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I percorsi lungo il fiume Olona

Il fiume Olona

Il fiume Olona è un importante corso d’acqua della Lombardia, ecco un’analisi dettagliata del suo percorso:

Sorgente:
L’Olona nasce dalle pendici del monte Rasa (1.020 m s.l.m.), nel comune di Varese, precisamente nella frazione di Rasa di Varese.

Corso superiore:

    • Scorre inizialmente in direzione sud-est attraverso la Valganna.
    • Passa per i comuni di Induno Olona e Varese.
    • In questo tratto, il fiume ha caratteristiche tipicamente montane, con un alveo stretto e pendenze elevate.

    Corso medio:

      • Entra nella pianura della provincia di Varese.
      • Attraversa importanti centri urbani come Malnate, Vedano Olona, Lozza, Castiglione Olona.
      • Il fiume si allarga e la pendenza diminuisce.
      • Passa per Gornate Olona, Castelseprio, Cairate.

      Ingresso in provincia di Milano:

        • Entra nella provincia di Milano presso Legnano.
        • Attraversa altri centri importanti come Parabiago, Nerviano, Pogliano Milanese.

        Tratto urbano di Milano:

          • Entra nel territorio del comune di Milano.
          • Storicamente, il fiume attraversava il centro città, ma ora è in gran parte tombinato.
          • Scorre sotterraneo in buona parte del percorso urbano.

          Tratto finale:

            • Riemerge a sud di Milano.
            • Si dirige verso San Zenone al Lambro.
            • Confluisce nel Lambro Meridionale, che a sua volta si getta nel Po.

            Importanza storica:

              • L’Olona ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo industriale della regione, fornendo energia idraulica a mulini e opifici.
              • Ha influenzato lo sviluppo urbanistico delle aree attraversate.

              Affluenti principali del fiume Olona:

                • Bozzente
                • Lura
                • Merlata

                Percorrere il fiume Olona offre molte opportunità di esplorazione attraverso piste ciclopedonali e sentieri naturalistici che si snodano lungo la valle.

                Percorsi ciclabili lungo il Fiume Olona

                Il percorso più noto è la Pista ciclopedonale della Valle Olona, che collega Castellanza a Castiglione Olona passando per località come Fagnano Olona, Cairate e Lonate Ceppino. Questo itinerario è adatto sia per ciclisti che per pedoni e attraversa aree storiche e industriali, offrendo paesaggi che combinano natura e archeologia industriale[1][2].

                • La pista ciclopedonale della Valle dell’Olona – si estende per circa 20 chilometri da Castellanza a Castiglione Olona, costeggiando l’antica ferrovia della Valmorea che collegava proprio Castellanza, in provincia di Varese, con la Svizzera, passando per Valmorea.

                Il Parco Rile-Tenore-Olona (RTO) è un’area protetta attraversata da diversi sentieri che consentono di visitare punti d’interesse come il borgo di Castiglione Olona e il Monastero di Torba, patrimonio UNESCO. I percorsi sono ben segnalati e integrano aree boschive e antichi siti archeologici, ideali per escursioni a piedi o in bicicletta[3].

                Un aspetto interessante di questi percorsi è la presenza di vecchi tracciati ferroviari trasformati in piste ciclabili, che conservano un legame con la storia industriale della zona. Lungo il tragitto si incontrano antiche fabbriche, cartiere abbandonate e mulini storici che testimoniano l’importanza dell’Olona per l’industria locale[4].

                Questi percorsi rappresentano una valida opportunità per immergersi nella natura e nella storia della Valle Olona, adatti a famiglie, amanti della natura e appassionati di storia.

                Mulini storici e architettura lungo il corso del fiume Olona

                Il fiume Olona è noto per la presenza di numerosi mulini storici che hanno avuto un ruolo chiave nello sviluppo economico della regione fin dal Medioevo.

                Essi, originariamente utilizzati per la macinazione dei cereali, sono stati progressivamente adattati ad altre attività come la produzione di olio, la pilatura del riso e la lavorazione dei metalli e dei tessuti.

                Nel XIX secolo, con l’avvento della rivoluzione industriale, molti mulini si trasformarono in protoindustrie e successivamente in stabilimenti tessili e manifatturieri.

                Alcuni mulini di rilievo sono il Mulino Cozzi e Meraviglia a San Vittore Olona e il Mulino Melzi-Galletto, anch’essi parte di un vasto patrimonio architettonico e culturale. La portata del fiume e il dislivello naturale hanno favorito la concentrazione di mulini in aree strategiche come Legnano, dove si contavano 11 mulini nel 1881.

                Tuttavia, la maggior parte delle diramazioni del fiume, come la Roggia Riale dei Frati e il Cavo Diotti, non esistono più a causa delle moderne canalizzazioni[3][4].

                Oggi, la storia e l’architettura dei mulini lungo l’Olona sono al centro di iniziative di valorizzazione culturale, come quelle promosse dal FAI, per preservare questo patrimonio unico e sensibilizzare la popolazione alla sua importanza storica e ambientale.

                Carta d’identità del Fiume Olona

                • Lunghezza: 71 km (altre fonti riportano lunghezze maggiori, ma probabilmente considerando anche i suoi affluenti)
                • Nascita: Rasa di Varese (VA), a 548 m s.l.m.
                • Sfocia: Lambro meridionale a Milano
                • Regione: Lombardia
                • Province attraversate: Varese e Milano (alcune fonti riportano anche Como e Pavia considerando tratti del bacino idrografico)