Il Duomo Vecchio di Brescia, dedicato a San Pietro, custodisce al suo interno pregevoli opere d’arte che testimoniano la storia artistica della città dall’XI al XVIII secolo.
L’opera più celebre è la Croce di Desiderio, dono dell’omonimo re longobardo alla chiesa bresciana nell’VIII secolo. Si tratta di una croce gemmata in oro, argento e ferro, impreziosita da pietre preziose; capolavoro dell’oreficeria altomedievale.
Notevoli anche le Storie della Vergine, ciclo di affreschi trecenteschi della scuola giottesca, che decorano la Cappella del Sacramento. Si distinguono per vivacità narrativa e intensità espressiva.
Nel presbiterio spicca il polittico della Pietà con Angeli e Santi, capolavoro del pittore vicentino Bartolomeo Montagna datato 1500 circa. Stupisce per la ricchezza di dettagli e la brillante gamma cromatica.
Da menzionare anche la tavola quattrocentesca con la Madonna col Bambino e Santi di Jacopo Bellini, padre dei più celebri Giovanni e Gentile. Un’opera che segna il passaggio dal gotico internazionale al Rinascimento.
Infine il Duomo Vecchio conserva preziose opere scultoree come il gruppo marmoreo della Pietà di Gasparo Cairano e il monumento funebre del vescovo Domenico Bollani, capolavoro del neoclassicismo di Antonio Canova datato 1803.
Queste e altre pregevoli testimonianze artistiche fanno del Duomo Vecchio una pinacoteca unica, imprescindibile per ammirare i capolavori di otto secoli di storia dell’arte a Brescia.