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  • Museo Civico – Diocesano ex Chiesa di Santa Maria dei Servi – Città della Pieve: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo Civico – Diocesano ex Chiesa di Santa Maria dei Servi – Via Beato Giacomo Villa – 6062 Città della Pieve
    Tipo: Museo

    Apertura: Sabato e domenica 09.30-13.00 15.00-17.30 | Venerdì 15.00 – 17.30

    Tel: 0578 298520 – Fax:

    E-mail: info@cittadellapieve.org

    Il museo civico – diocesano di Città della Pieve è ospitato nella ex chiesa di Santa Maria dei Servi, costruita nella seconda metà del XIII secolo e rinnovata in stile barocco tra XVII e XVIII secolo. L’edificio conserva la frammentaria Deposizione della croce realizzata da Pietro Vannucci detto il Perugino nel 1517 e dipinti del XVI e XVIII secolo che ornano gli altari barocchi delle cappelle laterali. In un vano sottostante, a crociera gotica, sono ospitate tele di proprietà ecclesiastica che documentano la pittura a Città della Pieve tra il XVI e il XVII secolo. Il museo è parte di un circuito museale che si articola lungo un percorso cittadino che include l’oratorio di Santa Maria dei Bianchi, palazzo della Corgna, il Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi, la cattedrale, la chiesa di San Pietro e l’oratorio di San Bartolomeo

    http://www.cittadellapieve.org/site/5/musei/Museo_Civico_Diocesiano.html

    Mappa Museo Civico – Diocesano ex Chiesa di Santa Maria dei Servi

  • Museo Malacologico Malakos, Garavelle – Città di Castello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo Malacologico Malakos, Garavelle – Villa Capelletti – Località Garavelle – 6012 Città di Castello
    Tipo: Museo

    Apertura: Sabato, domenica, festivi e prefestivi 10:00-12:30 15:00-18:30

    Tel: 075 8552119 | 331 1305657 – Fax:

    E-mail: info@malakos.it | gianluigi.bini@malakos.it

    La Collezione di Gianluigi Bini, con i suoi 600.000 esemplari per oltre 15.000 specie, è considerata la più vasta raccolta privata d’Europa. Le 41 vetrine offrono una panoramica completa di tutte le regioni del mondo, in una visione moderna e didattica della materia. Di grande interesse anche la ricostruzione della Grande Barriera Corallina Australiana. Su prenotazione è possibile consultare le collezioni scientifiche.

    http://www.malakos.it

    Mappa Museo Malacologico Malakos, Garavelle

  • Museo Nazionale del Pugilato – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Museo Nazionale del Pugilato – Viale Gabriele D’Annunzio – 6081 Assisi
    Tipo: Museo

    Apertura: Lunedì, mercoledì e venerdì 10:00-13:00 15:00-18:00

    Tel: 075/8044720 – Fax:

    E-mail: museopugilato@fpi.it

    Il Museo, inaugurato il 24 febbraio 2017, è situato presso il complesso industriale ex stabilimento chimico della Montedison, opera dell’architetto Morandi. Espone oggetti legati alla memoria di importanti eventi pugilistici e di noti atleti-pugili che hanno reso famoso nel mondo il pugilato italiano. Si potranno anche ammirare oggetti e cimeli storici, materiale librario e testimonianze audio-visive. Il Museo garantisce l’accessibilità delle proprie collezioni per fini di studio, educazione e diletto. Annessa al Museo, si trova la Biblioteca della Federazione Pugilistica Italiana un vero e proprio centro di cultura sportiva nella quale è possibile consultare libri o riviste di pugilato, testi didattici, nonché un catalogo di circa 40.000 foto.

    Mappa Museo Nazionale del Pugilato

  • Centro di documentazione sulla battaglia del Trasimeno e Annibale “Giancarlo Susini” – Tuoro sul Trasimeno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro di documentazione sulla battaglia del Trasimeno e Annibale “Giancarlo Susini” – Piazza Garibaldi 7 – 6069 Tuoro sul Trasimeno
    Tipo: Museo

    Apertura: 10.00 -18.00 domenica

    Tel: 75825220 – Fax:

    E-mail: annibale.tuoro@gmail.it

    Il Centro di documentazione sulla battaglia del Trasimeno e Annibale Giancarlo Susinisi è recentemente trasferito””in Piazza Garibaldi n.7.

    Nella sede attuale è possibile vedere” il materiale che documenta la battaglia del Trasimeno”e approfondire le vicende storiche e il territorio cui sono legate da diversi punti di vista; geologico, antropologico, storico, storiografico e iconografico.

    Mappa Centro di documentazione sulla battaglia del Trasimeno e Annibale “Giancarlo Susini”

  • Complesso delle Lucrezie e Lapidarium – Todi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Complesso delle Lucrezie e Lapidarium – Via Paolo Rolli – 6059 Todi
    Tipo: Museo

    Apertura: Giovedì e venerdì 10.30 13.00 – 16.30 18.00 | Lunedì, martedì e mercoledì Solo su prenotazione | Sabato e domenica 10.00 – 18.00

    Tel: 848 004 000 – Fax:

    E-mail: iat.todi@coopculture.it

    Il museo Lapidario di Todi è collocato all’interno del complesso delle Lucrezie, polo museale di cui il Lapidario costituisce la prima sezione, in particolare la ex chiesa di San Giovanni Battista e i due locali adiacenti. Il complesso delle Lucrezie, situato nel rione Nidola, ha origine nella prima metà del XV secolo, quando una nobile della Marca Anconetana, madonna Lucrezia della Genga nel 1425 lascia in eredità alle consorelle un edificio posto a ridosso delle mura della città di Todi. La sede monastica appartenente al Terz’ordine francescano nel giro di pochi anni si amplia con l’acquisto di immobili adiacenti. La prosperità del monastero fu tuttavia arrestata prima dalla crisi economica che interessò gli ordini religiosi alla fine del Quattrocento, poi a causa delle frane che interessarono la zona intorno al 1760 e in ultimo dall’incameramento per effetto delle leggi napoleoniche e relativa soppressione delle corporazioni religiose del 1862. Dopo la prima guerra mondiale e fino al 1987, il complesso di proprietà comunale, viene adibito ad attività rispondenti a funzionalità diverse fino a quando nel contesto della legge speciale n. 545 del 1987 per il consolidamento della rupe di Orvieto e del colle di Todi, l’intera struttura è stata sottoposta all’intervento di restauro. Il Lapidario conserva materiali lapidei di età antica, medievale e moderna di proprietà comunale che sono stati rinvenuti nel corso dei secoli nella città e nel suo territorio subendo negli anni diversi spostamenti, fino a trovare nel 2008 l’attuale sede espositiva. Il percorso museale comprende più sezioni che seguono l’ordine cronologico dei pezzi a partire dall’età romana, fino al XIX secolo.

    Mappa Complesso delle Lucrezie e Lapidarium

  • Porta Venere e Torri di Properzio – Spello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Porta Venere e Torri di Properzio – Via Torri di Properzio – 6038 Spello
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal venerdì alla domenica e festivi 11.00-13:00 15:00-17:00

    Tel: 0742 301909 – Fax:

    E-mail: spello@sistemamuseo.it

    A metà del tratto occidentale della cinta muraria di epoca romana si apre la Porta Venere, inquadrata da due Torri medievali dette di Properzio. L’aspetto attuale del complesso porta-torre è frutto della ricostruzione, piuttosto fedele, effettuata negli anni Quaranta del Novecento. La porta, realizzata in blocchi regolari di travertino, è a tre fornici e si apre perpendicolare all’andamento della cortina, in direzione del santuario extraurbano, oggi occupato dalla cinquecentesca Villa Fidelia. Le torri in pietra bianca e rosa del Monte Subasio hanno all’esterno una pianta dodecagonale, all’interno circolare; presentano quattro piani muniti di finestre ad arco, per uno sviluppo in altezza di oltre 18 metri. Attraverso le scale a chiocciola allestite all’interno della torre occidentale si può raggiungere il terrazzo panoramico con vista sull’intera vallata.

    Mappa Porta Venere e Torri di Properzio

  • Collezione permanente Emilio Greco – Spello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Collezione permanente Emilio Greco – Piazza della Repubblica – 6038 Spello
    Tipo: Museo

    Apertura: Sabato, domenica e festivi 15:00-17:00

    Tel: 0742 301497 | 0742 302239 | 0742301909 – Fax:

    E-mail: spello@sistemamuseo.it

    La mostra permanente di Emilio Greco è stata allestita per rendere omaggio all’artista in occasione del 25° anniversario della prima esposizione a Spello, protagonista di Incontri per le strade del 1983, e destinatario nel 1985 della cittadinanza onoraria. A seguito di ciò, l’artista donò una cospicua selezione di opere al comune. La collezione è suddivisa in tre sale secondo l’ordine cronologico delle opere, tra cui grafiche, litografie, acqueforti, disegni ed una selezione di sculture in bronzo, gesso e resina, datate tra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Ottanta del ‘900. Senza dubbio del percorso museale, l’opera Accocolata, rappresenta quella più suggestiva. Proseguendo la visita al museo, l’attenzione del visitatore non può non essere attratta dalle figure femminili proposte dall’artista, frequenti soprattutto nella sua produzione di ritratti realizzati tra la metà degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta.

    Mappa Collezione permanente Emilio Greco

  • Collegiata di S. Maria Maggiore – Spello: informazioni pratiche e mappa tematica

    Collegiata di S. Maria Maggiore – Piazza Matteotti – 6038 Spello
    Tipo: Chiesa | Museo

    Apertura: Tutti i giorni 09:30-12:30 15:00-18:00

    Tel: 0742 300034/9 – Fax:

    E-mail: cultura@comune.spello.pg.it

    Fondata nell’XI-XII, la chiesa di S. Maria Maggiore presenta una facciata risalente al 1644 realizzata in occasione dell’ampliamento dell’edificio. Da notare l’architrave, gli stipiti con bel fregio e girali d’acanto del portale, opera di lapicidi attivi tra i secc. XII-XIII tra Foligno e Bevagna e in parte attribuibili a maestranze spoletine. La chiesa è a croce latina e presenta una navata con copertura a crociera. Nella seconda metà del XVII è stata corredata di ben sette altari e di una ricca decorazione a stucco. Sugli altari, numerose opere ascrivibili al sec. XVII. A destra dell’ingresso, altare marmoreo di Gaio Titieno Flacco (oggi utilizzato come acquasantiera) già presente in Santa Maria Maggiore dal XV secolo, accanto battistero in marmo, a forma di pisside, opera di Gasparino da Val di Lugano (1509-1511).
    Lungo la parete sinistra si apre dopo il II altare sinistro, la Cappella Baglioni, commissionata nel 1500 da Troilo Baglioni all’artista Bernardino di Betto detto il Pinturicchio (Perugia, 1452 circa – Siena, 11 dicembre 1513). Presenta un pavimento ricco di decorazioni maiolicate di Deruta del 1566. La cappella è interamente decorata ad affresco dall’artista, a partire dalle vele della volta con le sibille Tiburtina, Eritrea, Europea, Samia sedute in trono; alla parete sinistra, l’Annunciazione con autoritratto e firma dell’artista. Alla parete di fondo, Adorazione dei pastori e arrivo dei Magi , alla parete destra , Disputa tra i dottori nel Tempio.
    Sempre lungo la parete sinistra da notare il pulpito rinascimentale in pietra arenaria di Simone da Campione (1545). L’altare maggiore coperto dal ciborio (o tribuna) in pietra caciolfa di Rocco di Tommaso da Vicenza (1515). Nei tondi; otto teste in terracotta di Giandomenico da Carrara: Profeti (1562). Ai pilastri che fiancheggiano l’abside due opere del Perugino, a sinistra “Pietà, San Giovanni Evangelista, e la Maddalena”, asportato da sede ignota (opera datata 1521) e a destra “ Madonna con Bambino, Santa Caterina d’Alessandria e San Biagio”, asportato da sede ignota (opera datata 1521).

    Mappa Collegiata di S. Maria Maggiore

  • Foro romano e collezione archeologica – Assisi: informazioni pratiche e mappa tematica

    Foro romano e collezione archeologica – Via Portica – 6081 Assisi
    Tipo: Area archeologica | Museo

    Apertura: Tutti i giorni 10:00-18:00

    Tel: 848004000 – Fax:

    E-mail: biglietteria.fororomano@coopculture.it

    Situata nella zona più centrale di Assisi, l’area museale si estende sotto l’attuale piazza del Comune, fulcro cittadino dove ancora oggi domina il tempio di Minerva e su cui affacciano i principali edifici pubblici medievali. L’area archeologica corrisponde alla cosiddetta terrazza centrale, una delle piattaforme monumentali realizzate nel II secolo a.C. contestualmente alla pianificazione della città romana di Asisium. La terrazza, che per la centralità della sua posizione è tradizionalmente ritenuta il foro della città, è dominata dal soprastante tempio di Minerva, una delle opere più integre dell’architettura religiosa romana, oggi visibile sul lato settentrionale della piazza. Il percorso, attualmente definito Viaggio nell’antica piazza di Assisi, prende avvio dall’ex cripta di San Niccolò, sede sin dall’Ottocento della maggior parte delle epigrafi e urne rinvenute in città e nel territorio circostante. Attraverso un corridoio rivestito da una pedana in vetro, che consente di apprezzare la sottostante pavimentazione originaria, si costeggia il muro di terrazzamento del tempio, lungo cui corre un’iscrizione monumentale che ricorda i lavori curati nel 30 a.C. dai magistrati supremi (quattuorviri) del municipio di Asisium. Lungo la parete opposta sono sistemate le steli funerarie e, al termine di un breve passaggio, il basamento che sorreggeva le statue dei Dioscuri, Castore e Polluce, figli di Giove. Proseguendo oltre, si raggiunge la cosiddetta sala delle Volte dove sono collocate statue marmoree restaurate, tra cui quella di un personaggio maschile seminudo del I secolo d.C. rinvenuta negli scavi dell’area.

    Mappa Foro romano e collezione archeologica

  • Centro di documentazione Imbarcazioni tradizionali delle acque interne italiane – Passignano sul Trasimeno: informazioni pratiche e mappa tematica

    Centro di documentazione Imbarcazioni tradizionali delle acque interne italiane – Rocca medievale – 6065 Passignano sul Trasimeno
    Tipo: Museo

    Apertura: Dal giovedì alla domenica 10:00-13:00 15:00-19:30

    Tel: 075 829801 – Fax:

    E-mail: info@comune.passignano-sul-trasimeno.pg.it

    Il Centro di documentazione ha sede a Passignano sul Trasimeno, all’interno delle mura della Rocca medievale.
    Nato da un progetto dell’Università di Perugia, l’Atlante Linguistico dei Laghi Italiani, è stato inaugurato nel 2004 ed espone alcune imbarcazioni tradizionali sia del lago Trasimeno che di altri laghi e corsi d’acqua italiani.
    Lungo il percorso trova collocazione, tra le barche del lago Trasimeno, la ricostruzione del cosiddetto “barchetto del gorro”, imbarcazione utilizzata fino agli anni ’30 del XX secolo per la pesca con la grande rete a strascico, detta appunto gorro. Oltre a queste, vi sono altre imbarcazioni utilizzate per la pesca provenienti dal lago di Piediluco, dal Padule di Fucecchio, dallo Stagno di Cabras in Sardegna.
    I pezzi più importanti sono le due imbarcazioni ricavate scavando un unico tronco di quercia (monossili), datate al XIII secolo, rinvenute sul litorale di Passignano in seguito ai dragaggi compiuti lungo le rive del lago.
    I reperti esposti sono accompagnati da 21 pannelli tematici che consentono l’inquadramento generale e una lettura linguistica, storica e archeologica dei contenuti.

    Mappa Centro di documentazione Imbarcazioni tradizionali delle acque interne italiane