Il Parco Nazionale del Pollino, situato tra le regioni della Calabria e della Basilicata, è una meraviglia naturale che offre paesaggi mozzafiato, una ricca fauna e flora, e numerose attività all’aria aperta.
Esteso 192.565 ettari di terreno, il Parco del Pollino è il più grande parco nazionale d’Italia e ospita alcune delle vette più alte del Sud Italia.
Esploreremo le caratteristiche geografiche, la storia e le meraviglie nascoste del Parco Nazionale del Pollino.
Indice dei contenuti
Introduzione al Parco Nazionale del Pollino
Il Parco Nazionale del Pollino è un’area protetta che abbraccia una vasta estensione di terre selvagge e montagne imponenti.
Prende il nome dal Monte Pollino, che con i suoi 2.248 metri di altitudine, domina il paesaggio circostante.
Il parco si estende dal Mar Tirreno allo Jonio e comprende una varietà di ecosistemi, tra cui foreste, fiumi, gole e prati alpini.
Questa diversità ecologica crea un habitat ideale per una vasta gamma di specie animali e vegetali.
La Geografia del Parco del Pollino
Il Parco Nazionale del Pollino è caratterizzato da un paesaggio montuoso spettacolare, che comprende vette imponenti, gole profonde e pianure pittoresche.
Le vette più alte del parco sono il Serra Dolcedorme (2.267 metri), il Monte Pollino (2.248 metri), la Serra del Prete (2.181 metri), la Serra del Ciavole (2.127 metri) e la Serra di Crispo (2.053 metri). Queste vette offrono panorami mozzafiato e sono meta di escursionisti e alpinisti.
Il territorio del parco è attraversato da numerosi fiumi, tra cui il Sinni, il Lao, il Coscile e il Neto; essi hanno scolpito profonde gole e valli nel corso dei millenni, creando paesaggi spettacolari. Le acque cristalline dei fiumi offrono anche opportunità per attività come il rafting e il kayak.
La Storia del Parco Nazionale del Pollino
La storia del Parco Nazionale del Pollino risale a diverse decadi fa, quando sono stati avviati i primi progetti per valorizzare le sue risorse naturali e culturali.
Nel 1986, il Parco Regionale del Pollino è stato istituito dalla Regione Calabria, ma è stato solo nel 1988 che è stato elevato allo status di parco nazionale con l’approvazione della Legge finanziaria n. 67.
Nel corso degli anni, il parco ha svolto un ruolo importante nella conservazione della natura e nella promozione del turismo sostenibile nella regione.
La Flora e la Fauna del Parco del Pollino
Il Parco Nazionale del Pollino è rinomato per la sua ricca biodiversità. Le foreste del parco sono popolate da una varietà di specie di alberi, tra cui faggi, abeti e pini loricati, una specie unica e rara.
Gli alberi creano un habitat ideale per numerose specie di animali, tra cui lupi, cervi, caprioli, aquile reali e gufi reali.
Il parco è anche famoso per le sue erbe officinali, che crescono rigogliose grazie alla qualità del terreno e al clima favorevole. Queste erbe sono state utilizzate per scopi medicinali da secoli e ancora oggi rappresentano una risorsa preziosa per la regione.
Cosa Fare nel Parco del Pollino
Il Parco Nazionale del Pollino offre una vasta gamma di attività per i visitatori. Gli amanti dell’avventura possono esplorare le gole del Lao e del Raganello in kayak o praticare il rafting sulle acque turbolente dei fiumi. Gli escursionisti possono seguire i numerosi sentieri che attraversano il parco, ammirando panorami spettacolari lungo il percorso.
Una visita al Monte Pollino è un must assoluto per gli amanti della natura. La cima del monte offre una vista panoramica sulla regione circostante e, nelle giornate limpide, è possibile vedere il Mar Tirreno e il Mar Ionio.
Tuttavia gli escursionisti esperti possono anche scalare il Serra Dolcedorme, la vetta più alta del parco, per godere di una vista ancora più straordinaria.
Il Serra Dolcedorme, con i suoi 2.267 metri, rappresenta la cima più alta del Parco Nazionale del Pollino e dell’intero Appennino Meridionale.
La sua ascesa, riservata esclusivamente agli escursionisti esperti, regala panorami mozzafiato che spaziano dalle cime innevate del Pollino alle coste calabresi e lucane, fino al mare cristallino.
Conquistare la vetta del Serra Dolcedorme non è solo un’impresa sportiva, ma un’esperienza unica che permette di immergersi completamente nella natura incontaminata del parco e di sentirsi parte di qualcosa di grandioso.
Per gli escursionisti che desiderano intraprendere questa sfida, ecco alcune informazioni utili:
- Difficoltà:Escursione impegnativa, adatta solo ad escursionisti esperti con adeguata preparazione fisica e attrezzatura.
- Durata:8-10 ore (andata e ritorno)
- Dislivello:1.300 metri circa
- Percorso:Il sentiero più comune parte dalColle dell’Impiso, raggiungibile in auto da Castrovillari o da Chiaromonte. Il percorso è ben segnalato, ma presenta alcuni tratti esposti e rocciosi che richiedono attenzione e passo sicuro.
- Consigli:Si consiglia di consultare il meteo prima di partire, di indossare abbigliamento e calzature adeguate, di portare con sé una scorta sufficiente di acqua e cibo, e di comunicare a qualcuno il proprio itinerario.
Oltre alla vista spettacolare, la vetta del Serra Dolcedorme offre anche l’opportunità di osservare da vicino la flora e la fauna tipica del parco, tra cui il lupo appenninico, l’orso marsicano e l’aquila reale.
Scalare il Serra Dolcedorme è un’esperienza indimenticabile che rimarrà impressa nella memoria per sempre. Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di un’impresa impegnativa che richiede un’attenta valutazione delle proprie capacità e una preparazione adeguata.
Dove Soggiornare nel Parco del Pollino
Nel Parco Nazionale del Pollino, ci sono numerose opzioni di alloggio che offrono la possibilità di immergersi nella bellezza e nella tranquillità della natura circostante.
A Rotonda, si trova il Borgo Ospitale, un albergo diffuso con camere eleganti e ristorante che serve specialità locali.
In alta quota, il Rifugio Fasanelli offre camere confortevoli e piatti tradizionali preparati a mano.
Disseminati per tutto il parco, troverai una vasta gamma di alloggi per soddisfare ogni esigenza: suggestivi bed and breakfast che offrono ambienti intimi e rustiche locande integrate in modo armonioso con l’ambiente naturale.
Conclusioni
Il Parco Nazionale del Pollino è un vero tesoro naturale che merita di essere esplorato. Con la sua bellezza mozzafiato, la sua ricca biodiversità e le numerose attività all’aperto, il parco offre un’esperienza unica per tutti i visitatori.
Che tu sia un amante della natura, un appassionato di avventura o semplicemente in cerca di pace e tranquillità, il Parco del Pollino non ti deluderà.
Pianifica una visita e scopri la bellezza di questa meravigliosa area protetta.
Caratteristica | Descrizione |
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Dimensione | 1.925 km², il più grande parco nazionale d’Italia |
Ubicazione | Basilicata e Calabria, tra le province di Potenza, Cosenza e Catanzaro |
Istituzione | 1989 |
Paesaggi | Montagne, foreste, fiumi, laghi, cascate e pianure |
Flora | Oltre 2.000 specie vegetali, tra cui faggete, pini neri, castagni e orchidee |
Fauna | Lupo appenninico, orso marsicano, aquila reale, capriolo, cinghiale e lontra |
Attività | Escursionismo, trekking, mountain bike, speleologia, birdwatching, sci |
Punti d’interesse | Monte Pollino (seconda vetta più alta dell’Appennino), Valli del Pollino, Gole del Lao, Centro Visitatori di Castrovillari |
Comuni | 120 |
Popolazione | 170.000 |
Informazioni Aggiuntive:
- Il Parco Nazionale del Pollino è un’area protetta di grande valore naturalistico e paesaggistico.
- È un sito UNESCO Global Geopark e ospita una ricca biodiversità.
- Il parco offre numerose opportunità per gli amanti della natura e dell’avventura.
- Per maggiori informazioni, consultare il sito ufficiale del parco:https://parconazionalepollino.it/