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Tag: orari apertura

  • Pinacoteca Mariottini – Panicale: informazioni pratiche e mappa tematica

    Pinacoteca Mariottini – Via Pietro Vannucci – 6064 Panicale
    Tipo: Museo

    Apertura: Lunedì e martedì 09:00-12:30

    Tel: 075 8379531 – Fax:

    E-mail: info@comune.panicale.pg.it

    Allestita all’interno del palazzo Comunale di Panicale, la collezione si compone di trentuno tele fatte realizzare dal perugino Francesco Mariottini tra il 1765 e il 1780 e donate al Comune sul finire del secolo successivo. Professore di diritto civile e canonico e anche rettore dell’Università di Perugia dal 1776, il Mariottini discendeva da un
    ramo dell’antica famiglia panicalese dei Saccalossi. E’ forse fu proprio per il fatto che tra i personaggi più in vista della città figurano ben 10 Saccalossi che l’erudito commissionò l’intera serie di ritratti celebrativi, poi destinata ad adornare il proprio palazzo di famiglia.

    Mappa Pinacoteca Mariottini

  • Catacomba di Villa San Faustino – Massa Martana: informazioni pratiche e mappa tematica

    Catacomba di Villa San Faustino – Vocabolo Schiaccia – 6056 Massa Martana
    Tipo: Museo

    Apertura: 9.00 -13.00 15.00 -19.00 venerdì sabato domenica

    Tel: 0758951735 | 0758951748 – Fax:

    E-mail: affarigenerali@comune.massamartana.pg.it | cultura@comune.massamartana.pg.it

    Si estende in località Grotta Traiana, nella piccola frazione di Villa San Faustino nel comune di Massa Martana, a breve distanza dal tracciato antico della via Flaminia e dal Ponte Fonnaia.
    È l’unica catacomba nota dell’Umbria e preziosa testimonianza della diffusione del Cristianesimo arrivato in questo territorio già dal IV secolo d.C. proprio attraverso la Flaminia. La sistemazione definitiva dell’ingresso e della lunga galleria rende agevole la visita al sepolcreto ipogeico, basato sul sistema dei “loculi”, che riflette il senso comunitario che animava i primi cristiani.
    Segnalata nel 1691 dagli eruditi abitanti della zona col nome di Grotte di Traiano, la catacomba fu riscoperta nel 1900 e agli inizi degli anni Quaranta interessata da due campagne di scavo che liberarono dalla terra la maggior parte delle gallerie, poi utilizzate come rifugio antiaereo durante gli anni del Conflitto. Lavori di sistemazione volti a rendere agibile l’ipogeo al pubblico si sono susseguiti tra il 1996 e il 1997, nel corso dei quali è emersa una nuova area di frequentazione, relativa ad una piccola basilica funeraria destinata a funzioni più strettamente cultuali.

    La catacomba si sviluppa attraverso un corridoio rettilineo lungo circa 22 m, che penetra all’interno della collina fino ad una profondità di circa 7 m dal piano di campagna; da questo si dipartono quattro gallerie, due su ogni lato, di cui una con andamento semicircolare, larghe circa 1,50 m con copertura a volta schiacciata. Lungo le pareti si aprono file sovrapposte di loculi di varie misure, spesso chiusi da tegoloni, e aventi, come oggetti di corredo, semplici lucerne in terracotta mentre sul pavimento sono state scavate alcune formae, chiuse anch’esse con tegole, che recano segni circolari incisi prima della cottura. L’assenza di iscrizioni, in genere apposte sulle lastre di chiusura delle tombe che presentavano il nome del defunto, fa ritenere una appartenenza della catacomba ad un ceto non alfabetizzato. Le lucerne e gli altri materiali recuperati indicano una frequentazione dell’area compresa tra il IV e il V secolo d.C
    L’uso di seppellire i defunti in ambienti sotterranei risale già agli Etruschi, ma con il cristianesimo nacquero dei sepolcreti ipogei molto più complessi ed ampi, per accogliere in un ‘unica necropoli tutta la comunità. Il termine antico per designare questi luoghi è coemeterium, che deriva dal greco e significa “dormitorio”. Il termine catacomba, che in origine definiva soltanto l’importante complesso di San Sebastiano sulla via Appia, fu poi esteso a tutti i cimiteri cristiani.

    Mappa Catacomba di Villa San Faustino

  • Rocca Sonora – Gualdo Cattaneo: informazioni pratiche e mappa tematica

    Rocca Sonora – Piazza Umberto I – 6035 Gualdo Cattaneo
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica e festivi 10:00-13:00 15:00-19:00

    Tel: 0742 920077 | 0742 929422 – Fax:

    E-mail: servizisociali@comune.gualdocattaneo.pg.it | inforocca@libero.it

    La Rocca, le cui origini risalgono forse al 975 d.C., è un esempio di architettura militare a pianta triangolare. Ad ogni vertice del fortilizio corrisponde una torre rotonda e troncoconica, comunicante con le altre per mezzo di cunicoli sotterranei.
    La Rocca, che nel corso del tempo non ha subito interventi di rilievo, conserva immutato il suo aspetto originario: il mastio ha perduto la copertura a tutta ronda o a doppia ronda, ma all’interno ha conservato immutate le proprie stanze disposte in maniera irregolare, dove si possono individuare le originarie destinazioni.

    Mappa Rocca Sonora

  • Rocca Maggiore – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Rocca Maggiore – Via della Rocca – 6081 Assisi
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 10:00-19:30

    Tel: 848004000 – Fax:

    E-mail: biglietteria.rocca@coopculture.it

    Nel punto più alto della città, la rocca Maggiore di Assisi è raggiungibile salendo da via Porta Perlici, nei pressi della cattedrale di San Rufino, o percorrendo la circonvallazione esterna che arriva sulla cima del colle Asio. Le prime notizie storiche sulla struttura fortificata si hanno negli anni 1173-1174 quando vi soggiornò Cristiano, arcivescovo di Magonza, che occupò Assisi per conto di Federico Barbarossa. Nel 1198 fu distrutta da una sommossa popolare. Secondo la tradizione, in quella occasione la cittadinanza cacciò il duca di Spoleto Corrado di Ursilengen ed il piccolo Federico II di soli 4 anni. La rocca rimase in uno stato di abbandono fino al 1362 quando il cardinale Egidio Albornoz decise di ricostruirla sulla base dell’antica fortificazione germanica. La rocca Maggiore guarda imponente e austera il centro storico sottostante, la stretta gola attraversata dal fiume Tescio e gran parte della Valle Umbra, che si estende da Perugia a Spoleto: visitarne la struttura dà quindi l’opportunità di osservare un significativo esempio di architettura militare trecentesca ancora ben conservato, godendo di un panorama tra i più suggestivi dell’Umbria. Il percorso si articola all’interno dell’edificio albornoziano, a pianta quadrata costituito da una torre maestra e maschio angolato, integrato durante i secoli attraverso un sistema di muraglie munite di torri. Nel periodo della signoria di Biordo Michelotti (1394-1398) vennero eseguiti numerosi interventi di manutenzione e restauro, in più parti compaiono le sue armi scolpite. Nel 1458, per ordine di Jacopo Piccinino, venne innalzato il torrione poligonale a nord-ovest. L’anno dopo Papa Pio II volle la costruzione del corridoio che unisce la rocca alla torre dodecagonale. La porta d’ingresso vicino al maschio fu realizzata nel 1484, sopra di essa si trovano tre stemmi, al centro quello di Sisto IV. Alla fine del Quattrocento la rocca divenne scenario di lotte cruente fra le famiglie Fiumi e Nepis. Dal 1501 vi si stabilì Cesare Borgia e poi la sorella Lucrezia. L’ultimo importante intervento sulla rocca di Assisi si ebbe nel 1535 quando Papa Paolo III fece costruire il bastione circolare. Dopo la principale funzione difensiva, la rocca divenne residenza dei castellani deputati al controllo del territorio; in seguito fu adibita a carcere e poi a magazzino. Nuovamente valorizzata e restaurata oggi è visitabile. L’ingresso si apre nei pressi del bastione cinquecentesco, all’interno si trova un cortile pavimentato con mattoni trecenteschi; adiacente è il cassero, dove erano disposti gli ambienti di servizio. Il maschio fungeva da abitazione del castellano, in questo si sovrappongono cinque ambienti uniti da una scala a chiocciola.

    Mappa Rocca Maggiore

  • Villa Magherini Graziani e Museo archeologico della Villa di Plinio Il Giovane – San Giustino: informazioni pratiche e mappa tematica

    Villa Magherini Graziani e Museo archeologico della Villa di Plinio Il Giovane – Via Giovanni Boccaccio – 6016 San Giustino
    Tipo: Museo

    Apertura: Sabato, domenica e festivi 10:00-13:00 15:30-18:30

    Tel: 075 8554202 | 075 8520656 – Fax:

    E-mail: cultura@ilpoliedro.com

    Splendido esempio di villa nobiliare tardo rinascimentale, il Palazzo Magherini Graziani sorge a metà collina in aperta posizione panoramica dominante la Valle del Tevere. La villa fu fatta costruire da Carlo Graziani, esponente della famiglia tifernate di origine toscana, agli inizi del Settecento incaricando l’architetto Antonio Cantagallina. E’ la torre altana con i suoi 17 metri a dominare sul complesso architettonico a pianta quadrangolare su tre piani. Elegante la loggia centrale della facciata principale che si sviluppa dal secondo fino al terzo livello con le sue arcate sorrette da esili colonnine secondo uno stile che richiama, quello vasariano del Castello Bufalini. La facciata è scandita da una serie di lesene e cornici. Il piano terra è decorato ad archi murati al cui centro si aprono finestre e nicchie ovali evocando la regolarità di un portico. Dall’ingresso laterale si accede alla galleria carraia, voltata a botte che attraversa per intero il corpo dell’edificio. Al centro della galleria, lungo l’asse principale del complesso, si aprono l’atrio a piano terra e la loggia col salone di rappresentanza, al primo piano. A sinistra il complesso è completato dalla casa colonica e a destra dalla cappella a navata centrale dedicata alla Madonna di Loreto. Le aree verdi sono delimitate da un perimetro pentagonale murato; sull’asse centrale dell’edificio, si allineano il giardino all’italiana sul fronte con fontana centrale e siepi in bosso e l’esedra sul retro. Oltre l’esedra, si sviluppa il parco di lecci. La villa è di proprietà comunale. La casa colonica è sede sia di una foresteria con locali che ospitano attività socio-culturali, sia la sede operativa per le campagne di scavo della Villa di Plinio Il Giovane della Soprintendenza archeologica dell’Umbria , delle Università di Perugia e di Alicante (Spagna). Vi è infatti in fase di allestimento, un museo archeologico della sopracitata villa sistematicamente indagata dal 1986. Al primo piano saranno illustrati gli scavi della struttura attraverso plastici e ricostruzioni tridimensionali, nonché esposti gli oggetti riportati alla luce. Al pianterreno verrà documentata la storia del paesaggio dell’Alta Valle del Tevere, con particolare riguarda al sistema agricolo e di centuriazione di cui la villa era uno dei capisaldi.

    Mappa Villa Magherini Graziani e Museo archeologico della Villa di Plinio Il Giovane

  • Pinacoteca comunale – Palazzo Vallemani – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Pinacoteca comunale – Palazzo Vallemani – Via San Francesco – 6081 Assisi
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 10:00-18:00

    Tel: 075 8674341 – Fax:

    E-mail: biglietteria.vallemani@coopculture.it

    Il museo si trova nel centro storico di Assisi, a pochi passi dalla Basilica di San Francesco. Il palazzo fu residenza seicentesca della nobile famiglia Giacobetti, prima, e Vallemani, poi. Ha ospitato la Biblioteca Comunale, Istituti Superiori e l’Accademia Properziana del Subasio. La raccolta è nata a fine Ottocento con l’intento di preservare il patrimonio artistico cittadino, in molti casi esposto alle intemperie. Il visitatore può quindi osservare un aspetto insolito di Assisi legato alla sua evoluzione politica e civile, oltre che religiosa. Riallestita nel 2007 nel seicentesco Palazzo Vallemani, la pinacoteca raccoglie dipinti compresi tra il XIII e il XVI secolo per lo più provenienti da edifici pubblici, edicole viarie, porte urbiche, sedi di confraternite e ospedali cittadini. Tra le opere di maggior pregio vi è una Maestà attribuita a Giotto, proveniente dal Palazzo del Capitano del Popolo, un gonfalone di Niccolò di Liberatore detto l’Alunno e la Vergine col Bambino, staccata da porta San Giacomo, attribuita al giovane Perugino. Sono inoltre presenti affreschi di Ottaviano Nelli, Andrea e Tiberio d’Assisi, tele di Dono Doni, Giacomo Giorgetti e Cesare Sermei. Ampio spazio è dedicato ai maestri giotteschi: una sala ospita le opere di Puccio Capanna, tra cui la pregevole Madonna col Bambino e san Francesco proveniente da porta San Rufino. Al piano terra del palazzo è allestita una sala multimediale che documenta la storia della città attraverso la sua evoluzione urbanistica.

    Mappa Pinacoteca comunale – Palazzo Vallemani

  • Museo della città in Palazzo Eroli – Narni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della città in Palazzo Eroli – Via Aurelio Saffi – 5035 Narni
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 10:00-18:00

    Tel: 0744 717117 – Fax:

    E-mail: narni@sistemamuseo.it

    Il museo Eroli si trova nel centro storico di Narni, nel terziere di Fraporta, a fianco della chiesa di San Francesco, alle spalle del trecentesco palazzo del Podestà. E’ facilmente raggiungibile dal parcheggio del Suffragio, adiacente alle mura della città, collegato al centro da ascensori. L’edificio, così come è giunto ai nostri giorni, nasce come palazzo signorile della nobile famiglia locale degli Eroli la quale, forse tra il 1600 e il 1700, opera un progressivo accorpamento di proprietà immobiliari preesistenti, legate successivamente da una facciata che ne fa un palazzo di città. Il percorso museale si articola su tre piani. Il primo piano è dedicato alla preistoria del territorio. Dalle testimonianze dei resti fossili di animali e di utensili rinvenuti nel territorio si prosegue scoprendo la Narnia Romana e, sempre attraverso la raccolta archeologica, si è guidati fino alla fase medievale della città. In questa sezione si approfondisce anche la vita dell’illustre capitano di ventura Erasmo da Narni, detto il Gattamelata. Videoproiezioni su maxi schermi al plasma, musiche evocative e pannelli che vogliono sollecitare l’emotività del visitatore, proiettandolo nella storia del territorio, accompagnano verso la sezione pinacoteca ove è possibile ammirare, tra l’altro, una pala di altare con l’Incoronazione della Vergine di Domenico Ghirlandaio e l’Annunciazione di Benozzo Gozzoli, entrambe commissionate dal Cardinale Berardo Eroli, massimo esempio di mecenatismo a Narni nel 1400. Vi sono allestite, corredate da innovativi ausili didattici, opere d’arte di artisti prevalentemente locali che raccontano l’evoluzione artistica della vicenda narnese dal quattordicesimo al diciottesimo secolo. Una sala dedicata ospita la donazione del collezionista Ing. Edoardo Martinori al Comune di Narni negli anni Trenta e comprende un sarcofago ligneo e una mummia egizia con ricca decorazione in cartonnage. Nei 2700 metri quadrati di palazzo Eroli, che oltre all’area espositiva del museo ha anche aree destinate a vari eventi culturali, è ospitato anche un fornito bookshop con sezione ludico-didattica per ragazzi.

    Mappa Museo della città in Palazzo Eroli

  • Raccolta delle Memorie Ubaldiane – Gubbio: informazioni pratiche e mappa tematica

    Raccolta delle Memorie Ubaldiane – Convento di Sant’Ubaldo – V. M.Te Ingino – 6024 Gubbio
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal lunedì al venerdì 10:00-12:30 14:30-17:30 | Sabato, domenica e festivi 10:00-12:30 15:00-18:00

    Tel: 075 9273872 | 334.9924935 – Fax:

    E-mail: gp_memorieubaldiane@libero.it

    La raccolta delle Memorie Ubaldiane, collocata nel convento di Sant’Ubaldo sul Monte Ingino, è un’esposizione museale permanente che, tramite oggetti, documenti ed opere d’arte illustra la vita di Ubaldo, patrono di Gubbio vissuto tra il 1085 e il 1160 e il culto a lui dedicato nel corso dei secoli, con riferimento anche alla nota Festa dei Ceri, celebrazione cittadina che da circa ottocento anni ha luogo a Gubbio il 15 maggio, vigilia della morte del santo. Tra le opere esposte, oltre a dipinti, oggetti lignei e oggetti votivi, sono conservati manufatti tessili rinvenuti all’interno dell’urna dove erano riposte le reliquie di Sant’Ubaldo. In particolare spiccano per importanza: un “camice di panno grosso lacero e rattoppato e sudicio con le maniche spaiate” in tela di lino e un drappo in seta e lino di colore giallo con decorazione in rossso costituita da una serie di uccelli e leoni rampanti, affrontati alternati in file parallele e chiusi all’interno di una rigida struttura geometrica a dente di lupo, entrambe databili al XIII secolo.

    http://www.comune.gubbio.pg.it/turismo/raccolta-memorie-ubaldiane

    Mappa Raccolta delle Memorie Ubaldiane

  • Galleria Rometti – Umbertide: informazioni pratiche e mappa tematica

    Galleria Rometti – piazza C. Marx – 6019 Umbertide
    Tipo: Museo

    Apertura: Il museo è visitabile tutti i giorni durante gli orari di apertura del cinema Metropolis

    Tel: 075 9414256 – Fax:

    E-mail: g.violini@comune.umbertide.pg.it

    La Galleria Rometti espone una collezione di oltre 300 pezzi realizzati dagli artisti attivi nell’azienda Ceramiche Rometti. Il percorso espositivo illustra la storia dell’azienda, fondata nel 1927, e lo stretto legame con la città di Umbertide, riconosciuta a livello internazionale per le sue produzioni ceramiche d’artista. A Dino Finocchi si deve il recupero dei pezzi che formano gran parte della collezione esposta, dispersi sul mercato antiquario e presso privati. Il repertorio degli oggetti è composto da vasi, lampade, sculture, piatti, servizi da tavola. Sono illustrate la ineguagliabile tecnica del “nero fratta” (colore metallico con riflessi cangianti) e la innovativa tecnica dell’incisione su “bianchetto” che ha contraddistinto le produzioni della Rometti già dagli anni ’30 del secolo scorso. Tra Decò, Bauhaus e Futurismo si inserisce con forza la creatività dei giovanissimi Cagli, Baldelli, Di Giacomo, Settimio ed Aspromonte Rometti. L’originale raccolta, tra cui molti inediti, dimostra che anche l’oggetto d’uso semplice è interpretato in modo creativo, essenziale ma forte nella sua simbologia.
    In mostra si passa dal primo vaso bucolico prodotto nel 1927 con la firma Ars umbra-Fornace Rometti, al Santone di Corrado Cagli, ai cavalli (altro tema caro alla Rometti) ai vasi degli anni 60 con lustri, corallo ed oro. Sono esposte, inoltre, le creazioni più recenti dell’azienda che comprende la Venere del designer Ambrogio Pozzi alta 180 centimetri, scultura provocatoria e i Koans dell’artista inglese Liliane Lijn.
    La Galleria è arricchita dalla sezione “Premio Rometti” che raccoglie i tre pezzi vincitori di ogni edizione realizzati durante lo stage in manifattura. Il concorso, ideato da Dino Finocchi, è riservato agli stufendi di prestigiose accademie e istituti di design italiani ed esteri.

    Museo delle Ceramiche Rometti

    Mappa Galleria Rometti

  • Centro Studi Americanistici Circolo Amerindiano – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro Studi Americanistici Circolo Amerindiano – Via Guardabassi – 6121 Perugia
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal lunedì al venerdì 09:00 13:00 | Martedì 15:00 – 18:00

    Tel: 075 5720716 – Fax:

    E-mail: info@amerindiano.org

    Il “Circolo Amerindiano” Onlus, fondato nel 1977 a Perugia, è un’associazione di studiosi ed appassionati di americanistica, che si occupano delle culture sviluppatesi nel continente americano, senza limiti di spazio e di tempo, dallo Stretto di Bering alla Terra del Fuoco e dal primo popolamento umano sino ai giorni nostri.
    Le attività del Circolo sono orientate allo studio e alla divulgazione della cultura delle Americhe e, inoltre, offrono alla fruizione pubblica il patrimonio costituito dalla Collezione etnografica (650 pezzi etnografici, riproduzioni museali e plastici), dalla Biblioteca (oltre 8.000 volumi, fascicoli e altra documentazione) e dal Centro di Documentazione Audio e Video (decine di migliaia di foto, diapositive, nastri audio e video, DVD).

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    Mappa Centro Studi Americanistici Circolo Amerindiano