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  • Tutte le informazioni turistiche e geografiche sul Lago di Sorapis

    Il Lago di Sorapis è una meraviglia naturale situata nelle Dolomiti, in provincia di Belluno, nel nord-est dell’Italia. Questo splendido lago alpino attira visitatori da tutto il mondo con la sua acqua cristallina e il paesaggio mozzafiato che lo circonda.

    La posizione geografica

    Il Lago di Sorapis si trova a un’altitudine di circa 1923 metri sul livello del mare, incastonato tra le montagne delle Dolomiti Orientali. È situato nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, a poca distanza dai paesi di Cortina d’Ampezzo e Misurina. La sua collocazione strategica lo rende facilmente accessibile sia a piedi che in bicicletta per gli amanti delle escursioni e dei sentieri panoramici.

    Le caratteristiche distintive

    L’aspetto più sorprendente del Lago di Sorapis è indubbiamente il suo colore turchese intenso. Questa tonalità unica è dovuta alla presenza di rocce di marmo bianche sul fondo del lago, che riflettono la luce solare creando questo effetto cromatico spettacolare. Le acque del lago sono incredibilmente trasparenti e invitano i visitatori a fare un tuffo o a noleggiare una piccola imbarcazione per esplorare ogni angolo.

    Come raggiungerlo

    Per raggiungere il Lago di Sorapis, ci sono diverse opzioni a disposizione dei turisti. Una delle vie più popolari è attraverso il sentiero n. 215, che parte dalla località Passo Tre Croci e richiede circa due ore di cammino. Questo percorso offre panorami spettacolari lungo tutto il tragitto e si rivela una vera e propria esperienza di trekking immersi nella natura.

    Un’altra alternativa è quella di raggiungere il lago in bicicletta. La strada che porta al lago è piuttosto impegnativa dal punto di vista del dislivello, ma la sfida vale sicuramente la pena per gli amanti del ciclismo.

    I migliori periodi per visitare

    Il Lago di Sorapis può essere visitato durante tutto l’anno, ma i periodi più consigliati sono la primavera e l’estate. Durante questi mesi, le temperature sono generalmente piacevoli e il paesaggio circostante è molto verde e fiorito. È anche possibile fare escursioni sulle montagne circostanti o semplicemente godersi un picnic sulle rive del lago.

    Durante l’autunno, il Lago di Sorapis si trasforma in un vero spettacolo di colori, con le foglie degli alberi che cambiano tonalità fino a diventare rosse e arancioni. Questo periodo dell’anno offre una prospettiva diversa e affascinante del lago.

    In inverno, il lago e le montagne circostanti sono coperti da una spessa coltre di neve, creando un’atmosfera magica. Tuttavia, è importante notare che durante questa stagione il percorso per raggiungere il lago può essere più impegnativo a causa delle condizioni meteorologiche.

    In conclusione, il Lago di Sorapis rappresenta una meta turistica imperdibile per chiunque ami la natura e le bellezze paesaggistiche. La sua posizione unica, il colore dell’acqua e le possibilità di escursioni rendono questa destinazione unica nel suo genere. Se siete alla ricerca di una fuga dalla vita quotidiana e desiderate immergervi nella bellezza delle Dolomiti, il Lago di Sorapis è sicuramente il posto giusto.

    Il Lago di Sorapis è una meraviglia naturale situata nelle Dolomiti, in provincia di Belluno, nel nord-est dell’Italia. Questo splendido lago alpino attira visitatori da tutto il mondo con la sua acqua cristallina e il paesaggio mozzafiato che lo circonda.…

  • Cosa fare a Monaco di Baviera con i bambini: divertimento garantito a Monaco!

    Monaco di Baviera è una città ricca di attrazioni per tutta la famiglia.

    Se stai pianificando una vacanza con i tuoi bambini, non dovrai preoccuparti di come tenerli occupati. Ci sono moltissime cose divertenti da fare e luoghi interessanti da visitare.

    Parchi e aree giochi

    Monaco di Baviera offre un’ampia varietà di parchi e aree giochi per i più piccoli. Uno dei parchi più popolari è il Glockenbachviertel, che dispone di giochi d’acqua e spazi verdi per giocare e rilassarsi.

    Un altro parco molto amato dai bambini è il Westpark, che offre anche un mini-golf e un laghetto con barche a noleggio.

    Goditi un pomeriggio al Parco Olimpico

    Il Parco Olimpico di Monaco di Baviera è un luogo ideale per trascorrere un pomeriggio in famiglia.

    Qui i bambini possono correre, giocare e fare picnic nelle ampie aree verdi. Il parco offre anche altre attività divertenti come il noleggio di biciclette, il pattinaggio sul ghiaccio e persino la possibilità di arrampicarsi su un muro di roccia.

    Non dimenticare di visitare anche il famoso Stadio Olimpico, sede dei Giochi Olimpici del 1972.

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    Musei interattivi

    I musei possono essere un’opzione eccellente per intrattenere i bambini e insegnare loro nuove cose. Monaco di Baviera vanta diversi musei interattivi adatti ai più giovani.

    Ad esempio, il Deutsches Museum è uno dei più grandi musei della scienza e della tecnologia al mondo, con una vasta gamma di esposizioni interattive che stimoleranno la curiosità dei tuoi bambini.

    Esplora il Museo delle Marionette

    Per un’esperienza unica, visita il Museo delle Marionette di Monaco di Baviera. Qui i bambini potranno ammirare una vasta collezione di marionette provenienti da tutto il mondo e scoprire l’arte della manipolazione delle marionette.

    Il museo offre anche spettacoli e workshop interattivi, in cui i bambini possono imparare a manovrare le marionette e creare le proprie storie.

    Il Sea Life Aquarium

    Se i tuoi bambini sono appassionati del mondo marino, non perderti una visita al Sea Life Aquarium di Monaco di Baviera.

    Qui potranno ammirare diverse specie di pesci, squali, tartarughe marine e persino toccare alcune creature marine nella piscina tattile. È un’esperienza educativa e divertente che lascerà sicuramente un’impressione duratura.

    Il Nymphenburg Palace

    Un’altra attrazione imperdibile per i bambini è il Nymphenburg Palace, una sontuosa residenza reale con vasti giardini e fontane. I bambini potranno esplorare gli splendidi giardini, affittare biciclette o addirittura noleggiare barche a remi per godersi l’atmosfera magica del luogo.

    Non dimenticare di visitare anche il Marstallmuseum, che ospita una collezione di carrozze reali.

    Il Tierpark Hellabrunn

    Se i tuoi bambini amano gli animali, non puoi perderti una visita al Tierpark Hellabrunn, lo zoo di Monaco di Baviera.

    Questo zoo all’avanguardia è famoso per il suo impegno nella conservazione delle specie e offre la possibilità ai visitatori di ammirare una vasta gamma di animali da vicino. I bambini adoreranno sicuramente questa avventura nella natura.

    Passeggiata nel centro storico di Monaco

    Infine, non puoi visitare Monaco senza fare una passeggiata nel suo affascinante centro storico. I tuoi bambini saranno affascinati dagli edifici tradizionali, dalle piazze animate e dallo spirito unico di questa città. Potete fermarvi in un caffè per gustare una torta tipica bavarese o fare shopping nelle boutique locali. È un’esperienza che rimarrà impressa nella loro memoria per sempre.

    In conclusione, Monaco di Baviera è una destinazione ideale per trascorrere del tempo di qualità con i tuoi bambini.

    Dai parchi alle attrazioni storiche e culturali, c’è qualcosa per tutti.

    Divertiti e crea ricordi preziosi con la tua famiglia in questa città affascinante!

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    Monaco di Baviera è una città ricca di attrazioni per tutta la famiglia. Se stai pianificando una vacanza con i tuoi bambini, non dovrai preoccuparti di come tenerli occupati. Ci sono moltissime cose divertenti da fare e luoghi interessanti da…

  • Il Monte Faroma nella Valpelline

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    Monte Faroma: la montagna più alta della Valpelline

    Il Monte Faroma è la montagna più alta della Valpelline, con un’altezza di 3.072 metri sul livello del mare.

    Si trova sul confine tra Italia e Svizzera, e la vetta si trova nel territorio svizzero.

    Il Monte Faroma è una montagna molto panoramica, che offre viste mozzafiato sulle Alpi e sulla pianura piemontese.

    È anche una montagna molto impegnativa, che richiede una buona preparazione fisica e tecnica.

    La salita al Monte Faroma

    La salita al Monte Faroma è possibile da diversi versanti. Il percorso più classico inizia da Valpelline, in Svizzera. Da Valpelline si segue il sentiero 52, che sale fino al Rifugio Aosta, situato a 2.700 metri di altitudine. Dal Rifugio Aosta si prosegue lungo il sentiero 51, che sale fino alla vetta del Monte Faroma.

    La salita dal versante di Valpelline è lunga circa 6 ore e richiede un buon livello di preparazione fisica.

    Le altre ascensioni

    Oltre al percorso classico da Valpelline, è possibile salire al Monte Faroma anche da altri versanti.

    • Dal versante di Champorcher, in Italia, si segue il sentiero 50, che sale fino al Rifugio Croux du Vent, situato a 2.600 metri di altitudine. Dal Rifugio Croux du Vent si prosegue lungo il sentiero 51, che sale fino alla vetta del Monte Faroma.
    • Dal versante di Cogne, in Italia, si segue il sentiero 53, che sale fino al Rifugio Chamois, situato a 2.650 metri di altitudine. Dal Rifugio Chamois si prosegue lungo il sentiero 51, che sale fino alla vetta del Monte Faroma.

    La vetta del Monte Faroma

    La vetta del Monte Faroma è un luogo molto panoramico, che offre viste mozzafiato sulle Alpi e sulla pianura piemontese. Dalla vetta è possibile vedere, tra le altre, il Monte Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso e il Monte Bianco.

    I sentieri

    I sentieri che conducono alla vetta del Monte Faroma sono tutti di difficoltà EE, ovvero per escursionisti esperti. Il sentiero più classico inizia da Valpelline, in Svizzera, e segue il sentiero 52 fino al Rifugio Aosta. Da qui, si prosegue lungo il sentiero 51 fino alla vetta.

    Gli altri sentieri che conducono alla vetta partono da Champorcher, in Italia, e da Cogne, in Italia. Anche questi sentieri sono di difficoltà EE.

    La preparazione

    Prima di intraprendere la salita al Monte Faroma, è importante prepararsi adeguatamente. È necessario avere una buona preparazione fisica, in quanto la salita è lunga e impegnativa. È inoltre necessario avere una buona tecnica di arrampicata, in quanto alcuni tratti del sentiero sono esposti.

    L’equipaggiamento

    Per la salita al Monte Faroma è necessario un equipaggiamento adeguato, che comprenda:

    • scarponi da trekking alti
    • bastoncini da trekking
    • abbigliamento da montagna impermeabile e traspirante
    • cappello, guanti e occhiali da sole
    • crema solare e repellente per insetti
    • acqua e cibo
    • kit di primo soccorso

    La sicurezza

    È importante prestare attenzione alla sicurezza durante la salita al Monte Faroma. È necessario seguire le indicazioni del sentiero e non avventurarsi in zone pericolose.

    Il consiglio

    La salita al Monte Faroma è un’esperienza che richiede impegno e preparazione, ma che regala grandi soddisfazioni. È consigliabile intraprendere la salita con un accompagnatore esperto, in quanto il percorso è impegnativo e può essere pericoloso in caso di maltempo.

    Alcune curiosità

    • Il Monte Faroma è anche noto come “Monte Faron”.
    • Il Monte Faroma è stato scalato per la prima volta nel 1852.
    • Il Monte Faroma è un importante punto di riferimento per gli alpinisti della zona.

    Conclusione

    Il Monte Faroma è una montagna molto bella e impegnativa, che offre ai visitatori un’esperienza indimenticabile. La salita alla vetta è un’impresa che richiede una buona preparazione fisica e tecnica, ma che viene ampiamente ripagata dalle viste mozzafiato che si possono ammirare dalla cima.

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    Monte Faroma: la montagna più alta della Valpelline Il Monte Faroma è la montagna più alta della Valpelline, con un’altezza di 3.072 metri sul livello del mare. Si trova sul confine tra Italia e Svizzera, e la vetta si trova…

  • Il Sentiero n.1 del CAI – Club Alpino Italiano

    Il sentiero n. 1 del CAI, noto anche come Sentiero Italia, è un percorso escursionistico che attraversa l’intera penisola italiana, dal confine francese al confine sloveno. Il sentiero è suddiviso in 20 tappe, ognuna delle quali è lunga circa 20-30 chilometri.

    Il sentiero n. 1 in Friuli Venezia Giulia è lungo circa 200 chilometri e attraversa le Alpi Carniche, le Prealpi Giulie e le Dolomiti. Il percorso inizia a Trieste e termina a Cortina d’Ampezzo.

    Tappe del sentiero n. 1 in Friuli Venezia Giulia

    • Tappa 1: Trieste – Muggia
    • Tappa 2: Muggia – Monte Ermada
    • Tappa 3: Monte Ermada – Passo di Monte Croce Carnico
    • Tappa 4: Passo di Monte Croce Carnico – Rifugio Berti
    • Tappa 5: Rifugio Berti – Rifugio Pelizzo
    • Tappa 6: Rifugio Pelizzo – Passo di Cimabanche
    • Tappa 7: Passo di Cimabanche – Rifugio Auronzo
    • Tappa 8: Rifugio Auronzo – Rifugio Lavaredo
    • Tappa 9: Rifugio Lavaredo – Rifugio Locatelli
    • Tappa 10: Rifugio Locatelli – Rifugio Pian di Cengia
    • Tappa 11: Rifugio Pian di Cengia – Rifugio Auronzo
    • Tappa 12: Rifugio Auronzo – Passo di Monte Croce Comelico
    • Tappa 13: Passo di Monte Croce Comelico – Rifugio Berti
    • Tappa 14: Rifugio Berti – Passo di Monte Rest
    • Tappa 15: Passo di Monte Rest – Rifugio Croda da Lago
    • Tappa 16: Rifugio Croda da Lago – Rifugio Faloria
    • Tappa 17: Rifugio Faloria – Passo Falzarego
    • Tappa 18: Passo Falzarego – Rifugio Tofana di Mezzo
    • Tappa 19: Rifugio Tofana di Mezzo – Cortina d’Ampezzo

    Caratteristiche del sentiero

    Il sentiero n. 1 in Friuli Venezia Giulia è un percorso impegnativo, che richiede una buona preparazione fisica e tecnica. Il percorso è caratterizzato da un’ampia varietà di paesaggi, che vanno dai boschi di latifoglie alle praterie alpine.

    Attrazioni lungo il percorso

    Lungo il percorso del sentiero n. 1 in Friuli Venezia Giulia si possono ammirare una serie di attrazioni naturali e culturali, tra cui:

    • Il Carso triestino, con le sue doline, le grotte e i paesaggi lunari.
    • Le Alpi Carniche, con le loro cime innevate e i boschi di faggi.
    • Le Prealpi Giulie, con i loro laghi alpini e i paesaggi mozzafiato.
    • Le Dolomiti, con le loro vette iconiche e i paesaggi da cartolina.

    Come percorrere il sentiero

    Il sentiero n. 1 in Friuli Venezia Giulia può essere percorso in diversi modi, a piedi, in mountain bike o a cavallo. Il percorso è segnalato con il simbolo del CAI (una bandiera tricolore) e con bolli bianco-rossi.

    Consigli per il trekking

    Prima di intraprendere il percorso è importante informarsi sulle condizioni meteorologiche e sul livello di difficoltà del percorso. È inoltre consigliabile indossare un abbigliamento adeguato e portare con sé tutto il necessario per affrontare eventuali emergenze.

    Conclusione

    Il sentiero n. 1 in Friuli Venezia Giulia è un percorso escursionistico unico, che offre ai visitatori la possibilità di scoprire la bellezza della regione in tutta la sua interezza.

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    Tappa 1: Trieste – Muggia

    • Lunghezza: 10 chilometri
    • Difficoltà: facile
    • Durata: 3-4 ore
    • Descrizione: La tappa inizia a Trieste, in piazza Unità d’Italia, e termina a Muggia, sul lungomare. Il percorso attraversa il Carso triestino, con le sue doline, le grotte e i paesaggi lunari.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Grotta Gigante di Trieste
      • Grotta di San Canziano
      • Grotta di Trebiciano
      • Carso Triestino

    Tappa 2: Muggia – Monte Ermada

    • Lunghezza: 15 chilometri
    • Difficoltà: media
    • Durata: 5-6 ore
    • Descrizione: La tappa inizia a Muggia e termina sul Monte Ermada. Il percorso attraversa il Carso triestino, con le sue colline e i suoi panorami mozzafiato.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Monte Ermada
      • Grotta di San Canziano
      • Grotta di Trebiciano
      • Carso Triestino

    Tappa 3: Monte Ermada – Passo di Monte Croce Carnico

    • Lunghezza: 20 chilometri
    • Difficoltà: impegnativa
    • Durata: 6-7 ore
    • Descrizione: La tappa inizia sul Monte Ermada e termina al Passo di Monte Croce Carnico. Il percorso attraversa le Alpi Carniche, con le sue cime innevate e i suoi boschi di faggi.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Passo di Monte Croce Carnico
      • Monte Matajur
      • Monte Cimone
      • Monte Pietratagliata
      • Monte Croce Carnico

    Tappa 4: Passo di Monte Croce Carnico – Rifugio Berti

    • Lunghezza: 15 chilometri
    • Difficoltà: impegnativa
    • Durata: 5-6 ore
    • Descrizione: La tappa inizia al Passo di Monte Croce Carnico e termina al Rifugio Berti. Il percorso attraversa le Alpi Carniche, con i suoi boschi di faggi e i suoi torrenti.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Passo di Monte Croce Carnico
      • Monte Matajur
      • Monte Cimone
      • Monte Pietratagliata
      • Rifugio Berti

    Tappa 5: Rifugio Berti – Rifugio Pelizzo

    • Lunghezza: 12 chilometri
    • Difficoltà: impegnativa
    • Durata: 4-5 ore
    • Descrizione: La tappa inizia al Rifugio Berti e termina al Rifugio Pelizzo. Il percorso attraversa le Alpi Carniche, con i suoi boschi di faggi e i suoi laghi alpini.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Rifugio Berti
      • Lago di Sauris
      • Monte Cimone
      • Monte Pietratagliata
      • Rifugio Pelizzo

    Tappa 6: Rifugio Pelizzo – Passo di Cimabanche

    • Lunghezza: 10 chilometri
    • Difficoltà: impegnativa
    • Durata: 3-4 ore
    • Descrizione: La tappa inizia al Rifugio Pelizzo e termina al Passo di Cimabanche. Il percorso attraversa le Alpi Carniche, con i suoi boschi di faggi e i suoi paesaggi mozzafiato.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Rifugio Pelizzo
      • Passo di Cimabanche
      • Monte Cimone
      • Monte Pietratagliata

    Tappa 7: Passo di Cimabanche – Rifugio Auronzo

    • Lunghezza: 15 chilometri
    • Difficoltà: impegnativa
    • Durata: 5-6 ore
    • Descrizione: La tappa inizia al Passo di Cimabanche e termina al Rifugio Auronzo. Il percorso attraversa le Dolomiti, con le sue vette iconiche e i suoi paesaggi da cartolina.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Passo di Cimabanche
      • Tre Cime di Lavaredo
      • Monte Paterno
      • Monte Cristallo
      • Rifugio Auronzo

    Tappa 8: Rifugio Auronzo – Rifugio Lavaredo

    • Lunghezza:10 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:3-4 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Auronzo e termina al Rifugio Lavaredo. Il percorso attraversa le Dolomiti, con le sue vette iconiche e i suoi paesaggi da cartolina.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Tre Cime di Lavaredo
      • Monte Paterno
      • Monte Cristallo
      • Rifugio Lavaredo

    Tappa 9: Rifugio Lavaredo – Rifugio Locatelli

    • Lunghezza:12 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:4-5 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Lavaredo e termina al Rifugio Locatelli. Il percorso attraversa le Dolomiti, con i suoi boschi di conifere e i suoi laghi alpini.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Tre Cime di Lavaredo
      • Monte Paterno
      • Monte Cristallo
      • Rifugio Locatelli

    Tappa 10: Rifugio Locatelli – Rifugio Pian di Cengia

    • Lunghezza:10 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:3-4 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Locatelli e termina al Rifugio Pian di Cengia. Il percorso attraversa le Dolomiti, con le sue vette iconiche e i suoi paesaggi da cartolina.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Tre Cime di Lavaredo
      • Monte Paterno
      • Monte Cristallo
      • Rifugio Pian di Cengia

    Tappa 11: Rifugio Pian di Cengia – Rifugio Auronzo

    • Lunghezza:15 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:5-6 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Pian di Cengia e termina al Rifugio Auronzo. Il percorso attraversa le Dolomiti, con i suoi boschi di conifere e i suoi paesaggi mozzafiato.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Tre Cime di Lavaredo
      • Monte Paterno
      • Monte Cristallo
      • Rifugio Auronzo

    Tappa 12: Rifugio Auronzo – Passo di Monte Croce Comelico

    • Lunghezza:10 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:3-4 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Auronzo e termina al Passo di Monte Croce Comelico. Il percorso attraversa le Dolomiti, con le sue vette iconiche e i suoi paesaggi da cartolina.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Tre Cime di Lavaredo
      • Monte Paterno
      • Monte Cristallo
      • Passo di Monte Croce Comelico

    Tappa 13: Passo di Monte Croce Comelico – Rifugio Berti

    • Lunghezza:15 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:5-6 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Passo di Monte Croce Comelico e termina al Rifugio Berti. Il percorso attraversa le Alpi Carniche, con i suoi boschi di faggi e i suoi torrenti.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Passo di Monte Croce Comelico
      • Monte Cimone
      • Monte Pietratagliata
      • Rifugio Berti

    Tappa 14: Rifugio Berti – Passo di Monte Rest

    • Lunghezza:12 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:4-5 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Berti e termina al Passo di Monte Rest. Il percorso attraversa le Alpi Carniche, con i suoi boschi di faggi e i suoi laghi alpini.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Rifugio Berti
      • Monte Cimone
      • Monte Pietratagliata
      • Passo di Monte Rest

    Tappa 15: Passo di Monte Rest – Rifugio Croda da Lago

    • Lunghezza:10 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:3-4 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Passo di Monte Rest e termina al Rifugio Croda da Lago. Il percorso attraversa le Prealpi Giulie, con i suoi boschi di latifoglie e i suoi paesaggi mozzafiato.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Passo di Monte Rest
      • Monte Cimone
      • Monte Pietratagliata
      • Rifugio Croda da Lago

    Tappa 16: Rifugio Croda da Lago – Rifugio Faloria

    • Lunghezza:12 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:4-5 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Croda da Lago e termina al Rifugio Faloria. Il percorso attraversa le Prealpi Giulie, con i suoi boschi di latifoglie e i suoi laghi alpini.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Rifugio Croda da Lago
      • Lago di Santa Croce
      • Rifugio Faloria

    Tappa 17: Rifugio Faloria – Passo Falzarego

    • Lunghezza:10 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:3-4 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Faloria e termina al Passo Falzarego. Il percorso attraversa le Dolomiti, con i suoi boschi di conifere e i suoi paesaggi mozzafiato.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Rifugio Faloria
      • Monte Cristallo
      • Passo Falzarego

    Tappa 18: Passo Falzarego – Rifugio Tofana di Mezzo

    • Lunghezza:15 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:5-6 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Passo Falzarego e termina al Rifugio Tofana di Mezzo. Il percorso attraversa le Dolomiti, con le sue vette iconiche e i suoi paesaggi da cartolina.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Passo Falzarego
      • Monte Cristallo
      • Tofana di Mezzo

    Tappa 19: Rifugio Tofana di Mezzo – Cortina d’Ampezzo

    • Lunghezza:10 chilometri
    • Difficoltà:impegnativa
    • Durata:3-4 ore
    • Descrizione:La tappa inizia al Rifugio Tofana di Mezzo e termina a Cortina d’Ampezzo. Il percorso attraversa le Dolomiti, con i suoi boschi di conifere e i suoi paesaggi mozzafiato.
    • Attrazioni lungo il percorso:
      • Rifugio Tofana di Mezzo
      • Tofana di Mezzo
      • Cortina d’Ampezzo

    Conclusione

    Il sentiero n. 1 in Friuli Venezia Giulia è un percorso escursionistico unico, che offre ai visitatori la possibilità di scoprire la bellezza della regione in tutta la sua interezza.

    Il percorso è impegnativo, ma è anche un’esperienza indimenticabile che permette di vivere la natura e la cultura della regione in un modo speciale.

    Il sentiero n. 1 del CAI, noto anche come Sentiero Italia, è un percorso escursionistico che attraversa l’intera penisola italiana, dal confine francese al confine sloveno. Il sentiero è suddiviso in 20 tappe, ognuna delle quali è lunga circa 20-30…

  • Il Monte Farno

    Il Monte Farno è una montagna delle Prealpi Bergamasche, alta 1250 m s.l.m. Si trova in provincia di Bergamo, al confine tra la Val Gandino e la Val Seriana.

    La montagna è facilmente accessibile in auto, con una strada asfaltata che conduce al Rifugio Parafulmen, un rifugio situato ai piedi della montagna. Dal rifugio, ci sono diversi sentieri che conducono alla vetta, offrendo viste mozzafiato sulle montagne e sulle valli circostanti.

    Il Monte Farno è una meta molto popolare per gli escursionisti, grazie ai suoi numerosi sentieri e alla sua posizione panoramica.

    Dalla cima del monte si può godere di una vista spettacolare sulle Alpi Orobie e sulla pianura bergamasca.

    Tra i sentieri più popolari del Monte Farno c’è quello che porta al Rifugio Parafulmine, situato a 1536 m s.l.m. Il rifugio è aperto tutto l’anno e offre ai visitatori la possibilità di mangiare e pernottare.

    Il Monte Farno è anche una meta molto apprezzata dagli appassionati di mountain bike e di trail running.

    Alcuni suggerimenti per escursioni al Monte Farno:

    • Escursione al Rifugio Parafulmine:Questa escursione è adatta a tutti e dura circa 2 ore e 30 minuti. Il sentiero è ben segnalato e non presenta particolari difficoltà.
    • Escursione al Pizzo Formico:Il Pizzo Formico è la vetta più alta del Monte Farno, situata a 1636 m s.l.m. L’escursione al Pizzo Formico è più impegnativa di quella al Rifugio Parafulmine e richiede circa 3 ore e 30 minuti. Il sentiero è ben segnalato, ma presenta alcuni tratti ripidi.
    • Anello del Monte Farno:Questo percorso circolare dura circa 5 ore e 30 minuti e tocca tutte le principali vette del Monte Farno. L’escursione è adatta a escursionisti esperti e richiede una buona preparazione fisica.

    Ecco alcuni consigli per visitare il Monte Farno:

    • La stagione migliore per visitare il Monte Farno è la primavera, l’estate o l’autunno. L’inverno può essere freddo e nevoso.
    • Indossa scarpe da trekking comode e adatte al terreno.
    • Porta con te acqua e cibo sufficienti.
    • Sii rispettoso dell’ambiente e dei siti storici e culturali.

    Conclusione

    Il Monte Farno è una montagna che offre una grande varietà di possibilità per escursionisti di tutti i livelli. È una meta ideale per chi ama la natura e vuole godere di panorami spettacolari.

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    Il Monte Farno è una montagna delle Prealpi Bergamasche, alta 1250 m s.l.m. Si trova in provincia di Bergamo, al confine tra la Val Gandino e la Val Seriana. La montagna è facilmente accessibile in auto, con una strada asfaltata…

  • Le capitali più verdi d’Europa, la guida completa

    • Oslo, la regina del verde: con oltre 300.000 alberi, il 50% del territorio cittadino è parco o bosco.
    • Copenaghen e la strategia Climate-ready: obiettivo zero emissioni entro il 2025, con ampie zone pedonali e pista ciclabile della lunghezza di 400 km.
    • Helsinki tra parchi e arcipelago: oltre 180 isole che rendono la città una meta ideale per escursioni in barca fra natura e saune.
    • Dublino sulle tracce dei giardini vittoriani: oltre 300 aree verdi testimoniano l’amore degli irlandesi per fiori e piante.
    • Stoccolma sull’acqua con spiagge urbane: numerosi parchi affacciati sul mare e sul lago facilmente raggiungibili dal centro.
    • Vienna e le Aree Naturali: un grande polmone verde attraversa la città con foreste, prati e sentieri per escursioni rilassanti.
    • Budapest tra Danubio e colline: i due lungarni sono circondati da viali alberati e numerosi parchi rendono la città molto vivibile.

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    Le capitali più verdi d’Europa

    L’urbanizzazione crescente comporta spesso un impatto negativo sull’ambiente e sulla qualità della vita nelle grandi città. Alcune capitali europee però hanno saputo sviluppare modelli urbani rispettosi della natura, ricchi di spazi verdi e aree naturali che migliorano la vivibilità dei centri abitati. Vediamo quali sono le capitali maggiormente green del Vecchio Continente.

    Oslo, regina del verde

    Con oltre 300.000 alberi, Oslo ha la più alta densità di verde pro capite tra le capitali europee. Ben il 50% del territorio cittadino è rappresentato da parchi e boschi, per un totale di 33 aree naturali tutelate. Gli abitanti vivono a pochi passi dalla natura e godono di numerose opportunità di sport ed escursioni all’aria aperta. Particolarmente suggestivi i parchi di Frogner, Vigelandsanlegget e il Royal Palace Park, tutti punteggiati da sculture ed opere d’arte. Grazie alla cura per l’ambiente, Oslo è stata nominata European Green Capital 2019.

    Copenaghen punta sullo zero emissioni

    Con una strategia definita “climate-ready”, Copenaghen intende azzerare le emissioni entro il 2025. Ampie zone pedonali, 400 km di piste ciclabili e un trasporto pubblico eccellente rendono la città a misura d’uomo. I cittadini possono godere di 250 parchi con aree sportive, giardini tematici e laghetti. I leggendari canali pullulano di vita, circondati da verde e abitazioni ecostenibili. Copenaghen dimostra come industria e rispetto ambientale possano convivere.

    Helsinki tra parchi e arcipelago

    Con oltre 180 isole che formano un arcipelago a pochi minuti dal centro, Helsinki offre numerose opportunità di gite in barca per scoprire la natura circostante. I parchi cittadini come Hesperia, Kaivopuisto ed Eläintarha assicurano ampi spazi verdi anche in città. Un altro polmone è Rapito, isola interamente dedicata al relax con sentieri, spiagge e saune sul mare. La capitale finnica è una meta perfetta per ritemprarsi nel verde anche durante i mesi più freddi.

    Dublino fra giardini e fioriture

    Con oltre 300 aree verdi, Dublino è una delle città europee con la maggiore superficie a parchi e giardini. Irlandesi e visitatori possono godere della natura in parchi storici come St.Stephen’s Green, Phoenix Park e il Tea Gardens di George’s Hill. Diffusa è anche la passione per i fiori, con composizioni che impreziosiscono strade e rotonde tutto l’anno. Il verde ha contribuito a rendere Dublino una delle città più vivibili, dove il contatto con la natura è a portata di mano.

    Stoccolma sull’acqua tra parchi e spiagge

    Attraversata da numerosi canali e affacciata sui laghi Mälaren e Hjälmaren, Stoccolma offre ampie possibilità di attività all’aria aperta. Oltre 30 parchi dotati di attrezzature sportive e per il tempo libero, come Kungsträdgården e Humlegården. Lungo il waterfront si susseguono spiagge urbane per rinfrescanti bagni estivi, come quelle di Djurgården e di Södermalm. Come una grande oasi naturale, Stoccolma sa coniugare architettura e ambiente in perfetto equilibrio.

    Vienna abbracciata dal verde

    Attraversata da una grande cintura verde di 130 km chiamata Wienerwald, Vienna è letteralmente abbracciata dalla natura. All’interno dell’ellittico tangenziale, il Prater con i suoi parchi, viali alberati e sentieri fluviali offre ampi spazi di svago. Da non perdere poi l’Östliche Wagramerstrasse, viale fiorito lungo 8 km ricco di opere d’arte. Anche piccoli parchi come il Landschaftspark ed il Donaupark popolano la città di verde, insieme a giardini prestigiosi come il Burggarten. A Vienna natura ed arte sono perfettamente integrate.

    Budapest tra Danubio e colline

    Attraversata dal maestoso Danubio e circondata dalle colline del Buda, Budapest ha saputo mantenere ampie aree naturali anche nel suo tessuto urbano. I lungarni che costeggiano il fiume sono punteggiati di viali alberati e parchi come il Citadella. Preziosi polmoni verdi sono poi la Collina di Gellért e quella di Gabor, ricche di sentieri panoramici e scenari mozzafiato sulla città. Non mancano poi parchi storici come il City Park, il più antico d’Ungheria con zoo e collezioni di piante.

    In conclusione, queste capitali europee dimostrano che una gestione attenta e pianificata del verde urbano può migliorare enormemente la qualità della vita e l’assetto ambientale delle grandi città. L’equilibrio tra aree naturali, spazi per il tempo libero e cura del paesaggio risulta vincente per abitanti e visitatori.

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    Le capitali più verdi d’Europa L’urbanizzazione crescente comporta spesso un impatto negativo sull’ambiente e sulla qualità della vita nelle grandi città. Alcune capitali europee però hanno saputo sviluppare modelli urbani rispettosi della natura, ricchi di spazi verdi e aree naturali…

  • I quartieri di Brescia, informazioni geografiche e turistiche

    Brescia è una città ricca di storia, cultura e bellezza, situata nella parte centro-orientale della Lombardia. I suoi numerosi quartieri offrono ai visitatori un’ampia varietà di attrazioni da scoprire. In questo articolo analizzeremo in dettaglio i principali quartieri di Brescia da un punto di vista geografico e turistico.

    Il centro storico è il cuore pulsante della città. Racchiuso all’interno della cerchia muraria veneta, questo quartiere conserva intatto il fascino del passato. Passeggiando per le vie del centro è possibile ammirare bellissimi edifici come il Duomo Vecchio, la chiesa di Santa Maria dei Miracoli e il Broletto. Piazza della Loggia e Piazza Duomo sono le principali piazze del centro storico. La prima è dominata dall’omonimo palazzo in stile veneziano, mentre la seconda ospita il Duomo Nuovo. Non può mancare una visita al Castello, situato sul colle Cidneo, che domina l’intera città e offre scorci panoramici mozzafiato.

    Proseguendo verso nord dal centro storico si incontra il quartiere di San Faustino. Questa zona è caratterizzata da eleganti palazzi nobiliari del XVIII e XIX secolo. L’attrazione principale è sicuramente Villa Mirabella, una sfarzosa dimora circondata da un vasto parco. Poco distante si trova anche la chiesa di San Faustino in Riposo, che conserva opere d’arte di pregio.

    Spostandoci a est del centro sorge il quartiere di Sant’Eufemia della Fonte, sviluppatosi attorno all’omonima basilica. Questo rione ha mantenuto l’atmosfera di un borgo medievale, con le sue casette basse e i vicoli acciottolati. Da non perdere in questa zona i resti del tempio romano Capitolium e l’Oratorio di Santa Maria in Solario, con affreschi del Romanino.

    Passando oltre il ring boulevard, si incontra il vivace quartiere di Carmine. Il fulcro di questa zona è Piazza Arnaldo, contornata da eleganti portici Liberty. Nei dintorni si trovano anche l’imponente chiesa del Carmine e numerosi locali e ristoranti alla moda.

    Procedendo verso sud-est ci si addentra nel quartiere di Fiumicello, racchiuso tra Corso Mameli e Viale Venezia. Questa zona è caratterizzata da ampi viali alberati e sontuose dimore in stile Liberty e Decò. Meritano una visita Villa Glisenti, sede del rettorato dell’Università degli Studi, e Villa Margherita con il suo parco.

    Spostandoci a ovest del centro si entra nel popoloso quartiere di Porta Milano. Fulcro di questa zona è il grazioso Corso Zanardelli, elegante passeggiata fiancheggiata da eleganti boutique e locali. Da vedere anche la barocca chiesa di San Clemente e l’antico mercato coperto.

    Proseguendo lungo Via Milano si giunge nel quartiere di Porta Venezia, dove spicca l’imponente fortezza veneta. Questo rione ospita anche interessanti musei come le Gallerie d’Arte Moderna, situate all’interno della settecentesca Villa Palazzo e il Museo delle Armi Luigi Marzoli.

    Il vivace quartiere di Porta Trento è dominato dall’omonima porta veneta. Questa zona è densamente popolata e ricca di locali e ristoranti tipici. Molto significativa è anche la presenza della comunità ebraica, con la sinagoga e il Museo della Brigata Ebraica.

    Spostandoci a sud del centro, ci si addentra nel quartiere di San Bartolomeo, sviluppatosi attorno alla celebre chiesa omonima. Questa basilica custodisce al suo interno la famosa pala d’altare di Tiziano con la Deposizione. Da non perdere anche il Museo Diocesano situato nei pressi.

    Procedendo verso ovest, oltre i bastioni veneti, si estende il popolare quartiere di San Polo Cimabue. Il fulcro di questa zona è Piazzale Arnaldo, una delle piazze più grandi d’Europa. Tutt’attorno sorgono edifici razionalisti che conferiscono al quartiere un aspetto moderno e funzionale.

    Spostandoci più a nord incotriamo il quartiere di Chiesanuova, sviluppatosi attorno all’omonima abbazia. Questo rione ha mantenuto il sapore del borgo medievale, con le case basse e le viuzze intricate. Da non perdere il Museo di Santa Giulia, situato nell’ex monastero longobardo di San Salvatore.

    Procedendo verso nord-ovest si giunge nella zona detta Violino a causa della sua forma stretta e allungata. Fulcro di questo quartiere è Via Milano, importante arteria commerciale fiancheggiata da negozi e locali. Lungo questa strada si affacciano anche l’imponente palazzo Martinengo Cesaresco e l’elegante chiesa di Sant’Angela Merici.

    L’ultimo quartiere a nord della città è Mompiano, sviluppatosi attorno all’antica chiesa plebana. Questa zona è caratterizzata da ampi spazi verdi, come i giardini pubblici o il parco del Castello. Inoltre Mompiano offre scorci panoramici unici sulla città e le prealpi lombarde.

    Come abbiamo visto, i quartieri di Brescia offrono una straordinaria varietà di attrazioni, dal punto di vista artistico, culturale e paesaggistico.

    Dalla splendida Piazza della Loggia al Museo di Santa Giulia, dal Castello al Tempio Capitolium, la città custodisce veri e propri tesori. Passeggiando per le sue vie si respira tutto il fascino della storia, dall’epoca romana al dominio veneto. Ogni quartiere conserva le proprie peculiarità e i propri gioielli da scoprire.

    Che siate appassionati d’arte, di storia o semplicemente di bellezza, Brescia saprà stupirvi e incantarvi con i suoi molteplici volti.

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    Brescia è una città ricca di storia, cultura e bellezza, situata nella parte centro-orientale della Lombardia. I suoi numerosi quartieri offrono ai visitatori un’ampia varietà di attrazioni da scoprire. In questo articolo analizzeremo in dettaglio i principali quartieri di Brescia…

  • Prendere un taxi a Brescia: tutte le informazioni utili

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    NY Taxi cabs in Milan!!!

    I taxi a Brescia: storia e presente di un servizio per la mobilità cittadina

    I tassisti hanno da sempre percorso le strade di Brescia, accompagnando generazioni di cittadini e visitatori con professionalità. Oggi i taxi rappresentano un servizio essenziale per la mobilità urbana, ma ripercorriamone brevemente le origini.

    Le prime licenze risalgono agli inizi del ‘900, quando alcuni autocarri vennero modificati per trasportare passeggeri dietro corrispettivo. Nel 1934 fu istituito l’Albo dei Tassisti presso la Prefettura e si diffusero le mitiche “Giardinette”, vetture cabrio adatte a muoversi negli stretti vicoli del centro storico. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la flotta si rinnovò con i primi modelli FIAT: la 600 e la 1100 divennero simbolo di questa professione.

    Negli anni ’60 i tassisti bresciani erano ormai 300 e circolavano con le onnipresenti Alfa Romeo Giulietta o Fiat 1500. Dagli anni ’70 la categoria è regolamentata a livello nazionale e si diffondono i taxi nei colori bianco e nero. Oggi a Brescia sono oltre 100 taxi autorizzati, con un’età media di 5-6 anni e tariffe pubblicate dal Comune.

    Prenota online il taxi a Brescia:

    Tariffe e servizi

    Partendo dal centro storico, la corsa base diurna costa 5€ per i primi 5 minuti o frazione e 1€ per ogni minuto successivo; dalle 21 alle 7 la tariffa sale di 1€. I supplementi sono 2€ per la prenotazione, 1€ per i bagagli e 2€ per gli aeroporti. I taxi bresciani accettano pagamenti con carte e le app Free Now e ItTaxi per prenotare.

    La flotta è eterogenea ma prevalgono i SUV compatti come Volkswagen Tiguan, Mazda CX-5 o Kia Sportage, scelte per la praticità. Sono presenti taxi accessibili a passeggeri disabili e curate proposte commerciali ai residenti (abbonamenti settimanali) o per il trasporto aziendale. Alcune auto montano divisori in plexiglass per la sicurezza Covid.

    Diventare tassista a Brescia

    Per diventare tassista a Brescia occorre superare un esame presso l’apposita commissione comunale ed essere iscritti all’Albo Provinciale degli Autisti del Comune. I requisiti riguardano un’età compresa tra i 21 e i 65 anni, cittadinanza italiana o europea, idoneità fisica e psichica, assenza di precedenti penali e buona conoscenza della città.

    Il tassista deve infatti prestare assistenza per l’inserimento delle destinazioni nel navigatore e fornire informazioni turistiche. È tenuto a possedere un certificato di abilitazione professionale CQP rilasciato da un’agenzia formativa; altri requisiti riguardano revisione del veicolo, assicurazione RC e visite mediche biennali.

    Evoluzione futura: mobilità integrata e sostenibilità

    In futuro i taxi bresciani si orienteranno sempre più verso le alimentazioni green, con l’ingresso di veicoli ibridi plug-in ed elettrici. Le colonnine di ricarica nelle zone taxi agevoleranno questo importante cambiamento ecologico.

    Cresceranno inoltre le sinergie con i mezzi pubblici, in modo da offrire soluzioni “park and ride” per l’ultimo miglio. Le app digitali favoriranno una sharing mobility sempre più integrata, con servizi intermodali taxi-bus o taxi-sharing. La tecnologia migliorerà la qualità del servizio, ad esempio con l’installazione di sistemi di prenotazione in vettura.

    I taxi di Brescia stanno evolvendo puntando alla mobilità sostenibile, pur conservando quell’attenzione umana al cliente che li distingue da sempre. Non perdono il loro ruolo sociale di collegamento nell’ultimo miglio anche nella città smart del futuro.

    Ecco i principali operatori di taxi attivi a Brescia:

    • TR Taxi Brescia: una delle cooperative più grandi con oltre 100 auto bianco-nere. Offre servizio h24 e vari abbonamenti per aziende.
    • Radio Taxi Brescia 3570: storica centrale radiofonica con una sessantina di affiliati. Prenotazioni via app e alla radio.
    • Taxi Brixia: società fondata nel 1960 con una settantina di soci. Ha in flotta vetture da 4 a 8 posti per ogni esigenza.
    • Radio Taxi Leader: cooperativa con 50 tassisti attivi. Punta sulla solidità e puntualità del servizio negli anni.
    • Taxi Notte Brescia: specializzata in servizio serale/notturno con auto di moderna concezione.
    • Taxi Arthur: centrale nuova con 15 taxi dai colori eleganti. Servizio veloce e prezzi competitivi.
    • La Radio Taxi: cooperativa con 40 auto bianco-nere. Copre tutta l’area urbana e l’hinterland.
    • Elitaxi Brescia: taxi di lusso con automobili di alta gamma per transfer privati o aziendali.
    • Taxi V.I.P.: elegante servizio per aeroporti,stazioni,eventi e cene di gala. Disponibilità 24h.
    • Tassin Taxi: cooperativa giovane con 25 taxi. Offre promozioni su corse sistematiche.
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    Ecco alcune informazioni pratiche aggiuntive sul servizio taxi a Brescia:

    • Numeri utili: le principali centrali radio sono raggiungibili chiamando il 3570, 3929, 8060. Numeri whatsapp e app per prenotare.
    • Fermate: le principali si trovano in Stazione, aeroporto, ospedali. Altre in piazzale Arnaldo, corso Palestro, piazza Vittoria.
    • Tempi di attesa: variabili, di solito 5-10 min in città e 15-20 da/per aeroporto. Più lunghi nei weekend e dopo le 21.
    • Carte accettate: tutti i taxi accettano carte di credito/debito. Alcuni anche satispay e portafogli digitali.
    • Bagagli: un bagaglio a mano è gratis, per gli altri si paga 1€ indipendentemente dalle dimensioni.
    • Animali: gli animali da compagnia devono viaggiare in trasportino, sono ammessi solo cani guida.
    • Sconti famiglia: corse ridotte per gruppi di almeno 4 persone viaggianti insieme.
    • Parcelle notturne: dalle 21 alle 7 i taxi applicano una maggiorazione di 1€ sulla tariffa ordinaria.
    • Turisti: i tassisti parlano inglese, francese e altre lingue. Dotati di dépliant turistici.

    Come trovare un taxi a Brescia?

    Puoi chiamare un taxi utilizzando i numeri di telefono di alcune compagnie come Radio Taxi Brixia (servizio ufficiale 24 ore su 24, 7 giorni su 7) al +39 030 35 111, oppure Taxi Brescia al +39 338 48 58 866.

    In alternativa, puoi utilizzare app per taxi come Uber o Free Now, oppure recarti alle fermate taxi in centro città, vicino alla stazione ferroviaria o all’aeroporto.

    Quanti taxi ci sono a Brescia?

    A Brescia ci sono 103 licenze taxi attive, secondo quanto riportato da un articolo del Bresciaoggi del 2023.

    • 99 di queste licenze sono affiliate alla cooperativa Radio Taxi.
    • I restanti 4 taxi sono autonomi e stazionano principalmente in stazione, dove la richiesta di corse è maggiore.

    È importante notare che il numero di taxi disponibili può variare in base al momento della giornata, al giorno della settimana e ad eventi speciali.

    Panorama di Brescia città
    Brescia / Bresà

    Come Prenotare un taxi a Brescia?

    Per assicurarti un servizio rapido, soprattutto durante le ore di punta o di notte, è consigliabile prenotare il taxi in anticipo. Puoi farlo telefonicamente o tramite app, comunicando al tassista la tua posizione e la destinazione.

    Tariffe taxi:

    Le tariffe taxi a Brescia sono regolate dal comune e prevedono una tariffa base di € 5,00 per la corsa, che aumenta in base alla distanza percorsa, al tempo di percorrenza e all’ora del giorno. Per maggiori dettagli consulta il sito web del comune o chiedi direttamente al tassista.

    Altri servizi taxi:

    Sono disponibili taxi per disabili, con seggiolino per bambini e che accettano animali domestici a bordo.

    Suggerimenti:

    • Porta con te denaro contante per il pagamento.
    • Richiedi la ricevuta al termine della corsa.
    • In caso di problemi contatta il comune di Brescia al +39 030 297 81 11 oppure la Polizia Municipale al +39 030 253 12 00.

    I taxi a Brescia: storia e presente di un servizio per la mobilità cittadina I tassisti hanno da sempre percorso le strade di Brescia, accompagnando generazioni di cittadini e visitatori con professionalità. Oggi i taxi rappresentano un servizio essenziale per…

  • Prendere un taxi… a Venezia! La guida.

    Guida definitiva ai taxi acquatici di Venezia: informazioni, costi, imbarcazioni e compagnie

    Venezia è una città unica al mondo, con i suoi canali pittoreschi e il suo fascino senza tempo. Tra i mezzi di trasporto più caratteristici della città ci sono i taxi acquatici, che offrono un modo affascinante per esplorare l’incantevole laguna veneziana.

    In questa guida completa sui taxi acquatici di Venezia, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere su questi mezzi di trasporto iconici: dalle informazioni generali ai costi, alle imbarcazioni utilizzate e alle principali compagnie che operano nel settore.

    Informazioni generali

    I taxi acquatici di Venezia sono un mezzo di trasporto molto popolare tra i turisti e gli abitanti locali. Queste imbarcazioni vengono utilizzate per spostarsi all’interno della città attraverso i canali invece delle strade tradizionali. Sono considerati un modo romantico ed emozionante per scoprire le meraviglie di Venezia.

    I taxi acquatici sono disponibili 24 ore su 24 e possono essere prenotati in anticipo o presi direttamente presso uno dei numerosi punti di attracco presenti in tutta la città. È importante tenere presente che l’utilizzo dei taxi acquatici può essere costoso rispetto ad altri mezzi di trasporto disponibili a Venezia.

    Costo

    Il costo dei taxi acquatici dipende da diversi fattori, tra cui la distanza percorsa, il numero di passeggeri e l’orario del giorno. È possibile trovare tariffe fisse per le destinazioni più comuni, come l’aeroporto Marco Polo o la stazione ferroviaria di Santa Lucia.

    Tuttavia, il costo medio per un viaggio in taxi acquatico a Venezia varia tra i 50 e i 100 euro. È importante prendere in considerazione questo aspetto nel proprio budget di viaggio, specialmente se si pianifica di utilizzare frequentemente questo mezzo di trasporto.

    Imbarcazioni

    I taxi acquatici di Venezia sono solitamente imbarcazioni tradizionali chiamate “vaporetti”. Queste barche sono generalmente realizzate in legno e possono ospitare fino a 10-12 persone. Alcune compagnie offrono anche taxi acquatici più piccoli, pensati per gruppi più ridotti o viaggi privati.

    Le imbarcazioni dei taxi acquatici sono guidate da esperti conducenti che conoscono perfettamente i canali veneziani e le rotte più efficienti per raggiungere diverse destinazioni. I vaporetti sono dotati di tutti i comfort necessari per garantire un viaggio confortevole, come sedili imbottiti e coperture protettive in caso di maltempo.

    Compagnie

    A Venezia ci sono numerose compagnie che offrono servizi di taxi acquatico. Ecco alcune delle principali:

    1. Consorzio Motoscafi Venezia: una delle compagnie storiche della città, offre una vasta gamma di servizi di trasporto in taxi acquatico.

    2. Venice Water Taxi: famosa per la sua flotta moderna ed elegante, questa compagnia offre servizi personalizzati per soddisfare le esigenze dei propri clienti.

    3. Alilaguna: specializzata nel trasporto da e per l’aeroporto Marco Polo, questa compagnia offre servizi di taxi acquatico con tariffe fisse.

    È sempre consigliabile prenotare in anticipo il proprio taxi acquatico, soprattutto durante i periodi di punta turistica o gli eventi speciali a Venezia. Ciò assicura un’esperienza senza intoppi e riduce al minimo i tempi di attesa.

    In conclusione, i taxi acquatici sono un modo affascinante ed emozionante per scoprire Venezia e la sua laguna.

    Tuttavia, è importante tenere presente che possono essere costosi rispetto ad altri mezzi di trasporto disponibili nella città.

    Pianificando attentamente il proprio budget e scegliendo la compagnia giusta, è possibile vivere un’esperienza indimenticabile a bordo di questi iconici mezzi di trasporto veneziani.

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    Guida definitiva ai taxi acquatici di Venezia: informazioni, costi, imbarcazioni e compagnie Venezia è una città unica al mondo, con i suoi canali pittoreschi e il suo fascino senza tempo. Tra i mezzi di trasporto più caratteristici della città ci…

  • Dove si trova Rosolina Mare? E cosa posso fare?

    Ecco 5 domande e risposte su Rosolina Mare:

    Dove si trova Rosolina Mare?
    Rosolina Mare si trova in provincia di Rovigo, in Veneto, ed è situata sul delta del Po. Confina a nord con Porto Viro e a sud con Porto Tolle.

    Come è strutturata Rosolina Mare?
    Rosolina Mare si sviluppa lungo una striscia di terra sottile tra il Mare Adriatico e la laguna. Il lungomare è costituito da spiagge ampie e sabbiose attrezzate con stabilimenti balneari. Ci sono anche pinete, campeggi e strutture ricettive.

    Cosa offre Rosolina Mare dal punto di vista turistico?
    Oltre alle spiagge, Rosolina Mare offre la possibilità di praticare sport acquatici come windsurf, kitesurf e canoa. Di sera si anima con locali, ristoranti e discoteche. Nei dintorni si possono visitare il Parco Regionale del Delta del Po e le Valli di Comacchio.

    Quali sono i prezzi approximativi degli alberghi?
    Gli alberghi a Rosolina Mare hanno prezzi variabili in base alla stagione e alla struttura. In bassa stagione si va dai 50 euro di un albergo economico ai 150 euro per soluzioni più lussuose. I prezzi salgono in alta stagione, con punte di oltre 200 euro per notte negli stabilimenti balneari più ambiti.

    Come arrivare a Rosolina Mare?
    In auto tramite la strada regionale Romea; in treno sino alla stazione di Porto Viro e poi in autobus; in aereo all’aeroporto di Venezia e poi in auto a noleggio. È possibile raggiungerla anche in nave con un servizio di collegamento stagionale da Chioggia e Punta Sabbioni.

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    Ecco altre informazioni su Rosolina Mare:

    • Quando andarci: La stagione turistica va da maggio ad ottobre. I mesi più caldi e affollati sono luglio e agosto.
    • Mare: Le ampie e pulite spiagge hanno sabbia sottile e soffice. Il mare è basso e adatto alle famiglie.
    • Sport: Oltre al bagno, si può praticare kitesurf, windsurf, vela, canoa. Presenti campi da beach volley, paddle, giochi per bambini.
    • Divertimento: Di sera locali sul lungomare con musica dal vivo, cocktail bar, gelaterie, pizzerie. D’estate anche serate danzanti.
    • Shopping: Non ci sono grandi centri commerciali, solo piccoli negozi lungo la passeggiata. A Porto Viro mercato settimanale.
    • Natura: Proseguendo verso sud si possono visitare le Valli di Comacchio con percorsi in bici e a piedi nel delta del Po.
    • Cibo: La cucina è di pesce, tipici i frutti di mare. Presenti sagre estive come quella del pesce povero e del melone.
    • Famiglie: Meta ideale grazie ai servizi per famiglie, aree gioco per bambini, parchi acquatici, miniclub negli alberghi.

    Eventi a Rosolina Mare

    Durante il periodo estivo si svolgono alcuni eventi interessanti:

    • Sagra del pesce povero (luglio): grande festa enogastronomica con degustazione di piatti a base di pesce povero dell’Adriatico, come triglie e sogliole. Ci sono stand con prodotti ittici ed intrattenimento.
    • Notte rosa (luglio/agosto): per una notte Rosolina Mare si colora di rosa con feste in spiaggia, musica, degustazioni. Ondata di turisti per questo grande evento estivo.
    • Settimana Rosa (agosto): conferenze, concerti, mostre ed eventi culturali a tema rosa durante tutta la settimana, sempre con un occhio alla leggerezza e al divertimento.
    • Sagra del melone (agosto): manifestazione enogastronomica dedicata al re dell’estate, il melone bianco di Rovigo IGP, con gare di abilità melone-dipendenti.
    • Festival di teatro e cinema all’aperto (luglio-agosto): rassegne di spettacoli dal vivo, proiezioni cinematografiche e incontri con addetti ai lavori ospitati nella pineta.
    • Fiere e mercatini dell’artigianato (luglio-settembre): bancarelle con oggetti fatti a mano, abbigliamento, prodotti tipici lungo il lungomare.

    Ecco 5 domande e risposte su Rosolina Mare: Dove si trova Rosolina Mare?Rosolina Mare si trova in provincia di Rovigo, in Veneto, ed è situata sul delta del Po. Confina a nord con Porto Viro e a sud con Porto…