per l’industria chimica e petrolifera. Il complesso delle officine Bosco, parzialmente demolito nel 1985, è stato recuperato con fondi europei e trasformato nell’attuale centro multimediale. Oggi l’area è occupata da un parcheggio, da un Centro Multimediale e da un Istituto professionale.

    Mappa Ex Officine Bosco

    Ex Officine Bosco – Piazzale A. Bosco – 5100 Terni Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Industria meccanica Apertura: Tel: – Fax: E-mail: Il complesso industriale era inizialmente destinato alla progettazione e alla costruzione di macchinari per l’agricoltura locale. Nacque nel 1890 come piccolo insediamento a ridosso della Porta Spoletina, punta estrema a nord…

  • Ex Stabilimento Elettrochimico di Papigno – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ex Stabilimento Elettrochimico di Papigno – Via Carlo Neri – 5100 Terni
    Tipo: Archeologia industriale | Cava/miniera | Energia elettrica | Impianto industriale | Prodotti chimici

    Apertura:

    Tel: – Fax:

    E-mail:

    Il complesso, ampio 105.450 mq di cui 34.500 coperti, è uno dei più grandi siti di archeologia industriale dell’Italia centrale.

    Collocato all’inizio della Valnerina a solo 1 chilometro dalla Cascata delle Marmore, ha profondamente trasformato questo paesaggio, segnato dagli imponenti edifici in cemento armato e laterizi, dalle condotte forzate per la centrale idroelettrica, dalla cava sul Monte S. Angelo e dalla teleferica in acciaio reticolare per il trasporto della cianamide che supera il corso del Nera.

    Lo stabilimento di Papigno era destinato alla produzione di carburo di calcio, sostanza chimica largamente impiegata nel campo dell’illuminazione, pubblica e privata, a mezzo di gas acetilene. Sorse nel 1901 come principale impianto della Società Italiana del Carburo di Calcio Acetilene e Altri Gas (SICCAG, costituita nel 1896). Nel 1911 venne dotato di una grande centrale idroelettrica per le necessità dei processi elettrochimici e l’energia non utilizzata veniva venduta.

    Venne scelto questo luogo per l’insediamento industriale perché consentiva di ottenere a basso costo le materie prime necessarie per la produzione del carburo di calcio: permetteva infatti di sfruttare il maggior salto utile delle acque derivate dal fiume Velino per la produzione di energia elettrica e i giacimenti di calcare del monte S. Angelo.

    Lo stabilimento elettrochimico venne chiuso nel 1973, mentre fino a metà anni ‘80 rimase in funzione il reparto per la produzione di ossigeno ed idrogeno gestito dalla Terni Siderurgica ad uso del fabbisogno interno della stessa.

    L’area divisa tra l’Ente nazionale idrocarburi e l’Ente nazionale elettricità, è stata acquisita dal Comune tra il 1997 e il 2003 e parzialmente recuperata per creare un centro di produzione cinematografica.

    Lo stabilimento di Papigno era destinato alla produzione di carburo di calcio, sostanza chimica largamente impiegata nel campo dell’illuminazione, pubblica e privata, a mezzo di gas acetilene. Sorse nel 1901 come principale impianto della Società Italiana del Carburo di Calcio Acetilene e Altri Gas (SICCAG, costituita nel 1896). Nel 1911 venne dotato di una grande centrale idroelettrica per le necessità dei processi elettrochimici e l’energia non utilizzata veniva venduta.

    Venne scelto questo luogo per l’insediamento industriale perché consentiva di ottenere a basso costo le materie prime necessarie per la produzione del carburo di calcio: permetteva infatti di sfruttare il maggior salto utile delle acque derivate dal fiume Velino per la produzione di energia elettrica e i giacimenti di calcare del monte S. Angelo.

    Lo stabilimento elettrochimico venne chiuso nel 1973, mentre fino a metà anni ‘80 rimase in funzione il reparto per la produzione di ossigeno ed idrogeno gestito dalla Terni Siderurgica ad uso del fabbisogno interno della stessa.

    L’area divisa tra l’Ente nazionale idrocarburi e l’Ente nazionale elettricità, è stata acquisita dal Comune tra il 1997 e il 2003 e parzialmente recuperata per creare un centro di produzione cinematografica.

    Mappa Ex Stabilimento Elettrochimico di Papigno

    Ex Stabilimento Elettrochimico di Papigno – Via Carlo Neri – 5100 Terni Tipo: Archeologia industriale | Cava/miniera | Energia elettrica | Impianto industriale | Prodotti chimici Apertura: Tel: – Fax: E-mail: Il complesso, ampio 105.450 mq di cui 34.500 coperti, è uno dei più grandi siti di archeologia industriale dell’Italia centrale. Collocato all’inizio della Valnerina…

  • Ex Stabilimento Elettrochimico di Collestatte – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Ex Stabilimento Elettrochimico di Collestatte – S.S. 209 “Valnerina” Km 6+680 – 5100 Terni
    Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Prodotti chimici

    Apertura:

    Tel: – Fax:

    E-mail:

    Le attuali case lungo la strada della Valnerina, vicinissime alla Cascata delle Marmore, sono quanto rimane delle strutture del complesso di Collestatte Piano. Lo stabilimento, ampio 13.000 mq, sorse nel 1896 come primo impianto elettrochimico della Società Italiana per il Carburo di Calcio Acetilene e altri Gas (SICCAG, costituita nel 1896) ed era destinato alla produzione di carburo di calcio, sostanza chimica largamente impiegata nel campo dell’illuminazione, pubblica e privata, a mezzo di gas acetilene. Con la fusione tra Carburo e Società Altiforni Fonderie e Acciaierie di Terni nel 1922 si arrivò alla chiusura dello stabilimento, che avvenne nel 1929. L’insediamento fu allora adattato a residenza per operai e ampliato con nuove abitazioni, una chiesa e un dopolavoro (distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale) con attrezzature sportive e per il tempo libero, inclusa una sala cinematografica. L’area, tuttora luogo di servizi pubblici e abitazioni, è stata recuperata nell’ambito della valorizzazione della Cascata.

    Mappa Ex Stabilimento Elettrochimico di Collestatte

    Ex Stabilimento Elettrochimico di Collestatte – S.S. 209 “Valnerina” Km 6+680 – 5100 Terni Tipo: Archeologia industriale | Impianto industriale | Prodotti chimici Apertura: Tel: – Fax: E-mail: Le attuali case lungo la strada della Valnerina, vicinissime alla Cascata delle Marmore, sono quanto rimane delle strutture del complesso di Collestatte Piano. Lo stabilimento, ampio 13.000…

  • Museo Ovoteca – Baschi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo Ovoteca – Piazza Mazzini – località Civitella del Lago – 5023 Baschi
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 340 8995074 – Fax:

    E-mail: info@ovopinto.it | ovopinto@gmail.com

    Il museo si trova a Civitella del Lago, suggestivo borgo medievale nel comune di Baschi a dominio del lago di Corbara. La collezione comprende un gran numero di uova dipinte o scolpite da artisti professionisti, dilettanti e studenti in occasione della Mostra Concorso Nazionale “Ovo Pinto” che si svolge dal 1982 durante il periodo pasquale. Gestito dall’Associazione Culturale “Ovo Pinto”, il museo è nato con la volontà di promuovere questa tradizione risalente al periodo romano e ancor oggi viva soprattutto nel centro Italia.

    Mappa Museo Ovoteca

    Museo Ovoteca – Piazza Mazzini – località Civitella del Lago – 5023 Baschi Tipo: Museo Apertura: Tel: 340 8995074 – Fax: E-mail: info@ovopinto.it | ovopinto@gmail.com Il museo si trova a Civitella del Lago, suggestivo borgo medievale nel comune di Baschi a dominio del lago di Corbara. La collezione comprende un gran numero di uova dipinte…

  • Antiquarium comunale – Fossato di Vico: informazioni pratiche e mappa tematica

    Antiquarium comunale – Via Mazzini – 6022 Fossato di Vico
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 9149528 – Fax:

    E-mail: c.bagnarelli@comune.fossatodivico.pg.it

    L’Antiquarium si trova nel centro medievale di Fossato di Vico.
    È ospitato nell’edificio che fu la prima sede del Comune e accolse poi il teatro comunale.
    La visita alla raccolta civica di Fossato di Vico rappresenta un’occasione per conoscere la vita di un’area, la cui fortuna e centralità risiede nella favorevole posizione in prossimità di numerosi assi di traffico che qui s’incrociavano. Fu di fatto inserita lungo il percorso della strada consolare Flaminia, aperta nel 220 a.C., di cui rimangono importanti tracce dei suoi ponti che servivano a scavalcare corsi d’acqua ora scomparsi. Gli oggetti esposti mostrano che il piccolo centro fu vitale dalla protostoria fino all’epoca tardo-antica, e menzionato in modo costante negli itineraria romani, le guide di viaggio che contenevano indicazioni sulle strade, le distanze e i centri urbani.
    Inaugurato nel 2001, è situato al piano superiore dell’edificio medievale che fu già sede del Comune e del teatro comunale. Articolato in due sale, è centrato sulla storia del territorio e dello sviluppo di Fossato di Vico, l’antica Helvillum, sorta in prossimità del valico di Fossato (740 m s.l.m.), già dalla preistoria funzionale al collegamento dei pascoli estivi dell’Appennino con quelli invernali della costa adriatica. Nella prima sala il territorio è illustrato da antiche carte geografiche, mappe e vedute dal XVI al XIX secolo, nonché da una piccola selezione di oggetti dall’età romana all’età moderna. Seguono reperti ordinati cronologicamente e anche materiali ed elementi architettonici, recuperati da vecchi scavi sulla sommità del borgo, pertinenti a una domus e a una cisterna della fine del I secolo a.C.

    Relativamente ai tracciati viari antichi che hanno interessato in modo diretto Fossato di Vico, si consiglia la visita ai resti dei ponti romani presso la località Palazzolo, a sud del paese, e verso nord, ai piedi del borgo dove è visibile il ponte di San Giovanni: entrambi indicano il percorso antico della via Flaminia che in questa zona si trovava leggermente più a ovest dell’attuale strada statale.

    Mappa Antiquarium comunale

    Antiquarium comunale – Via Mazzini – 6022 Fossato di Vico Tipo: Museo Apertura: Tel: 075 9149528 – Fax: E-mail: c.bagnarelli@comune.fossatodivico.pg.it L’Antiquarium si trova nel centro medievale di Fossato di Vico. È ospitato nell’edificio che fu la prima sede del Comune e accolse poi il teatro comunale. La visita alla raccolta civica di Fossato di Vico…

  • Museo Arti e Mestieri dell’Umbria – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo Arti e Mestieri dell’Umbria – Via delle Fonti di Mojano 9 – 6081 Assisi
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 330 650743 | 075/816674 – Fax:

    E-mail: museoartiemestieridellumbria@gmail.com

    La raccolta etnografica si compone di attrezzi del lavoro artigianale, di oggetti curiosi e singolari, di arredi e suppellettili tipici della casa contadina umbra e di un gruppo di giocattoli d’epoca.

    Ospita più di duemila “oggetti” di uso comune e una vasta collezione di attrezzi agricoli dal XVII secolo fino all’avvento delle nuove tecnologie.

    Mappa Museo Arti e Mestieri dell’Umbria

    Museo Arti e Mestieri dell’Umbria – Via delle Fonti di Mojano 9 – 6081 Assisi Tipo: Museo Apertura: Tel: 330 650743 | 075/816674 – Fax: E-mail: museoartiemestieridellumbria@gmail.com La raccolta etnografica si compone di attrezzi del lavoro artigianale, di oggetti curiosi e singolari, di arredi e suppellettili tipici della casa contadina umbra e di un gruppo…