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  • Collezione tessile di “Tela Umbra” – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Collezione tessile di “Tela Umbra” – Via Sant’Antonio – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 8554337 – Fax: 075 8524042

    E-mail: info@telaumbra.it

    La Collezione tessile di “Tela Umbra” si trova a Città di Castello al secondo piano di palazzo Tommasini in via Sant’Antonio nel centro storico della città. L’esposizione si snoda in 9 sale e ricostruisce la storia dell’azienda “Tela Umbra” fondata da Alice Hallgarten e Leopoldo Franchetti nel 1908. Nel percorso espositivo particolare rilievo è dato alla figura della baronessa Franchetti, amica di Maria Montessori, cui si deve la creazione all’interno dei suoi laboratori di una piccola scuola, ove, mentre le madri lavoravano i loro figli potevano studiare con il metodo didattico Montessori. Vecchi banchi di scuola e strumenti didattici ricostruiscono lo straordinario connubio tra il metodo Montessori e l’intenso impegno sociale di Alice Hallgarten. Il museo, che ha come scopo quello di tutelare e promuovere l’arte tessile nella realtà socio-cultuale del territorio, espone creazioni tessili, filati, telai d’epoca, trine, merletti oltre a strumenti di vario genere per la tessitura e campionari di tutti i tessuti prodotti nel laboratorio. L’itinerario museale prevede la visita alla Collezione Tessile e al Laboratorio di tessitura, in cui, ancora oggi, sono effettuate manualmente tutte le fasi della lavorazione dei tessuti. La newyorkese Alice Hallgarten è conosciuta, oltre che per il Laboratorio di Tela Umbra, per aver fondato nel 1901 le scuole di villa Montesca e di Rovigliano, entrambe aperte gratuitamente ai figli dei contadini fino alla sesta classe. Lo scopo è quello di fornire una formazione ai contadini attraverso lezioni pratiche che fossero utili nella vita quotidiana.

    http://www.telaumbra.it

    Mappa Collezione tessile di “Tela Umbra”

  • Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco e Collezione Perkins – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco e Collezione Perkins – Piazza inferiore San Francesco – 6081 Assisi
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 819001 – Fax: 075 816187

    E-mail: museosc@gmail.com

    Il museo si trova nel centro storico di Assisi, all’interno del Sacro Convento – attiguo alla Basilica di San Francesco. Il percorso museale si articola all’interno del salone gotico del Sacro Convento e in una sala adiacente. Riaperto al pubblico nel 2000, si compone di due differenti raccolte: il Tesoro della Basilica e la collezione Perkins. Il Tesoro comprende tessuti orientali, sinopie e dipinti databili tra il XIII e il XVI secolo, oreficerie – tra cui preziosi reliquiari dal XIII al XVII secolo –, codici miniati e avori donati da papi, sovrani e personaggi illustri a partire dal 1230 come segno di devozione a San Francesco. Tra le opere più interessanti l’arazzo di manifattura fiamminga raffigurante l’Albero di San Francesco, dell’ ottavo decennio del XV secolo: secondo la tradizione fu papa Sisto IV, effigiato nel registro inferiore, a donare l’arazzo alla basilica. Dal 1986 sono esposte cinquantasei tavole dipinte, in gran parte di maestri fiorentini e senesi attivi tra il XIV e il XVI secolo, e un bassorilievo in marmo raffigurante la Madonna col Bambino, degli inizi del XIV secolo, lascito testamentario del critico d’arte americano Federico Mason Perkins. Fra le opere, dipinti attribuiti a Lorenzo Monaco, Pietro Lorenzetti, Taddeo di Bartolo, Bartolo di Fredi, Beato Angelico, Sassetta, Sano di Pietro, Antoniazzo Romano, Bartolomeo della Gatta, Garofalo. La Collezione Perkins può vantare tra le altre opere un trittico firmato da Francesco di Gentile raffigurante la Madonna col Bambino e due angeli musicanti con ai lati san Giovanni Battista e Cristo legato alla colonna.

    http://www.sanfrancescoassisi.org/it/esplora/museo-del-tesoro

    Mappa Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco e Collezione Perkins

  • Museo civico – Rocca Flea – Gualdo Tadino: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo civico – Rocca Flea – Via della Rocca – 6023 Gualdo Tadino
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 916078 – Fax: 075 916078

    E-mail: info@polomusealegualdotadino.it

    La rocca Flea sorge sul colle di San Michele Arcangelo, vicino al centro storico di Gualdo Tadino. Percorrendo in discesa via della Rocca in breve si arriva a porta San Benedetto, poco distante dalla piazza principale cittadina. La rocca nacque come primitivo nucleo abitativo della città di Gualdo Tadino, divenendo ben presto una delle roccaforti più importanti dell’Umbria. Nel XVI secolo fu trasformata in residenza dei legati pontifici e l’interno, adattato allo scopo, fu decorato con affreschi di cui restano soltanto piccoli frammenti. Con la trasformazione in carcere nel 1888, furono effettuate ulteriori modifiche. Recentemente restaurata, ospita oggi il museo civico. Oltre al museo che ospita, la rocca è importante anche da un punto di vista architettonico. L’antico fortilizio che da oltre mille anni veglia sulla pianura di Gualdo Tadino, come tutti i manieri antichi, ha il suo ricco bagaglio di fatti, personaggi ed episodi non sempre noti al pubblico, che si collocano fra storia e leggenda. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni. Quella archeologica espone reperti che documentano il popolamento del territorio gualdese dalla preistoria all’alto Medioevo. La sezione della ceramica illustra la vasta produzione otto-novecentesca, ispirata a quella a lustro cinquecentesca che, al pari di Gubbio e Deruta, rese Gualdo Tadino tra i più celebri centri della produzione ceramica regionale. La pinacoteca, costituita a seguito delle demaniazioni, comprende opere per lo più provenienti da chiese della zona e pienamente rappresentative della cultura figurativa di confine tra Umbria e Marche. Di notevole interesse è il grande polittico di Niccolò di Liberatore detto l’Alunno (1471), proveniente da San Francesco, e i quattrocenteschi dipinti di Matteo da Gualdo, capostipite della locale scuola attiva fino alla metà del XVI secolo. Affreschi di Matteo da Gualdo sono anche nella chiesa di San Francesco, visitabile in occasione di iniziative organizzate dai musei cittadini.

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    Mappa Museo civico – Rocca Flea

  • Torre dei Trinci o Campanaccio – Nocera Umbra: informazioni pratiche e mappa tematica

    Torre dei Trinci o Campanaccio – Via San Rinaldo – 6025 Nocera Umbra
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 0742 834011 (centralino comune) – Fax: 0742 812133 (fax comune)

    E-mail: museinoceraumbra@gmail.com

    Maschio residuo della grande rocca sorta in epoca alto – medioevale (XI sec. d.C.) e distrutta dalle truppe di Federico II nel 1248. La piccola rocca divenne, prima palazzo comunale, Palazzo dei Trinci (fino al 1439), poi sede del comune di Nocera fino al XVIII secolo. La torre è alta trenta metri e l’antica entrata era posta alcuni metri più in alto rispetto all’attuale ed è ancora visibile in rientranza; le feritoie e i grandi archi sulla sommità facevano spaziare la visione del territorio nocerino e dell’intera contea.

    http://www.nocerainumbria.it

    Mappa Torre dei Trinci o Campanaccio

  • TrasiMemo Banca della Memoria del Trasimeno – Paciano: informazioni pratiche e mappa tematica

    TrasiMemo Banca della Memoria del Trasimeno – Via Sensini – 6060 Paciano
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075 830340; 075 830186 int 4; 331 1170780 – Fax: 75830447

    E-mail: trasimemo@gmail.com

    TrasiMemo è un museo con laboratori ed eventi sui temi del legno, ferro e metalli, tessile e cotto del Trasimeno.
    Trasimemo è un progetto di innovazione culturale capace di trovare risposte imprenditoriali sostenibili e competenze nascoste nel territorio, basato su un patto tra cittadini che si prendono cura del loro patrimonio, istituzioni e professionisti dei beni culturali.

    http://www.trasimemo.it

    Mappa TrasiMemo Banca della Memoria del Trasimeno

  • Casa Museo degli Oddi Marini Clarelli – Perugia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Casa Museo degli Oddi Marini Clarelli – Via dei Priori – 6121 Perugia
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 075/5734844 | 349/2861861 – Fax: 075/5734844

    E-mail: info@fondazionemariniclarellisanti.org

    Il palazzo, costruito nel XVI secolo, appartenne alla nobile famiglia degli Oddi, le cui origini risalgono al XII secolo e sopra il portale si legge ancora Hostel delli Oddi.”
    Del primitivo impianto resta soltanto il salone al piano terra dipinto nel seicento con storie dell’epopea familiare. Al tardo settecento si deve invece la realizzazione della facciata, terminata nel 1768.
    A seguito del matrimonio di Maria Vittoria degli Oddi e Luigi Marini Clarelli avvenuto nel 1881, il Palazzo assunse il nome dei Marini Clarelli. La casa museo conserva intatti gli arredi storici e un archivio consultabile previo appuntamento.

    http://www.fondazionemariniclarellisanti.org

    Mappa Casa Museo degli Oddi Marini Clarelli

  • Museo archeologico e centro di documentazione siti territoriali – Nocera Umbra: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo archeologico e centro di documentazione siti territoriali – Via San Rinaldo – 6025 Nocera Umbra
    Tipo: Museo

    Apertura:

    Tel: 333 2852940 – Fax: 0742 834025

    E-mail: museinoceraumbra@gmail.com

    Il centro, inaugurato nel 2010 ha sede nell’ex palazzo comunale e ospita una documentazione relativa al materiale rinvenuto a partire dalla fine degli anni ’80; si distingue in tre sezioni appartenenti al periodo preistorico e protostorico, romano, tardo antico ed alto medievale. Nella sezione Preistorica e Protostorica sono esposti molti reperti di industria litica, in selce e calcare, su ciottoli e schegge, risalenti all’Homo Erectus e all’Homo Sapiens oltre a frammenti di ceramica e materiali metallici, sia in bronzo che in ferro. La sezione Romana presenta prodotti in terracotta, ceramica a vernice nera, marmi, iscrizioni e mosaici provenienti dalle molte strutture insediative e sepolcreti dislocate lungo il percorso della Via Flaminia, (220-219 a.C.). Infine la sezione Tardo-Antica ed Alto-Medievale che raccoglie soprattutto reperti provenienti dalla necropoli longobarda del Portone, uno dei complessi più ricchi d’Italia con ben 165 tombe con oggetti in oro, argento, pietre preziose, ceramiche e metalli. Ad oggi la maggior parte dei corredi si trova esposta nel museo dell’Alto Medioevo di Roma. L’edificio dispone inoltre di una sala congressi con affreschi del ‘400. Quest’ala dell’edificio nasce come chiesa dedicata a Santa Maria della Mattonata; nel 569 diviene Seminario per poi subire nel corso dei secoli ulteriori modifiche fino a diventare, dopo l’Unità d’Italia, parte integrante del Palazzo Comunale.

    http://www.nocerainumbria.it

    Mappa Museo archeologico e centro di documentazione siti territoriali

  • Museo Civico Archeologico e Pinacoteca “Edilberto Rosa” – Amelia: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo Civico Archeologico e Pinacoteca “Edilberto Rosa” – Piazza A. Vera – 5022 Amelia
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal giovedì al lunedì, festivi e prefestivi 10:00-13:00 15:30-18:00

    Tel: 0744 978120 – Fax:

    E-mail: amelia@sistemamuseo.it

    La raccolta è ospitata nell’ex Collegio Boccarini, in origine convento francescano del XIII- XIV secolo dotato di chiostro a doppio loggiato realizzato nel XVI secolo. Organizzato tematicamente all’interno dei tre piani del complesso, l’allestimento è frutto di un’integrale riorganizzazione del materiale archeologico e storico-artistico del territorio. La sezione archeologica, costituita da manufatti provenienti soprattutto da scavi sul territorio, fornisce un panorama cronologicamente completo della storia di Amelia, dal periodo preromano a quello della completa romanizzazione del centro, fino alla fase altomedievale. Di notevole interesse è la statua bronzea del generale romano Nerone Claudio Druso, detto Germanico, armata e coperta da corazza riccamente decorata, alta oltre 2,15 metri. Contribuiscono alla ricostruzione della florida romanizzazione del centro diverse epigrafi, testimonianza di illustri famiglie amerine tra cui la Gens Roscia. La pinacoteca, collocata al secondo piano, conserva opere provenienti da chiese e palazzi locali. Oltre alla tavola con Sant’Antonio abate, capolavoro di Pier Matteo d’Amelia si annoverano opere databili tra XVI e XVII secolo, periodo di particolare floridezza per la città. Lo testimoniano le ricche dimore cittadine, tra cui palazzo Petrignani, di proprietà comunale e visitabile su richiesta, le cui decorazioni sono tradizionalmente attribuite alla scuola degli Zuccari.
    La raccolta è parte del circuito museale cittadino insiema alle Cisterne romane, palazzo Petrignani e la Torre dodecagonale.

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    Mappa Museo Civico Archeologico e Pinacoteca “Edilberto Rosa”

  • Museo diocesano – Gubbio: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo diocesano – Via Federico da Montefeltro – 6024 Gubbio
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal giovedì alla domenica 10:00-18:00

    Tel: 075 9220904 | 348 2437723 – Fax:

    E-mail: info@museogubbio.it

    Il museo diocesano si trova nel centro storico di Gubbio, tra la cattedrale intitolata ai Santi Giacomo e Mariano ed il palazzo ducale, fatto erigere da Federico da Montefeltro alla fine del XIV secolo. Il percorso museale si articola all’interno del palazzo del Capitolo dei Canonici. Edificato nel XIII secolo e ampliato successivamente, il palazzo ospitava il Collegio dei Canonici addetti al culto liturgico del duomo, la cui vita comunitaria fu regolamentata da Sant’Ubaldo. All’interno di un complesso architettonico unico ed affascinante il visitatore può ripercorrere l’origine e la storia dell’antica diocesi eugubina. Materiali lapidei di epoca romana, bizantina ed altomedievale si alternano ad interessanti dipinti dei secoli XIV e XV, epoca in cui la produzione artistica locale fu particolarmente fiorente, e a preziose suppellettili ecclesiastiche e paramenti liturgici. La raccolta si compone di oggetti provenienti dalla cattedrale, da edifici religiosi della città e dei dintorni, e da alcuni pezzi di proprietà privata. Nella sezione archeologica si trovano steli funerarie romane, lapidi e lastre sepolcrali. Tra i dipinti si distinguono le tavole dell’eugubino Mello, attivo tra il terzo ed il sesto decennio del Trecento, raffiguranti la Madonna con il Bambino. Evidenti risultano i debiti nei confronti di Ambrogio Lorenzetti, riferimento frequente anche per altri pittori locali, tanto da far pensare che vi fossero in zona testimonianze del pittore senese oggi perdute. Il XV secolo è ben rappresentato attraverso pittori della cerchia di Ottaviano Nelli e da un ciclo di affreschi con scene della Passione di Cristo provenienti dalla cripta della chiesa di Santa Maria dei Laici, mentre i secoli successivi sono rappresentati da opere di Benedetto Nucci, Ignazio Danti, il Pomarancio, Francesco Allegroni e il Sassoferrato. Particolare interesse riveste il piviale di Marcello II, vescovo di Gubbio tra il 1544 e il 1555, di manifattura fiamminga del XV secolo, probabilmente eseguito su disegno di Giusto di Gand. Completano la raccolta una serie di reliquari e di suppellettili ecclesiastiche, argenterie, insegne vescovili tra cui va segnalata la stauroteca in argento di Giovanni Giardino il cui disegno è conservato a Berlino presso la Kunstbibliothek. Da via Federico da Montefeltro è possibile notare, dietro una grata, una grande botte in legno del XV secolo della capacità 387 barili, circa 200 ettolitri, detta Botte dei Canonici.

    http://www.museogubbio.it

    Mappa Museo diocesano

  • Tempietto sul Clitunno – Campello sul Clitunno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Tempietto sul Clitunno – Strada Provinciale Flaminia, Km 139 – 6042 Campello sul Clitunno
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal martedì al sabato 12:00-18:00

    Tel: 0743 275085 – Fax:

    E-mail: sba-umb@beniculturali.it

    Il tempietto del Clitunno, piccolo sacello a forma di tempio, si trova nel comune di Campello sul Clitunno, nella frazione di Pissignano, lungo il declivio del colle di S. Benedetto dominante la valle spoletina. Considerato uno tra i più interessanti monumenti altomedievali dell’Umbria, è tra i sette gioielli dell’arte e dell’architettura longobarda in Italia che sono stati di recente inseriti nella prestigiosa lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Tra gli elementi più attraenti della visita vi è la suggestiva posizione, già descritta da Plinio il Giovane come un luogo coperto da antichi e ombrosi cipressi ai cui piedi scaturisce una fonte che forma un laghetto. L’edificio, che riutilizza elementi architettonici di età romana pertinenti forse alle strutture di un precedente santuario intitolato al dio Clitumnus (divinità identificata con Giove), ha la forma di un tempietto classico: poggia su alto podio con fronte costituita da quattro colonne corinzie (pronao tetrastilo) che sorregge la trabeazione su cui corre l’iscrizione che dedica la chiesa al Dio degli angeli. L’interno, cui si accede mediante due scalinate laterali, ha l’abside con complessa decorazione dove si uniscono scultura a rilievo (in origine policroma) e affreschi di tema cristiano (Cristo benedicente, san Pietro, san Paolo, Angeli con Croce Gemmata), datati all’VIII secolo d.C. La piccola edicola-tabernacolo al centro dell’abside reimpiega elementi scultorei del I secolo d.C. Ritenuto a lungo un sacello romano, l’edificio è stato oggetto di numerose interpretazioni riguardo le sue fasi costruttive. Una prima proposta di datazione lo vede innalzato nel IV – V secolo d.C., come chiesa intitolata a S. Salvatore. Recenti studi, invece, hanno permesso di circoscrivere la cronologia dell’edificio all’età longobarda, con un’oscillazione tra gli inizi del VII ed il pieno VIII secolo.

    http://www.comune.campello.pg.it

    Mappa Tempietto sul Clitunno