Brescia ha storicamente svolto un ruolo di primo piano nel settore siderurgico italiano, affermandosi come uno dei principali poli della produzione di acciaio del Paese.
Le origini dell’industria siderurgica bresciana risalgono al XVI secolo, quando nacquero le prime fonderie specializzate nella lavorazione del ferro proveniente dalla Val Trompia. Nel 1801 venne inaugurata la prima acciaieria moderna per la produzione dell’acciaio.
Tra Otto e Novecento, con lo sviluppo industriale, il settore conobbe una rapida crescita. Sorsero acciaierie e laminatoi di rilievo come la Tempini, la Breda e la Lucchini. Grazie all’approvvigionamento di minerali dalla Val Camonica, Brescia divenne protagonista della siderurgia italiana.
Ancora oggi il settore siderurgico, con colossi come la Alfa Acciai, è un pilastro dell’economia bresciana, specializzata in prodotti lunghi in acciaio di qualità per l’edilizia e l’industria meccanica. Rilevante anche la produzione di acciai speciali.
Brescia si distingue per la presenza di un distretto siderurgico integrato, con stabilimenti di produzione dell’acciaio e di trasformazione e lavorazione a valle della filiera. Ciò comporta eccellenza tecnologica e grande competitività sui mercati internazionali.
Grazie alla sua leadership ultracentenaria, oggi la provincia di Brescia detiene il primato nazionale nel comparto siderurgico, rappresentando uno dei maggiori poli europei con oltre 5 milioni di tonnellate annue di acciaio prodotto. Un settore vitale dell’economia bresciana, fondamentale per l’industria italiana.