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  • Museo archeologico – CAOS (CENTRO ARTI OPIFICIO SIRI) – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo archeologico – CAOS (CENTRO ARTI OPIFICIO SIRI) – Via L.Campofregoso- Area Ex Siri – 5100 Terni
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica 10:00-13:00 17:00-20:00

    Tel: 340 4188488 – Fax:

    E-mail: museoarcheologicoterni@gmail.com

    Il Museo si trova a Terni all’interno del Centro Arti Opificio Siri (C.A.O.S.) che ospita anche il Museo d’Arte moderna e contemporanea “Aurelio de Felice”, un teatro sperimentale, una caffetteria, un bookshop e laboratori didattici. Il museo è allestito negli spazi al piano terra dell’ex stabilimento Siri.
    La collocazione del museo rappresenta un esempio eccellente di riutilizzo di una area industriale dismessa. Attraverso i reperti esposti sono illustrati gli aspetti di vita e l’evoluzione di Interamna – Terni, la città tra i due fiumi abitata dai Nahartes, il popolo umbro che occupò fin dalla preistoria la conca tra i fiumi Nera (Nahr) e Serra.
    In particolare per quanto riguarda il museo archeologico il percorso inaugurato nel 2004, si snoda attraverso diciassette sale organizzate in due sezioni, una dedicata alla storia preromana, l’altra a quella romana.
    La sezione preromana, ordinata in rigorosa sequenza cronologica, ospita nelle prime sale i reperti protostorici (X secolo a.C.) provenienti dalle grotte nella zona delle Marmore e dalla grande necropoli delle Acciaierie, scoperta alla fine del XIX secolo. Frequentata dall’età del bronzo finale (X secolo a.C.) fino alla prima età del ferro (VIII secolo a.C.) ha restituito numerosi oggetti di corredo che testimoniano la progressiva monumentalizzazione dei rituali di sepoltura, segno della mutata organizzazione sociale della popolazione dei Naharci. Le sale centrali espongono tombe orientalizzanti (VII secolo a.C.) ricostruite nelle dimensioni originarie, facenti parte delle necropoli rinvenute in città. Al termine della sezione, l’ottava sala è interamente dedicata allo scavo di monte Torre Maggiore, un luogo di culto frequentato dal VI secolo a.C fino alla tarda età imperiale.
    Il nucleo costitutivo della sezione romana deriva dal trasferimento, alla fine del XIX secolo, della collezione Sconocchia nei grandi ambienti al pianterreno del palazzo Comunale (oggi Biblioteca), poi trasferita nel chiostro del convento di San Francesco dove rimasero fino al secondo dopoguerra, quando l’intera collezione fu ospitata nel palazzo dei Carrara. Esposti nelle restanti nove sale, i materiali sono raggruppati secondo un criterio tematico basato su singoli aspetti della vita quotidiana e dell’organizzazione sociale di Interamna Nahars, dalla conquista romana del III secolo a.C fino all’epoca tardo antica, testimoniata dalle epigrafi, dalla scultura rappresentativa e dai monumenti funerari.

    CAOS

    Mappa Museo archeologico – CAOS (CENTRO ARTI OPIFICIO SIRI)

  • Museo della Porziuncola – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della Porziuncola – Piazza della Porziuncola, Santa Maria degli Angeli – 6081 Assisi
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni, chiuso il mercoledì 09:30 13:30 14:30-17:00

    Tel: 075 8051419 – Fax:

    E-mail: museo@porziuncola.org

    Il museo della Porziuncola si trova nel comune di Assisi all’interno del percorso di visita del santuario di Santa Maria degli Angeli, uno dei luoghi più importanti legati alla vicenda umana e spirituale di san Francesco. Il museo è parte integrante del percorso di visita al santuario di Santa Maria degli Angeli, di cui occupa alcuni ambienti dell’attiguo convento di San Bernardino. Costituito già nel 1924, è stato riallestito in occasione del giubileo del 2000 secondo un ordinamento sia cronologico che tematico. Introdotto da un plastico che riproduce il territorio circostante la Porziuncola prima dell’insediamento francescano, il percorso si articola attorno ai temi della Porziuncola tra il XIII e il XVI secolo, dell’iconografia mariana e della basilica realizzata da Galeazzo Alessi. La sala A vuole mostrare la storia ed il paesaggio della Porziuncola chiesetta pre-francescana; in essa è esposta una lastra marmorea decorata con due croci inscritte in una cornice architettonica risalente al IX-X secolo, che probabilmente doveva rivestire l’antico altare. Nella sala B sono collocati il Crocifisso raffigurante il Cristo Patiens di Giunta Pisano, e la pala del Maestro di San Francesco dello stesso secolo: secondo la tradizione su di essa giacque il corpo del santo quando fu trasportato dalla Porziuncola ad Assisi per ricevere la solenne sepoltura. Il pulpito ligneo detto di San Bernardino, databile ai primi anni del XV secolo, e il dossale in terracotta invetriata raffigurante l’Incoronazione della Vergine di Andrea della Robbia realizzato intorno al 1475 si trovano nella sala C. Di seguito, la sala D che dedicata all’iconografia mariana ospita la Madonna del Latte, fine del XIV secolo, in origine posta entro un tabernacolo al di sopra della facciata della Porziuncola. L’ultimo ambiente, sala E, descrive attraverso testimonianze grafiche, le fasi costruttive della Basilica Alessiana; in essa sono inoltre contenuti dipinti seicenteschi raffiguranti i santi più importanti dell’Ordine di artisti quali Francesco Providoni e Cesare Sermei.

    http://www.porziuncola.org/museo

    Mappa Museo della Porziuncola

  • Necropoli del Palazzone e Ipogeo dei Volumni – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Necropoli del Palazzone e Ipogeo dei Volumni – Via Assisana – Ponte San Giovanni – 6121 Perugia
    Tipo: Area archeologica | Museo

    Apertura: Domenica e festivi 09:00-13:30 | Feriali 09:00-18:30

    Tel: 075 393329 – Fax:

    E-mail: sba-umb@beniculturali.it

    La necropoli è oggi situata in un’area archeologica attrezzata, con percorsi visita e un Antiquarium che accoglie alcuni reperti e mostre tematiche sugli aspetti della vita quotidiana e sociale degli Etruschi. Il cimitero, collocato a circa 7 km a sud est di Perugia, nella moderna frazione di Ponte San Giovanni, era collegato ad un insediamento posto a controllo di una parte della sottostante valle del Tevere. Composta da circa 200 tombe a camera scavate nel terreno naturale, nella necropoli si distingue, per la complessità dell’articolazione interna e impegno decorativo, l’ipogeo dei Volumni, appartenuto alla ricca famiglia dei Velimna – Volumni. Il sepolcro, uno degli esempi più significativi dell’architettura funeraria di età ellenistica, riproduce la pianta canonica di una casa romana, che accoglieva, all’interno dell’ambiente principale (tablinum) sette deposizioni, tutte entro urne recanti sul coperchio la raffigurazione quasi ritrattistica del defunto. La necropoli risale in maggioranza all’età ellenistica (tra il III e I secolo a.C), mentre un piccolo nucleo di cinque tombe, dislocato in due zone diverse, è di età arcaica (seconda metà del VI – inizi V secolo a.C.).

    http://www.archeopg.arti.beniculturali.it

    Mappa Necropoli del Palazzone e Ipogeo dei Volumni

  • Rocca Albornoziana – Narni: informazioni pratiche e mappa tematica

    Rocca Albornoziana – via Feronia – 5035 Narni
    Tipo: Museo

    Apertura: Aperto dal Mercoledì al Lunedì 10.30-13.00/15.00-18.30

    Tel: 0744.717117 | 392.8783537 – Fax:

    E-mail: narni@sistemamuseo.it

    Splendido il luogo su cui essa sorge e da cui è possibile ammirare la città di Narni e il suo territorio. Vista la sua dominante posizione non è un caso che la struttura fu voluta, come molte altre nel XIV secolo, dal Cardinale spagnolo Egidio Alvarez Albornoz, per riportare l’egemonia papale nei territori centrali della nostra penisola durante la cattività avignonese.

    La fortezza militare rappresenta ancora oggi una finestra reale affacciata sul Medioevo narnese. Attraverso delle visite guidate si potrà entrare all’interno di uno degli ambienti più suggestivi del territorio. Separata dal centro storico ma capace di osservarne ogni movimento, la Rocca di Narni racconta la città grazie ad una veduta privilegiata. Al suo interno poi: la scarpa, il mastioe la femmina, l’antica corte, gli stemmi e il ricordo dell’attacco dei Lanzichenecchi tornano ad essere raccontati .

    Nel piano nobile il nuovo allestimento tematico accompagnerà i visitatori nell’affascinante mondo medievale; qui sarà infatti possibile ammirare delle ricostruzioni che rappresentano dei focus sulla vita del XIV secolo.

    http://www.roccadinarni.it

    www.facebook.com/museoeroli

    Mappa Rocca Albornoziana

  • Necropoli di Crocifisso del Tufo – Orvieto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Necropoli di Crocifisso del Tufo – Str. Statale 71 – Km 1.6 – Località Le Conce – 5018 Orvieto
    Tipo: Area archeologica

    Apertura: Da mercoledì a sabato e le prime due domeniche del mese 10:00-19:00

    Tel: 0763 343611 – Fax:

    E-mail: sba-umb@beniculturali.it

    La necropoli è estesa lungo il versante settentrionale della rupe tufacea su cui sorge Orvieto, l’etrusca Velzna.
    Scoperta nell’Ottocento, rappresenta un documento straordinario della storia e della cultura etrusca. La sua visita trova essenziale complemento in quella del Museo Archeologico Nazionale e del Museo Claudio Faina di Orvieto, che ne custodiscono numerosi reperti, soprattutto i ricchi corredi ceramici.
    La necropoli fu utilizzata dall’ VIII al III secolo a.C; al periodo di massimo sviluppo (VI-V secolo a.C) risale la pianificazione della necropoli ad isolati, definiti da strade tra loro ortogonali e occupati da tombe del tipo “a dado”, secondo una rigida disposizione che riflette un’organizzazione sociale di tipo egualitaria. Ogni sepoltura era riservata a singole famiglie identificate dal nome inciso sull’architrave, che svela la presenza anche di cittadini stranieri ad Orvieto, sempre più cosmopolita. Forme di ostentazione della ricchezza raggiunta da un largo strato di cittadini sono, infine, espresse dai lussuosi oggetti di corredo, acquistati sul mercato greco-orientale, molti dei quali sono oggi visibili al Museo Archeologico Nazionale e al Museo Claudio Faina di Orvieto.

    http://www.archeopg.arti.beniculturali.it

    Mappa Necropoli di Crocifisso del Tufo

  • Cimitero-Museo “Le Mummie di Ferentillo” – Ferentillo: informazioni pratiche e mappa tematica

    Cimitero-Museo “Le Mummie di Ferentillo” – Precetto – Via della Torre – 5034 Ferentillo
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 09:00-13:00 15:00-19:00

    Tel: 335 6543008 | 0744 780708 – Fax:

    E-mail: info@mummiediferentillo.it

    Il museo si trova nella cripta della chiesa di Santo Stefano, al centro di Ferentillo. La chiesa venne eretta nel XV secolo sopra un altro edificio religioso poi divenutane la cripta. La facciata, molto semplice, è caratterizzata, al centro, da un rosone decorato da piccole sculture sotto al quale si trova il portale d’ingresso, in pietra bianca, inserito tra due colonne che alla base recano gli stemmi di Lorenzo Cybo e del Capitolo Lateranense. L’interno è a tre navate, nell’abside, circolare, in stile barocco, si aprono due piccole logge con balaustre in legno di gusto rococò. Al centro una grande tela raffigura il Martirio di Santo Stefano, opera di Giuseppe Rosi, 1759. Da menzionare anche l’affresco di Pierino Cesarei, datato 1595, raffigurante il Presepe e lo splendido fonte battesimale. Nel presbiterio, sul pilastro destro, è incastonato un tabernacolo per la conservazione degli oli sacri che risale al XVI secolo. Nella cripta romanica della chiesa sono conservate alcune mummie, scoperte nel 1805 quando un editto napoleonico ordinò l’esumazione delle salme dall’interno delle chiese. Sono una ventina i corpi mummificati visibili all’interno di teche: il più antico risale a circa quattro secoli fa, il più recente è del XIX secolo. La conservazione dei corpi è dovuta a particolari microrganismi presenti nella terra e ad una ventilazione costante.

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    Mappa Cimitero-Museo “Le Mummie di Ferentillo”

  • PALEOLAB – Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale – Terni: informazioni pratiche e mappa tematica

    PALEOLAB – Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale – Largo Liberotti – 5100 Terni
    Tipo: Museo

    Apertura: Martedì e giovedì 10:00-13:00 | Sabato 17:00-20:00

    Tel: 340 4188488 – Fax:

    E-mail: paleolabterni@gmail.com

    La Mostra è allestita presso la trecentesca ex chiesa di San Tommaso, situata nel settore orientale della centro storico di Terni. La raccolta è nel suo insieme un interessante nucleo di materiali tra i più completi d’Italia per la conoscenza dei micromammiferi sviluppati durante il Plio-Pleistocene e tra i più importanti dell’Umbria per la presenza di vertebrati. La struttura ospita diverse migliaia di pezzi, di cui sono esposti circa 300 esemplari, relativi a fossili di origine sia continentale che marina provenienti dall’Umbria meridionale. Mediante la collaborazione con altri istituti di ricerca viene garantito il continuo aggiornamento scientifico della struttura, che periodicamente arricchisce la propria collezione attraverso scavi e ricognizioni sul campo. Una sezione è interamente dedicata alla storia evoluta del genere Homo

    CAOS

    Mappa PALEOLAB – Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale

  • Museo del Vino Torgiano (MUVIT) – Torgiano: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo del Vino Torgiano (MUVIT) – Corso Vittorio Emanuele II – 6089 Torgiano
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 10:00-18:00

    Tel: 075 9880200 – Fax: 075 9880300

    E-mail: prenotazionimusei@lungarotti.it

    Il museo del Vino (MUVIT) è ospitato all’interno di palazzo Graziani-Baglioni, lungo il corso principale di Torgiano, rinomato centro di produzione vitivinicola fra Perugia ed Assisi. Il palazzo, edificato nel XVII secolo, rappresenta un importante esempio di casa agricola-gentilizia. Residenza estiva della famiglia perugina dei Graziani, ricevette il doppio appellativo nel XIX secolo in seguito al matrimonio di Anna Graziani con Pietro Baglioni. Dal 1974 è sede del Museo del Vino (MUVIT), ideato e realizzato su iniziativa di Giorgio e Maria Grazia Lungarotti. Rappresenta un unicum rispetto agli altri musei locali poiché si tratta di un museo privato a carattere tematico, motivato da intenti storici e culturali più che aziendali. La collezione è divisa in diverse sezioni tematiche che hanno sempre come oggetto il vino. Il visitatore potrà quindi ammirare rari ed importanti reperti archeologici come anfore vinarie, brocche e coppe da simposio, ceramiche dall’alto medioevo all’età contemporanea, incisioni, strumenti per la vinificazione e, unica nel suo genere, la collezione di ferri da cialda. Gestito dalla Fondazione Lungarotti, il museo occupa i locali del palazzo anticamente destinati all’immagazzinamento e lavorazione dei prodotti agricoli. Tra gli oggetti più interessanti: ceramiche di Mastro Giorgio Andreoli del XVI secolo, sapiente esecutore della tecnica del lustro; incisioni da Mantegna a Picasso e il settecentesco torchio monumentale detto di Catone, attivo fino al 1973. All’interno del museo sono inoltre esposti particolari boccali della tipologia Bevi se puoi, legati all’aspetto ludico e conviviale del banchetto: il bevitore è messo alla prova poiché deve individuare il meccanismo che gli consente di accedere al vino

    http://www.lungarotti.it/fondazione/muvit

    Mappa Museo del Vino Torgiano (MUVIT)

  • Museo dell’opera di Guido Calori – San Gemini: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo dell’opera di Guido Calori – Via del Tribunale – 5029 San Gemini
    Tipo: Museo

    Apertura: Sabato, domenica e festivi 10:00-14:00

    Tel: 0744 428061 – Fax: 0744 428061

    E-mail: info@museocalori.it

    Il museo si trova nel punto più alto del centro storico di San Gemini, Rione Rocca, all’interno del terzo chiostro nell’ex convento delle clarisse.

    Il convento, documentato a partire dal XVI secolo, fungeva da luogo di ricovero per i pellegrini in cammino verso Roma.

    La figura ancora poco conosciuta di Guido Calori – scultore, pittore, decoratore, architetto, scrittore d’arte – trova in questi spazi storici il giusto riscatto: il percorso espositivo contribuisce a far conoscere una delle personalità più singolari del panorama artistico contemporaneo italiano.

    Il Museo dell’Opera di Guido Calori è dedicato al poliforme artista romano (1885-1960), figura solitaria che ha sempre difeso strenuamente la sua libertà espressiva e di pensiero.
    Il complesso monastico, restaurato negli anni Ottanta dalla famiglia Mastino Calori, raccoglie sculture in bronzo e opere pittoriche prodotte tra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del Novecento, nonchè numerosi bozzetti e i suoi strumenti di lavoro. Tra le opere esposte è il pregevole bronzo Italica Gens, premiato in occasione della Biennale di Venezia del 1930. Nella sede è anche custodito l’archivio dello scultore.

    Nel corso della sua carriera Guido Calori vince ben quattro premi assegnati dall’Accademia di San Luca in Roma, due per la scultura e due per la letteratura d’arte: il primo a soli diciassette anni.

    http://www.museocalori.it

    Mappa Museo dell’opera di Guido Calori

  • Geo-Lab – Museo laboratorio di scienze della terra – San Gemini: informazioni pratiche e mappa tematica

    Geo-Lab – Museo laboratorio di scienze della terra – Via della Misericordia – 5029 San Gemini
    Tipo: Museo

    Apertura: Aperto solo su prenotazione

    Tel: 0744 331293 | 0744 91855 – Fax: 0744 331293

    E-mail: geolab@sistemamuseo.it

    Il Geo-Lab, Museo laboratorio di scienze della Terra, si trova a San Gemini all’interno della ex chiesa della Madonna della Misericordia. La chiesa della Madonna della Misericordia venne costruita per venerare l’immagine miracolosa di una Madonna ritrovata per caso da un abitante del Comune di San Gemini. Nel 1852 nei locali annessi alla chiesa venne fondato un ospedale per gli infermi ed i poveri che rimase operante fino al 1922. Negli anni successivi l’ospedale venne ceduto al comune di San Gemini. Dal 1999 l’ex chiesa della Misericordia ospita il Museo laboratorio di scienze della terra. Il Museo laboratorio di scienze della terra merita attenzione in quanto si propone come un’iniziativa particolarmente innovativa, non solo in ambito regionale, ma anche nazionale. Una particolare novità è l’argomento scientifico, ma rivoluzionaria è soprattutto la modalità in cui il visitatore viene coinvolto all’interno del percorso museale che diviene così esperienza vissuta. Il Geolab è il primo esempio in Italia di museo interattivo dedicato alle scienze della Terra. è articolato in quattro sale che illustrano, tramite macchine, pannelli e campioni di rocce e fossili, l’evoluzione della terra dalla Pangea alla divisione in grandi placche, la struttura interna del nostro pianeta e le principali caratteristiche geologiche dell’Umbria. Durante il percorso il visitatore viene coinvolto all’interno delle tematiche affrontate mediante l’uso di particolari macchine tridimensionali come ad esempio quella che riproduce l’interno la Terra e che rende evidente come è fatto il nostro pianeta fino al nucleo, oltre al meccanismo che mette in moto le varie placche tra di loro.

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    Mappa Geo-Lab – Museo laboratorio di scienze della terra