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Tag: orari apertura

  • Complesso museale di San Francesco – Montone: informazioni pratiche e mappa tematica

    Complesso museale di San Francesco – Via San Francesco – 6014 Montone
    Tipo: Museo

    Apertura: Venerdì, sabato e domenica 10:30-13:00 16:00-18:30

    Tel: 075 9306535 – Fax: 075 9306535

    E-mail: montone@sistemamuseo.it

    Il complesso museale di San Francesco è costituito dal Museo Civico di San Francesco. Allestito nel convento e nella chiesa di San Francesco, si trova al centro di Montone, alla fine di una strada gradinata che da piazza Fortebracci, centro del paese, arriva a via San Francesco, nel rione Borgo Vecchio. Il museo, inaugurato nel 1995, è dotato di opere pittoriche di notevole pregio. Nella chiesa gotica che lo ospita, risalente al XIV secolo, sono stati ricollocati, in parte, gli arredi originali, mentre gli annessi spazi conventuali sono stati predisposti per ospitare tutta la collezione storico-artistica. Entrando in chiesa si noterà subito il bel portale intarsiato opera di Bencivenni da Mercatello, 1514. Interessanti, anche se di frammentaria conservazione, gli affreschi absidali del ferrarese Antonio Alberti. Commissionato nel terzo decennio del Quattrocento dal famoso condottiero Braccio Fortebracci, conte di Montone, il ciclo è la più importante testimonianza della cultura cortese di Braccio. Oltre agli stalli del coro, finemente intarsiati, sulla parete di sinistra è conservato l’altare votivo della famiglia Fortebracci con un affresco raffigurante Sant’Antonio da Padova tra Santi del perugino Bartolomeo Caporali. Sempre di quest’artista è il gonfalone della Madonna della Misericordia in mostra al museo. Tra le opere esposte di maggior pregio c’è, sicuramente, il gruppo ligneo della Deposizione, proveniente dalla Pieve di San Gregorio e datato XIII secolo. Oltre ad alcuni dipinti di artisti del XVI e XVII secolo, una consistente raccolta di tessuti e oreficeria sacra completa la raccolta.

    https://www.sistemamuseo.it/ita/2/musei/29/montone-umbria-museo-civico-di-san-francesco/

    Mappa Complesso museale di San Francesco

  • Museo del Monastero delle Orsoline – Calvi dell’Umbria: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo del Monastero delle Orsoline – Via Daniele Radici – 5032 Calvi dell’Umbria
    Tipo: Museo

    Apertura: Domenica e festivi 11:00-13:00 16:00-19:00 | Sabato 16:00-19:00

    Tel: 0744 710428 – Fax: 0744 710159

    E-mail: peciarolo@sistemamuseo.it | info@comunecalvidellumbria.tr.it | callcenter@sistemamueo.it

    Il museo si trova all’interno del centro storico di Calvi dell’Umbria, ultimo comune a sud della regione, alle pendici del monte San Pancrazio. Aperto nel 2002, ha sede all’interno del complesso monastico delle Orsoline. La struttura, considerevole esempio di architettura italiana del XVIII secolo, nasce dall’accorpamento del seicentesco palazzo Ferrini con due chiese, unificate da una monumentale facciata progettata a partire dal 1739 da Ferdinando Fuga. Al celebre architetto si deve anche la porzione di edificio appositamente costruita ad uso del monastero. La collezione è costituita da opere databili tra il XVI e il XVIII secolo provenienti dalle demaniazioni postunitarie e dallo stesso monastero. Vi si leggono influenze dell’arte romana e abruzzese, a conferma della particolare collocazione di Calvi a confine fra Umbria, alto Lazio e Abruzzo. Sono visitabili anche gli ambienti storici del monastero come le cucine, il lavatoio, la spezieria, l’area cimiteriale, la cripta, l’orto e il giardino. Nel 2012 il Museo è stato riallestito per ospitare una prestigiosa collezione di opere pervenute per donazione da parte della famiglia romana Chiomenti-Vassalli. La collezione è costituita da oltre 100 opere, pittoriche e scultoree, di autori quali Pieter Bruegel il Giovane, Guido Reni, Furini, Batoni, Magnasco, Voet, Petruccio Perugino.
    I quattro capolavori della collezione sono: “La fuga di Enea da Troia” di Pompeo Batoni, siglata e datata 1755, in cui i bagliori del fuoco modellano sapientemente le figure rappresentate; la tela di Pieter Brueghel il Giovane raffigurante “La parabola dei ciechi” databile al primo quarto del XVII secolo, in cui viene rappresentata la parabola evangelica dell’accecamento reinterpretata in chiave contemporanea nel contesto delle lotte religiose tra cattolici e protestanti; “La Maddalena Penitente”, dipinta da Guido Reni tra il 1634 ed il 1635, una donna dallo sguardo sensuale che colpisce per la bellezza del suo incarnato; infine, l’”Andromeda” di Francesco Furini, realizzata a fine carriera negli anni 30 e 40 del Seicento, in cui il pittore unisce l’interesse per il disegno di derivazione classica ad una eccezionale sensibilità coloristica che predilige i toni sfumati e perlacei.
    Parte integrante del percorso museale è anche la chiesa di Sant’Antonio Abate che ospita un monumentale presepe composto da trenta sculture in terracotta policroma realizzato nel 1546 dagli abruzzesi Giovanni e Raffaele da Montereale.

    https://www.sistemamuseo.it/ita/2/musei/8/calvi-dellumbria-umbria-museo-del-monastero-delle-orsoline-di-calvi-dellumbria_collezione-chiomenti-vassalli/

    Mappa Museo del Monastero delle Orsoline

  • Complesso museale di San Francesco – Montefalco: informazioni pratiche e mappa tematica

    Complesso museale di San Francesco – Via Ringhiera Umbra – 6036 Montefalco
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 10:30-18:00

    Tel: 0742 379598 – Fax: 0742 379598

    E-mail: montefalco@sistemamuseo.it

    Il museo civico di San Francesco si trova a pochi passi dalla piazza centrale di Montefalco. Il borgo medievale, famoso per la pregiata produzione vitivinicola ed in splendida posizione panoramica, domina l’intera Valle Umbra da Perugia a Spoleto. Il percorso museale si articola all’interno dell’ex chiesa di San Francesco, costruita tra il 1335 e il 1338, e negli ambienti storici dell’annesso convento. L’aspetto attuale della chiesa risale essenzialmente al XV secolo quando i francescani ne promossero la completa ristrutturazione. Il museo ha sede dal 1990 nella chiesa di San Francesco e negli ambienti dell’annesso convento. Costruita tra il 1335 e il 1338, la chiesa ospitò un cantiere pittorico di notevole importanza, soprattutto per la presenza di Benozzo Gozzoli, autore delle decorazioni della cappella di San Girolamo e di quelle dell’abside. Le Storie della vita di san Francesco (1452), dodici scene disposte su tre registri, sono tra i più importanti cicli rinascimentali conservati, secondo in ordine di importanza dopo quello giottesco di Assisi. Alla decorazione delle cappelle laterali lavorarono Jacopo Vincioli, Giovanni di Corraduccio, Ascensidonio Spacca, mentre l’affresco nella controfacciata con l’Annunciazione con Eterno in gloria tra angeli e Natività è opera del 1503 di Pietro Vannucci detto il Perugino. Dipinti, sculture, tessuti e altri oggetti provenienti da luoghi diversi della città e del territorio hanno trovato posto nella galleria allestita in alcuni locali dell’ex convento. Oltre ad un consistente nucleo di opere del montefalchese Francesco Melanzio, la pinacoteca custodisce affreschi staccati e lavori della cerchia dell’Alunno e di Antoniazzo Romano. Nella cripta sono stati riuniti reperti archeologici e altri frammenti lapidei di varie epoche, tra cui, di particolare interesse, una statua di Ercole, di età classica e incerta provenienza. Dal 2006 sono aperti al pubblico nuovi spazi sotterranei utilizzati per esposizioni temporanee; durante i lavori di recupero sono riemerse le antiche cantine del convento francescano, oggi visitabili.

    http://www.museodimontefalco.it

    Mappa Complesso museale di San Francesco

  • Collezione Burri – Ex seccatoi del tabacco – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Collezione Burri – Ex seccatoi del tabacco – Via Pierucci – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì al venerdì 10:00-13:00 14:30-18:30 | Sabato, domenica e festivi 10:30-18:30

    Tel: 075 8554649 – Fax: 075 8559848

    E-mail: museo@fondazioneburri.org

    Gli Ex seccatoi del Tabacco, sede della Collezione Burri insieme a palazzo Albizzini, si trovano nella periferia meridionale di Città di Castello. La collezione è stata aperta al pubblico nel luglio del 1990, a seguito dell’acquisizione e ristrutturazione dei capannoni industriali utilizzati fino agli anni ’60 per l’essiccazione del tabacco tropicale. Importante museo di arte contemporanea, di circa 7.500 mq, è interamente dedicato alle opere di Alberto Burri (1915-1995). L’artista, di fama internazionale nato a Città di Castello, ha curato direttamente l’allestimento interno attraverso un sapiente riuso degli spazi industriali. Lui stesso ha deciso di collocare nei padiglioni i cicli di grandi dimensioni realizzati dal 1970 al 1993.
    Gli spazi esterni sono caratterizzati da alcune monumentali sculture: Grande Ferro Sestante, Grande Ferro K e Ferro U.
    Da marzo 2017 il museo si è arricchito di una nuova sezione museale permanente: l’Opera Grafica completa di Alberto Burri. La nuova sezione accoglie e propone l’intero repertorio grafico e di multipli dell’artista, consistente in oltre duecento opere. Si tratta di un importante aspetto della produzione del Maestro, che a volte precorre, a volte segue e in altri casi è coeva con le sue opere maggiori e pone in evidenza anche la sua straordinaria manualità e attitudine alla sperimentazione costante.
    Il 12 marzo 2018, è stata inaugurata l’area multimediale documentaria “Burri Documenta””che ripercorre la vita di Alberto Burri (1915 – 1995) attraverso materiali originali, inviti, cataloghi, lettere, monografie, testi critici, fotografie, video e film in tre sezioni: A Area Proiezioni, B Area Interattiva, C Sale Cinema.

    http://www.fondazioneburri.org

    Mappa Collezione Burri – Ex seccatoi del tabacco

  • Museo del vetro – Piegaro: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo del vetro – via Garibaldi, 20 – 6066 Piegaro
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì alla domenica 10:00-13:00 15:00-18:00

    Tel: 075 8358525 | 366 9576262 – Fax: 075 8358525

    E-mail: museodelvetro@comune.piegaro.pg.it

    Il Museo del vetro di Piegaro è allestito all’interno dell’antica fabbrica del vetro risalente ai primi dell’Ottocento, posta nel centro storico del paese e ristrutturata mantenendo inalterata l’architettura e la disposizione dei locali. Costituisce uno dei pochi esempi conservati in Italia di strutture pre-industriali per la lavorazione del vetro. In esposizione i manufatti vetrari qui prodotti nel corso dei secoli: da bicchieri, bottiglie e caraffe finemente lavorati a mano (alcuni dei quali con decorazioni in oro zecchino) a damigiane e fiaschi impagliati che hanno caratterizzato nel tempo la produzione della fabbrica. Il percorso di visita segue quello dell’antico ciclo produttivo, dall’arrivo delle materie prime al prodotto finito, passando per le fasi della fusione del vetro e della lavorazione, manuale (per soffiatura) e successivamente semiautomatica. Le due sale del piano principale, che conservano le pareti annerite dal fumo, si sviluppano intorno ai resti del forno fusorio. Il piano seminterrato, in antico principalmente destinato a magazzino per materie prime e prodotti finiti, conserva la rete di cunicoli per la circolazione del calore al di sotto del forno. Al centro dell’ambiente, un’imponente colata di vetro verde, qui convogliato in occasione dello spegnimento definitivo della fornace, avvenuto nel 1968. Grazie al ricco apparato illustrativo multimediale, vengono approfonditi gli aspetti tecnici della produzione del vetro, dall’antichità all’epoca contemporanea, e la storia di Piegaro e del suo territorio, da sempre strettamente legata a quella delle vetrerie. Alcuni interessanti documenti del XIII-XIV secolo testimoniano che nella vetreria di Piegaro venivano realizzate lastre di vetro e tessere musive utilizzate per le vetrate ed i mosaici del Duomo di Orvieto.

    Home Page

    Mappa Museo del vetro

  • Galleria Nazionale dell’Umbria – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Galleria Nazionale dell’Umbria – Corso Vannucci – 6121 Perugia
    Tipo: Museo

    Apertura: I lunedì 12:00-19:30

    Tel: 075 5721009 – Fax: 075 5721009

    E-mail: gnu@sistemamuseo.it

    La Galleria Nazionale dell’Umbria è ospitata ai piani superiori del Palazzo dei Priori con ingresso lungo corso Vannucci. Nata dall’originario nucleo della locale Accademia del Disegno (seconda metà del XVI secolo), la raccolta è stata ampliata in maniera significativa tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento e ulteriormente arricchita in seguito alla soppressione postunitaria degli ordini religiosi. L’attuale percorso museografico, inaugurato nel dicembre 2006, occupa una superficie di 4.000 mq disposta su due livelli. La prestigiosa raccolta, ordinata in sequenza cronologica, ricomprende una grande varietà di opere, che spaziano da dipinti su tavola, tela e murali, alle sculture in legno e pietra, alle oreficerie e tessuti, tutti altamente esemplificativi della produzione artistica italiana tra XIII e XIX secolo. Tra i capolavori di epoca medievale e rinascimentale spiccano opere di Arnolfo di Cambio, di Nicola e Giovanni Pisano, Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, Piero della Francesca e Francesco di Giorgio Martini. Ampio spazio è riservato agli artisti umbri – Benedetto Bonfigli, Bartolomeo Caporali, Fiorenzo di Lorenzo – e in, particolare, ai celebri dipinti di Perugino, di Pintoricchio e dei loro allievi e seguaci. Alcune sezioni sono destinate ai capolavori dell’oreficeria senese, alle tradizionali tovaglie perugine, alla produzione di ceramiche e mattonelle pavimentali dei secoli XV e XVI e alla raccolta di disegni, tra cui un prezioso studio a sanguigna di Federico Barocci. Il percorso prosegue con testimonianze pittoriche e scultoree del Seicento, del Settecento e dell’Ottocento, tra cui quelle di Pietro da Cortona, Orazio Gentileschi, Francesco Trevisani e Sebastiano Conca, per poi concludersi con esposizioni tematiche dedicate alla topografia perugina dell’Ottocento e alla collezione Carattoli.

    http://www.gallerianazionaleumbria.it

    Mappa Galleria Nazionale dell’Umbria

  • Orvieto Underground – Orvieto: informazioni pratiche e mappa tematica

    Orvieto Underground – Piazza Duomo – 5018 Orvieto
    Tipo: Museo

    Apertura: Tutti i giorni 11:00-12:15 16:00-17:15

    Tel: 0763 340688 | 339 7332764 | 347 3831472 – Fax: 0763 391121

    E-mail: info@orvietounderground

    La particolare natura geologica del masso su cui sorge Orvieto ha consentito agli abitanti di scavare, nel corso di circa 2500 anni, un incredibile numero di cavità che si stendono, si accavallano, si intersecano al di sotto del moderno tessuto urbano. Queste sono un prezioso serbatoio di informazioni storiche ed archeologiche.
    Dalla centrale piazza Duomo di Orvieto, di fronte alla Cattedrale, presso l’Ufficio Informazioni Turistiche, partono tutti i giorni, a diversi orari, le visite guidate per “Orvieto Underground”.
    La visita, della durata di circa un’ora, si svolge all’interno di uno dei complessi sotterranei più interessanti e articolati della città. Personale qualificato accompagna i visitatori alla scoperta delle tracce lasciate dagli antichi abitanti di Orvieto, in un percorso agevole e godibile. Qui, il gioco di luci e ombre che ritaglia l’oscurità millenaria del sottosuolo, svela pozzi profondi e strettissimi con i quali gli Etruschi inseguivano le falde sotterranee alla ricerca dell’acqua, grandi macine in pietra e lunghe teorie di cunicoli.

    http://www.orvietounderground.it

    Mappa Orvieto Underground

  • Museo della Stampa – Foligno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo della Stampa – piazza della Repubblica – 6034 Foligno
    Tipo: Museo

    Apertura: Sabato e domenica 10:00-13:00/16:00-19:00

    Tel: +39 0742 330584; +39 0742 330343 – Fax: +39 0742 330599

    E-mail: museotrinci@comune.foligno.pg.it

    Il Museo della Stampa raccoglie testimonianze sulla produzione della carta” e sull’editoria folignate dal VI secolo ad oggi. E’ ospitato nell’antico Palazzo Orfini, sede della tipografia Orfini Numeister in cui fu data alle stampe, nel 1472, la prima edizione della Divina Commedia. Si possono ammirare rare filigrane, i famosi lunari di Barbanera, antiche riviste in folio, giornali oltre ad informazioni e notizie storiche sulle cartiere e la produzione della carta in antichità.

    http://www.museifoligno.it/i-musei/museo-della-stampa

    Mappa Museo della Stampa

  • Centro di Paleontologia vegetale della foresta fossile di Dunarobba – Avigliano Umbro: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro di Paleontologia vegetale della foresta fossile di Dunarobba – Vocabolo Pennicchia, località Dunarobba – 5020 Avigliano Umbro
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal giovedì alla domenica, prefestivi e festivi 10:00-13:00 15:00-18:00 | Martedì e mercoledì 10:00-13:00

    Tel: 0744 940348 – Fax: 0744 947328

    E-mail: forestafossile@libero.it

    Il Centro di Paleontologia Vegetale è stato realizzato alla fine degli anni ’90 per supportare l’attività di studio sulla Foresta Fossile di Dunarobba ricostruendone le caratteristiche geologiche, climatiche, faunistiche attraverso reperti, pannelli esplicativi e modelli in scala. La Foresta Fossile venne alla luce verso la fine degli anni ’70, all’interno di una cava di argilla destinata alla fabbricazione di mattoni per l’edilizia. I resti dei circa cinquanta tronchi di gigantesche conifere attualmente visibili costituiscono un’eccezionale e rara testimonianza di alcune essenze vegetali che caratterizzavano questo settore della penisola italiana nell’arco di tempo compreso fra i 3 e i 2 milioni di anni fa, cioè nel periodo geologico noto come Pliocene. Ancora in gran parte sepolta dal sedimento, questa antica foresta indica condizioni ambientali sostanzialmente diverse da quelle attuali, caratterizzate anche da un clima sensibilmente più caldo. La conservazione dei tronchi in posizione di vita e il mantenimento pressoché totale delle caratteristiche del legno originario, sono ragionevolmente ascrivibili ad un seppellimento continuo e graduale avvenuto all’interno di un’area paludosa situata sulle rive di un ampio lago. Inoltre l’area era sottoposta ad un graduale sprofondamento, cioè ad fenomeno geologico noto come subsidenza. Le particolari caratteristiche di questo sito paleontologico lo rendono un monumento naturalistico unico al mondo e di grande rilevanza scientifica. La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, negli anni successivi alla scoperta ha iniziato un lungo lavoro di documentazione finalizzato allo studio, alla salvaguardia e conservazione del sito paleontologico. Attualmente i maggiori sforzi sono finalizzati a contrastare il disfacimento del legno da parte degli agenti atmosferici, causa principale di degrado.

    Foresta Fossile Dunarobba

    Mappa Centro di Paleontologia vegetale della foresta fossile di Dunarobba

  • Laboratorio di Storia dell’Agricoltura – Deruta: informazioni pratiche e mappa tematica

    Laboratorio di Storia dell’Agricoltura – Via del Risorgimento – Manifattura ex Tabacchi – 6053 Deruta
    Tipo: Museo

    Apertura: Lunedì, mercoledì e venerdì 09.00-12.00 | Martedì e giovedì 15.00-17.00

    Tel: +39 075 5857979; Mobile +39 3202223164 – Fax: +39 075 5856432

    E-mail: marco.maovaz@unipg.it

    Il Laboratorio di Storia dell’Agricoltura illustra l’evoluzione dell’agricoltura nel corso del tempo attraverso l’esposizione dei primi macchinari moderni introdotti in Umbria. Nel 1898 il Ministero dell’Agricoltura sovvenzionò la costituzione del Regio deposito di macchine agricole annesso all’Istituto Superiore Agrario di Perugia allo scopo di permettere «a titolo di sperimento alle Scuole, ai Comizi, alle Associazioni e ai privati agricoltori, le macchine e gli strumenti rurali moderni in modo da diffonderne l’uso per l’incremento dell’agricoltura»; per questo scopo il deposito era fornito di macchinari di provenienza estera, tra cui attrezzature americane, inglesi, tedesche e francesi. Le attrezzature mantengono ancora le vernici originali, con le antiche scritte e decalcomanie, fatto che ne aumenta il valore storico e documentario.
    Oltre alle macchine del Regio Deposito, all’interno del laboratorio sono esposti dei macchinari della Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, interessanti in quanto sono provenienti dall’azienda che circonda il museo. Un terzo nucleo di attrezzature proviene da una donazione di Banca Etruria e ha consentito di ampliare notevolmente alcuni settori dell’esposizione, in particolare quelli riguardanti la trasformazione dei prodotti agricoli.

    http://www.cams.unipg.it/musei-orti/laboratorio-di-storia-dell-agricoltura

    Mappa Laboratorio di Storia dell’Agricoltura